"Kaneki" Una voce femminile fece rieccheggiare il nome del re da un occhio solo per il balcone di quel piccolo appartamento, dove oramai soggiornavano i due protagonisti principali della vicenda della distruzione di Tokyo,e che per anni hanno partecipato a lotte e scambi di sangue tra ghoul e umani,pur di restare in vita. Il nuovo leader dei ghoul si girò nel sentire il proprio nome pronunciato. Quando la vide non potè far a meno di sorridere. Sua moglie era lì. Touka era in piedi,dietro di lui. Era bellissima. Il viso era illuminato da alcuni raggi di sole che penetravano sulla soglia della casa,rendendo evidente quanto potesse essere diventato maggiormente adulto e femminile,rispetto al broncio che tipicamente portava la ragazza qualche anno prima,all'inizio di quella insolita e irrequieta conoscenza. Indossava una canotta lunga di seta nera,regalatale da una delle investigatrici che avevano offerto il loro aiuto per la sistemazione di tutti coloro che furono coinvolti nella battaglia finale. Data la leggerezza del tessuto,il suo corpo era particolarmente visibile. Inutile dire che Kaneki apprezzava molto tale particolare. Soprattutto nella zona del ventre. Giunta quasi al secondo mese di gravidanza, privatasi di numerosi strati di vestiti,e soprattutto quando era completamente nuda,si poteva intravedere una leggera protuberanza nella zona della pancia. Simbolo che il bambino stava crescendo,lottando per la propria vita nonostante tutte le difficoltà nel portare avanti una gravidanza con un bambino naturalmente mezzo ghoul e mezzo umano. Kaneki rimase ammaliato da quella visione. Come poteva, una donna di tale bellezza, essere reale in quel mondo,e soprattutto, essere sua moglie e madre di suo figlio? Touka si rese conto del momento di trance del marito,e utilizzò il suo solito sarcasmo per riportarlo alla realtà. "Stai sviluppando una specie di sordità per il troppo stress psicologico?" Gli disse sorridendo,sapeva che Kaneki aveva imparato ad apprezzare il suo tono pungente. "Sei bella,tutto qui,ti stavo guardando" Kenaki,invece,sapeva che Touka arrossiva ad ogni complimento inaspettato,e ovviamente usava tale informazione a suo vantaggio. Infatti la ragazza arrossì "Sono così bella da disturbare il tuo quieto dormire? E per questo che sei sveglio alle 5 di mattina?" disse posizionandosi vicino a suo marito. "Eppure,non si dovrebbe lasciare una donna in dolce attesa da sola" "Nemmeno quando mi urli di spostarmi perchè ti fanno male le gambe e hai bisogno di spazio per stenderle?" "Ti ricordo che se non fossi incinta di tuo figlio,non avrei di questi dolori" Kaneki le sorrise dolcemente. Nonostante tutte le sue paure,gli si scaldava il cuore ogni volta che pensava che sua moglie stava portando in grembo suo figlio. "Come mai sei sveglio comunque?" "Volevo prendere un pó di aria fresca,si sta veramente bene qui fuori" "Kaneki,sappiamo che non è così" Oramai non le poteva nascondere niente, lo conosceva troppo bene. "Non riuscivo a dormire" "Di nuovo quegli incubi?" "Si" Nonostante la consapevolezza di quella che sembrava essere una vita migliore,la psiche di Kaneki era ancora pervasa da ricordi,pensieri intrusivi,e incubi inerenti i suoi traumi inconsci. Voleva vivere,ma sapeva che non sarebbe stato semplice. "Perché non mi hai svegliata?" "Non ti preoccupare, e poi non sei nelle condizioni di poterti affaticare" "Poco più di un mese fa ho combattuto in queste condizioni,svegliarmi qualche oretta prima non mi farà male" "È proprio questo il problema,non dovevi trovarti nella condizione di dover combattere,se non fosse stato per me..." "Non è stata colpa tua,Kaneki." "Touka io ho ucciso delle persone,ho quasi distrutto interamente Tokyo e chissà quanti figli del drago ci sono in giro,vi ho messi in pericolo tutti quanti,ho quasi perso tutto e non..." il suo monologo venne interrotto dalle lebbra di Touka che si poggiarono sulle sue. Continuò a baciarlo per un altro pó, per poi poggiare la sua testa sul suo seno ,accarezzandogli delicatamente i capelli. Kaneki la strinse a sé,e fu in quel momento che iniziò a lacrimare. "Era destino che la lotta tra ghoul e investigatori terminasse in tragedia,e Tokyo non sarà mai più la stessa. Ma noi abbiamo vissuto tanti anni nella paura:paura di essere scoperti,paura della morte,paura di vedere i nostri cari morire. Kaneki è da un mese che non metto più la maschera,che riesco a comunicare tranquillamente persino con Akira,che non devo più nascondermi. E nessuno vuole rinunciare a questa strana stabilità. Qualche anno fa avrei pagato oro per uccidere qualsiasi investigatore che si fosse messo sulla mia strada,ma ora...ora non possiamo più dividerci. E non ci avrei mai sperato. Il mondo sta cambiando,e possiamo scegliere di vivere nella paura,o continuare a lottare insieme, per una vita diversa" Lui alzò la testa e la guardò fissa negli occhi. "Siamo vivi, Kaneki,e stiamo giungendo alla pace,dobbiamo resistere" Kaneki non sapeva bene cosa rispondere,ma si stupì per l'ennesima volta,di come anche solo il suono della sua voce riusciva a tranquillizzarlo. Avrebbe lottato per lei. Per lei era disposto a vivere. "Beh, il re da un occhio solo ha perso la lingua?" gli chiese dolcemente. Dio,quanto amava quando faceva la finta orgogliosa. "Ti amo" Touka arrossì visibilmente,nonostante avessero iniziato a dirlo più frequentemente, ancora non si era completamente abituata a quelle due paroline. "Ti amo anche io,idiota" I due ritornarono a letto,e Kaneki riuscì a riposarsi tra le braccia della donna della sua vita. Almeno per i successivi 40 minuti,prima di svegliarsi nuovamente perchè Touka iniziò a lamentarsi dei crampi alle gambe. Si,ce l'avrebbero fatta.