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Autore: Sumyaas    29/06/2023    0 recensioni
“Sleep with the devil and then you must pay, sleep with the devil and the devil will take you away."
Hawkins, Indiana, settembre 1985.
La vita non è mai un percorso lineare, Amanda e i suoi amici lo hanno imparato troppo presto, quando distruzione e terrore ti sconvolgono l'esistenza, cosa rimane da vivere?
Amanda frequenta l'ultimo anno di superiori, da sempre possiede poteri che le hanno causato innumerevoli problemi, da poco diventata cheerleader, preferisce tuttavia suonare con la sua band di svitati, insieme al migliore amico Eddie Munson.
Ma quando le cose tra i due inizieranno a cambiare, come si evolverà la vita di una ragazza che ancora combatte con i traumi del passato?
Genere: Romantico, Slice of life, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Billy Hargrove, Dustin Henderson, Eddie Munson, Nuovo personaggio, Steve Harrington
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Someone told me I would never be free

The way you are is where you'll always be

But it's all wrong, there's time to burn"

Durante la cena ci divertiamo molto, Wayne ci racconta qualche aneddoto sui suoi pazienti e tra una storia e l'altra, lo scorrere del tempo quasi si ferma, come se per questi pochi istanti, esistessimo solo noi. La tensione che si era creata in precedenza tra me e Eddie è sparita, lui sembra essere tornato il solito scemo di sempre, uscendosene di tanto in tanto con le sue solite battute squallide, che tuttavia non mancano mai di strapparmi un sorriso.            

"Ragazzi, grazie per aver ascoltato le storielle di un vecchio" Wayne si alza, prendendo i piatti, ma lo fermo prima che possa proseguire.

"Ci penso io, sparecchio e Eddie sarà così gentile da aiutarmi a lavare i piatti"

Nonostante il sonoro sbuffo che esce dalle sue labbra, non contesta e si alza per aiutarmi.

Finito di sistemare la sala, Wayne ci da la buonanotte, affermando di avere un turno a lavoro tra poche ore, congedandosi per riposare.

"Ti fermi per un film? Steve mi ha prestato ciò che definisce la migliore trilogia horror mai esistita, ovviamente sarà una baggianata ma tanto vale testarlo" Eddie mi guarda speranzoso, invitandomi a restare.

"Ti ringrazio, ma sono parecchio stanca e domani abbiamo le prove con la band, voglio essere in forma"

Mi guarda con evidente delusione in viso, sembra un cucciolo bastonato.

"Cannetta?" Mi chiede sorridendo, lui si che conosce le mie debolezze.

"Una sola."

"Brava ragazza, così mi piaci" corre in camera, prendendo dal solito nascondiglio sotto al letto la sua preziosissima erba e torna da me in sala. Prendendomi per mano, andiamo a fumare sulla nostra abituale collinetta, poco distante da casa sua, dove nessuno viene mai a disturbarci.

"Ti ricordi l'ultima volta che abbiamo fumato insieme, qualche giorno fa? Sai, ci ho pensato un po' e proprio non ricordo, bere così tanta birra è stata una pessima idea"

Ridacchia, intento a rovistare nella piccola scatola dell'erbetta magica.

"Sei tu che hai insistito per bere, giuro di averti vista leccare la macchina di Billy, quanto vorrei avesse assistito alla scena"

Scoppio a ridere, mentre mi passa la canna, mi sorge un dubbio.

"E tu cosa stavi facendo mentre leccavo la sua auto? Stavi lì a guardare?"

"Non ho mai detto di non averlo fatto a mia volta" mi fa l'occhiolino, ricominciando a parlare.

"E comunque, tiene più alla sua auto che al resto del mondo, sono sicuro che sia più pulita di camera mia"

"Sai Eddie, molte cose sono più pulite di camera tua, praticamente tutto è più pulito di camera tua" 

Come suo solito, mi da un pizzico scherzoso sul viso, noto però che la sua mano rimane sul mio viso più del necessario, mentre i suoi occhi sembrano scrutarlo, le labbra leggermente aperte e gli occhi, profondi e limpidi. Scuote la testa, e la sua mano è ora lontana, la mia guancia di nuovo priva di quel calore inspiegabile.

Si schiarisce la voce "allora non ti dispiacerà sapere che hai decisamente apprezzato le ruote, della macchina e credo proprio che quelle possano batterla camera mia"

E tra una risata e l'altra, nella fresca notte dell'Indiana, mi sento finalmente a casa.

---

Tornata a casa, saluto Dustin, mi parla emozionato del suo primo giorno di scuola, che fortunatamente non è stato poi così male, i suoi insegnanti sono discreti e per quanto riguarda i compagni... si vedrà, ma sicuramente ci sono buone prospettive per lui, se l'è sempre cavata bene con la scuola.

Salgo in camera, dopo aver salutato mamma, mi preparo per la notte.

La giornata è stata intensa e sicuramente stancante, ma posso dormire soddisfatta e pensando alle prove con la band che mi aspettavano da lì a poche ore, mi addormento serena.

---

Visto i miei impegni del pomeriggio, oggi è Steve ad accompagnare me, Dustin e Robin a scuola, è così magnanimo da quando si vede con una nuova ragazza, sembra quasi di buonumore.

"Hey hey hey, vedi di piantarla Dustin, ho appena pulito l'interno dell'auto, quindi smettila di calciare il seggiolino e stai composto" come non detto, chiaramente Steve non può essere di buonumore.

"Che palle, tu e la tua stupida auto"

"La mia stupida auto ti permette di arrivare a scuola, quindi ringrazia e smettila di blaterare"

Seduti sui sedili posteriori, Robin e Dustin stanno discutendo di un nuovissimo film in uscita a breve, parlano talmente veloce che non comprendo come riescano a capirsi tra di loro, ma in qualche modo funziona.

Steve si volta a guardarmi, senza dire una parola.

"Guarda la strada, non vorrei finire nel fosso, le gambe mi servono ancora attaccate al corpo" 

"Beh, non hai detto una parola, stavo iniziando a preoccuparmi, neanche una battuta sul mio nuovo taglio di capelli"

"Beh, volevo risparmiartela, ma se proprio insisti, mi ricordi uno dei looney tunes, com'è che si chiama?" fingo di pensarci per un istante "ah si, Gossamer, il mostro peloso"

Steve sbuffa, rassegnato.

"Scemo io che provo a fare il carino"

"Fissarmi in quel modo doveva risultare carino? Bastava chiedermi come stessi, tanto difficile? Uscire con Heidi ti sta rincoglionendo più del previsto"

"Hey, frena, non insultarla, non sarà la più brillante della scuola ma è una brava ragazza"

"Oh, non è nemmeno a metà della lista, è nel mio corso di Spagnolo e ancora è convinta che Madrid sia in Francia... e che lo Spagnolo sia la lingua ufficiale dell'Europa"

Mi guarda con la coda dell'occhio, una smorfia in viso e occhi increduli.

"Beh, è solamente più portata per altre cose"

"Credimi, non voglio sapere quali"

Entriamo nel parcheggio della scuola, posizionandoci vicino all'entrata. 

"Grazie Steve, ci vediamo dopo, ricordati che portiamo a casa anche Mike" Dustin scende di corsa dall'auto, salutandoci di fretta e correndo verso Max e Lucas, che con un gran sorriso mi salutano, quest'ultimo mi raggiunge alla macchina, parlandomi dal finestrino.

"Hey Amy, so che sei nelle cheerleader anche quest'anno, complimenti"

"Ti ringrazio, spero di non combinare disastri, l'anno scorso ne ho sfiorati un paio" ammetto, ricordando i miei primi allenamenti con poco entusiasmo.

"Beh, forse lo potrò vedere di persona, ho deciso di fare le selezioni per la squadra di basket, so che quelli del primo anno non hanno molte possibilità ma farò del mio meglio. Ci vediamo venerdì"

Mi manda un ultimo saluto, correndo via con i due teppistelli alle calcagna.

"Chi l'avrebbe detto, Sinclair che prende il mio posto nella squadra, dovrò insegnargli qualche trucchetto"

"Come no, al massimo ora puoi aspirare a fare la palla, Steve" aggiunge Robin, poco prima di lasciarmi un bacio sulla guancia e saltare giù dall'auto "io e te ci sentiamo più tardi, ho un sacco di cose da dirti, non puoi capire cosa mi è successo ieri!" aggiunge guardandomi, per poi raggiungere alcuni amici della band scolastica.

Io e Steve rimaniamo soli in auto, lui borbotta qualcosa sulla pessima battuta di poco fa e inizio a slacciarmi la cintura.

Prima che io possa raggiungere la portiera, Steve mi prende il braccio, facendomi voltare verso di lui.

"Am, scherzi a parte, tu lo sai che puoi parlare con me, vero? Anche se ora va tutto bene e io sto solo esagerando, non sarò mai troppo impegnato per te"

Un sorriso sincero gli colora il viso, il mio braccio ancora stretto tra le sue dita.

"Certo Steve, grazie. Ma davvero, sto bene, piuttosto preoccuparti di sistemare quel cespuglio, potrebbero facilmente scambiarti per il cestino di pallacanestro"

"Sia mai, a quanto pare mi hanno preso come palla, non lo sapevi?"

Mi lascia il braccio, per accarezzarmi la testa, arruffandomi i capelli.

"Ora ti lascio, il lavoro mi chiama, nessun film si noleggerà da solo"

Scendo dall'auto, mandandogli un ultimo saluto, guardando la macchina mentre si fa largo nel traffico.

---

Il secondo giorno passa sicuramente più veloce del primo, prendo i miei soliti appunti e cerco di stare il più concentrata possibile sulle lezioni, nonostante io non veda l'ora di iniziare le prime prove dell'anno insieme ai miei compagni.

E quando sono finalmente libera, corro di fretta al mio armadietto per prendere le mie ultime cose, prima di andarmene da scuola.

"Hey Amy, senti mi chiedevo una cosa"

Alla mia destra mi approccia Chrissy, aprendo a sua volta il suo armadietto.

"Dimmi pure"

"Hai impegni oggi? Mi farebbe piacere passare un po' di tempo con te, sai come facevamo l'anno scorso, non ti ho vista per tutta l'estate"

La guardo, sorpresa. Effettivamente siamo uscite insieme diverse volte dopo scuola, solitamente mi fermavo a dormire da lei durante i nostri giorni liberi, ma non mi aspettavo certo di ricevere un invito così su due piedi.

"Mi dispiace Chrissy, purtroppo ho le prove con la band, sai che tra poco ricominciamo a suonare live"

Leggo dispiacere sul suo volto, ma sorride dolcemente, scusandosi per non avermi invitata prima.

"Però, se ti fa piacere, puoi unirti a me domani? Dopo l'allenamento, solitamente il mercoledì io e una mia amica ci troviamo la sera... se vuoi unirti, sono sicura che le farà piacere" bugia, Robin detestava le cheerleader, ma sicuramente sarebbe stata una buona occasione per far conoscere le due.

"Oh, caspita non voglio disturbare"

"Ma figurati, non disturbi affatto! Ci troviamo a casa mia, volendo ti posso portare con me una volta finito l'allenamento e se ti va puoi rimanere a dormire, altrimenti ti riporto a casa"

Mi guarda un po' confusa, come se stesse valutando l'idea.

"Sicura che alla tua amica non dispiaccia? Non voglio intromettermi"

"Chrissy, stai tranquilla, la mia amica è un po' esuberante, ma non morde" altra bugia, sarebbe capace di farlo se stuzzicata.

"Va bene allora, approfitto della tua gentilezza. Ti aspetto qui all'armadietto domani mattina, come sempre"

Con un ultimo sorriso, mi saluta, allontanandosi.

Chiudo il mio armadietto, velocizzando il passo per non fare attendere ulteriormente Eddie nel parcheggio.

Raggiungo il suo van, trovandolo appoggiato al cofano, intento a fumare una sigaretta.

"Perdona il ritardo, mi sono fermata a parlare un attimo con Chrissy"

"Nessun problema, una scusa per fumare" mi fa l'occhiolino, portandosi la sigaretta alla bocca.

"Oggi sei stata sfuggente a scuola, come mai? Non ti sei fatta viva neppure a pausa pranzo"

"Ho cercato di concentrarmi il più possibile, ho passato la giornata a sistemare gli appunti, così più tardi li riguardiamo insieme"

"Oh Amanda, che donna scrupolosa, tutto questo lavoro per il sottoscritto? Dovrò proprio darmi da fare" spegne la sigaretta, facendomi cenno di salire.

"Proprio così, niente cazzeggio, finite le prove non mi sfuggirai"

"Non intendo farlo" mi sorride, prima di iniziare a guidare fuori dal parcheggio.
   
 
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