Capitolo XXXVIII
The Rabbit Gargoyle
P.O.V. Donna NobleThe Rabbit Gargoyle
Era mattino presto quando io e la Dottoressa River Song ci eravamo alzate per fare colazione prima di prepararci ed affrontare il nostro viaggio verso la regione della Transilvania e raggiungere il Castello di Bran per recuperare il sacro pugnale del destino che ci avrebbe aiutati a stabilire l' equilibrio universale e riuscire a sconfiggere l'Alchimista per sempre. Sapevo che l'avventura che stavamo per affrontare sarebbe stata ardua e difficile ma di una cosa ero certa : che Il Dottore sarebbe stato fiero di noi e che insieme saremmo riuscite a salvare l'intero Universo dal Caos.
"Buongiorno, River. Dormito Bene?" Le chiesi io per rompere il ghiaccio e riuscire a creare una conversazione : "Che notizie ci sono dal pianeta Terra? Hai parlato con mio nonno Wilfred?" continuavo io con insistenza nell' attesa di una sua risposta che tardava ad arrivare; quando all'improvviso...River iniziò a balbettare e a dire frasi senza senso che io a stento riuscivo a capire.
"Donna non ci crederai a quello che sto per dire: stamattina ho chiamato tuo nonno Wilf e mi ha dato una bella notizia sul Dottore…" iniziò a balbettare e fu allora che capii : Il Dottore si era svegliato ed aveva sconfitto la Morte scegliendo di Vivere.
"Non dirmi che....Il Dottore..." iniziai a balbettare anche io contenta della bella notizia ricevuta.
"Si, Donna. Il Dottore si è svegliato e sta bene; l' hanno dimesso dall'Ospedale di Londra stamattina e adesso si trova a casa di tuo nonno Wilfred per la convalescenza e riabilitazione."
Entrambe ci abbracciammo e scoppiammo in lacrime di gioia con un susseguirsi di forti emozioni mai provate prima che per lungo tempo avevamo sopperito pensando che fosse la cosa migliore per tutti e invece mi sono resa conto che le emozioni non sono mai una debolezza ma bensì sono un punto di forza e con esse possiamo diventare dei grandi eroi.
P.O.V. River
Non potevo crederci ! Il Dottore si era svegliato e stava bene ed io ne ero davvero contenta ma allo stesso tempo ero triste perchè il mio cuore non poteva accettare il fatto che adesso Il Dottore apparteneva alla giovane Time Lady dai capelli rossi. Aveva voltato pagina ed iniziato una nuova vita senza di me ; forse era giunto il momento di cambiare vita anche per me ma per farlo; dovevo chiudere per sempre con il mio passato e ricominciare da zero; pensando al mio presente ed al mio futuro. Le nostre priorità erano cambiate e la prima cosa da fare era riprendere il nostro viaggio verso la Transilvania e recuperare il sacro pugnale del destino custodito all’interno del Castello di Bran; dovevamo trovarlo in fretta se volevamo riuscire a salvare il Mondo dal caos e ripristinare l’equilibrio universale.
P.O.V. Pearl
Il mio destino era oramai segnato mentre la mia vita dipendeva da Scorpio e dal suo pugnale maledetto ed io non potevo fare nulla perchè ero prigioniera della mia stessa maledizione. L’Alchimista aveva vinto. Mi domando spesso se Il Dottore e la mia bambina stessero bene; all’ improvviso mentre ero immersa nei miei pensieri.... la voce del Dottore mi fece ritornare alla realtà attraverso la Telepatia :
“Pearl, amore mio mi senti?”
“Dottore, sei tu? "Chiesi io serena.
“Si, sono io e sono in dolce compagnia.” mi disse il mio amato Dottore sorridendo mentre volgeva lo sguardo verso la giovane donna a me molto familiare: aveva dei lunghi e folti capelli biondi, il fisico asciutto, la pelle chiara, il viso ovale ed era davvero bellissima; ella mi somigliava molto e quando notai i suoi splendidi occhi verdi come il mare … mi resi conto e realizzai che quella giovane donna era lei; la mia adorata bambina.
“Jasmine piccola mia; come stai? "le chiesi io con entusiasta mentre piangevo dalla gioia.
“Sto bene mamma. Non vedo l’ora di rivederti e di riabbracciarti.” era felice: “Preparati mamma; che io e papà stiamo venendo a prenderti !” esclamò sicura di sè.
“Stai tranquilla mia dolce Pearl. Sto venendo a salvarti!!” concluse Il Dottore determinato. Una volta interrotta la connessione telepatica, l’Alchimista entrò nella mia stanza con l’intenzione di torturarmi e tentare qualsiasi cosa per riuscire a piegarmi al suo volere.
“Buongiorno, mia cara Time Lady. Come ci sentiamo oggi? Sei pronta a prestare i tuoi servigi a me?” mi chiese lui con arroganza e determinazione.
“Scorpio, puoi torturarmi quanto ti pare. Uccidermi se è necessario ma sta sicuro che non sarò mai tua ne tanto meno ti obbedirò; verrà giorno in cui pagherai per quello che mi hai fatto. Il Dottore sta arrivando e la resa dei conti è vicina. Hai le ore contate Scorpio ed io sarò presto riscattata.” dissi io ridendo orgogliosa.
“Sai Pearl...non vedo l’ora che Il Dottore arrivi così finiremo quello che abbiamo iniziato ed una volta ucciso Il tuo amato sarai mia per sempre.” disse con tono vittorioso accompagnato da una losca risata.
“Non ci sperare troppo. Il Dottore sarà presto qui ed io sarò finalmente libera da te e dalla tua maledizione.” conclusi io orgogliosa e sicura di me.
“Non vedo l’ora che tutto questo accada giovane Time Lady; è vero che la resa dei conti si sta avvicinando ma ricordati una cosa : che io vinco sempre.” concluse l’Alchimista fiero ed orgoglioso di se stesso.
P.O.V. Dottore
Finalmente la resa dei conti era vicina e ormai Scorpio aveva le ore contate mentre la mia adorata Time Lady dai capelli rossi sarebbe tornata presto libera. L’unica cosa che mi preoccupava era come l’avrei affrontata una volta trasformata dalla maledizione dell’ Alchimista; la temevo e avevo paura.
“Speriamo che non sia troppo tardi; amore mio!” Dissi io all’improvviso ad alta voce e inconsciamente senza sapere che mia figlia Jasmine aveva sentito tutto. Mi sentì in imbarazzo mentre mia figlia invece; si avvicinò a me e disse :
“Tardi per cosa papà? Spiegati meglio…” io non risposi. Volevo cercare di evitare la domanda ma era giunto il momento che Jasmine sapesse la verità.
“Si tratta della mamma vero? Di cosa hai paura?” mi chiese lei con insistenza ; era uguale a sua madre ed io ne ero fiero.
“Temo e ho paura che tua madre quando la incontreremo sarà diversa da come la ricordi. Molto tempo fa...io, la mamma e zia Donna facemmo un giuramento vincolante; avevamo giurato che ti avremmo protetta per sempre dal tuo destino privandoti della tua vera identità facendoti dimenticare le tue origini e la tua natura di Signore del Tempo rendendoti un umana. Per otto lunghi anni io e la mamma non abbiamo fatto altro che proteggerti poi in un giorno invernale tua madre è stata rapita da una persona malvagia chiamata L’ Alchimista e l’ha maledetta con un oscuro sortilegio che si può soltanto spezzare con la morte e l’unico modo per salvarla è ucciderla. Il sol pensiero di perderla di nuovo e per sempre mi distrugge ed io non voglio che accada.”
Mia figlia ascoltando quelle parole struggenti e tristi si commosse e invece di evitarmi come avevo fatto io; si avvicinò a me per abbracciarmi e consolarmi dicendo:
“Sta tranquillo Papà. Sistemeremo tutto e salveremo la Mamma. Ne sono certa ed insieme riusciremo a riunire la nostra amata famiglia .” mi disse lei speranzosa.
“Lo spero tanto piccola mia!” esclamai io con tono rassicurato e sereno. Sapevo che quello che stavo per affrontare e riscrivere era la mia linea del tempo; conoscevo i rischi e le conseguenze ma non potevo impedire la morte di Pearl perchè era un punto fisso nel Tempo e nello Spazio che non poteva essere cambiato e con lo sguardo fisso su mia figlia dissi :
“Quello che stiamo per affrontare è un impresa ardua e difficile. Stiamo per riscrivere la nostra storia e tu figlia mia devi essere pronta per qualsiasi evenienza. Pearl amore mio, resisti che sto venendo a prenderti !!!” Così spinto dalla forza di volontà e dal coraggio di mia figlia Jasmine… mettemmo in moto il TARDIS ed inserimmo le coordinate per Vertigo 5 ed iniziare finalmente il nostro viaggio alla ricerca di nuove avventure.
P.O.V. Donna Noble
Nel frattempo io e la Dottoressa River Song; avevamo iniziato il nostro viaggio nella Romania del settecento alla ricerca del Pugnale del Destino e i suoi custodi di pietra persi nel tempo e dopo diverse ore di cammino; raggiungemmo il Castello Gotico di Bran nella speranza di ritrovare la famosa reliquia sacra.
“Quanto dista il Castello di Bran e dove si trova esattamente?” chiesi io spinta dalla curiosità e nell’ attesa che River mi rispondesse.
“Eccolo ! Quello laggiù è il Castello di Bran e sorge sull’ antico confine fra la Transilvania e La Valacchia. Costruito nell’ epoca medievale tra il 1377e il 1388 a strapiombo su di un dirupo ed è stato proprio qui che il grande scrittore gotico Bran Stoker che ha dato vita al vampiro più famoso di tutti i tempi: il Conte Dracula.”
“Wow, interessante e poi io adoro Dracula di Bram Stoker; è il mio libro preferito.” dissi io con entusiasta. Finalmente diverse ore di cammino, raggiungemmo la nostra destinazione : il Castello Gotico di Bran. Esso era in stile gotico medievale circondato da un fitto bosco ed un sentiero antico costituito da pietre ornamentali e pietrisco e l’ unico modo per raggiungere l’ingresso principale del Castello erano degli enormi scaloni di pietra mentre una possente porta di legno con incise le iniziali del suo ultimo proprietario ci attendeva. Bussammo quest’ultima si aprì e fummo accolti da un uomo anziano sui cinquant'anni vestito con abiti eleganti e capelli brizzolati, occhi color ghiaccio. Il suo nome era Igor e con voce flebile ci disse:
“Buonasera Signore e benvenute in Transilvania. Io sono Igor e il mio padrone il Conte Vlad Țepeș III Drăculea (Dracula) vi sta aspettando nella sala da pranzo.”
Il Conte Dracula era un uomo non molto alto ma forte, di costituzione robusta, con un'espressione crudele e terrificante in viso, il lungo naso affilato, le guance magre di colorito rossastro, grandi occhi verdi sovrastati da sopracciglia nere e folte, che accentuavano il lampo minaccioso dello sguardo. Il suo viso era molto curato e ben rasato, ma decorato da lunghi baffi spioventi. Aveva un'ampia fronte, il suo capo era sorretto da un collo muscoloso, quasi taurino e sulle sue spalle larghe scendevano in voluto disordine “una cascata di riccioli neri dal portamento quasi regale come quello di un Principe dall’ abbigliamento impeccabile. Egli era seduto nella sala da pranzo ad aspettarci con in mano un bicchiere di vino rosso rumeno di ottima qualità. Il suo maggiordomo ci aveva accompagnate attraverso un corridoio dalle mura antiche che ci separava dal sala dalla sala da pranzo lussuosa e prima di entrare ci fece cenno di aspettare che ci annunciasse.
“Signor Conte; le vostre ospiti sono appena arrivate.”
“Grazie Igor ! Puoi Andare.” Il maggiordomo una volta aver comunicato al Conte Dracula del nostro arrivo ci fece cenno di entrare ed accomodarci in compagnia del Conte che con garbo educazione ci accolse e baciando entrambe la mano ci disse :
“Buonasera signore e benvenute nella mia umile dimora. Io sono il Conte Vlad Țepeș III Drăculea (Dracula); Principe di Valacchia. Prego accomodatevi e dividete la cena con me. Igor?! Puoi servire la cena.”
“Subito Signor Conte.” disse prima di congedarsi.
“Onorata di conoscerla Signor Conte. Io sono Donna Noble mentre lei è la Dottoressa River Song.” dissi io per rompere il ghiaccio e creare una conversazione civile.
“Conosco i vostri nomi e chi vi manda e il perchè siete qui; i Guardiani del Destino mi avevano avvisato del vostro arrivo.” ci disse il Conte Dracula con tono serio e disinvolto.
“Se sai chi siamo e che cosa ci facciamo qui. Spiegami per quale motivo hai fatto queste moine nei nostri confronti?!” imprecò River con sospetto: “Dacci subito la reliquia senza troppi convenevoli.” il comportamento di River Song era molto strano e alquanto sinistro come quasi provasse ribrezzo nei confronti del Conte Dracula.
“Stia tranquilla Dottoressa Song avrà la sua reliquia a tempo debito e poi...io non ho tutta questa fretta; ho un intera eternità davanti ai miei occhi da stare solo un intera vita. Ho soltanto bisogno di condividerla con qualcuno. Sapete essere immortali è la cosa più triste del mondo ed io non voglio sprecarla e farla diventare una vita vuota e piena di solitudine.”
“Mi dispiace Signor Conte non lo sapevo.” dissi io per consolarlo e fargli ritornare un sorriso e un barlume di speranza.
“So che state cercando il pugnale del destino ma non conoscete il luogo dov’ è custodito. Io vi posso aiutare a cercarlo ma sappiate una cosa; che una volta trovato bisogna pagare un prezzo…” continuò il Conte scrupoloso.
“Che tipo di prezzo Signor Conte?” chiesi io seria.
“Nessuno lo sa. Diciamo solo che può essere qualsiasi cosa ma con una sola differenza: che al momento del pagamento sarà il pugnale a decidere.”
La cena passò in fretta e in maniera piacevole fra conversazioni e risate che entrambe ringraziammo al Conte Dracula sia per la cena che per la sua ospitalità.
“La ringrazio Signor Conte; la cena era squisita e il cibo ottimo.” Disse River con lo sguardo compiaciuto mentre io mi ero ritirata nelle mie stanze per andare a riposare:
“Credo che sia meglio che io e la mia amica andiamo a riposare. Buonanotte Signor Conte a domani.”
“A domani Signorina River Song; buon riposo.” concluse il Conte Dracula mentre io e River ci congedammo per riposare.
P.O. V. River
Il mattino seguente sia io che Donna Noble ci eravamo alzate presto per fare colazione e come di sua abitudine; il Conte Dracula ci stava aspettando. Sapevo benissimo che del Conte non ci si poteva mai fidarsi del tutto. Conoscevo la sua storia ed il suo passato. Avevo i miei dubbi questo e sicuro ma avevo un debole per lui; mi piaceva molto che ogni volta che lo guardavo con interesse oppure facevo conversazione, mi riempivo dall’ imbarazzo. Chissà forse era giunto il momento anche per me di voltare pagina e cambiare per sempre la mia vita.
“ Buongiorno Dottoressa River Song; dormito bene?” Mi chiese il Conte interessato.
“Abbastanza bene grazie e voi invece; come avete dormito?” chiesi io a mia volta e allo stesso tempo interessata.
“Divinamente; l’ ha ringrazio per l’interessamento Signorina Song.” mi rispose con eleganza e disinvoltura poi mi chiese dove fosse la mia amica e compagna di viaggio Donna Noble visto che non era ancora scesa per fare colazione con noi :
“Dov’ è la sua amica Donna Noble?! Spero tanto che il discorso sul Pugnale del Destino che abbiamo affrontato ieri sera non l’abbia turbata.” Mi disse il Conte Dracula rammaricato; mentre l’aspettavamo con impazienza all’ improvviso la voce squillante di Donna, risuonò nella sala da pranzo che diceva: “Scusatemi per l’attesa; ma avevo delle faccende da sbrigare.”
“Non si preoccupi Signorina Donna; la stavano aspettando. Prego si accomodi; che ci aspetta una lunga giornata. Igor?”
Si, mio signore ?!” chiese.
“Va nelle stalle a sellare i cavalli e preparali per il viaggio; mentre io … mi occuperò della colazione.”
“Ai suoi ordini Signore. Vado subito!” disse poco prima di congedarsi ed una volta fatto si allontanò da noi per lasciarci da sole in compagnia del Conte in modo che potevamo completare il resto della colazione senza nessuno che ci disturbasse e prepararci alla giornata di fuoco che stavamo per affrontare.
P.O.V. Pearl
Ormai il mio tempo era scaduto ed il mio destino segnato. Ogni giorno il mio lato oscuro diventava sempre più dominante rispetto al mio lato umano mentre la mia forza di volontà stava crollando; Scorpio avevo vinto ed io non potevo fare più nulla per impedire la sua ascesa. Lo scontro finale fra l’Alchimista ed Il Dottore non si poteva più evitare perchè era un punto fisso nel tempo e nello spazio che non poteva essere cambiato come anche la mia imminente morte per mano del mio amato.
“Buongiorno, mia cara Time Lady come stai?” Mi chiese Scorpio con tono completamente disinteressato mentre io provavo soltanto disprezzo nei suoi confronti.
“Tieni mia cara; ti ho portato la colazione.” Mi disse porgendomi fra le mani una sacca di sangue e dei biscotti; strano abbinamento per una colazione per un condannato a morte.
“Che cosa vuoi Scorpio; hai deciso di torturarmi anche oggi?” Esclamai io adirata.
“Veramente, no. Oggi non sono dell’ umore giusto per farlo; anzi ho deciso di liberarti invece...”
“Liberarmi?! Non capisco per quale motivo lo fai?” chiesi io incredula.
“Nessun motivo in particolare mia cara e dolce Time Lady. Vieni con me; che ti mostro il tuo nuovo alloggio molto più adatto a te e poi una donna del tuo calibro merita un posto migliore di una prigione.” mi disse con carineria e gentilezza mentre attraversavamo un lungo ed immenso corridoio pieno di stanze e di alloggi di tutti tipi ; dal più semplice al più raffinato e per tutti i gusti. Quando l’Alchimista mi mostrò il mio nuovo alloggio… quello che vidi fu davvero stupendo: aveva un enorme armadio ricco di abiti lussureggianti e scarpe di tutti colori, dalle pareti color salmone con rifiniture dorate, un favoloso letto matrimoniale soltanto per me e per concludere un meraviglioso bagno padronale con vasca idromassaggio Jacuzzi incorporata da far perdere la testa.
“Piaciuta la sorpresa Time Lady?! Spero che sia di tuo gradimento.” mi disse con tono calmo e pacato prima di congedarsi e andare via.
P. O.V. Jasmine
Finalmente il nostro viaggio verso Vertigo 5 era iniziato. Io ed Il Dottore mio padre, eravamo pronti a tutto pur di salvare la nostra famiglia e ritrovare la nostra felicità perduta. Ogni giorno il mio papà lo vedevo sempre più preoccupato; aveva paura e temeva la mamma e su quello che l’Alchimista le aveva fatto. Da quando avevo saputo la verità sul mio passato non ero più la stessa. Ero cambiata ed io non potevo fare nulla per farsi che la situazione migliorasse. Sapevo quanto era stato difficile per lui gestirla tutto da solo e senza nessuno aiuto. Aveva bisogno di aiuto; aveva bisogno di me e l’unica cosa che potevo fare per lui era stargli vicino fino a quando sarebbe stato necessario.
“Buongiorno papà; come stai?” gli chiesi io preoccupata.
“Sto bene piccola mia. Sono solo preoccupato e poi mi manca tantissimo la mia amata Pearl. Come vorrei che fosse qui in questo momento.”
“Stai parlando della mamma vero?!Anche a me mi manca moltissimo. Se fosse qui adesso… ci abbraccerebbe forte e ci direbbe che andrà tutto bene e che presto si aggiusteranno le cose. "Dissi io per confortarlo e adi incoraggiarlo a non arrendersi mai.
P.O.V. Dottore
Io e mia figlia Jasmine eravamo seduti nella cucina all’ interno del TARDIS a sorseggiare dell’ ottimo tè serale dopo un’ abbondante cena alla francese accompagnato da una lunga conversazione che come argomento della serata si parlava della mamma e di quanto entrambi fossimo innamorati di lei e che molto presto la nostra famiglia si sarebbe riunita. Nel frattempo però… eravamo sulla rotta che ci avrebbe portati verso Vertigo 5 e alla resa dei conti che diventava sempre più vicina.
“Non vedo l’ora di arrivare su Vertigo 5 e dare una bella lezione all’ Alchimista che presto o tardi avrà quello che si merita. Non ho mai conosciuto una persona così spregevole!!” dissi io con tutta la rabbia che negli occhi; odiavo Scorpio e lo disprezzavo per quello che ci aveva fatto che non meritava nemmeno la mia misericordia.
“Ho giurato sia a me che a tua madre che avrei reso giustizia e mi sarei vendicato ed è quello che farò ma secondo le mie regole.” sbottai adirato mentre parlavo con mia figlia Jasmine che era fiera di me come io lo ero di lei.
“Papà ; voglio che tu mi faccia una promessa.” mi disse mia figlia seria.
“Ti ascolto piccola mia; qual è la promessa che io ti faccia. Dimmi.” gli risposi io curioso ed interessamento.
“Promettimi che una volta salvata la vita della mamma, riunito la nostra famiglia e ristabilito l’equilibrio universale… tu e la mamma vi sposerete e sarete felici.” concluse sorridendo. Quando ascoltai la promessa; i miei due cuori si fermarono per un istante e poi risposi dicendo: “Si, Jasmine lo prometto.” mia figlia come sentii le mie parole sincere lei mi sorrise ed era contenta che trasportata dall’entusiasmo mi saltò fra le mie braccia dicendomi: “Grazie, papà. Ti voglio bene.” e sentendo quelle parole dolci e abbracciandola per la prima volta dopo otto lunghi anni di sofferenza, di lacrime e dolori mi commossi a tal punto che delle lacrime involontarie che un tempo erano tristi adesso quelle stesse lacrime divennero lacrime di gioia e mi sentivo davvero felice.
P.O.V. Donna Noble
Una volta finita l colazione… io, il Conte Dracula e la Dottoressa River Song issammo i cavalli che Igor ci aveva preparato ed iniziammo il nostro cammino verso il cimitero di Bran dove il pugnale del destino era custodito. Il Conte aveva rivelato il luogo dove la reliquia era stata conservata. Mentre stavamo cavalcando il Conte Dracula disse: “Quello che state cercando si trova al Mausoleo all’ interno della Cappella di Famiglia dei Dracula (Drăculea in Rumeno). Venite con me e seguitemi che il resto del cammino bisogna farlo a piedi.” ci disse il Conte una volta scesi da cavallo ed incamminarci verso il Mausoleo e raggiungere la Cappella di Famiglia del Conte. Quando raggiungemmo la nostra destinazione… un rumore a quanto sinistro catturò la nostra attenzione: all’ingresso della Cripta notai delle strane creature dalle lunghe e cadenti orecchie pelose come quelle dei conigli dalle armature splendenti e di diversi colori. Gli occhi erano chiusi come se dormissero da secoli; fra le loro zampe c’erano delle armi antiche che nessuno conosceva e mentre eravamo attenti nell’osservare la stanza che ci circondava per capire dove fosse la reliquia che stavamo cercando. All’improvviso alle mie spalle sentii uno sfarfallio di ali e una voce cupa e misteriosa disse:
“Buonasera Signori. Il mio nome è Rodolfo e sono uno degli ultimi Guardiani del Destino insieme al Conte Dracula ed entrambi custodiamo da secoli la famosa reliquia. Per molti anni abbiamo aspettato delle persone degne del suo immenso potere.” Concluse Rodolfo fiero. Quando tutto sembrava perfetto e stavamo per raggiungere il nostro obiettivo... un rumore di ali al quanto sinistro catturò l’attenzione di tutti i presenti compresa me e quando mi voltai per capire cosa fosse, rimasi pietrificata dalla paura. Un gruppo di Rabbit Gargoyle presero vita e si avvicinarono a noi ed il più anziano più anziano di essi ci parlò e disse :
“Buonasera signori. Io sono il Grande Vasile, capo supremo dei Rabbit Gargoyle e voi siete giunti al capolinea.” Dovevamo fare qualcosa se volevamo salvare sia noi che l’intero Universo dal caos e dalla distruzione.
P.O.V. River
Era calata la sera quando lo scontro avvenne. Eravamo tre contro un intero esercito di Rabbit Gargoyle e non conoscevamo ne sapevamo come affrontarli. Se Dovevamo riuscire a prendere il Pugnale del destino; dovevamo sconfiggere un intero esercito di pietra.
“E adesso...come facciamo?” Domandai io spaventata e spazientita. Era la prima volta che affrontavamo dei conigli di pietra speziali e non avevo la minima idea di come bisognava sconfiggerli.
“Si racconta che anticamente i Gargoyle proteggessero le Chiese e gli esseri umani dagli spiriti maligni; si dice anche che per distruggerli bisognava essere esperti di una magia antica : quella degli elementi.” Disse il Conte Dracula con tono intelligente e con lo sguardo da intellettuale. Il combattimento contro i Rabbit Gargoyle ebbe inizio ed erano in netto vantaggio su di noi. Erano veloci l’ho ammetto ma un solo difetto: Erano stupidi e quando la fortuna sembrava girare dalla nostra parte uno dei Rabbit Gargoyle più anziani ci attaccò alle spalle dove il Conte era stato ferito.
“Bene, bene. Finalmente il Conte Dracula è stato sconfitto; e adesso per concludere la serata ucciderò anche voi mie care signore. Addio!!!” disse con un sorriso beffardo Vasile ed orgoglioso mentre si gustava la vittoria. Ormai io e Donna Noble avevamo le ore contate; presto saremmo morte e quando stavamo per esalare il nostro ultimo respiro… una forte e abbagliante luce ci accecò e un attimo dopo di Vasile non era rimasto più niente; soltanto un mucchio di pietra.
“Aha, finalmente c’è l’abbiamo fatta; I Rabbit Gargoyle sono stati sconfitti.” dissi io con entusiasta mentre Donna Noble felice di essere viva.
“Mi domando chi sia stato a salvarci; Volevo tanto ringraziarlo.” dissi io curiosa.
“Chiunque sia stato; sapeva che eravamo qui. Aha, quasi dimenticavo … il Conte Dracula?! Andiamo a cercarlo.” dissi io con voce preoccupata.
P.O.V. Donna Noble
Io e la Dottoressa River Song iniziammo a cercarlo all’ interno della Cappella di Famiglia dei Drăculea nella speranza di ritrovarlo ancora vivo. Mentre continuavo a cercarlo … una voce a noi molto famigliare chiamò i nostri nomi.
“Signorina Noble; Dottoressa Song venite da questa parte e seguite la mia voce che vi condurrà dal Conte.” Seguimmo la voce come ci aveva chiesto e quando quella voce divenne più forte con nostro stupore notammo che il suo proprietario era Rodolfo.
“Salve Rodolfo! Cosa ci fa qui? Pensavo foste andato via lasciandoci sole insieme al Conte ad Affrontare quei disgustosi ed antipatici Rabbit Gargoyle. Stavamo per morire e poi boom; una luce abbagliante e forte ci aveva acciecate e un attimo dopo Puff … i Rabbit Gargoyle sono diventanti un mucchio di pietre.” Esclamai stupita.
“Dimmi un po’ Rodolfo; centri forse tu qualcosa con la morte dei Rabbit Gargoyle?!” disse River con sospetto.
“Non so di cosa le stia parlando Dottoressa Song; io ero qui ad assistere il Conte ferito e poi non potevo essere in due posti contemporaneamente.” disse Rodolfo con tono disinteressato e con disinvoltura.
“Grazie Rodolfo; ci ha salvato la vita. Il Conte Dracula come sta ?” chiesi io con interesse.
“Tranquilla Dottoressa Song il Conte è un osso duro se la caverà. “ Concluse sereno.
“Prima di Andare via; vi consegno il Pugnale del destino. Mi raccomando una volta utilizzato deve ritornare al suo posto e con esso; anche il nuovo custode dovrà tornare.”
“Il nuovo custode non capisco.” dissi io attonita.
“Il nuovo custode è stato scelto e tu Donna Noble sai chi è...” mi disse Rodolfo guardandomi fissa negli occhi e congedandosi da noi disse : “Arrivederci Viaggiatori del Tempo; ci rivedremo presto.”
Una volta salutati; ritornammo verso il TARDIS e senza voltarci indietro entrammo al suo interno in compagnia del Pugnale del destino, chiudemmo la porta , abbassammo la leva di accensione ed inserendo le coordinate esatte ci dileguammo nel nulla e ricominciare il nostro viaggio verso Vertigo 5; dove Scorpio attendeva con ansia lo scontro finale.