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Autore: Nemesis01    10/07/2023    0 recensioni
Per un motivo misterioso, Scorpius cambia vita e si trasferisce nella frenetica, pratica e poco magica Berlino. Lo fa perché vuole nascondersi dal suo passato e dal suo dolore, ma la vita è imprevedibile e il passato tornerà a fargli visita con tanti abiti diversi. // Sehnsucht, nel senso di "malattia del doloroso bramare", deriva dal tedesco antico e indica un desiderio interiore rivolto a una persona o una cosa che si ama/desidera fortemente. Questo stato d'animo è direttamente collegato al doloroso struggimento che si prova nel non potere raggiungere l'oggetto del desiderio.
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: James Sirius Potter, Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Scorpius era entrato quando la serata era quasi volta al termine. La musica elettronica non era la sua preferita, ma James... lui era bravissimo, oltre che bellissimo.
Pensava a questo tra i sensi di colpa e un sorso di Straßenbräu (1) mentre, incollato alla parete, non riusciva a staccare gli occhi da Potter. Lo sentiva cantare tra i beat, le persone ballavano e strillavano i suoi testi. Che poi, erano anche profondi. Peccato che James fosse una testa di cazzo. Era certo che tutte quelle parole non fossero proprio farina del suo sacco, ma funzionavano lo stesso. La gente era felice mentre saltava o alzava le braccia al cielo. Scorpius, invece, cercava solo di passare inosservato. Stringeva tra le mani il bicchiere, certo che il look total black lo avesse tenuto al sicuro da tutti i maghi e le maghe che facevano festa.
Per un attimo pensò a Hogwarts, a tutte le feste che si era perso a causa dello studio, ai ricordi dei suoi compagni che raccontavano di sbaciucchiamenti e dei loro primi approcci al sesso, e si sentì stupido. Lui non aveva mai baciato nessuno prima di fingersi un babbano a Berlino, né aveva mai fatto sesso prima di trasferirsi in Germania. L’unica cosa che aveva fatto durante l’adolescenza era quella di scoprire la propria sessualità, proprio grazie a James. Quante notti aveva trascorso a immaginare una vita in cui loro due avrebbero potuto stare insieme, rotolarsi tra le lenzuola ogni notte, raccontarsi ogni giorno, abbracciarsi sul divano nelle noiose giornate di pioggia... Ma Scorpius lo sapeva che quello era un amore che non avrebbe mai visto la luce. James era poco gay e troppo rubacuori per una relazione del genere, e così Malfoy si era accontentato delle briciole d’attenzione che ogni tanto gli buttava addosso.
Solo che, dopo un po’, gli avanzi non erano più sufficienti. Lui voleva qualcosa di vero, qualcosa che non fosse solo una fantasia di un adolescente in piena crisi ormonale; lui desiderava un amore travolgente, voleva assaggiare le labbra di James, voleva affondare le unghie nella sua pelle, voleva incrociare le gambe nude con quelle del ragazzo dopo una sana scopata, voleva rimanere poi a dormire accanto a lui. Ma non poteva farlo.

Mentre rimuginava sulle vestigia di un amore che non si era mai consumato, Scorpius finì con lo stringere il bicchiere con così tanta forza che si ruppe.
- Scheiße, (2) - commentò a voce bassa. Le schegge di vetro gli erano finite tra le dita, ma forse lui reputava peggiore il fatto che la birra fosse finita in gran parte sul pavimento. In men che non si dica, un mago gli si era avvicinato e con un incantesimo aveva ripulito tutto, perfino i suoi vestiti.
- Vielen Dank. (3) -
- Gerne. Entschuldigung Sie, sind Sie Herr Scorpius Malfoy? (4) -
- Ja, bin ich. Was kann ich für Sie tun? (5) -
- Für mich nicht, aber Herr Potter möchte Sie treffen. Könnten Sie mir bitte folgen? (6) -
Scorpius annuì, nonostante il cervello gli avesse chiesto di dire "nein, nie, nein!" (7). Eppure il suo corpo si era mosso da solo: aveva annuito e poi aveva seguito quel mago dall’aria inquietante che gli aveva ripulito i pantaloni. 
Una volta dietro le quinte, Scorpius fu lasciato da solo in quello che corrispondeva al camerino di James. Sembrava devastato da un tornado: c’erano vestiti ovunque, cartacce, mozziconi di sigarette, l’incarto di un preservativo, un tritino e penne e matite sparpagliate sulla piccola scrivania. Malfoy sorrise con una nota di amarezza.
Cosa ci faceva lì? 
Non era il suo posto. 
No. 
Avrebbe dovuto restare a casa, al massimo raggiungere Florian. Invece aveva seguito le orme del sentiero dei ricordi e si era lasciato trasportare nel museo dei cimeli da una cicatrice ancora aperta.  Che coglione che era.

- Alla fine sei venuto. -
Scorpius si voltò di scatto, James era alle sue spalle. - Sei stato subdolo, James. Perché lo hai fatto? -
- Cosa? -
- Cercarmi. -
- Ti ho trovato per caso! -
- Sei un bugiardo, - sentenziò Scorpius. - Ti conosco abbastanza da sapere che tu non fai mai le cose per caso. Cosa vuoi da me? -
- Va bene, lo confesso. Mi era arrivata voce che tu fossi a Berlino, e visto che mi era stato proposto di fare un paio di serate qui ho pensato di cercarti. -
Scorpius infilò le mani in tasca. - Il motivo, James. Che cosa vuoi? -
- Non può essere perché mi mancavi? -
Malfoy gli rise in faccia, gonfio di disappunto. - Il motivo, James. Der Grund. (8) -
Potter sbuffò sonoramente. L’adrenalina dell’esibizione appena finita stava già sciamando a causa dell’atteggiamento negativo dell’altro ragazzo. - Sono serio, Scorpius. Eravamo amici. Sono quasi cinque anni che non ti vedo, mi mancavi. Puoi concedermi almeno questo? -
- No! - rispose Malfoy.  - No, non posso. E non eravamo amici. -
- Ma che cosa dici Scorpius? Stavamo sempre insieme! -
- Vedo che la tua memoria ha distorto un bel po’ di dettagli, James. Io ero tuo amico, ma tu non eri amico mio. Era un amicizia a senso unico. -
- Davvero pensi questo di me? -
- Sì. Sì, James, sì. Penso questo. -
James parve intristirsi e si accomodò sul divano. Accese una sigaretta. - E quindi sei scappato per questo? -
- Cazzo, James, non sono scappato. Forse la tua mente bacata da Grifondoro non può capirlo. -
- Anche le menti Serpeverde di tuo padre e di mio fratello non sono arrivate a una conclusione. Illuminami. -
Scorpius avrebbe voluto tirare un pugno contro il muro. - Te l’ho già detto, avevo bisogno di una boccata d’aria. -
- Scorpius, tu non hai deciso di fare un viaggio. Un giorno c'eri e quello dopo, puf, scomparso. Non un messaggio in bottiglia, non una lettera, nemmeno un vaffanculo. -
- Ero stanco, James, - ammise Scorpius. Iniziò a tremare; la voce vibrava dal nervoso, le parole volevano essere vomitate fuori senza controllo. - Mi sono guardato allo specchio e mi facevo schifo. Troppo pallido, troppo spento, le occhiaie lunghe. E mio padre, lui e quei M.A.G.O. a cui non potevo rinunciare, sempre i voti migliori, mai una distrazione, mai. Dovevo indossare una maschera di accondiscendenza costantemente e solo per coprire la mia, anzi, le mie frustrazioni. A questo aggiungici un amore impossibile... -
- ...aspetta, Scorpius, eri innamorato?! E perché non me lo hai detto? Chi era la fortunata? -
- Ma sei proprio un coglione, James! - rispose Scorpius in uno slancio di spontaneità. - Ero innamorato di te! -
James rimase allibito. La bocca spalancata lasciava intendere tutto il suo stupore. - Di me? -
- Sì, coglione! - ripeté Scorpius. - E tu non hai mai capito un cazzo! -
Dopo qualche attimo di silenzio, in cui era quasi udibile il rumore delle rotelle presenti nel cervello di James, Potter riuscì solo a porre una domanda: - Quindi sei gay? -
- Davvero, James? Davvero? È questa la domanda che mi poni? -
- Beh... -
- Sì, sono gay. E ora? -
- Ah... ma... non lo avevi mai detto... -
- Perché, tu hai mai detto di essere etero? -
- Che c’entra! Non è la stessa cosa. -
- Invece sì. Non vedo perché dagli omosessuali bisogna aspettarsi il momento dell’outing, non capisco la necessità per noi di dover sbandierare i cazzi nostri soltanto per sentirci ancora più diversi. Siamo nel XXI secolo, la sessualità non dovrebbe essere un problema. - 
- E io come faccio a sapere cosa ti interessa?! Che ne so, anche solo per farti da spalla... -
- James, - sospirò Scorpius, - non voglio che tu mi faccia da spalla. Non mi interessava prima e men che meno mi interessa adesso. Sto bene qui, ho un fidanzato e sono contento. -
- Il fidanzato sarebbe quel coso, lì, Florian? -
Scorpius annuì.
- Quello nemmeno sa chi sei! -
- Perché, tu lo sai? - chiese Malfoy. James non rispose, per cui Scorpius proseguì. - Come sapevi che sono gay, come sapevi che ero un fantasma, come sapevi che mi sentivo solo e triste. Giusto? -
- Ok, hai ragione, sono un coglione. Ti senti meglio? -
- No, James, non mi sento meglio manco per il cazzo! - gridò Scorpius. La rabbia gli stava cuocendo il sangue come se fosse fegato alla veneziana, tanto che iniziò a lacrimare senza quasi accorgersene. - Perché sei venuto a cercarmi? -




auf i t a l i e n i s c h

1: Straßenbräu: è una birra artigianale locale.
2: Scheiße: imprecazione, come dire "merda!" o "cazzo!".
3: Vielen Dank: grazie mille.
4: Gerne. Entschuldigung Sie, sind Sie Herr Scorpius Malfoy?: Prego. Mi scusi, lei è il signor Scorpius Malfoy?
5: Ja, bin ich. Was kann ich für Sie tun?: Sì, sono io. Cosa posso fare per lei?
6: Für mich nicht, aber Herr Potter möchte Sie treffen. Könnten Sie mir bitte folgen?: Per me nulla, ma il signor Potter vorrebbe incontrarla. Potrebbe seguirmi, per favore?
7: Nein, nie, nein!: No, proprio no, no!
8: Der Grund: la ragione.




/ ndA
Scusate l'assenza, ma ero via per le vacanze che - ahimè - sono già finite ç_ç. E per consolarmi, ho deciso di aggiornare questa storia. Grazie a tutti <3
   
 
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