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Autore: ThePrankstersPage    19/06/2023    0 recensioni
[Deltarune]
[Deltarune] "Improvvisamente Kris percepì uno strano rumore, come un brusco movimento, e un'ombra passò fulminea sopra di lui. Il bambino alzò lo sguardo, ma non vide nessuno, se non l'oscillare di qualche viticcio polveroso. Sentì innumerevoli goccioline di sudore imperlargli la fronte e il sangue gelarsi nelle vene; qualunque cosa fosse stata, egli non era solo.
Sfoderò la spada e, senza abbassare la guardia, iniziò a indietreggiare lentamente dalla parte opposta, cercando di dominare la paura".
Una rivisitazione dello scontro tra Kris, e i suoi amici, e Spamton-Neo "normal route". Prossimamente in arrivo la controparte "L'Angelo di Ghiaccio"!
Genere: Azione, Fantasy, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- CIAO, [Spugnetta]!!! -

I tre sbiancarono, alla vista del colossale robot torreggiare sopra le loro teste.

- COME [Procedono] GLI AFFARI??? - tuonò, spettinando loro i capelli. Si tennero saldamente aggrappati ai veicoli, per evitare di essere spazzati via all'indietro dalla potenza di quella voce - VI SONO MANCATO?? -

Kris non si mosse e non osò staccare gli occhi dalla mastodontica figura appena arrivata. Come aveva fatto a ingigantirsi così tanto? Anche lui, come Regina, possedeva un giga-corpo alternativo? In effetti, riuscire a nasconderlo in una megalopoli sconfinata non sarebbe stato poi così sorprendente; eppure, da parte sua, lo trovava...strano. La Sovrana avrebbe dovuto pilotarlo, ma quello Spamton-NEO aveva una propria volontà.

- SIETE [Incantati] DALLE MIE NUOVE SEMBIANZE, NON È COSÌ? - disse, passandosi una mano sui capelli con fare vanitoso – EBBENE, OGGI SPAMTON G. SPAMTON [È Orgoglioso Di Presentare]...IL NUOVO [NEO]!! QUESTO SÌ CHE È UN VERO [PEZZO GROSSO]!! HAEAHAEAHAEA-HIHIHIHIHI-HEHEHEHEHE-HOHOHOHOHO! - esultò, mettendosi in posa.

Rimase in quel modo per qualche istante, in attesa di applausi, ma...tutto quel che ottenne fu il silenzio. Il piccolo pubblico restò a guardarlo, immobile e senza proferire una parola.

- MA, TORNANDO A NOI... - continuò, ricomponendosi - ...CHE NE È STATO DELLA MIA [Offerta Specile Specilissima]?? LA [VOSTRA] OFFERTA! ABBIAMO UN ACCORDO? -

- Posso avvalermi della facoltà di non rispondere? - sussurrò Susie, scocciata, la chioma purpurea arruffata, rivolgendosi a Kris.

Ella, però, rimpianse presto di aver pronunciato tali parole, quando si accorse della reazione negativa del burattino: l'aveva sentita.

- DEVO PRENDERLO COME UN [NO]? - chiese, offeso.

Il bambino incrociò le braccia e fulminò immediatamente la ragazza con un'occhiata: aveva un tantino esagerato.

- BE', ALLORA, SE LA METTIAMO COSÌ...- bofonchiò sdegnato Spamton.

A quel punto Kris si voltò di scatto verso il gigante, sperando di poter prevenire la mossa che stava per fare, ma non fu abbastanza: un pugno si abbatté violento, a martello sotto la giostra. L'impatto piegò i binari e i carretti vennero scagliati in aria.

Atterrarono tutti e tre su corsie separate e distanti. Kris finì in discesa, sfrecciando a una rapidità spropositata, i suoi capelli blu scompigliati dal vento.

- IO [Mi Ero Fidato] DI TE! - ruggì il titano di ferro, sfogando la propria ira sui palazzi circostanti - CREDEVO FOSSIMO [Soci]!! - ancora una volta radunò un'armata di teste fluttuanti attorno a sé e le diresse verso il ragazzo.

Il Lucente era intento a tenersi saldo alla macchina. Non poteva contare sull'aiuto di Ralsei e Susie, entrambi lontani da lui, però ormai conosceva già quella mossa. Gli bastò mostrare l'anima luminosa, pronto a difendersi.

Lasciò che il mostro l'attaccasse e, prima che gli ologrammi lo raggiungessero, liberò un colpo grosso, neutralizzandoli.

- TI HO PERSINO VENDUTO IL [Keygen] A UN [Pr€zzo Stellare]... - continuò il robot inferocito, caricando il cannone.

Stavolta sarebbe stata un'offensiva inevitabile, pensò Kris, avrebbe nuovamente dovuto a tutti i costi lanciarsi dal veicolo per schivarla. E quando l'arma di Spamton fece fuoco, non esitò a buttarsi nel vuoto, sperando di non ferirsi gravemente.

Il vagoncino venne ingoiato dall'esplosione, così come parte del binario, ma Kris riuscì a salvarsi, cadendo su un altro catorcio. L'atterraggio gli procurò qualche ammaccatura, però era ancora reattivo.

- ...E TU? MI FAI QUESTO!? - urlò l'automa.

Furente, cominciò ad avvicinarsi a grandi passi, facendo tremare la terra. Il guerriero iniziò a percepire in sé una certa paura: con una creatura di tali dimensioni alle costole, non sarebbe andato molto lontano. Ma non era il momento di lasciarsi dominare dal panico, doveva concentrarsi su quello che Spamton stava per fare.

Non appena gli fu alle costole, il burattino gli si avventò addosso, le fauci spalancate. Il bambino lo scansò per un soffio, saltando su un altro trabiccolo. Non volle neanche voltarsi a vedere il bestione distruggere l'intera impalcatura coi denti.

- COME OSI TRATTARMI DA SPAZZATURA??-

Alle spalle di Kris risuonò un inquietante cigolio che lo portò a rabbrividire. Gli era familiare: Spamton stava aprendo la cassa toracica e a breve gli avrebbe sguinzagliato contro l'orribile ferraglia che celava al suo interno. Gli restava solo un'alternativa, ma forse si sarebbe rivelata una follia.

Attese che il veicolo rasentasse gli edifici e vi balzò all'interno, frantumando la vetrata con lo scudo. Il cuore di Spamton lo seguì, sfondando la parete e puntando dritto al giovane, smanioso di banchettare con la sua anima.

- E DAI, DAMMENE UN PO'! SOLO UN MORSO! -

Kris lo ignorò, continuando a correre per l'appartamento vuoto, alla disperata ricerca di un'uscita tra le stanze vagamente abbozzate.

Intanto la molla impazzita gli stava dietro, affamata, inesorabile e incurante dei muri che avrebbero potuto bloccarla.

- NON PUOI ESSERE SEMPRE COSÌ [Tirchio]! -

Durante la fuga, un crollo di macerie irruppe di fronte al Lucente, facendolo deviare. Un secondo buco nella parete: un altro cuore. Ora Kris doveva scappare da una duplice minaccia ancora più pericolosa di prima. Ma dove? Non c'erano porte che conducessero alla salvezza e gli pareva assurdo.

A quel punto, non gli rimase altro che un'ultima cosa. Spinto dall'istinto di sopravvivenza e colto dallo sfinimento, caricò più veloce che poté verso le finestre e si gettò a pesce, proteggendosi e mandandole in pezzi.

Precipitò e si augurò di trovare un veicolo ad accogliere la caduta; ma non fu così. Una terza ferraglia trapassò il grattacielo e lo acchiappò per il bavero, con le zanne. Kris scivolò dall'indumento, però non volle mollare la presa: non poteva rinunciare al suo prezioso mantello.

Avendolo ormai in pugno, Spamton si apprestò a tirarlo su e a portarlo a sé. Il bambino si pentì di quella scelta: così facendo, sarebbe diventato lo spuntino di un mostro che non vedeva l'ora di poterselo gustare su un piatto d'argento. E chi gliel'avrebbe impedito?

- SOLO UN MORSO! UN [Singolo, Piccolo, M1nim0] MOR... -

Un'esplosione purpurea colpì l'oggetto sgangherato. Il guerriero fu abbandonato a un inarrestabile volo verso il suolo.

- KRIS, TI PRENDO! - gridò una voce femminile.

Susie saltò da un carro all'altro e, tendendo le braccia, lo salvò in tempo, ammortizzando l'impatto.

- Ehi, ma che hai? - lo rimproverò – Ti sembra il momento di fare il fico? -

Lui non le rispose, era troppo stanco per muovere la bocca anche solo di un millimetro.

- Uff, non importa – borbottò lei – Andiamo a raggiungere Ralsei. Dobbiamo trovare un modo per tagliare tutte quelle corde...e alla svelta! -

E aspettare un secondo di più, partirono a tutta velocità.

- OH, VOI NON ANDATE DA NESSUNA PARTE! - ruggì la marionetta.

Si lanciò furente al loro inseguimento. Susie accelerò, pregando di riuscire a tenerlo a distanza. Non servì a nulla: Spamton in breve tempo li raggiunse e col naso tentò di infilzare la preda. La ragazza balzò prontamente dal carretto, salvandosi la pelle, Kris ancora tra le sue braccia.

La faccia del robot s'impattò contro il binario e ridusse il trabiccolo in pezzi. Ma non si arrese: li braccò come una belva assetata di sangue e senza darsi pace.

Kris era perfettamente cosciente che a quel colosso non sarebbe importato molto di uccidere Susie e Ralsei. Spamton desiderava solo e solamente lui: un'anima umana capace di sopravvivere una volta strappata dal corpo. E per questa ragione il bambino non poteva assolutamente permettersi di esporre la vita dei suoi amici a un simile rischio.

- Susie... - sussurrò, ritrovando poco a poco le forze.

- No, Kris! Non un'altra delle tue follie! - lo interruppe lei, tesa e impegnata a non finire tra le grinfie dell'automa – E chissà dove sarà Ralsei adesso! -

Il lucente le pose allora una mano sul braccio. Ella riconobbe quel gesto: voleva che l'ascoltasse.

- Ah, non posso rifiutare! - sospirò la squamosa, in difficoltà – E va bene, dimmi qual è il piano. -

- Trova Ralsei e tagliate i fili – le spiegò – A lui penserò io! -

- Kris, ma...se tu... -

- Procedi! - le ordinò, freddo come il ghiaccio, ma deciso – Ora! -

La ragazza esitò un attimo, però sapeva bene che doveva ubbidire e fidarsi di lui.

- Va bene, Kris – gli rispose, tornando grintosa e lasciandolo andare – Spacca! -

Il guerriero si alzò in piedi e la guardò. C'era intesa nei suoi occhi. Poi si voltò verso Spamton-Neo, scatenato e sempre più prossimo ad averli in pugno.

Nel suo petto si accese una scintilla e un lieve bruciore si fece presto sentire. Sembrava quasi che l'anima volesse parlargli.

- Saremo di nuovo soli – pensò, rivolgendosi a essa – Io e te. -

   
 
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