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Autore: Captain Riddle    30/07/2023    1 recensioni
La battaglia finale sta per giungere, e inaspettatamente Bellatrix si sente timorosa, ma, nel bene o nel male, qualcuno riuscirà a confortarla, fino alla fine.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bellatrix Lestrange, Tom Riddle/Voldermort | Coppie: Bellatrix/Voldemort
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Nervosa, questa sì che era una cosa strana per una come lei, una guerriera reduce di mille battaglie. Eppure era nervosa, per non osar dire altro. Perché poi, non di certo per la bambina che adesso condivideva i geni con lei e, soprattutto, con lui. Già, lui. Si fidava come al solito, ma non poteva evitare di avere paura. D'altronde era andata male già una volta, chi le garantiva che non sarebbe accaduto ancora? Bellatrix sentì un brivido e si alzò dal letto, provando quasi vergogna per quei dubbi. Strinse lo scialle sulle spalle e si avvicinò al camino acceso. Fissò le fiamme per pochi istanti, sperando che potessero ipnotizzarla, svuotandole la mente da ogni pensiero, eppure si ritrovò con gli occhi brillanti. Scosse il capo e chiuse gli occhi, cullandosi e lasciandosi cullare da un ricordo felice.

Risaliva a molti anni prima, a quando era null'altro che una fanciulla. Era dicembre, mancava poco a Natale, e lei si trovava alla solita festa per purosangue. Quella sera era stata la prima in cui aveva danzato. Perché? Ovviamente perché l'aveva invitata lui.
Bellatrix intercettando il suo Maestro avvicinarsi chinò in automatico il capo, augurandosi di risultare attraente nell'abito scelto per l'occasione. 'Bellatrix' l'aveva salutata lui semplicemente 'Maestro' 'Incantevole serata, seppur un poco tediosa, non trovi?' Bella aveva corrugato le sopracciglia 'Cosa intendete dire?' Le aveva sorriso brillantemente 'Che disquisire di politica può rivelarsi stancante talvolta' le aveva risposto Voldemort 'A questo proposito, ti uniresti a me per un ballo? Ho veramente bisogno di una pausa'. Bellatrix era arrossita e gli aveva sorriso 'Con immenso piacere, Maestro' aveva replicato, stringendogli la mano. Ricordava com'era stato essere stretta per la prima volta da lui, la sensazione di irrequieta gioia che aveva provato, tanto forte da togliere il fiato. Ricordava i brividi causati dal respiro di lui sulla pelle, le labbra pallide e sottili a un soffio. Tutta la sala era rimasta ipnotizzata da loro, e come sarebbe potuto essere altrimenti, loro due erano semplicemente troppo per non essere il centro catalizzatore di tutti gli sguardi.

"Sovrappensiero, Bella?" La voce di Voldemort la riportò subito al presente, lui era entrato dalla porta della camera e Bellatrix istintivamente si era voltata per poterlo guardare. "Signore, non vi aspettavo" replicò, sincera. Mancavano ancora diverse ore alla battaglia, non c'era motivo affinché dovessero vedersi. Voldemort avanzò con la veste in seta leggera e regale "No, ma ti percepivo inquieta e ho preferito controllare di persona. Sarebbe una catastrofe se il mio Generale non fosse al massimo delle forze per la battaglia decisiva". Bellatrix sospirò, tornando a scrutare il fuoco "È che... se accadesse qualcosa come l'ultima volta?" Azzardò, incerta "Non accadrà" replicò Voldemort sicuro "Come fate a saperlo?" Insistette lei, tornando a guardarlo "Non è che non mi fidi, è solo che... succedono sempre cose strane quando c'è di mezzo quel Potter e". Bellatrix si interruppe di botto, chinando il capo "Io muoio se mi separano ancora da voi. Non lo sopporterei, non ne avrei le forze per" ma Voldemort le poggiò l'indice sulle labbra, facendole cenno di tacere.

Bellatrix senza averlo premeditato sentì le lacrime cadere e maledisse sé stessa per essere tanto debole, specie quando lui aveva più bisogno di averla forte alla sua destra. Sentì come di consueto le dita fredde di lui alzarle il mento per consentire ai loro sguardi di incontrarsi. Guardare in quegli occhi era come fissare le fiamme, semplicemente quello sguardo la scaldava e rassicurava più di qualsiasi fuoco. "Pensare ripetutamente alla guerra può rivelarsi molto stancante" disse, col solito tono freddo e sibilino "Dunque ti uniresti a me per un ballo?" Bellatrix sorrise "Ma certo" mormorò, stringendosi subito a lui. Fu sufficiente per farla sentire infinitamente felice e spaventata perché, veramente, non sarebbe sopravvissuta in alcun modo se le avessero nuovamente strappato via tutto quello. Tremando alzò il capo e fissò gli occhi in quelli di lui "Combatteremo insieme?" "Certamente, dovresti saperlo". Bellatrix annuì piano, eppure non riuscì a evitare un'altra domanda "Mi sarete vicino, Signore?" Voldemort le carezzò una guancia "A un soffio da te" replicò.

Non aveva mentito, non molte ore dopo avevano combattuto a pochi metri l'uno dall'altra. Avevano catalizzato ogni attenzione su loro, com'era accaduto tanto tempo prima, poi erano morti nella stessa stanza, e, inavvertitamente, i loro cadaveri erano stati posti vicini, com'erano sempre stati in vita.


 

A voi una piccola Bellamort, abbastanza triste, ma spero accettabile.

 

   
 
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