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Autore: Donatozilla    03/08/2023    0 recensioni
Sono passati cinque anni da quando Goku è partito insieme ad Ub per allenarlo, e sulla Terra vi è stato un lungo periodo di pace.
Tuttavia le cose stanno nuovamente per cambiare.
Nuovi nemici si stagliano all'orizzonte, minacciando la Terra e persino l'Universo intero, mettendo fine a questo periodo di pace.
Ma Goku, Vegeta e i loro compagni sono pronti a ritornare nuovamente in azione e ad affrontare queste nuove minacce con tutto ciò che hanno.
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Goku, Nuovo personaggio, Vegeta | Coppie: Bulma/Vegeta, Chichi/Goku
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dragon Ball Power

Capitolo 9: A difesa dei Namecciani! Crilin, Trunks, Goten e Ub alla riscossa!

Il gruppo composto da Crilin, Trunks, Goten e Ub continuo a volare verso il villaggio i cui abitanti stavano avvertendo l’aura, con espressioni nervose dipinte sui loro volti.

Non gliene si poteva fare una colpa, dopotutto.

Stavano avvertendo l’aura di Treezor muoversi, così grande e potente che faceva quasi tremare i quattro guerrieri.

“… riusciremo a vincere, stavolta?” Chiese Goten tutto d’un tratto.

I suoi tre compagni puntarono lo sguardo verso di lui. “Che intendi dire, Goten?” Chiese Trunks confuso.

Goten sospirò “Insomma… abbiamo visto di cosa è capace Treezor. Abbiamo sentito direttamente da Gohan e Piccolo quanto forte sia nella sua seconda forma. E a quanto pare ha altre trasformazioni in serbo. Se è riuscito a battere Gohan e Piccolo, che sono forti quanto papà e Vegeta, nella sua seconda forma allora… mi fa dubitare se stavolta vinceremo come siamo riusciti in passato.”.

Questo suo ragionamento fu accolto da un pesante silenzio.

Silenzio che fu interrotto da Crilin “No, Goten. Vinceremo anche stavolta. Stanne certo!” Disse quelle parole con assoluta convinzione, mettendo in mostra il suo miglior sorriso di sicurezza anche se si potevano notare gocce di sudore per via del nervosismo del momento.

“Sì!” Disse la sua Ub “Non ho combattuto insieme a voi prima d’ora. Diavolo, questa è la prima volta che affronto una cosa del genere. Ma sono sicuro che vinceremo! Riporteremo in vita il maestro Goku e, insieme a lui, batteremo Treezor!”.

“Sì Goten! Vinceremo anche stavolta! Vedrai!” Disse la sua Trunks.

Goten guardò i suoi compagni con stupore: nonostante si potesse notare il nervosismo nelle loro voci e nei loro volti, nonostante avessero visto e sentito di ciò che era capace Treezor… loro erano sicuri che alla fine, nonostante tutto, sarebbero riusciti anche a vincere questa ennesima battaglia con un nemico all’apparenza inarrestabile.

Goten riuscì a sorridere, un sorriso nervoso come quello sui volti dei suoi compagni, e annuì “Sì! Avete ragione ragazzi! Noi…”.

In esplosione in lontananza interruppe le parole del giovane guerriero che, insieme ai suoi compagni, puntò lo sguardo verso il punto da cui proveni l’esplosione è videro una colonna di fumo ergersi da quello che pareva essere un villaggio namecciano.

“Oh no…” fu tutto ciò che Crilin riuscì a dire prima di partire a gran velocità verso quel villaggio, seguito a ruota dai suoi compagni.


Treezor osservava con la fronte corrugata uno dei suoi uomini che aveva appena sparato un raggio di energia ad alcuni dei Namecciani del villaggio in cui si trovavano in quel momento.

Come la scorsa volta, aveva chiesto ai Namecciani di consegnare la sfera del drago e, in cambio, li avrebbe lasciati in pace.

Stavolta, tuttavia, sembrò che i Namecciani di questo villaggio non gli credessero.

Infatti, alcuni di loro si erano lanciati all’attacco contro di lui. Intendeva semplicemente metterli KO senza ucciderli, ma uno dei suoi uomini li aveva uccisi prima che potesse fare qualcosa.

“Avevo detto di non uccidere nessuno.” Disse Treezor al suo uomo, gli occhi mezzi chiusi, chiaramente irritato a quanto appena accaduto. Poteva sentire i pianti di alcuni Namecciani nell’aver visto alcuni dei loro guerrieri essere uccisi, ma al momento era del tutto concentrato sul suo guerriero.

“Lo so, mio signore… ma io…”.

“Niente ma.” Lo interruppe Treezor, il tono severo mentre si avvicinava a lui. Il sottoposto, di conseguenza, indietreggiò di qualche passo, comprensibilmente intimorito mentre i suoi compagni osservavano il tutto in silenzio.

Goten, Trunks, Crilin e Ub, nel mentre, atterrarono dietro una collinetta dinnanzi al villaggio. Crilin dovette ammettere quanto fosse ironica la cosa, dato che lui e Gohan si ritrovarono in una situazione praticamente uguale a questa la prima volta che arrivarono su Namek tanti anni prima. Osservarono con rabbia silenziosa I cadaveri dei guerrieri Namecciani, e videro come Treezor si stava avvicinando in modo minaccioso a chi li aveva uccisi.

“Signore loro vi stavano attaccando e…”

“E me ne sarei occupato personalmente. Li avrei fatti svenire invece di ucciderli. Gli ordini erano chiari: non uccidere nessuno. E se c’è UNA cosa che me e il mio predecessore abbiamo in comune è questa: non mi piace quando gli ordini non vengono eseguiti.”.

Con una velocità incredibile, Treezor punto un dito contro il soldato e sparò un raggio di energia che gli trapassò il petto, uccidendolo all’istante, il corpo privo di vita che cadde al suolo. 

Il resto dei soldati, Hang compreso, sbarrarono gli occhi dallo shock mentre Treezor ritornò ad osservare i Namecciani “Le mie… scuse” disse “Avevo ordinato ai miei uomini di non attaccare. Non era mia intenzione. Ora le cose possono andare così: o ci date la sfera del drago per evitare ulteriori perdite, oppure non ce la date e le cose potrebbero andare male. E preferirei la prima opzione che la seconda.”.

I vari Namecciani si guardarono in silenzio per vari interminabili secondi. L’anziano del villaggio si fece avanti con sguardo grave ‘Molto bene, avrete la nostra sfera. Ma se proverete poi a ucciderci, sappiate che non ci faremo ammazzare senza combattere.”

Treezor annuì rispettosamente “Avete la mia parola.”.

L’anziano guardò un altro dei suoi guerrieri facendogli cenno di andare a prendere la sfera, e mentre ciò accadeva un piccolo namecciano, con addosso la tunica del guerriero, osservava il tutto con denti stretti.

“Dobbiamo fare qualcosa!” Mormorò Goten “Si prenderanno una delle sfere! E chi dice che non uccideranno i Namecciani una volta presa la sfera?!”.

“Se Treezor ha ucciso quel suo soldato per aver ucciso dei guerrieri Namecciani, dubito che gli altri soldati proveranno a fare altrettanto. Ma restiamo pronti in caso tutto vada a rotoli!” Disse Crilin con fare grave.

Il guerriero namecciano, nel mentre, ritornò dinnanzi a Treezor con la sfera “Tienila, Demone. Ora lasciaci in pace!” Disse con rabbia mal contenuta.

Treezor prese la sfera annuendo “Sarà fatto.” Disse e si voltò, pronto ad andarsene.

“FERMO!”. 

Una giovane voce urlò, attirando l’attenzione dei vari presenti, terrestri inclusi. Il piccolo namecciano guerriero si fece avanti con pugni stretti dicendo “Davvero lasceremo andare questo mostro con la nostra sfera?!”.

“Jinga che stai facendo? Torna subito qui!” Disse l’anziano del villaggio.

I terrestri osservavano ciò che stava accadendo con occhi sbarrati “Che cosa sta facendo quel piccoletto?!” Mormorò Trunks.

“Non è il momento giusto per fare l’eroe! Torna indietro!” Mormorò a sua volte Ub mentre Goten stringeva i pugni in silenzio.

Treezor restò in silenzio a fissare il namecciano, Jinga, dirigersi verso di lui “Non ti permetterò di andartene via con uno dei nostri più importanti tesori!”.

“Jinga, no!” Lo richiamò ancora l’anziano.

“Sarò ancora piccolo! Non sarò ancora bravo a combattere! Ma io sono un futuro guerriero Namecciano! E non ti permetterò di andartene via dopo quanto è successo qui e ora!”.

Treezor rimase in silenzio per altri interminabili secondi “Sei coraggioso, piccolo namecciano” disse infine “mi dispiace per quanto accaduto ai guerrieri del tuo villaggio. Ho punito il mio soldato che ha osato ignorare i miei ordini, come hai potuto ben vedere. E dunque ora lasceremo questo villaggio e voi in pace.”.

Jinga dirignò i denti “Pensi davvero che basti ciò a farti perdonare?!”.

“No.”.

Jinga strinse i pugni “Te la farò pagare maledetto!” D’un tratto volò a gran velocità verso Treezor “MALEDETTOOOOOOOO!!!”.

“JINGA NO!” urlò l’anziano, mentre Mask puntò una mano contro il piccolo namecciano: sapeva che Treezor aveva detto di non uccidere nessun namecciano, ma quel mocciosetto aveva osato parlare in quel modo provo di rispetto al suo signore e, per giunta, lo stava attaccando. Doveva essere punito per ciò.

Goten vide tutto ciò accadere. E non riuscivo a trattenersi. 

DOVEVA fare qualcosa.

“NO!” urlò mentre volò a gran velocità contro Mask.

‘GOTEN NO!” Urlò Trunks, mentre Crilin imprecò, gettandosi subito dietro Goten, seguito a ruota da Ub e infine da Trunks.

Le urla di Goten attirarono le attenzioni di tutti i presenti, con Jinga che fermò il suo volo, e Mask che fermò dallo sparare il suo attacco per puntare lo sguardo verso il punto da cui provenì l’urlo, ricevendo un pugno in piena faccia da Goten che, immediatamente dopo aver fatto ciò, si pose dinnanzi ai vari Namecciani insieme a Crilin, Trunks e Ub.

“Loro sono…”

“Sì, i terrestri!”

“Sono proprio loro!”

Furono le frasi dette dai vari Namecciani, mentre Jinga osservava stupito l’arrivo dei famosi eroi che salvarono Namek innumerevole volte, da esseri malvagi come Freezer e Moro.

“Tu… moccioso…!” Ringhiò Mask rialzandosi dopo il colpo ricevuto, mentre Treezor osservò i nuovi arrivati.

“Ah, siete qui dunque. Dovevo immaginare che ci saremmo rincontrati.” Disse.

“Esatto! Ora dacci subito quella sfera, Treezor!” Disse Ub stringendo i pugni.

Treezor fu quasi sul punto di dire sì. Voleva davvero affrontarli, misurarsi con loro, ma fu interrotto da Hang ancor prima che potesse parlare “Potete scordarvelo, insetti! Mio signore! Dobbiamo andarcene da qui!”.

Treezor lo fissò per attimi che larverò interminabili mente Hang continua a a sparare ordini “Mask! Tu resta qui insieme ad alcuni dei soldati ad occuparti di loro! Io e il resto dei soldati ce ne andremo insieme a Lord Treezor e con la sfera!”.

Mask sorrise da sotto l’elmo “Sarà fatto, generale!”.

“Mio signore!” Disse nuovamente Hang mentre si alzava in volo insieme agli altri zolfai “Dobbiamo andare!”.

Treezor rimase in silenzio per vari attimi, per poi infine iniziare a volare via pure lui.

“No! Non ve lo permetteremo!” Disse Goten pronto a lanciarsi all’inseguimento, ma fu bloccato da Mask e il resto dei soldati.

“Dove credi di andare, piccoletto?” Rise Mask “Ora ve la vedrete con noi!”.


Sul pianeta di Re Kaio, nel mentre, Goku continuava ad allenarsi sotto i vigili occhi del Kaio.

Goku continuava a lanciare pugni e calci, immaginando uno scontro contro Treezor, ma ogni incontro immaginario finiva sempre con la sua sconfitta.

“Dannazione!” Pensò mentre si fermava per un attimo di allenare “di questo passo non sarò abbastanza forte quando arriverà il momento di affrontare Treezor.”

D’un tratto, una colonna di luce apparve sul pianeta, causando un enorme polverone.

“Ma che cos…!” Tentò di dire Re Kaio prima di tossire a causa del fumo, mentre Goku osservò con sguardo stupito la colonna di luce sparire. L’avrebbe riconosciuta ovunque.

“Da quanto tempo Goku.” Disse una voce famigliare.

“Vero. Solo che non ci saremmo mai immaginato che ti avremmo rincontrato in una situazione simile.” Disse una seconda voce, anch’essa famigliare.

Alla fine il fumo si dissipò, mostrando i due individui appena arrivati sul piccolo pianeta di Re Kaio: un certo dio della distruzione e il suo angelo.

“Lord Beerus! Whis!” Disse Goku.

Whis sorrise “Sembra che tu ti stia allenando, Goku. Hai bisogno di aiuto come i vecchi tempi?”.

   
 
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