A seguito di quanto accaduto pochi istanti fa, Max è sconvolta e terrorizzata, ma sa che non può farsi prendere dalla paura se vuole sia trovare Rachel Amber che trovare il modo di neutralizzare Dio. Proprio per questo motivo controlla che il preside Wells stia bene, e raggiunge Chloe per andare nell’ufficio del preside e cercare tutto ciò che possa essere necessario per incastrare Nathan e ottenere prove su dove si trova Rachel. Chloe per scherzo compare all’improvviso davanti a Max, che non la prende affatto bene.

“Dannazione Chloe, oggi è stata una pessima giornata, non ti ci mettere anche tu con questi scherzi idioti.” Dice Max irritata
“Non proprio pessima, sei riuscita a salvare una tua amica dal lanciarsi dal tetto, e grazie ai tuoi pot…”
“SMETTILA!” Urla Max a Chloe. “Questi poteri non sono altro che una maledizione, un qualcosa che non dovrei avere e che stanno mandando a puttane il mondo circostante. Kate si è salvata solo grazie a sé stessa, non di certo grazie a me.”
“Max, non ti ho mai vista così arrabbiata. Devi dirmi qualcosa?” Chiede Chloe
“Nulla. Voglio solo risolvere questa situazione al più presto e nulla più, per favore Chloe andiamo.”
“Ok.”

Mentre si dirigono verso l’ufficio del preside, Max e Chloe notano Victoria e Mark Jefferson che discutono in merito all’Everyday Heroes Contest, e a seguito del rifiuto del professore alle avances di Victoria, quest’ultima lo minaccia per vincere il concorso. Max sentendo tutto quanto non si fa attendere e le va incontro con fare aggressivo, con Chloe che cerca di farla desistere inutilmente.

“Complimenti Victoria, nonostante tu abbia visto una persona che ha quasi tentato il suicidio buttandosi dal tetto, hai ancora la forza di fare la stronza opportunista come tuo solito.”
“Cosa ci fai qui Max? E chi è quella ragazza insieme a te?” Chiede Jefferson
“Salve, sono Chloe”
“Ciao anche a te Chloe, ma vorrei sapere perché entrambe siete qui a quest’ora, in più tu non sei della Blackwell”
“Ha ragione Mark, non sai che i bambini a quest’ora dovrebbero stare a letto?!” Dice Victoria con tono sarcastico.
“Ti ho già detto che non devi chiamarmi Mark, non mi piace ripetermi due volte.” Dice Jefferson innervosito
“Tu invece dovresti cercare di comportarti come una persona matura, e invece sembra non ti freghi nulla di quanto successo a Kate, visto che è anche colpa tua se ha tentato il suicidio” Dice Max a Victoria
“Non è di certo colpa mia se ha fatto la troietta limonandosi mezzo Vortex Club, se l’è cercata”

A quel punto Max tira uno schiaffo a Victoria, la quale insulta Max e prova in seguito ad aggredirla ma senza successo, poiché Jefferson si pone in mezzo a loro due.

“ADESSO BASTA” Urla Jefferson. “Comprendo che ci sia del nervosismo fra voi e la situazione di Kate abbia scaldato gli animi, ma ciò non obbliga te Max ad aggredire una compagna di corso, così come Victoria non dovrebbe colpevolizzare chi ha subito una violazione della propria persona. Per questa volta chiuderò un occhio su quanto ho visto e sentito, ma se dovesse ricapitare una roba del genere state certe che la sospensione sarà l’ultimo dei vostri problemi. Ora andatevene prima che cambi idea.”

Jefferson si allontana, Victoria torna al dormitorio mentre Max e Chloe fingono di allontanarsi ma rimangono in zona.

“Mi spieghi cosa diavolo ti è preso?! Ora abbiamo attirato l’attenzione e sarà più difficile entrare nella scuola, è così che pensi di aiutarmi a trovare Rachel?” Dice Chloe
“Mi hai stancato Chloe, mi ha stancato il tuo atteggiamento e mi ha stancato questo continuo parlare di Rachel, metti sempre in primo piano lei e te stessa come se foste le uniche al mondo. SE NON ABBIAMO TROVATO ANCORA RACHEL VUOL DIRE CHE È MORTA, FATTENE UNA RAGIONE!”
Sentendo quelle parole Chloe ha gli occhi lucidi, ma non versa una lacrima e quel viso triste si trasforma immediatamente
“Sai cosa? Se questo è quello che pensi allora possiamo chiuderla qui, tanto se credi questo vuol dire che non serve a niente il tuo aiuto. Non ho bisogno dei tuoi poteri e non ho bisogno di te, troverò Rachel da sola come ho fatto negli ultimi sei mesi, mi spiace solo di aver creduto che tu volessi tornare ad essere mia amica!”
“Chloe aspetta…”
“LASCIAMI IN PACE!”

Mentre Chloe si allontana, Max pensa a ciò che ha fatto.

“Cazzo, cosa diamine mi è preso? Quell’incontro mi ha letteralmente svuotata e ho finito per riversare tutta la rabbia e la tensione su Chloe. Potrei tornare indietro nel tempo e misurare le parole, ma finirei solo per stare peggio perché non mi sarei scusata con Chloe. Devo parlarle di quanto successo, altrimenti non mi toglierò mai questo peso.”

Max raggiunge Chloe prima che metta in moto il pic-up.

“Chloe ti prego lasciami parlare.”
“Così da potermi ferire di nuovo? No grazie!”
“Per favore, dopo potrai insultarmi o anche andartene, ma ascoltami soltanto un minuto.”
“Umpf, d’accordo.”

Max a quel punto inizia a raccontare tutto ciò che le è accaduto, dall’incontro con Dio Brando al salvataggio del preside Wells, al fatto che il primo sapeva che lei possedeva dei poteri.

“Mi spiace tantissimo per quello che ti ho detto Chloe, non lo pensavo davvero, ma ero così spaventata all’idea che tu rischiassi la vita per colpa mia, che inconsciamente volevo allontanarti perché non ero intenzionata a farti soffrire ulteriormente. Ecco perché ti ho detto che questi poteri sono una maledizione, se non li avessi lui non sarebbe mai finito qui e nessuno sarebbe in pericolo.”
“Mi dispiace tantissimo per ciò che hai dovuto passare Max, non immaginavo che stessi vivendo un simile inferno. Non voglio che tu sia l’unica a dover affrontare questa situazione, perché ci sono io qui con te, e non ti abbandonerò qualunque cosa accada. Ora ascoltami, torniamo a casa e posticipiamo il tutto a domani, perché per come stai adesso non riusciremmo ad affrontare al meglio la situazione; quindi, andiamocene via e cerchiamo invece di riposare e dimenticare questa brutta giornata.”
“Va bene Chloe. Grazie!”
“Grazie a te Max, andiamo adesso.”