Serie TV > Il paradiso delle signore
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Autore: fraanythings    16/07/2023    0 recensioni
Salve a tutti, eccomi tornata con una nuova storia, anzi con una ff che avrà molti capitoli. No, non sono drogata, non mi hanno hackerato il profilo. Sicuramente passare dallo scrivere su Salvo ed Elvira a scrivere su Gemma e Clara è una grande sfida per me che mi sono approcciata alla scrittura da poco. Ho sempre visto molto potenziale, non solo in amicizia ma anche come probabile ship. Avrei preferito un percorso del genere per Clara, anziché fare da terzo incomodo agli Alfrene, perché lei stessa ha sempre detto di non essere interessata ai ragazzi e sarebbe stata una trama interessante ma nella soap hanno anche fatto scemare quel poco di amicizia sincera che stava nascendo con Gemma, un pg per cui non ho mai nascosto la mia "antipatia" ma volevo dare un finale più dignitoso anche a lei, sperando di portare a termine questo piccolo esperimento. Ecco a voi il primo capitolo e il secondo capitolo, abbastanza introduttivi. Fatemi sapere cosa ne pensate se la leggerete, sono molto ansiosa di star pubblicando questa storia 🥹🫶
P.s.: Sto cercando di dare dei titoli di canzoni come titoli dei capitoli, o almeno cerco di trarre ispirazione 🥰
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Settembre 1964 era ormai arrivato e con esso tanti nuovi eventi a cui far fronte. Gemma, dopo ciò che aveva fatto, era stata spedita in convento da sua madre Veronica per farle capire la gravità delle sue azioni. Al tempo si usava così, si faceva affidamento alla fede nella speranza che potesse tornare tutto come prima. Un anno prima, settembre 1964 invece Gemma si preparava Milano per una nuova vita a Milano, di nuove amicizie e nuove occasioni più eccitanti rispetto in quel di Padova. 
A Padova aveva tanti ricordi, soprattutto legati a suo padre Bruno ma era felice che sua madre Veronica avesse trovato di nuovo l'amore dopo tanta sofferenza, anche lei si era già molto affezionata ad Ezio. Gemma ha sofferto molto per la morte prematura di suo padre e avere di nuovo una figura paterna con cui confrontarsi le dava conforto e anche Ezio ha dato prova di tenerci a lei.
Una volta arrivati a Milano per iniziare una nuova vita tutti e tre insieme nella stessa casa fecero la conoscenza di Stefania, la figlia di Ezio ormai stabilita a Milano da due anni. Gemma e Stefania erano proprio l'opposto ed entrambe fecero fatica all'inizio, solo dopo un periodo riuscirono ad avere un rapporto più unito, nonostante fosse palese che Gemma temesse Stefania, cioè più che altro dentro di lei stava già nascendo una grande invidia verso la sorellastra. Non sopportava il fatto che sembrasse migliore e più capace di lei in tutte le cose, Gemma sa nascondere bene le sue insicurezze mostrando la facciata della persona forte e sicura di sé.
La sua vita a Milano comunque partì molto bene, le diedero subito il posto da venere al paradiso e dopo poco incontrò Marco, un giovane di bell'aspetto e anche molto ricco e ne rimane subito affascinata, così come anche lui. 
Alcune circostanze li fecero di nuovo incontrare così entrambi non persero l'occasione di approfondire la loro conoscenza, per Marco sembrava più un gioco mentre per Gemma no, lei si stava innamorando davvero.
A Marco piaceva corteggiare tante donne e probabilmente Gemma sarebbe stata una di quelle e invece la loro frequenzione durò un bel po' finché non successe qualcosa di imprevedibile; la crescente complicità tra Marco e Stefania, ormai inseparabili colleghi al paradiso market.
Gemma all'inizio non sembrava turbata da questa cosa ma più passava il tempo più il sentimento di gelosia pervadeva il suo corpo e il peggio per lei sarebbe arrivato da lì a poco. 
Lei e Marco erano addirittura arrivati alle presentazioni ufficiali delle loro due famiglie per poi annunciare il fidanzatamento ma qualcosa tra loro si ruppe, anzi si aprì proprio una voragine. 
Marco aveva deciso di lasciarla e lei in cuor suo sapeva il motivo, non ne era molto sorpresa a dire la verità. Se lo aspettava, lo sentiva nell'aria da un bel po' ma comunque le fece molto male, forse anche troppo. Non si diede per vinta, voleva andare a fondo in questa storia e ci sarebbe riuscita. 
Dopo molti sospetti e ricerche capì che Marco l'aveva lasciata perché si era innamorato di Stefania e dentro di sé pensò che la sua gelosia non era affatto esagerata. Andò su tutte le furie e pur di riavere Marco con sé iniziò a prendersela con Stefania e con sua mamma Gloria, che portava con sé il suo passato cosi misterioso e complicato cosa che comunque Gemma, suo malgrado o per sua fortuna, aveva già scoperto. 
Usò queste informazioni a suo favore e ricattò Gloria e Stefania, portandole ad bivio in cui non sembrava ci fosse via d'uscita. Stefania fece di tutto per stare lontana da Marco ma non ci riuscì e così a pagarne il prezzo di tutto fu Gloria, Gemma minacciandola le fece capire che Stefania e le persone a cui voleva bene erano in pericolo e così si costituì alla polizia per porre fine a tutto questo strazio.
Una volta, appunto, scoperto questo Veronica prese la decisione di spedirla in convento con l'intento di aiutarla e riflettere su ciò che aveva fatto, tre mesi lì furono molto duri per lei anche se qualcosa dentro di lei stava succedendo. 
Durante quel periodo ebbe molto tempo di riflettere sui suoi comportamenti e si promise che una volta tornata alla vita vera sarebbe stata una persona migliore rispetto alla sua vecchia versione. 
Una volta tornata a Milano ebbe come un deja-vu, le passarono per la mente tutte le cose fatte nel suo primo anno in questa città e soprattutto tutte le persone che aveva incontrato, Marco, Stefania, le sue colleghe e si fermò un attimo a pensare "chissà cosa ne penserebbero di me adesso", era terrorizzata dall'idea di tornare alla sua vecchia vita sapendo che tutti erano al corrente di ciò che aveva fatto, nonostante questo lei era comunque intenzionata a rifarsi viva con tutte queste persone. Sarebbe stato difficile e anche molto ma non poteva sfuggire dalle sue responsabilità, non stavolta. 
Era una persona forte, lo è sempre stata e lo avrebbe dimostrato anche questa volta nonostante avesse tutto il mondo contro non sapeva però che da lì a poco qualcosa di bello le sarebbe capitato; una certa Clara Boscolo. 
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Nipote di Don Saverio, anche lei un tipo per nulla tranquillo. È fuggita via dal suo paesino per sfuggire ad un matrimonio combinato trovando rifugio dal suo caro zio, è appena una ragazzina ma già le idee molto chiare; di certo non si sarebbe sposata in quel modo. Voleva avere una sua indipendenza, voleva coltivare la sua passione per la bicicletta e di certo in un paesino così e anche sposata non ci sarebbe mai riuscita. Una ragazza che non si direbbe per niente nipote di un prete ma eppure è così. 
Grazie allo zio iniziò ad ambientarsi in questa grande città, forse troppo enorme per lei. Riuscì ad ottenere, seppur non con pochi disastri, un posto da venere nel famoso paradiso delle signore. 
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Pochi giorni dopo accadde qualcosa di inaspettato al paradiso; Gemma facendo una passeggiata entrò per un attimo nel suo posto di lavoro e non appena la viderero aveva già tutti gli occhi puntati su di lei, o meglio aveva attorno solo persone che la giudicavano con sguardo severo. E dopo poco i suoi occhi si posarono su una persona, l'unica che non aveva quello sguardo giudicante, ecco quella persona era proprio Clara Boscolo.
Le due, dopo pochi minuti, si riconobbero subito quando furuno più vicine. Si erano viste in parrocchia molte volte perché Gemma nei mesi passati si prese a cuore la storia del piccolo Luigino, un bambino orfano a cui lei ha contribuito a dargli una famiglia.
Dopo vari sguardi di sdegno dalle sue vecchie colleghe si avvicinò di più verso Clara. 
 
"Ma noi due ci conosciamo già" disse Clara con tono deciso
"No, guarda che ti sbagli. Ti sarai confusa con un'altra persona" rispose lei 
"Nono, non è possibile. Tu sei stata spesso in parrocchia da mio zio nell'ultimo mese, come faccio a confondermi" ribattè Clara 
"Abbassa la voce, non voglio che sentano tutti i fatti miei. Comunque ero qui solo di passaggio per salutare le mie ex colleghe" disse Gemma 
"Bell'accoglienza" rispose lei che rimase un attimo immobile dopo l'espressione che le aveva riservato Gemma 
"Tu non mi conosci bene anzi faresti meglio a starmi alla larga ma comunque il problema non si pone perché non lavoro più qui"
"A me non sembri così male. Ci vedremo ancora in parrocchia?"
"Non lo so, vedremo"
E Gemma, dopo essersi subita un processo in pubblica piazza, scappò letteralmente via dal paradiso.
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Clara, invece, non sapendo bene del suo passato chiese curiosa alle colleghe il perché ce l'avessero tanto con lei, una volta appresa la verità Clara rimase in silenzio per un bel po' e fu il suo pensiero fisso della giornata. Sperava di rivedere comunque Gemma per parlarle di questo, sicuramente non si sarebbe arresa facilmente perché voleva avere un confronto con lei.
Qualcosa nei giorni successivi successe Vittorio si era deciso di riassumere Gemma nonostante qualche parere discordante, anche grazie all'interessamento di Roberto Landi verso Gemma. I due si erano trovati in piazzetta tempo fa e si erano confrontati a vicenda su alcuni aspetti dalla vita e Roberto prese a cuore la Zanatta, voleva darle una possibilità di riscatto e così convinse il suo migliore amico a riassumerla. 
Gemma accettò nonostante fosse consapevole che sarebbe andata incontro ad un uragano, sguardi giudicanti per molto tempo o probabilmente per sempre. Non sarebbe stato più quell'ambiente di lavoro sereno come lo scorso anno, la grande famiglia del paradiso come la chiamava il dottor Conti.
Lei ce la stava mettendo tutta, cercava di essere gentile con le sue colleghe il più possibile ma senza successo. Niente, non ne volevano sapere di rivolgererle la parola carinamente tranne una persona, la nuova arrivata Clara Boscolo.
Il loro rapporto non era iniziato nel migliore dei modi però c'era qualcosa che sentivano di avere in comune e questo incuriosiva entrambe.
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"E quindi sei tornata a lavorare qui?" le chiese Clara 
"A quanto pare sì, anche se nessuno sembra felice di vedermi" disse Gemma
"Vorrei ben vedere" si fece scappare Clara
"Ah quindi adesso anche tu sai tutto, bene. Allora tra poco non mi rivolgerai neanche tu la parola" 
"No, perché dovrei? Io non penso che tu adesso sia così male"
"Ecco, appunto. Adesso, tu non mi hai conosciuto mesi fa e forse è meglio così"
"Sarà ma io ti giudico per quello che vedo adesso. Stai cercando di migliorarti, no? Hai anche aiutato un orfano a trovare casa"
"Si, ci sto provando. E comunque non ho trovato una famiglia a Luigino per farmene un vanto o sentirmi una santa ma perché in quei tre mesi mi ero affezionata molto a lui e ho voluto che fosse felice, almeno quanto me durante la mia infanzia"
e un velo di malinconia ricoprì il viso di Gemma pensando ai momenti con il suo papà 
"Comunque, parlando di altro. Anche tu qui a lavorare al paradiso"
"A quanto pare sì, altrimenti sarei...va be', storia lunga. Sono un disastro comunque, Irene mi ha graziato per il rotto della cuffia"
"Beh, non ha tutti i torti. Guarda qui come stai piegando questi maglioni. Ti insegno io"
"Grazie, grazie. Non posso perdere questo lavoro"
"Tranquilla, con me sei in botte di ferro. Sono un po' fuori forma ma sono una venere molto esperta"
"Beh, quindi adesso siamo amiche?"
"Non ti allargare troppo Clara. Diciamo che ci diamo una mano a vicenda. Io ti aiuto a lavoro e tu mi aiuti a non sentirmi completamente a disagio"
E dopo tutta quella tensione accumulata Gemma si sentì finalmente sollevata dopo molto tempo. 
Aveva trovato qualcuno che non la giudicava per il suo passato e questo le sembrava un miracolo dopo ciò che aveva affrontato. Certo, ovviamente non si sarebbe aspettata che la persona in questione sarebbe stata Clara, la nipote di un prete. 
Con Clara aveva assunto un tono severo e anche un po' sarcastico ma grazie alla sua vicinanza sentiva finalmente il suo cuore farsi più leggero e sicuramente questo l'avrebbe aiutata a superare la tensione giornaliera di stare a lavoro con delle persone che non la degnavano di un sguardo a meno che non incrociasse quello di Clara. 
 
   
 
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