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Autore: WeiGonzi_sflute    22/07/2023    1 recensioni
Lan Wangji é stanco di dover rifiutare le mille proposte di matrimonio che arrivano a palazzo, certo, è ovvio per lui riceverle, in quanto fratello minore del imperatore è suo dovere sposarsi e mettere al mondo quanti più figli possibili.
Se solo a lui le donne piacessero, scegliere sarebbe più facile per tutti, invece il giovane principe si rassegna a rifiutare in silenzio.
Poi arriva Wei Ying, e le cose cambiano.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Lan Wangji/Lan Zhan, Wei Ying/Wei WuXian
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Lan Wangji non aveva certo bisogno di inventarsi scuse per rimanere e alloggiare nel palazzo Jiang ancora per un po'. O almeno, era il secondo principe imperiale. Chi avrebbe osato dirgli che non potevano ospitare il principe più a lungo se lui voleva restare? Sarebbe bastato, dopotutto, dire al capofamiglia Jiang che aveva una bellissima casa e che desiderava rimanere per esplorare approdo del Loto.

 

Lan Wangji era sicuro che suo fratello avrebbe fatto così, lui che era sempre stato diplomatico e certamente più bravo di Lan Wangji a conversare. Il secondo principe sapeva di non essere in grado di gestire come avrebbe gestito il fratello, ma avrebbe provato. E così, a colazione del giorno dopo, Lan Wangji aspettò di aver finito di mangiare per parlare con Jiang Fengmian.

 

"Jiang Fengmian." Richiamò, il principe, poggiando le bacchette sul tavolo decorato.

 

Immediatamente l'uomo si girò per guardarlo da dove era seduto, e si inchinò con il capo per dimostrare di star ascoltando.

"Sì, vostra altezza?"

 

Il principe, si guardò attorno, per poco. La famiglia Jiang non gli era mai stata troppo a genio, ma in ogni caso non avevano diritto di rifiutare la sua richiesta. Quindi annuì per un secondo, e parlò. "Duca Jiang, desidero alloggiare a Lotus Pier ancora per un po'." 

 

Il duca Jiang quasi saltò dalla sedia, ma si ricompose immediatamente, annuendo chiaramente incerto. "...vostra altezza, ovviamente le offriamo il nostro palazzo come alloggio. È umile, sono sicuro, rispetto al palazzo imperiale, ma spero possiate stare bene qui da noi." 

 

Lan Wangji annuì, e la storia finì lì.

 

Ma comunque, essendo che il suo ritorno sarebbe stato previsto per lì a poco, doveva scrivere a suo fratello.

 

E il secondo principe non era mai stato bravo a omettere o mentire al fratello. Nonostante questo, anche se avesse voluto raccontare al fratello maggiore di Wei Wuxian, le lettere potevano venire intercettate, e non poteva permetterselo.

Cosa sarebbe successo se lo scandalo delle sue… attrazioni fosse uscito fuori dalla famiglia reale? Lan Wangji non era sicuro, non ci aveva mai pensato. Sapeva di imperatori o principi che avevano tenuto un amante uomo, ma era sempre stato visto come un eccesso. Dopotutto, anche in quei casi, si sposavano con una donna e dopo aver dato abbastanza eredi erano liberi di  scegliere con chi passare le proprie notti, anche se fosse stato con un uomo.

 

Ma la dinastia Lan si limitava, evitava gli eccessi. Suo Zio, che era stato reggente dopo la morte del padre, non lo avrebbe mai accettato per esempio.

Quindi rimase vago, scrisse di voler rimanere per risolvere delle questioni incompiute. Scrisse di non preoccuparsi troppo per lui, e che tutto andava bene.

 

Quindi, dopo aver spedito la lettera, a Lan Wangji rimaneva tutta la mattinata libera, e desiderava rivedere Wei Ying.

Doveva vederlo. Certo, sapeva bene che la sua… improvvisa attrazione fisica non poteva che portargli dolore, in quanto molto probabilmente non ne sarebbe uscito fuori nulla. 

Wei Wuxian aveva parlato di belle donne, e il suo desiderio di ballarci. Non che chi fosse attratto dagli uomini lo dicesse in giro, ma comunque, il servo non sembrava interessato.

Ma allo stesso tempo, probabilmente il giovane uomo era ora terrorizzato dal prospetto di venire punito o chissà cosa. Certo, non lo era stato, perché Lan Wangji aveva chiesto a Madame Yu di evitare. Ma come poteva sapere un semplice servitore che il principe non avesse cambiato idea? Come poteva sapere se sarebbe stato punito comunque? Dopotutto non si conoscevano per bene.

 

Quindi, Lan Wangji fece richiedere un bagno, si vesti con le vesti più comode per camminare che aveva, e si diresse verso le cucine.

 

Non voleva chiedere a Madame Yu o al duca Jiang di Wei Wuxian, dopotutto non poteva rischiare voci di corridoio o dare qualche idea strana ai nobili. Finché chiedeva ad un servitore, quest'ultimo poteva interpretare la richiesta come una necessità che Wei Wuxian doveva soddisfare in quanto servo. Se avesse chiesto ai Jiang, avrebbe espresso decisamente troppo interesse nel giovane uomo.

 

Quindi, si diresse verso le cucine. Appena entrato l'odore appetitoso del cibo lo circondò, ma una volta entrato, una delle cuoche lo osservò per poco prima di realizzare chi fosse.

 

"Vostra altezza!–" cadde ai suoi piedi, inginocchiandosi con umiltà palese. Poi, non disse altro, e Lan Wangji supponeva stesse aspettando di venire richiata o di sentire ordine da parte del principe.

 

E Lan Wangji si guardò attorno, cuochi e servi si inchinarono, chi con più calma e chi con agitazione. Probabilmente non erano abituati alla presenza di nobili tanto importanti. Ma di Wei Wuxian nessuna traccia.

Tornò a guardare la serva. "Conoscete Wei Wuxian? Dove si trova?" Chiese, con più durezza di quanto si aspettasse.  Era abituato a governare, anche se con giustizia, e non tanto a parlare faccia a faccia con servi.

 

La donna alzò lo sguardo, come a chiedere di alzarsi, e Lan Wangji annuì, concedendole il permesso.

 

La donna si guardava le mani, con cui giocava agitatamente, sembrava parecchio incerta di come rispondere.

"vostra altezza… la prego, il ragazzo ha causato altri problemi?" Aveva chiesto con un filo di voce.

 

I servi erano venuti a scoprire degli avvenimenti dell'altro giorno, Lan Wangji realizzò.

Comunque, scosse la testa. "Il ragazzo non ha causato danni. Voglio vederlo. Dove si trova?" 

 

La donna lo guardò per un frammento di secondo, e incertamente indicò una piccola stanza che dava probabilmente sul retro delle cucine.

 

Lan Wangji annuì, e andò ad aprire la porta.

 

Effettivamente, portava all'aperto, un piccolo spazio dove tenere la farina e altri ingredienti.

 

Wei Wuxian era di spalle, ma sollevava grandi sacchi di riso e li sistemava su una piccola panca, probabilmente poi li avrebbe ordinati al loro posto.

 

Lan Wangji fece un passo avanti, quasi per istinto, e ruppe un piccolo ramoscello per terra. Il rumore di questo allarmò Wei Wuxian, che si girò di scatto.

 

I due si guardarono per poco, Wei Wuxian aveva la bocca schiusa, e la fronte corrugata in un'espressione di confusione.

 

Il principe avrebbe voluto dire quello che voleva dire, ma non ebbe nemmeno il tempo di aprire bocca, in quanto Wei Wuxian cadde ai suoi piedi. Certo, mentre si abbassava per inginocchiarsi, lo sguardo rivolto a Lan Wangji era perlomeno di sfida. Ma una volta con la faccia a terra, Wei Wuxian non aveva nulla della bellissima esuberanza che aveva dimostrato l'altro giorno.

 

Lan Wangji strinse leggermente i pugni ai fianchi.

 

"... vostra altezza." Wei Wuxian sussurrò. Ma prima che il principe potesse chiedergli di non attenersi alla cerimonia, quest'ultimo parlò ancora. "Se vostra altezza è qui per chiedere punizione per me, questo umile uomo prega per il vostro perdono…" 

 

Wei Wuxian aveva i capelli tutti sudati sulla nuca, e da quello ma non solo Lan Wangji capiva che aveva lavorato da quella mattina. Non sapeva bene come tranquillizzare il servo, ma non riusciva a sopportare la vista di qualcuno come lui rivolto con il capo sul terriccio.

Si abbassò al suo livello, notando come la terra sporcava le sue vesti ricamate.

 

A quanto pare lo notò anche Wei Wuxian, perché alzò il capo, tutto agitato, e con le mani fece per aiutare il principe ad alzarsi. Lan Wangji usò questo momento per prendere le mani di Wei Wuxian nelle sue. 

La paura lasciò spazio a confusione, forse rabbia, sul viso dell'uomo che aveva davanti.

"Wei Wuxian." Il principe finalmente riuscì a richiamarlo, e cominciò a parlare, con lo sguardo abbassato. "Io- non desidero vedervi a terra. Non desidero vedervi ai miei piedi. Non desidero nessuna punizione." Mormorò, sincero.

 

Wei Wuxian si fermò, rigido, nelle mani di Lan Wangji. Poi, il suo labbro tremò, e quasi per nascondersi alla vista del principe, abbassò il capo. "...voi non— non volete punirmi." chiese, scettico.

 

Lan Wangji scosse semplicemente la testa, ma il servo accennò ad una risata incredula, prima di scuotere la testa a sua volta.

 

Nonostante tutto non disse nulla a riguardo la sua incertezza nelle parole del principe. "Vostra altezza… la prego, almeno si alzi, se ci vedessero qui per terra…. " Wei Wuxian mormorò, gravemente, lo sguardo che evitava a tutti i costi il principe.

 

"Se ci vedessero qui per terra, cosa?" Lan Wangji sussurrò, sapendo bene di aver chiuso la porta dietro di sé, e curioso di sentire Wei Wuxian parlare ancora.

 

Non era certo di riuscire a fargli domande adeguate, quelle giuste per farlo sentire a suo agio, ma anche solo sentire la sua voce era un passo avanti, no?

 

Wei Wuxian strinse le sue labbra in un'espressione quanto confusa quanto curiosa. Fissò il principe per poco, osando guardarlo negli occhi, con le labbra schiuse. Poi, abbassò il capo. "Se ci vedessero qui per terra, vostra altezza che sporca di fango le sue vesti e le sue mani tenendo me per mano… penso che verrei fatto uccidere."

 

Lan Wangji scosse la testa vivamente. "...non lo permetterei." ripeté ottuso.

 

Wei Wuxian aveva uno sguardo parecchio complicato in viso, e Lan Wangji non capiva esattamente cosa della sua affermazione potesse farlo dubitare così tanto.

 

Ma parlò comunque, e Lan Wangji era grato di questo. "Vostra altezza, e cosa direste? Non so voi ma sinceramente non ho buona ragione di stare attorno a vostra altezza!" Borbottò a bassa voce, acido nel tono.

 

Era successo qualcosa, e Lan Wangji non sapeva cosa.

 

"Wei Wuxian, non sono… bravo con le parole." Cominciò, azzardando ad accarezzare le mani del servo. "Ma ieri, mi ha fatto piacere vederti. Sei di buona compagnia… se è successo qualcosa, qualsiasi cosa–"

 

Wei Wuxian aprì gli occhi di scatto.

"Successo qualcosa?!" Esclamò, con la fronte corrugata. "Vostra altezza– vostra altezza, prima ordinate di farmi frustare, e poi– questo! Non capisco perché dovreste–"

 

"Frustato?" Lan Wangji chiese, stringendo per poco le mani di Wei Wuxian con più forza, ma rendendosi conto, lasciò presto la presa. "...frustato?" Sussurrò, scandendo bene le sillabe mentre parlava.

 

Wei Wuxian aprì bocca per dire qualcosa, ma poi abbassò il capo, nascondendo il viso sotto la frangia sudata e disordinata.

"...vostra altezza, non so che dirvi. Certo, frustato da zidian sulla schiena, per ordine vostro."

 

Lan Wangji scosse la testa minutamente, sconvolto. "Wei Wuxian, vi giuro che non è stato per ordine mio. Avevo detto– avevo detto a Madame Yu di non punire nessuno, non mi è stato recato nessun danno."

 

Wei Wuxian lo guardò, perso. "...se siete sincero–"

 

"Lo sono."

 

Il servo schiuse le labbra, ma dopo aver scosso il capo fra sé e sé, sospirò. "Se siete sincero, io… beh, io sono stato comunque punito."

 

Lan Wangji si prese un secondo per respirare, evitando così di sfoderare la spada dal fodero e uccidere Madame Yu.

 

Cosa poteva dire? O meglio, cosa poteva fare?

L'uomo ormai era stato frustato, e Lan Wangji aveva paura a sapere dove, quante volte. Non c'erano parole o gesti che potevano cancellare l'accaduto.

Poteva semplicemente aiutare Wei Wuxian a stare meglio.

Ma sentiva di dovergli delle scuse, chiare e concise. 

 

"Mi dispiace." Disse il principe dopo un grande minuto di silenzio, dove aveva accarezzato con cautela le mani del servo.

 

"Cosa?" Chiese con filo di voce Wei Wuxian.

 

"Ti sto chiedendo… ti sto chiedendo umilmente perdono." Lan Wangji sussurrò, avvicinandosi di poco con il viso per terra.

Era la prima volta in vita sua in cui chiedeva perdono.

 

Wei Wuxian, si prese un minuto. Vedere il secondo uomo più importante al mondo chiedergli umilmente perdono, doveva fare questo effetto.

"Vostra altezza… ah, non so se fidarmi. Ho paura che mi stiate dicendo tutto questo per vedere quanto posso essere irrispettoso, solo per poi farmi frustare ancora." Disse con una risata poco divertita, incerta.

 

Lan Wangji trovava questa battuta estenuante.

Strinse le mani di Wei Wuxian in modo affettuoso, o almeno sperava lo fosse, e parlò disperato.

"Wei Wuxian… ti giuro che sono sincero. Per me avere qualcuno… qualcuno che non mi vede solo come il principe imperiale, è pieno di emozione. È stato piacevole venire trattato come qualcuno di normale." Ammise, sentendosi pericolosamente nudo ad aver ammesso tutto ciò. "Non è stato per mio ordine che sei stato frustato." 

 

Wei Wuxian annuì a malapena, ma annuì. Dopo, si alzò, e si inchinò sempre troppo rigidamente. "Ah, beh allora– con vostro permesso…"

Fece un passo indietro, come se volesse andarsene.

 

"Aspetta!" Lan Wangji per poco non si pentì di aver aperto bocca alla faccia di Wei Wuxian, ma continuò a parlare, trattenendo il ragazzo dalla mano, delicatamente. "Non posso… non posso lasciarti tornare a lavorare, ti hanno frustato." spiegò, come se fosse ovvio.

 

Wei Wuxian lo guardò per poco, prima di scuotere la testa con un sorriso leggerissimo, capendo a cosa si stesse riferendo il principe. "Vostra altezza, ho lavorato fino ad adesso, posso lavorare fino a stasera." Spiegò, testardo ma con la semplicità di uno che sicuramente non era cresciuto intorno a tutti gli agi, come lo era stato Lan Wangji.

 

Lan Wangji strinse gli angoli della bocca, sapeva di essere l'uomo più fortunato nel regno, oltre a suo fratello. E il peso della sua ignoranza arrivava proprio in questi momenti, in cui pensava che il privilegio di riposarsi quando stanchi o infermi valesse per le persone meno agiate.

 

Annuì, ma era per dimostrare a Wei Wuxian di aver inteso cosa intendesse dire, non perché si era arreso. "Wei Wuxian, sono il principe, non desidero permettere a qualcuno di ferirti ulteriormente solo perché ti sei riposato."

Erano il discorso più lungo che aveva fatto in un po' di tempo. Guardò Wei Wuxian, deglutendo. "È per colpa mia se ti hanno– se ti hanno punito in primo luogo."

 

Wei Wuxian lo guardò, dall'alto verso il basso vista la loro posizione. Per poco osservò il principe, e dopo annuì, aiutando Lan Wangji ad alzarsi.

 

Il principe pensava non avrebbe aggiunto nulla, dall'espressione complicata che aveva in viso, ma il servo lo sorprese nuovamente, parlando ancora.

 

"... apprezzo l'aiuto di vostra altezza, ma sentirvi chiamarmi Wei Wuxian è quasi innaturale." Mormorò, con un piccolo sorriso. "Il mio nome di battesimo è Wei Ying."


Lan Wangji sembrò pensarci, e sentì il cuore riscaldarsi alla concessione di chiamare l'uomo con il suo nome di battesimo. Dopotutto, non era permesso agli sconosciuti. 

Anche se, una parte di sé era curiosa sul perché un servo avesse un nome di cortesia. Solitamente venivano dati solo ai nobili o ai borghesi.

"Ying, Wei Ying." Provò a dire, per sentirlo sulla sua lingua. "Ying, di eroe?"

Pensava che il carattere potesse essere quello.

 

"Ah. No, no." Wei Wuxian - no, Wei Ying, ridacchiò. "Mia madre era una persona spiritosa, perciò, è 'Ying' di bambino."

 

…Lan Wangji non se l'aspettava. Ma era stranamente in personaggio. Senza nemmeno potersi controllare, lasciò andare un respiro, che sarebbe benissimo potuto essere considerato una risata, per Lan Wangji.

 

Comunque, lo aiutò ad uscire dalle cucine. Ovviamente, non lo tocco più di tanto. Toccare i membri della famiglia reale poteva considerarsi un crimine, e non voleva che nessuno vedesse Wei Ying in azioni che avrebbero potuto permettere a qualcuno di fargli del male. Dopotutto, aveva… aveva permesso a qualcuno di ferirlo, bastava e avanzava. Non lo avrebbe più concesso a nessuno.

 

Arrivati nelle stanze di Lan Wangji, la sua serva guardò i due sbigottita prima di abbassare lo sguardo, come ad essersi ricordata il suo posto. 

"Ah– vostra altezza?" sussurrò, guardando vagamente Wei Ying.

 

Lan Wangji alzò una mano, a liquidarla. "Porta dell'acqua calda. Delle bende pulite. Qualcosa da mangiare."

E immediatamente la donne annuì, allontanandosi con fretta.

 

Wei Ying sorrise, libertino, grattandosi la nuca.

"Ah. Vostra altezza, non è necessario portare cibo, direi che sarebbe troppo anche per uno spudorato come me chiedere da mangiare al secondo principe." 

 

"Mn. Wei Ying non ha chiesto nulla. È stato il secondo principe a farlo." Lan Zhan mormorò convinto.

 

Ci fu un momento di silenzio. "Vostra altezza! Siete veramente ingestibile! Non si può proprio vincere con voi, eh?" Borbottò tutto d'un fiato Wei Ying, incrociando le braccia e facendo una smorfia tinta di finta offesa.

 

Lan Zhan lo guardò serio e senza battere ciglio. "Mh."

 

"Non si difende nemmeno, vostra altezza?"

 

Lan Zhan ci penso un po', ma nel frattempo fece sedere Wei Ying su un piccolo divanetto. "No. Non mi difendo. È utile a palazzo."

 

"Ah, beh, certo. Se non ti fai convincere a cambiare idea, hai il controllo a corte. Qualcosa del genere, suppongo?"

Wei Ying alzò il capo per osservare Lan Zhan, dietro di lui e ancora in piedi.

 

"...mh."

 

Era un'affermazione piuttosto ferma per un servo.

 

Non lasciarti prendere dai pregiudizi.

Ecco, un altro dei precetti su cui le regole nella sua dinastia si basavano. E ovviamente, Lan Zhan sapeva che il suo interesse non era puramente fisico. Ma qualcosa gli diceva che forse Wei Ying non era tutto ciò che sembrava essere.

Quale servo era così abile con l'arco e la freccia? Quale servo aveva la lingua così veloce e aguzza?

 

Finalmente, la sua serva entrò, portando una bacinella d'acqua, il cibo e le bende.

Lan Zhan la dimesse, ma quando il suo sguardo tornò su Wei Ying, questo si era abbassato la tunica fino a scoprire tutto il torso.

 

Da dietro Lan Zhan poteva anche intravedere i suoi capezzoli rosei, gli addominali e le spalle toniche. Ma poi  i suoi occhi caddero sulle tante, troppe ferite aperte. Sembravano proprio provenire da una frusta, una potente, forse rinforzata in metallo. E si dava il caso che la duchessa Jiang, era nota per la mano di ferro con cui dominava e controllava la sua dimora e i servi. Era nota per la sua frusta, Zidian.

 

Lan Zhan sentì la voglia irrefrenabile di condannare la Duchessa. Qualcosa avrebbe dovuto pur aver commesso, qualcosa per cui Lan Zhan avrebbe potuto farla arrestare–

 

"È così brutta?" Chiese Wei Ying, con un ghignò, sorprendendo il principe e quindi tirandolo fuori dai suoi pensieri irragionevoli.

 

Lan Zhan non rispose, guardandolo semplicemente confuso. Wei Ying, fortunatamente però, parlò al posto suo.

 

"Dicevo, è così brutta che vostra altezza non trova le parole per dirlo?" Scherzò, stuzzicandolo.

 

"Wei Ying non può essere brutto." La risposta del principe fu immediata. E poi, poggiando le mani sulle spalle del servo, sussurrò. "Wei Ying è bellissimo."

 

Wei Ying sorrise, quasi malinconico. "Se è vostra altezza a dirmelo, suppongo dovrò crederle."

 

Lan Zhan mormorò. "Mh."

 

Piano piano, il principe lavò la schiena a Wei Ying. Era un lavoro pesante, pur cercando di essere delicato notava come Wei Ying si irrigidiva quando la pezza pulita e bagnata toccava la sua pelle ferita. Non voleva dirglielo, ma sicuramente gli faceva male. E Lan Zhan non voleva fosse questo il caso. Applicò una pomata, massaggiando con cura, e finalmente bendò Wei Ying.

 

 Poi, dopo una pausa, Wei Ying parlò. 

"La ringrazio, vostra altezza." Sorrise a trentatré denti, sconvolgendo Lan Zhan, che quasi d'istinto finalmente lo rimproverò per come lo aveva chiamato fino ad allora. 

 

"Non devi chiamarmi vostra altezza, Wei Ying."

 

Wei Ying sembrò alzare un sopracciglio, nuovamente scettico. "Si che devo, vostra altezza."

 

"Wei Ying…" Lan Zhan strinse il pugno. "Wei Ying, sei così avverso al chiamarmi Lan Zhan?"

 

"Lan Zhan?" Wei Ying portò un dito alle labbra, pensieroso. Dopo una pausa ci tenne a precisare. "Non è… avversione, la mia."

 

"Allora, Wei Ying mi farebbe– piacere, se tu mi chiamassi Lan Zhan."

 

Wei Ying sospirò, scuotendo la testa, incredulo. "Te l'ho detto, sei irragionevole. Se vostra altezza lo desidera, suppongo di dover adagiarmi."

 

Lan Zhan, però, alla formulazione della frase si allarmò. Stava forse Wei Ying decidendo che quello che aveva dato era un ordine? "Wei Ying non è obbligato." Mormorò sottovoce.

 

Wei Ying sorrise inclinando il capo. "Non mi stai obbligando, se è quello che pensi. Lan Zhan."

 

Lan Zhan.

Il suo nome nella bocca di Wei Ying era più dolce del miele.

 

In ogni caso, Wei Ying dovette tornare a lavoro, ma anche Lan Wangji sentiva di avere del lavoro da fare.

 

Quel pomeriggio, andò a prendere il tè dalla duchessa. Solitamente non era modo suo, quello di intromettersi nella vita di nobili che non lo interessavano quando non era necessario. Ma questo era necessario.

 

Dopo aver poggiato la tazzina sul tavolino, alzò il capo. "Duchessa Jiang."

 

Madame Yu alzò la testa, e annuì con cautela, ma con un sorriso da clientela che infastidiva e non poco Lan Wangji.

 

"Il ragazzo che è entrato nei miei giardini, che ne è stato di lui?"

 

La duchessa sembrò rimanerci, ma poi abbassando il capo, parlò con fretta. "Vostra altezza – le giuro che è stato punito adeguatamente, sappiamo bene che l'affronto è stato grave e che il suo perdono miracoloso. Se desidera, certamente, possiamo punirlo ulteriormente–"

 

"Nessun disturbo." Lan Zhan mormorò diplomatico. "Desidero averlo come mio servo personale, deve ripagare il suo debito."

 

Madame Yu annuì vivacemente, ma Lan Zhan non aveva finito, e affermò convinto altro. "Intendo occuparmi personalmente di qualsiasi altra sua punizione. Non voglio che nessuno si intrometta."

   
 
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