Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Drago1998    02/07/2023    2 recensioni
Hermione ritorna ad Hogwarts lasciandosi alle spalle gli strascichi della guerra. Ha solo due obiettivi da raggiungere: superare i M.A.G.O. e ritrovare i suoi genitori. Ci riuscirà da sola o avrà bisogno di una aiuto?
Anche Draco si trova a ultimare il settimo anno, riuscirà a scendere a patti con se stesso per mettere fine alla sua guerra interiore?
Non sarà una Dramione semplice, non aspettatevi un Draco dolce e spensierato. Piuttosto preparatevi ad entrare nella mente di due sopravvissuti.
Genere: Drammatico, Generale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

                                  Cose primitive 

                                                                 Prologo 

1 settembre 1998 

Hermione si trovava alla stazione di King’s cross, il Binario 9 ¾ era gremito di ragazzini entusiasti, pronti per l’avventura più magica della loro vita. I genitori invece, li guardavano con uno sguardo pregno di terrore, erano terrorizzati. La guerra era finita solo da pochi mesi e Hogwarts era stata faticosamente ricostruita con l’aiuto di tutta la comunità magica. Tra lacrime e incantesimi ogni singola pietra era stata rimessa al suo posto, ma proprio ogni singola pietra portava i segni di quella che era stata la Battaglia di Hogwarts. 
Hermione si guardò attorno, era da sola... Harry, Ron, perfino Ginny, si erano rifiutati di tornare a Hogwarts. Presi dal dolore e dai nuovi impegni avevano preferito glissare l’anno mai concluso. Ma lei, testarda come sempre voleva prendersi la rivincita sugli eventi appena conclusi decidendo di terminare i M.A.G.O. 

Erano le 11.00 in punto, i vagoni del treno si stavano rapidamente riempiendo, solo in quel momento Hermione notò i visi dei ragazzi più grandi. C’era un misto di preoccupazione, sopracciglia aggrottate, occhi lacrimosi e teste arruffate, ma anche un luccichio di felicità, era pur sempre la loro casa. 

Si apprestò a raggiungere anche lei la grande locomotiva rossa che sbuffava come scocciata, quasi impaziente di iniziare la sua corsa. Si voltò a guardare alle sue spalle, forse nella speranza di rivedere i suoi amati genitori, ma l’accolse solo il vuoto. Lo stesso vuoto che doveva esserci nelle loro menti. 

Si strinse nella felpa e camminò per i corridoi del treno per arrivare alla carrozza dei prefetti, la nuova preside le aveva proposto una promozione a caposcuola ma la giovane aveva elegantemente rifiutato, accettando però di terminare il suo “mandato” da prefetto. 

Il vagone dei prefetti era esattamente come ricordava: i logori sedili blu, tanto pieni di polvere da farti starnutire ad ogni movimento; la moquette in tinta, segnata dal passaggio di chissà quanti studenti prima di lei; i bauli abbandonati e il chiacchiericcio dei compagni di viaggio. 

Erano tutti intenti a parlottare tra loro, entusiasti e speranzosi di poter riprendere le attività scolastiche senza...sorprese. 

Solo le voci dei due prefetti serpeverde non si univano al brusio ed Hermione pensò che si dovessero sentire tremendamente a disagio in quell’attimo. Pansy Parkinson era stata colei che voleva consegnare Harry Potter nelle mani del signore oscuro, un gesto che per tutti esprimeva il suo essere più profondo. Hermione la osservò di sottecchi, riusciendo a scorgere solo una ragazza spaventata, una sua coetanea. Il viso che le aveva regalato il soprannome di “carlino”, una chioma scura e liscia che ricadeva sulle spalle e le copriva in parte il volto abbassato. Non le vide gli occhi, ma li immaginò pieni di rabbia e delusione nei confronti del mondo. Era compostamente seduta sul divanetto, come se la sua sola postura potesse nascondere il suo disagio. 

Accanto a lei sedeva Draco Malfoy. Hermione sapeva che lo avrebbe trovato lì, in fondo tutta la sua famiglia era stata scarcerata, avevano “abbondonato la causa” prima dello scontro finale. Il trio dei salvatori era cosciente che non sarebbero ancora qui se i Malfoy avessero fatto il loro dovere.  

Era più magro di quanto ricordasse, il viso smunto e inespressivo. Le labbra erano serrate in una smorfia e gli occhi... l’argento era stato tramutato in un fioco grigio, quasi il colore della sua pelle. Erano vuoti, stanchi. Ciuffi di capelli quasi bianchi ricadevano sulla fronte e venivano accarezzati dalla sua mano. Il braccio era abbandonato sulla spalliera dei sedili e la sua posa sembrava voler esprimere la sua, ormai più che sbeffeggiata, altezzosità. 

Hermione volse lo sguardo e si dedicò al suo passatempo preferito, ovvero la lettura di un qualche tipo di tomo antico. 

 

Vedeva i Thestral. Tutti vedevano i Thestral.  

Ne fu sconvolta, la consapevolezza che tutta la morte vista e odorata non fosse solo un brutto incubo, ma solo un’amara realtà. Adesso le carrozze non erano più trainate dal nulla, c’erano questi grandi animali neri a trainarle. Non volle fermarsi a guardare ma un sorriso spuntò sulle sue labbra ricordando la sua amica Luna mentre ne raccontava le caratteristiche davanti alle loro facce sgomente. 

Proseguì il suo viaggio fino al castello vicino a Neville, così cambiato ma al contempo così rassicurante nel suo essere timido e impacciato. 
Era molto dimagrito, ma non per questo era diventato muscoloso, anzi sembra un fuscello pronto a spezzarsi sotto le dita. Ma se il suo corpo sembrava raccontare la sua caratteristica goffaggine, gli occhi, invece, avevano un barlume tutto nuovo: orgoglio. Tipico dei Grifondoro. 

Hogwarts si stagliava proprio davanti a loro, spettrale sotto la luce della luna.  
Hermione sentì lo stomaco stringersi in una presa, l’immagine dei corpi sparpagliati sulla roccia fredda si era fissata nella sua mente. 
Guardandosi attorno riconosceva via via ogni angolo di quel castello che tanto le aveva donato e tanto le aveva tolto. 

era morta Lavanda... 

Proseguì con lo sguardo. 

Colin Canon... 

Ancora più avanti. 

... Fred. 

Hermione non si sentiva più a casa


NOTE DELL'AUTRICE
Salve a tutti!
Questa è la mia prima storia, spero che non ci siano troppi errori ma sono abbastanza emozionata.
Vorrei chiarire qualcosa su questa storia: inanzitutto vi rivelo che seguirò la mia mente immedesimandomi nei personaggi. Non aspettatevi guerre magiche, strani mostri che spuntano fuori o peggio ancora una storiella romantica senza uno scopo. Io voglio eviscerare i loro sentimenti, tutto cio di cui la Rowling non ci ha voluto parlare. Voglio aprire le loro menti a voi che state leggendo. 
Voglio che l'amore arrivi piano ma potente, proprio come nella realtà.
Non maltratterò i personaggi stravolgendo il loro essere, saranno sempre loro: semplicemente Hermione e Draco.
Spero che vi piaccia il prologo, questo è solo l'inizio della nostra avventura.
Un bacio,
vostra, Drago.

 

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Drago1998