Condo [guys and their storyes]
Last Promise
[Last SasuSaku]
“Sono due ore
che stai ad ascoltare il mio schifoso passato, e sono mesi che ti ostini a
stare con me, la difficoltà fatta a persona. Perché fai
così? Perché non mi lasci in pace come fanno tutti gli
altri?”
“Perchè
sono come Naruto, Sasuke. Punto all’essenza dell’individuo. E sai,
io…”
- Sei davvero pronta? –
Sakura si fermò, le mani intrecciate dietro il
collo di Sasuke.
Solo in quel momento si accorse di quanto i battiti
cardiaci si fossero fatti veloci.
Era su di un letto,
avvinghiata ad un uomo.
- Oh –
La bocca arrossata le si schiuse
per lo stupore, gli occhi balenarono alla ricerca di qualcosa di familiare, in
quel semibuio.
Vestiti arruffati
sul lettone, scarpe lasciate malamente davanti alla
porta chiusa di una stanza che, ne era certa, non era né la sua
né quella di Sasuke.
- Sakura, che succede? – vibrò la voce del
ragazzo, una leggera punta di impazienza.
O fastidio?
Allora Sakura si staccò velocemente da lui,
portandosi in un angolino del lettone, chiudendosi in
sé stessa come un gatto selvatico.
E ricordò, finalmente, come era arrivata lì.
In una Villa
sconosciuta.
“Ed eccomi
qui, orfano incazzoso, con una folle ragazza che non merito”
“No…non
dirlo più, te ne prego. Mai più.”
“Sei folle,
non ho altra spiegazione da dare alla tua ostinazione con me”
“Basta,
smettila, ti ho chiesto per favore…e ora…”
“Vuoi seguirmi
per davvero, Sakura? Saresti disposta alla fuga? Io ora ne ho proprio bisogno.
Raccontarti tutte quelle cose non mi ha fatto molto bene, affatto”
Una fuga, sciocca
fuga lontano da tutto e tutti.
- Scusami. Momentaneo blackout – mormorò
finalmente lei, rimpossessandosi della propria voce.
L’imbarazzo la faceva tremare come non mai.
“Ti
seguo”
Molto lentamente e a misurati gesti gattonò da lui.
Gli circondò nuovamente il collo con le braccia.
Sasuke non ebbe alcuna risposta, nemmeno un piccolissimo
segno di comprensione o un sospiro, ma Sakura
giurò di aver visto spuntare un mezzo sorriso sghembo su quelle tristi
labbra maschili.
Labbra che, subito, si accinse a consolare.
In una casa
disabitata, di notte.
A villa Uchiha, per sempre.
Sasuke non sarebbe stato mai più solo col suo
passato.
Era una promessa,
seppur oltremodo precoce.
“Tu cosa,
Sakura?”
“Io ti amo, Sas’ke,
ti amo. E sono sicura che mi ami anche tu, a modo tuo”
Per sempre, davvero.
SasuSaku. Ultima.
Oggi son triste, e parecchio anche. Avete presente quando dovunque vi voltiate vedete situazioni
terribili? Buio totale?
Ecco, oggi mi sento così. Succede, a volte.
Non son potuta uscire per tirarmi un po’ su, e
allora ho deciso che quel che mi ci voleva era un bell’aggiornamento.
La flash, che avevo pronta da un
po’, è di timbro è vagamente malinconica, di atmosfera
abbastanza sospesa, come la trama…ho lasciato “Puntini di
sospensione” sul passato di Sasuke, ognuno se lo immagina come vuole, o
inerente al manga o…
Ringrazio di cuore coloro che hanno recensito lo scorso
capitolo (ho riletto le vostre recensioni più volte, mi tirano su di
morale <3); prometto che prossimo turno, quando sarò un attimo più energica e vispa, vi ringrazierò
uno ad uno.
La prossima flash molto probabilmente è una ShikaIno. L’ultima ShikaIno.
Penultima flash della raccolta.
Grazie a chi leggerà, a tutti coloro che hanno
messo e/o metteranno suddetta raccolta fra preferiti o seguite.
Affettuosi saluti
terrastoria