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Autore: Hannah1987    02/08/2023    2 recensioni
Provate ad immaginare: è un giorno come tanti altri, quando all'improvviso vedete con i vostri occhi davanti al giardino di casa una cabina blu della polizia ed un uomo affascinante chiamato Il Dottore... come reagireste? Questa è la mia storia, una comune ragazza di Brooklyn che rincontra il Dottore dopo sei anni, ma non sa ancora che viaggiando nel Tempo e nello Spazio ... Scoprirà di essere un'altra persona, che mai nessuno si sarebbe aspettato .
Genere: Avventura, Romantico, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cybermen, Dalek, Doctor - 11, Nuovo personaggio
Note: AU, OOC, Otherverse | Avvertimenti: Contenuti forti, PWP, Tematiche delicate
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Capitolo XXXVIII
The Rabbit Gargoyle
 
P.O.V. Donna Noble
Era mattino presto   quando io e la  Dottoressa River Song ci eravamo alzate per fare  colazione prima di prepararci ed affrontare il  nostro viaggio verso la regione della Transilvania e raggiungere il Castello di Bran per recuperare il sacro pugnale  del destino che ci  avrebbe aiutati a stabilire l' equilibrio universale  e  riuscire a  sconfiggere l'Alchimista per  sempre. Sapevo che l'avventura che stavamo per affrontare sarebbe stata ardua e difficile ma  di una cosa ero certa : che  Il Dottore sarebbe  stato fiero di noi e che insieme saremmo riuscite a  salvare l'intero Universo dal Caos.
"Buongiorno, River. Dormito Bene?" Le  chiesi io per rompere il ghiaccio e riuscire  a  creare una  conversazione : "Che   notizie ci sono dal pianeta  Terra? Hai parlato con mio nonno Wilfred?"  continuavo io con  insistenza nell' attesa di  una  sua  risposta che  tardava  ad  arrivare; quando  all'improvviso...River iniziò  a  balbettare e  a  dire  frasi senza senso che  io  a stento riuscivo a capire.
"Donna non ci  crederai a  quello che  sto per dire: stamattina ho chiamato tuo nonno Wilf e mi  ha  dato una bella notizia sul Dottore…" iniziò  a  balbettare e  fu allora  che capii : Il  Dottore  si era  svegliato ed  aveva sconfitto  la Morte scegliendo di  Vivere.
"Non  dirmi che....Il Dottore..."  iniziai a balbettare  anche io contenta della bella  notizia  ricevuta.
"Si, Donna. Il  Dottore  si  è  svegliato e sta bene; l' hanno  dimesso dall'Ospedale di  Londra  stamattina e adesso  si trova a  casa  di tuo nonno Wilfred per la  convalescenza  e riabilitazione."
Entrambe  ci  abbracciammo e  scoppiammo in  lacrime  di  gioia con  un  susseguirsi  di  forti emozioni mai provate  prima che  per  lungo tempo avevamo sopperito pensando che fosse la cosa migliore per tutti e  invece  mi sono resa conto che le emozioni non sono mai una debolezza ma bensì sono un punto di forza e  con  esse possiamo diventare  dei grandi eroi.
 
P.O.V. River
Non potevo crederci ! Il Dottore si era svegliato e stava  bene ed  io  ne ero davvero contenta ma allo  stesso tempo ero triste perchè il  mio  cuore  non  poteva accettare il fatto che adesso Il Dottore apparteneva alla giovane  Time Lady dai capelli rossi. Aveva voltato pagina ed iniziato una nuova  vita  senza di me ; forse era giunto il momento di cambiare  vita anche per me  ma  per  farlo; dovevo chiudere per sempre con il mio passato e ricominciare da zero; pensando al mio presente ed al mio futuro. Le nostre priorità erano cambiate e la prima cosa da fare era riprendere il  nostro viaggio verso la Transilvania e recuperare il sacro pugnale del destino custodito all’interno del Castello di Bran; dovevamo trovarlo in fretta se volevamo riuscire a salvare il Mondo dal caos e ripristinare l’equilibrio universale.
 
P.O.V. Pearl
Il mio destino era oramai segnato mentre la mia vita dipendeva da Scorpio e dal suo pugnale maledetto ed io non potevo fare nulla perchè ero prigioniera della mia  stessa maledizione. L’Alchimista aveva vinto. Mi domando spesso se Il Dottore e la mia bambina stessero bene; all’ improvviso mentre ero  immersa nei miei pensieri.... la voce del Dottore mi fece ritornare alla realtà attraverso la Telepatia :
“Pearl, amore mio mi senti?”
“Dottore, sei tu? "Chiesi io serena.
“Si, sono io e sono in  dolce compagnia.” mi disse il mio amato Dottore sorridendo mentre volgeva lo sguardo verso la giovane donna a me molto familiare: aveva dei lunghi e folti capelli biondi, il fisico asciutto, la  pelle chiara, il viso ovale ed era davvero bellissima; ella mi somigliava molto e quando notai i suoi splendidi occhi verdi come il mare … mi  resi conto e realizzai che quella giovane donna era lei; la mia adorata bambina.
“Jasmine piccola mia; come stai? "le chiesi io con entusiasta mentre piangevo dalla gioia.
“Sto bene mamma. Non vedo l’ora di rivederti e di riabbracciarti.” era felice: “Preparati mamma; che io e papà stiamo venendo a prenderti !” esclamò sicura di sè.
“Stai tranquilla mia dolce Pearl. Sto venendo a salvarti!!” concluse Il  Dottore determinato. Una volta interrotta la connessione telepatica, l’Alchimista entrò  nella mia stanza con l’intenzione di torturarmi e tentare  qualsiasi cosa per riuscire a piegarmi al suo volere.
“Buongiorno, mia cara Time Lady. Come ci sentiamo oggi? Sei pronta a prestare i tuoi servigi a me?” mi chiese lui con arroganza e determinazione.
“Scorpio, puoi torturarmi quanto ti pare. Uccidermi se è necessario ma sta sicuro che non  sarò mai tua ne tanto meno ti obbedirò; verrà giorno in cui pagherai per quello che mi hai fatto. Il Dottore sta arrivando e la resa dei conti è vicina. Hai le ore contate Scorpio ed io sarò presto riscattata.” dissi io ridendo orgogliosa.
“Sai Pearl...non vedo l’ora che Il Dottore arrivi così finiremo quello che abbiamo iniziato ed una volta ucciso Il tuo amato sarai mia per sempre.” disse con tono vittorioso accompagnato da una losca risata.
“Non ci sperare troppo. Il Dottore sarà presto qui ed io sarò finalmente libera da te e dalla tua maledizione.” conclusi io orgogliosa e sicura di me.
“Non vedo l’ora che tutto questo accada giovane Time Lady; è vero che  la  resa dei conti si  sta  avvicinando ma ricordati una cosa : che io vinco sempre.” concluse l’Alchimista fiero ed orgoglioso di se stesso.
 
 P.O.V. Dottore
Finalmente la resa dei conti era vicina e ormai Scorpio aveva le ore contate mentre la mia adorata Time Lady  dai capelli rossi sarebbe tornata presto libera. L’unica cosa che mi preoccupava era come l’avrei affrontata una volta trasformata dalla maledizione dell’ Alchimista; la temevo e avevo paura.
“Speriamo che non sia troppo tardi; amore mio!” Dissi io all’improvviso ad alta voce e inconsciamente senza sapere che mia figlia Jasmine aveva sentito tutto. Mi sentì in imbarazzo mentre mia figlia invece; si avvicinò a me e disse :
“Tardi per cosa papà? Spiegati meglio…” io non risposi. Volevo cercare di evitare la domanda ma era giunto il momento che Jasmine sapesse la verità.
“Si tratta della mamma vero? Di cosa hai paura?” mi chiese lei con insistenza ;  era uguale a sua madre ed io ne ero fiero.
“Temo e ho paura che tua madre quando la incontreremo sarà diversa da come la ricordi. Molto tempo fa...io, la mamma e zia Donna facemmo un giuramento vincolante; avevamo giurato che ti  avremmo protetta per sempre dal tuo destino privandoti della tua vera identità facendoti  dimenticare le tue origini e la tua natura di Signore del Tempo rendendoti un umana. Per otto lunghi anni io e la mamma non abbiamo fatto altro che proteggerti poi in un giorno invernale tua madre è stata rapita da una persona malvagia chiamata L’ Alchimista e l’ha maledetta con un oscuro sortilegio che si può soltanto spezzare con la morte e l’unico modo per salvarla è ucciderla. Il sol pensiero di perderla di nuovo e per sempre mi distrugge ed io non voglio che accada.”
Mia figlia ascoltando quelle parole struggenti e tristi si commosse e invece di evitarmi come avevo fatto io; si avvicinò a me per abbracciarmi e consolarmi dicendo:
“Sta tranquillo Papà. Sistemeremo tutto e salveremo la Mamma. Ne sono certa ed insieme riusciremo a riunire la nostra amata famiglia .” mi disse  lei speranzosa.
“Lo spero tanto piccola mia!” esclamai io con tono rassicurato e sereno. Sapevo che quello che stavo per affrontare e riscrivere era la mia linea del tempo; conoscevo i rischi e le conseguenze ma non potevo impedire la morte di Pearl perchè era un punto fisso nel Tempo e nello Spazio che  non poteva essere cambiato e con lo sguardo fisso su mia figlia dissi :
“Quello che stiamo per affrontare è un impresa ardua e difficile. Stiamo per riscrivere la nostra storia e tu figlia mia devi essere pronta per qualsiasi evenienza. Pearl amore mio, resisti che sto venendo a prenderti !!!” Così spinto dalla forza di volontà e dal coraggio di mia figlia Jasmine… mettemmo in moto il TARDIS ed inserimmo le coordinate per Vertigo 5 ed iniziare finalmente il nostro viaggio alla ricerca di nuove avventure.
 
P.O.V. Donna Noble
Nel frattempo io e la Dottoressa River Song; avevamo iniziato il nostro viaggio nella Romania del settecento alla ricerca  del Pugnale del Destino e i suoi custodi di pietra persi nel tempo e dopo diverse ore di cammino; raggiungemmo il Castello Gotico di Bran nella speranza di ritrovare la famosa reliquia sacra.
“Quanto dista il Castello di Bran e dove si trova esattamente?” chiesi io spinta  dalla curiosità e nell’ attesa che River mi rispondesse.
“Eccolo ! Quello laggiù è il Castello di Bran e sorge sull’ antico confine fra la Transilvania e La Valacchia. Costruito nell’ epoca medievale tra il 1377e il 1388 a strapiombo su di un dirupo ed è stato proprio qui che il grande scrittore gotico Bran Stoker che ha dato vita al vampiro più famoso di tutti i tempi: il Conte Dracula.”
“Wow, interessante e poi io adoro Dracula di Bram Stoker; è il mio libro preferito.” dissi io con entusiasta. Finalmente diverse ore di cammino, raggiungemmo la nostra destinazione : il Castello Gotico di Bran. Esso era in stile gotico medievale circondato da un fitto bosco ed un sentiero antico costituito da pietre ornamentali e pietrisco e l’ unico modo per raggiungere l’ingresso principale del Castello erano degli enormi scaloni di pietra mentre una possente porta di legno con incise le iniziali del suo ultimo proprietario ci attendeva. Bussammo quest’ultima si aprì e fummo accolti da un uomo anziano sui cinquant'anni vestito con abiti eleganti e capelli brizzolati, occhi color ghiaccio. Il  suo nome  era Igor e con voce flebile ci disse:
“Buonasera Signore e benvenute in Transilvania. Io sono Igor e il mio padrone il Conte Vlad Țepeș III Drăculea (Dracula) vi sta aspettando nella sala da pranzo.”
Il  Conte Dracula era un uomo non molto alto ma forte, di costituzione robusta, con un'espressione crudele e terrificante in viso, il lungo naso affilato, le guance magre di colorito rossastro, grandi occhi verdi sovrastati da sopracciglia nere e folte, che accentuavano il lampo minaccioso dello sguardo. Il suo viso era molto curato e ben rasato, ma decorato da lunghi baffi spioventi. Aveva un'ampia fronte, il suo capo era sorretto da un collo muscoloso, quasi taurino e sulle sue spalle larghe scendevano in voluto disordine “una cascata di riccioli neri dal portamento quasi regale come  quello  di un Principe dall’ abbigliamento impeccabile. Egli era seduto nella sala da pranzo ad aspettarci con in mano un bicchiere di vino rosso rumeno di ottima qualità. Il suo maggiordomo ci aveva accompagnate attraverso un corridoio dalle mura antiche che ci separava  dal sala dalla sala da pranzo lussuosa e prima di entrare ci fece cenno di aspettare che ci annunciasse.
“Signor Conte; le vostre ospiti sono appena arrivate.”
“Grazie Igor ! Puoi Andare.” Il maggiordomo una volta aver comunicato al Conte Dracula del nostro arrivo ci fece cenno di entrare ed accomodarci in compagnia del Conte che con garbo educazione ci accolse e baciando entrambe la mano ci disse :
“Buonasera signore e benvenute nella mia umile dimora. Io sono il Conte Vlad Țepeș III Drăculea (Dracula); Principe di Valacchia. Prego accomodatevi e dividete la cena  con me. Igor?! Puoi servire la cena.”
“Subito Signor Conte.” disse prima di congedarsi.
“Onorata di conoscerla Signor Conte. Io sono Donna Noble mentre lei è la Dottoressa River Song.” dissi io per rompere il ghiaccio e creare una conversazione civile.
“Conosco i vostri nomi e chi vi manda e il perchè siete qui; i Guardiani del Destino mi avevano avvisato del vostro arrivo.” ci disse  il Conte Dracula con tono serio e disinvolto.
“Se  sai chi siamo e che cosa ci facciamo qui. Spiegami per quale motivo hai fatto queste moine nei nostri confronti?!” imprecò River con sospetto: “Dacci subito la  reliquia senza troppi convenevoli.” il  comportamento di River Song era molto strano e alquanto sinistro come quasi provasse ribrezzo nei confronti del Conte Dracula.
“Stia tranquilla Dottoressa Song avrà la sua reliquia a tempo debito e poi...io non ho tutta questa fretta; ho un intera eternità davanti ai miei occhi da stare solo un intera vita. Ho soltanto bisogno di condividerla con qualcuno. Sapete essere immortali è la cosa più triste del mondo ed io non voglio sprecarla e farla diventare una vita vuota e piena di solitudine.”
“Mi dispiace Signor Conte non lo sapevo.” dissi io per consolarlo e fargli ritornare un sorriso e un barlume di speranza.
“So che state cercando il pugnale  del destino ma non conoscete il luogo dov’ è custodito. Io vi posso aiutare a cercarlo ma sappiate una cosa;  che  una  volta trovato bisogna pagare un prezzo…” continuò il Conte scrupoloso.
“Che tipo di prezzo Signor Conte?” chiesi io seria.
“Nessuno lo sa. Diciamo solo che può essere qualsiasi cosa ma con una sola differenza: che al momento del pagamento sarà il pugnale a decidere.”
La cena passò in fretta e in maniera piacevole fra conversazioni e risate che entrambe ringraziammo al Conte Dracula sia per la  cena  che per la sua ospitalità.
“La ringrazio Signor Conte; la cena era squisita e il cibo ottimo.” Disse River con lo sguardo compiaciuto mentre io mi ero ritirata nelle mie stanze per andare a riposare:
“Credo che sia meglio che io e la mia amica andiamo a riposare. Buonanotte Signor Conte a domani.”
“A  domani Signorina River Song; buon riposo.” concluse il Conte Dracula mentre io e River ci congedammo per riposare.
 
P.O. V. River
Il mattino seguente sia  io che  Donna Noble ci eravamo alzate presto per fare colazione e come  di  sua abitudine; il Conte Dracula ci  stava aspettando. Sapevo benissimo che del Conte non ci si poteva mai  fidarsi del tutto. Conoscevo la sua  storia  ed  il suo passato.  Avevo i miei dubbi questo e sicuro ma avevo un debole per lui; mi  piaceva molto che ogni volta  che lo guardavo  con interesse oppure facevo conversazione,  mi  riempivo dall’ imbarazzo. Chissà forse era giunto il momento anche  per me  di voltare pagina e cambiare per sempre la mia vita.
“ Buongiorno Dottoressa River Song;  dormito bene?” Mi chiese il Conte interessato.
“Abbastanza bene grazie e voi invece;  come avete dormito?”  chiesi io a mia volta e allo stesso tempo interessata.
“Divinamente; l’ ha ringrazio per l’interessamento Signorina Song.” mi rispose con eleganza e disinvoltura  poi mi  chiese dove  fosse  la mia amica  e  compagna di viaggio Donna Noble visto che  non  era ancora  scesa per fare colazione con noi :
“Dov’ è la sua   amica  Donna  Noble?! Spero tanto che il discorso sul Pugnale del Destino che abbiamo affrontato ieri sera non l’abbia turbata.” Mi disse il  Conte Dracula rammaricato; mentre l’aspettavamo con impazienza all’ improvviso la  voce squillante  di Donna, risuonò  nella sala da pranzo che diceva: “Scusatemi per l’attesa; ma avevo delle faccende da sbrigare.”
“Non  si preoccupi Signorina Donna; la  stavano aspettando. Prego si accomodi; che  ci aspetta una  lunga giornata. Igor?”
Si, mio signore ?!” chiese.
“Va nelle stalle a sellare i cavalli e preparali per il viaggio;  mentre  io … mi occuperò della colazione.”
“Ai suoi ordini Signore. Vado subito!” disse  poco prima  di congedarsi ed una volta fatto si  allontanò da noi per lasciarci da sole in compagnia  del Conte  in modo che potevamo completare il  resto della  colazione  senza nessuno che ci disturbasse e prepararci  alla giornata  di fuoco che stavamo per affrontare.
 
P.O.V. Pearl
Ormai il mio tempo era scaduto ed il mio destino segnato. Ogni giorno il mio lato oscuro diventava sempre più dominante rispetto al mio lato umano mentre  la mia forza di volontà stava crollando; Scorpio  avevo vinto  ed io non potevo fare più nulla per impedire la sua  ascesa. Lo scontro finale  fra l’Alchimista ed Il  Dottore  non si poteva più evitare perchè era un punto fisso  nel tempo e nello spazio che non poteva  essere cambiato come  anche la mia imminente morte per mano del mio amato.
“Buongiorno, mia cara Time Lady come  stai?” Mi chiese Scorpio con tono completamente disinteressato mentre io provavo soltanto  disprezzo nei suoi confronti.
“Tieni mia cara; ti  ho portato la  colazione.”  Mi  disse porgendomi fra le mani una  sacca  di sangue e dei biscotti;  strano abbinamento per una colazione  per un condannato a morte.
“Che cosa vuoi Scorpio; hai deciso di torturarmi anche oggi?” Esclamai io adirata.
“Veramente, no. Oggi non  sono dell’ umore giusto per farlo;  anzi ho deciso di liberarti invece...”  
“Liberarmi?! Non  capisco per  quale motivo lo fai?” chiesi io incredula.
“Nessun motivo in particolare mia cara  e dolce Time Lady. Vieni con me; che ti mostro il tuo nuovo alloggio molto più adatto  a te e poi  una  donna  del tuo calibro merita un posto migliore di una prigione.” mi disse con carineria e gentilezza mentre  attraversavamo un lungo ed immenso corridoio pieno di stanze e  di alloggi di tutti tipi ;  dal più semplice al più raffinato e per tutti i gusti. Quando l’Alchimista mi mostrò il mio nuovo alloggio… quello che  vidi fu davvero stupendo: aveva un enorme armadio ricco di abiti lussureggianti e  scarpe di tutti colori,  dalle pareti color salmone con rifiniture dorate, un  favoloso letto matrimoniale soltanto per me e  per  concludere un meraviglioso bagno padronale con vasca idromassaggio Jacuzzi incorporata da far perdere la testa.
“Piaciuta la sorpresa Time Lady?! Spero che sia di tuo gradimento.” mi disse  con  tono calmo  e pacato prima  di  congedarsi e andare via.
 
PO.V. Jasmine
Finalmente il nostro viaggio verso  Vertigo 5 era iniziato. Io ed Il Dottore mio padre, eravamo pronti a tutto pur di salvare la nostra famiglia e ritrovare la nostra felicità perduta. Ogni giorno il mio papà lo vedevo sempre più preoccupato;  aveva paura e temeva la mamma e su quello che  l’Alchimista le aveva fatto. Da quando avevo saputo la verità sul mio passato non  ero più la stessa. Ero cambiata ed io non potevo fare nulla per farsi che la  situazione  migliorasse.  Sapevo quanto era stato difficile per lui  gestirla tutto da solo e  senza  nessuno aiuto. Aveva bisogno di aiuto; aveva bisogno  di me e l’unica cosa che potevo  fare per lui era  stargli vicino  fino a  quando sarebbe stato necessario.
“Buongiorno papà;  come  stai?” gli chiesi io preoccupata.
“Sto bene piccola mia. Sono solo preoccupato e poi mi manca tantissimo la mia amata Pearl. Come  vorrei  che  fosse qui in questo momento.”
“Stai parlando  della mamma vero?!Anche a me mi manca moltissimo. Se fosse  qui adesso… ci abbraccerebbe forte e  ci  direbbe che  andrà tutto bene e che  presto si aggiusteranno le cose. "Dissi io per confortarlo e adi incoraggiarlo a non arrendersi mai.
 
P.O.V. Dottore
 Io e mia  figlia  Jasmine eravamo seduti nella  cucina  all’ interno del TARDIS a sorseggiare  dell’ ottimo tè  serale dopo un’ abbondante  cena  alla  francese  accompagnato da una  lunga conversazione che  come  argomento della serata si  parlava della  mamma e  di  quanto entrambi fossimo innamorati di lei  e  che molto presto la nostra famiglia si sarebbe  riunita. Nel frattempo però… eravamo  sulla  rotta che  ci  avrebbe  portati verso Vertigo 5 e alla  resa dei conti che  diventava  sempre più vicina.
“Non  vedo l’ora di  arrivare  su Vertigo 5 e dare una  bella lezione  all’ Alchimista che  presto o tardi avrà quello  che  si merita. Non ho mai conosciuto  una  persona così spregevole!!”  dissi io con tutta la rabbia che negli occhi;  odiavo Scorpio e lo disprezzavo per quello che ci aveva  fatto che non meritava nemmeno la mia misericordia.
“Ho giurato sia a me che a tua madre che avrei reso giustizia e mi  sarei vendicato ed  è quello che farò ma  secondo le mie regole.” sbottai adirato mentre  parlavo con mia figlia Jasmine che era fiera di me come  io lo  ero di lei.
“Papà ; voglio che tu mi  faccia una  promessa.” mi  disse mia  figlia  seria.
“Ti  ascolto piccola mia;  qual è la promessa che io ti faccia. Dimmi.” gli risposi io curioso ed interessamento.
“Promettimi che una  volta salvata la  vita della  mamma, riunito la  nostra  famiglia e ristabilito  l’equilibrio universale… tu e la mamma vi sposerete e sarete felici.” concluse  sorridendo. Quando ascoltai la promessa; i miei due cuori si fermarono per un istante e poi risposi  dicendo: “Si, Jasmine lo prometto.” mia figlia  come sentii le mie  parole  sincere lei mi sorrise  ed era contenta che  trasportata  dall’entusiasmo mi saltò fra le mie  braccia dicendomi: “Grazie, papà. Ti voglio bene.” e  sentendo quelle  parole  dolci e  abbracciandola per la prima volta dopo otto lunghi anni di sofferenza, di lacrime e dolori mi commossi a  tal punto che delle lacrime involontarie che  un  tempo erano tristi  adesso quelle  stesse  lacrime divennero lacrime  di gioia e mi sentivo davvero felice.
 
P.O.V. Donna Noble
Una volta finita l  colazione… io, il Conte Dracula e la  Dottoressa River Song issammo i cavalli  che  Igor ci aveva  preparato ed iniziammo il nostro cammino verso il cimitero di Bran dove il  pugnale del destino era custodito. Il  Conte aveva  rivelato il  luogo dove la  reliquia era  stata conservata. Mentre  stavamo cavalcando il  Conte  Dracula  disse: “Quello che  state  cercando si trova al Mausoleo all’ interno  della Cappella di Famiglia  dei Dracula (Drăculea in  Rumeno).  Venite con me e seguitemi che il  resto del cammino bisogna farlo a piedi.”  ci  disse il Conte una volta scesi da cavallo ed incamminarci verso il Mausoleo e raggiungere la  Cappella di Famiglia del Conte. Quando raggiungemmo la nostra destinazione… un  rumore a quanto sinistro catturò la nostra attenzione: all’ingresso  della  Cripta notai delle strane  creature dalle lunghe e  cadenti orecchie pelose come quelle  dei conigli dalle  armature splendenti e  di diversi colori. Gli occhi erano chiusi come  se dormissero da secoli; fra le loro zampe  c’erano delle  armi  antiche che nessuno conosceva e  mentre eravamo attenti nell’osservare la  stanza che ci circondava  per  capire dove fosse la reliquia che stavamo cercando. All’improvviso alle mie spalle sentii uno sfarfallio di ali e una  voce cupa e misteriosa disse:
“Buonasera Signori. Il mio nome  è  Rodolfo e  sono uno degli ultimi Guardiani  del Destino insieme  al Conte  Dracula ed  entrambi custodiamo da secoli la  famosa reliquia. Per molti anni abbiamo aspettato  delle persone degne  del suo immenso potere.” Concluse Rodolfo fiero. Quando tutto sembrava perfetto e stavamo per raggiungere il  nostro obiettivo... un  rumore di ali al quanto sinistro catturò l’attenzione di tutti i presenti  compresa me  e  quando mi voltai  per capire  cosa  fosse, rimasi pietrificata  dalla paura.  Un gruppo di  Rabbit Gargoyle presero vita e si  avvicinarono a  noi ed il più anziano più anziano di essi ci  parlò e  disse :
“Buonasera signori.  Io  sono il  Grande Vasile,  capo supremo dei  Rabbit Gargoyle e voi  siete  giunti al capolinea.” Dovevamo fare qualcosa se volevamo salvare sia noi  che l’intero Universo dal caos  e dalla distruzione.
 
P.O.V. River
Era calata la  sera quando lo scontro avvenne. Eravamo tre contro un intero esercito di Rabbit Gargoyle e non conoscevamo ne  sapevamo come  affrontarli. Se Dovevamo riuscire a prendere il Pugnale  del destino;  dovevamo sconfiggere un intero esercito di pietra.
“E  adesso...come facciamo?” Domandai io spaventata e spazientita. Era la prima volta che affrontavamo dei conigli di pietra speziali e non avevo la minima idea di come bisognava sconfiggerli.
“Si  racconta che anticamente i  Gargoyle proteggessero le Chiese e gli  esseri umani dagli spiriti maligni; si dice  anche che per distruggerli bisognava  essere  esperti di una  magia antica :  quella  degli elementi.” Disse il Conte  Dracula con tono intelligente  e con lo  sguardo da intellettuale. Il combattimento contro i Rabbit Gargoyle ebbe inizio ed erano in netto vantaggio su di noi. Erano veloci l’ho ammetto ma  un solo difetto: Erano stupidi e quando la  fortuna sembrava girare dalla nostra parte uno  dei Rabbit Gargoyle più anziani ci  attaccò alle  spalle  dove il Conte era stato  ferito.
“Bene, bene. Finalmente il Conte Dracula è stato sconfitto;  e adesso per concludere la  serata ucciderò anche voi mie care signore. Addio!!!” disse con un  sorriso beffardo Vasile ed orgoglioso mentre si gustava la vittoria. Ormai io e  Donna  Noble avevamo le ore contate; presto saremmo morte e  quando stavamo per esalare il nostro ultimo respiro… una  forte e abbagliante luce ci accecò e un attimo dopo di  Vasile non  era rimasto più niente; soltanto un mucchio di pietra.
“Aha, finalmente c’è l’abbiamo fatta; I Rabbit Gargoyle  sono stati sconfitti.” dissi io  con entusiasta mentre  Donna Noble felice  di essere viva.
“Mi  domando chi sia  stato a salvarci; Volevo tanto ringraziarlo.” dissi io curiosa.
“Chiunque sia stato;  sapeva  che eravamo qui. Aha, quasi dimenticavo … il Conte Dracula?! Andiamo a cercarlo.”  dissi io con voce preoccupata.
 
P.O.V. Donna  Noble
Io  e la  Dottoressa River Song iniziammo  a  cercarlo all’ interno della Cappella  di  Famiglia dei Drăculea nella speranza di ritrovarlo ancora vivo. Mentre continuavo a cercarlo … una  voce a noi molto famigliare chiamò i nostri nomi.
“Signorina Noble; Dottoressa Song venite da questa parte e seguite la mia voce che  vi condurrà dal Conte.”  Seguimmo la voce come  ci aveva chiesto e  quando  quella voce divenne più forte con nostro stupore notammo che il suo proprietario era Rodolfo.
“Salve Rodolfo! Cosa ci fa qui? Pensavo foste andato via lasciandoci sole insieme al Conte ad  Affrontare  quei disgustosi ed antipatici Rabbit Gargoyle. Stavamo per morire  e poi boom;  una  luce abbagliante  e  forte ci aveva  acciecate e un  attimo dopo Puff … i Rabbit Gargoyle sono diventanti un mucchio di pietre.” Esclamai stupita.
“Dimmi  un po’ Rodolfo; centri forse tu qualcosa  con  la  morte dei Rabbit Gargoyle?!” disse River con sospetto.
“Non  so di cosa le stia parlando Dottoressa Song; io ero qui ad assistere  il  Conte ferito e poi non  potevo essere in due posti contemporaneamente.” disse Rodolfo con tono disinteressato e con  disinvoltura.
“Grazie Rodolfo; ci ha salvato la vita. Il Conte Dracula come  sta ?” chiesi  io  con interesse.
“Tranquilla Dottoressa  Song il Conte è un osso duro se la caverà. “ Concluse sereno.
“Prima  di Andare via; vi consegno  il Pugnale  del destino. Mi raccomando una  volta utilizzato deve ritornare al suo posto e con  esso;  anche il nuovo custode  dovrà  tornare.”
“Il nuovo custode non capisco.” dissi io attonita.
“Il nuovo custode è stato scelto e tu Donna Noble sai chi è...”  mi disse  Rodolfo guardandomi fissa negli occhi e congedandosi da noi disse : “Arrivederci Viaggiatori del Tempo;  ci  rivedremo presto.”
Una  volta  salutati; ritornammo verso il  TARDIS e senza  voltarci indietro entrammo al suo interno in compagnia  del Pugnale del  destino, chiudemmo la porta , abbassammo la  leva di accensione ed inserendo le  coordinate esatte ci dileguammo nel nulla e ricominciare il nostro viaggio verso Vertigo 5; dove Scorpio attendeva  con  ansia lo scontro finale.
   
 
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