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Autore: Rated R Dave    18/07/2023    0 recensioni
Due anni dopo gli eventi che hanno visto la coraggiosa, giovane allenatrice Gloria salvare la regione di Galar, e diventare la nuova Campionessa, una sua fan inizia il proprio percorso di Sfidapalestre per ottenere l'accesso alla Lega e poterla sfidare.
Beth ha già vinto 5 medaglie ma dovrà ottenerne ancora 3 per poter raggiungere il suo obbiettivo e troverà sfide impegnative sulla sua strada, non solo lei aspira al titolo di Gloria.
Oltre ad usare personaggi da me inventati ho fatto ricorso a molti visti nei videogiochi, nel caso di Gloria, la protagonista femminile di Spada e Scudo, si è creato un mix dato che la sua personalità si basa sulla mia visione del personaggio, guidato invece dal giocatore nei videogiochi.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
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E finalmente davanti a lei era apparsa la meta tanto sognata: Goalwick, la città che ospitava il Torneo della Lega che avrebbe incoronato lo/la sfidante di Gloria.Gli ultimi giorni di viaggio erano stati di nuovo in mezzo alla neve e al freddo, avendo ripreso il viaggio da Chirchester, ma nella zona di Goalwick il clima era nuovamente temperato e soleggiato e Beth fu lieta di potersi liberare dei pesanti indumenti invernali e a rindossare il suo outfit preferito.
L’emozione era montata sempre di più mano a mano che si avvicinava alla città ed ora che era davanti all’inconfondibile sagoma della Torre Lotta, l’ex Rose Tower, il cuore le batteva forte come mai e percorse l’ultimo tratto di strada correndo finché non le mancò il fiato, ormai arrivata all’ingresso di Goalwick.  Riprendendo fiato Beth iniziò a passeggiare per le strade e ad osservare con gli occhi che brillavano i tanti negozi e luoghi di interesse della città, sinché la sua presenza iniziò ad attirare l’attenzione di diverse persone, le quali la riconobbero come “l’allenatrice sponsorizzata falla Campionessa” e in un baleno si trovò circondata da fan e da curiosi, desiderosi di avere una foto con lei o un autografo.Beth si trovò un po’ in difficoltà a gestire tanti ammiratori, una situazione che del resto aveva messo in conto quando aveva deciso di intraprendere quella strada per diventare Campionessa, e cercò comunque di usare tutta la propria gentilezza e disponibilità per accontentare tutti, ma la pressione iniziò dopo un po’ ad essere insostenibile e a causarle sempre più panico.
Ad un certo punto qualcuno la prese per mano per allontanarla da quella folla, facendosi strada con decisione e senza darle il tempo di capire chi fosse e cosa stesse succedendo.Fu solo quando rimasero da soli che Beth riuscì finalmente a vedere chi l’aveva “tratta in salvo” e sgranò gli occhi.
- Ciao, piccola mia.- disse l’uomo che le stava davanti sorridendo, - P…. papà!! -esclamò Beth, e subito dietro di lui apparve una bella donna dagli occhi lucidi che disse: - Bambina mia, quanto tempo è passato. -,- Mamma!-gridò la ragazzina incredula.Passato il momento di sorpresa la nostra amica cedette alla gioia di rivedere i suoi genitori dopo quasi 9 mesi e si gettò tra le braccia della madre abbandonandosi ad un pianto di gioia abbracciandola forte, mentre anche lei lacrimava appoggiando le labbra sulla sua testa, e il padre si univa mettendole un braccio attorno alle spalle, e Beth allargava uno dei suoi per stringere a se anche lui.

Fu una riunione toccante e al tempo stesso simpatica, dato che la madre volle assicurarsi che la figlia avesse mangiato cose sane e si fosse cambiata regolarmente la biancheria, cose che Beth diede la sua parola di aver fatto, - Però credo proprio che ti comprerò un paio di mocassini nuovi. I tuoi sono tutti consumati. -, disse la donna osservando le scarpe della figlia, un bel po' logorate effettivamente, ed anche lei dovette ammettere che aveva ragione.  Poco dopo uscirono da un negozio di abbigliamenti con Beth che osservava i nuovi mocassini che calzava, neri come i precedenti ma ancora più comodi e belli, e decise di ripagare subito i genitori portandoli, facendoli correre un po’ anche, ad un locale che il Pokédex Rotom segnalava come venditore di ottimi frappè al Latte Mumu.  Fece uscire anche i suoi Pokémon dalle Sfere perché facessero conoscenza dei suoi e se ne andò serenamente a prendere bicchieri per tutti.
- Sapete? Ora posso dire che la mia famiglia è davvero riunita al completo.-, disse Beth quando tutti si furono accomodati con i loro Mumushake, chi in bicchiere e chi in ciotola, passando lo sguardo dai genitori ai suoi Pokémon, - Non potevo chiedere altro in vista del momento più importante del mio viaggio.  Grazie a voi mamma e papà per essere venuti.E grazie a voi, amici miei per avermi aiutata tanto ad arrivare sino a qua, vi amo tutti. -e alzò il suo shake per un brindisi collettivo.
Poi iniziò a raccontare ai genitori del suo lungo viaggio iniziando da quelle notti di solitudine dove la sola compagnia che l’aiutava a combattere la nostalgia era Sobble, le vittorie ottenute nelle Palestre con la crescente fiducia in se stessa ma anche le sconfitte e come aveva saputo apprendere ancora di più dalle suddette battute d’arresto, ed anche come aveva incontrato ognuno dei suoi Pokémon ed era nato un così forte legame di affetto con tutti loro.- Sei stata davvero fantastica Beth. Tutti parlano di te a casa, sai?Anche Yarrow è pronto a tifare per te. -, disse infine il padre ridacchiando sul finale, aveva ancora in mente quando la figlia aveva sconfitto il Capopalestra della loro città, ma risentirlo raccontare da lei era tutt’altra cosa. Beth sorrise e arrossì davanti a tali parole, - Wow, allora questo significa che dovrò impegnarmi ancora di più per vincere.E va bene, significa che lo farò non solo per me, per i miei Pokémon e per voi, ma anche per tutti coloro che ora credono in me.-, disse stringendo il pugno destro con determinazione.- Brava tesoro! Ma ricorda che noi saremo fieri di te già adesso. Solo 4 Sfidapalestre hanno raccolto tutte le medaglie e in certi anni nessuno di loro è riuscito a finire il giro delle Palestre e toccò ai Capipalestra contendersi il ruolo di sfidante.Tu hai fatto già tantissimo quindi, non lo scordare.-, le rispose la madre mettendo una mano su quella della figlia.Beth rispose stringendogliela, - Lo so mamma, tranquilla. - e le strizzò l’occhio.

Poco dopo, richiamati i Pokémon, Beth e i genitori si avviarono verso l’Hotel Yondlands Rose dove gli allenatori chiamati a lottare nella Coppa Campione avevano camere riservate a loro per tutta la durata della competizione. Appena entrati Beth notò subito un viso famigliare davanti la reception, si staccò dai genitori per andare a salutare la persona in questione, inconfondibile nella sua divisa da karateka. Si appoggiò al bancone al fianco di Luke attirando la sua attenzione, - Ah eccoti qua, Beth. Hai perso tempo facendo shopping per caso? Scarpe nuove? Carine… hai già perso di vista il torneo, forse?- le domandò lui ridacchiando,- Ti piacerebbe, vero? Purtroppo per te sono al massimo della forma, ed anche i miei Pokémon sono al top. Stavolta non mi farò battere da te! - rispose lei prima sorridente e poi decisa. Il loro confronto fu interrotto dalla madre di lei, - Beth, tesoro, potevi dirmelo che ti eri trovata un fidanzato. Muscoloso e in gran forma vedo, forse l’abbigliamento è rivedibile, però ha un aria che non mi dispiace. -, disse la signora Asaka tastando il corpo di Luke e osservando il vestiario. I due la interruppero gridando all’unisono “Non è come pensi mamma!” e “Ma cosa dice, signora?!” arrossendo entrambi come Bacchemodoro.Toccò al marito allontanare la donna prima che la situazione diventasse più imbarazzante scusandosi col ragazzo appena conosciuto e la figlia; - Hai conosciuto mia madre… -mormorò Beth con gli occhi ridotti a linee sottili e la testa che si afflosciava, - Sembra simpatica…. -, aggiunse Luke con la stessa espressione comica.
I due poi notarono gli altri Sfidapalestre giunti per la Coppa Campione, un altro ragazzo e un’altra ragazza, il primo tondo e pingue e dagli occhi apparentemente chiusi, mentre la seconda indossava un abito da sera e sfoggiava lunghi capelli rossi. Luke alzò le spalle, - Loro due non mi preoccupano tanto. Sei tu, per quanto mi riguarda, l'ostacolo più pericoloso per arrivare al torneo principale. Chiunque mi toccherà di loro sarà solo un antipasto prima della sfida vera contro di te. - , Beth scosse la testa: - Commetti un errore a sottovalutarli, sono arrivati qua con 8 medaglie come noi. Dobbiamo prenderli sul serio oppure la Coppa Campione la vedremo dalle tribune. Comunque ti ringrazio per la tua considerazione, apprezzo che mi reputi la tua rivale più temibile. Per me è lo stesso, sai? -.  Luke replicò, lisciandosi i capelli, - Beh non poteva essere diversamente, dolcezza. Nessuno di loro ha la sponsorizzazione della Campionessa. Ma ciò non cambia il fatto che sarò io a spodestarla! Ora direi che andrò a farmi un pisolino e poi inizieremo gli allenamenti. Ti saluto Beth, vedi di prepararti anche tu.- e si diresse, mani dietro la testa, verso uno degli ascensori che portavano alle camere.

Beth pensò anche lei di salire nella sua di camera per fare una doccia, prima però decise di fare conoscenza degli altri due sfidanti e andò a presentarsi. Il ragazzone paffuto si presentò sorridente come Tezuya originario di Steamington e le parve un tipo pacato e tranquillo, anche quando la invitò a “stare attenta a lui” alla fine; l’altra ragazza invece si chiamava Yuki, proveniente da Latermore, e le strinse subito la mano con fare teatrale come fosse una donnina dell’alta classe, forse un po’ altezzosa ma non poi così tanto da risultare odiosa.
Fatte le presentazioni accompagnò i genitori nella camera riservata a loro e dato loro appuntamento a cena se ne andò nella propria. Entrò nella doccia e si lasciò scorrere l’acqua calda addosso mentre rifletteva su quello che ora l’aspettava; Luke era certo il suo rivale e ne conosceva la forza ma anche gli altri due Sfidapalestre erano da tenere da conto senza alcun dubbio.“Sarò pronta per la Coppa? Forse avrei dovuto allenarmi di più? Se vinco i preliminari dovrò riaffrontare i Capipalestra al massimo delle loro capacità, e poi Hop forse…. E se supero tutti loro ci sarà Gloria ad attendermi….” si domandava lavandosi i capelli e sentendosi propri dubbi farsi più forti.  Proprio quando stava per farsi prendere dall’ansia fece un profondo respiro e seppur con uno sforzo notevole si calmò, sorridendo di nuovo.
Finita la doccia ripulì lo specchio dalla condensazione e guardandosi riflessa mormorò: - I Pokémon sono creature meravigliose, io li amo molto e amo allenarli e lottare assieme a loro. Darò il meglio di me stessa e so che loro faranno altrettanto. E vada come deve andare! - .

  Beth ha potuto riabbracciare i genitori e potrà contare anche sul loro sostegno nella Coppa Campione.  Basterà la loro vicinanza, unita alla sua volontà e la fedeltà dei suoi Pokémon a portarla a superare gli ostacoli che ancora la aspettano?   La grande sfida sta per iniziare, non perdetevi il proseguimento del viaggio della nostra giovane allenatrice. 
   
 
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