Ora guardiamoci negli occhi, lascia che io spenga le luci della città e che le mie ombre escano a danzare, lasciamoci cullare dal profumo che emana un sentimento che non può esistere e prendiamo la vita così come viene, anche se ci fa solo del male, anche se ci fa solo soffrire, oggi la Luna che guardo è il ricordo di un tempo lontano, di un passato che ho appeso ad un filo sottile, e i miei respiri si riempiono di un'emozione indecifrabile che non ha volto né nome, stasera tutte le parole mi si dissipano in gola perché siamo stanchi, è inutile continuare a dirti che l'unica cosa che vorrei fosse per sempre è l'Autunno che ti esplode nello sguardo, è inutile continuare a dirti che è maligno il Destino che muove i nostri passi, avrei voluto poter posticipare il nostro addio ad un'altra occasione, non avrei mai immaginato che ti saresti insinuato tra i meandri della mia memoria, che mi avresti trascinato in una spirale senza fine, non saprai mai che ti ho catalogato come il più bello dei miei sogni infranti, dei miei desideri morti ancor prima di germogliare, come l'ennesimo rimpianto da incastonare in una lunga collezione di silenzi assordanti e di domande senza risposta, non ricorderai nulla di tutto quel che io strettamente ricordo, perché non l'hai vissuto con lo stesso trasporto emotivo con cui l'ho vissuto io, per noi un domani non ci sarà, è vero, ma lascia che io mi ricordi di te un'ultima volta, di certo qualche altra persona sarà più fortunata di me e potrà averti, ora che ti sei annidato dentro di me come inchiostro indelebile mandarti via richiede uno sforzo troppo grande, ora che sei tempesta ed impulso vibrante allontanarsi da te è così difficile, credimi, eppure tu sembri riuscirci così bene.