Videogiochi > Resident Evil
Ricorda la storia  |      
Autore: Nocturnia    05/08/2023    5 recensioni
Storpiati a vita.
Deformati dallo sguardo esigente di un Crono putrescente, piegati alla volontà di un dio mai riconosciuto.
I Wesker Children erano un abominio; uno scherzo grottesco e di cattivo gusto.
Non era stato per la loro innocenza violata che Albert si era erto a Zeus del nuovo mondo e nemmeno per un distorto e tardivo senso della morale.
Non era stato per spirito di vendetta e neppure per un mero impulso - un volgare istinto.

[Questa storia partecipa al contest "In sole 110 parole... o quasi! [III Edizione]" indetto da Mokochan sul forum Torre di Carta]
[Terza classificata al contest "In sole 110 parole... o quasi! [III Edizione]", vincitrice del premio giuria]
Genere: Angst, Hurt/Comfort, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albert Wesker, Alex Wesker
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Make me into anything, but just love me.”
- Chuck Palahniuk -





What a lovely sin



1.

Si inclina su di lui, cercandogli la bocca in un bacio languido, curioso - un segreto sussurrato nell'oscurità, tra un ansito spezzato e un gemito perduto.
Wesker le prende il mento tra le dita, inclinandole il viso verso il suo - le percorre le labbra con il pollice, spingendosi in lei con un abbandono disperato, sofferente.
E lo accoglie, Alex; risponde al suo bisogno con la medesima intensità, consegnandogli ciò che resta di lei, del loro dolore.

Di un sentimento innominabile - impossibile.

Alex viene, lo trascina in un orgasmo feroce - spietato e violento come la materia che compone i loro pensieri.
Wesker la trae a sé e respira.


2.

Pallidi, ieratici.
Simmetrici nei profili, nella scintilla crudele che anima i loro occhi - nel mezzo sorriso che taglia loro il viso.
Esperimenti, cavie, bestie: nulla di più.
Allevati, ibridati per essere animali da monta e riproduzione - il sogno putrefatto di un vecchio ormai morto.
Un progetto fallito, un'idea nutrita dall'ambizione e dall'avidità - un potere che li aveva distrutti, ricostruendoli poi a Sua immagine e somiglianza.
Alex si raggomitola contro il suo fianco, baciandolo sul petto, poco sopra il cuore.
Wesker socchiude un occhio, sfiorandole la schiena con la punta delle dita.
"Nevica, Al." gli dice, uguale alla bambina di anni prima.
Il cielo diventa bianco e bianco.


3.

Si aggrappano l'uno all'altro, distruggendo e massacrando e violando ogni cosa ci sia di buona e giusta al mondo.
Forse è amore, forse un sentimento diverso, in cui bisogno e solitudine si nutrono a vicenda - la triste storia di due bambini che ancora gridano e urlano e forse non siamo mai scappati da quei laboratori, Al.
Wesker intreccia le dita nei suoi capelli, strattona - la osserva flettersi in un arco di pelle e ansiti, offrendogli un corpo di cui conosce ogni spigolo, ogni curva.
Alex gli preme le unghie nelle cosce, facendolo sanguinare - rossa sulle labbra, tra i seni.
Nei loro occhi la verità libera e condanna.


4.

La trova seduta al centro del letto, un libro tra le cosce e un eclair in mano.
La guarda e per un attimo - un tremendo istante - è una malinconia dolente quella che gli schiaccia il respiro.
Alex passa alla pagina successiva, nell'aria vaniglia e cioccolato - tra le lenzuola stropicciate briciole e sangue.
Ed è bella, Alex: possiede l'eleganza degli idoli dimenticati, statue che il vento ha levigato nei secoli, rendendole distanti e ieratiche.
È bella e sta morendo - per colpa sua.
Wesker preme le labbra in una linea sottile, Alex solleva lo sguardo - lo trova, sempre.

L'Uroboros ti salverà.”

Fermarsi non era mai stata un'opzione.


5.

Il mondo non ha importanza.
L'umanità non ha importanza.
Nulla vale quanto il suo bisogno - la sua brutale volontà di averla con sé, per sempre.

In centinaia daranno la loro vita affinché una sola possa sopravvivere.

Wesker osserva Sushestvovanie, la neve scivolare lungo le vetrate del loft della Torre - il mare scontrarsi con le rocce nere e aspre di una terra inclemente come la sua padrona.
Un fulmine strappa l'orizzonte, illuminando gli spigoli e le asperità dell'isola - un luogo che era diventato rifugio per entrambi.
Alex si porta il lenzuolo al petto, fissandolo con un'espressione assonnata, quieta.
Al.” lo chiama.
Wesker si volta e risponde - sempre.


6.

Si porta la sigaretta alle labbra, inspirando e disegnando figure immaginarie sul suo addome.
Alex ridacchia, contraendo appena le dita dei piedi - un riflesso che possedeva fin da quando erano bambini.
Funzionerà.” le dice, espirando una nube di fumo.
Alex libera un hum condiscendente, stiracchiandosi sotto la sua mano - nuda, un filo biancastro intrappolato nella sottile peluria bionda tra le cosce.
Non sono compatibile." ribatte, ma non c'è acrimonia nella sua voce, risentimento.
Wesker getta la sigaretta nel bicchiere vuoto, curvandosi su di lei - enorme al confronto, una bestia in pelle umana.
Alex lo guarda, occhi trasparenti, artici.
Quando la bacia mormora una promessa e una speranza.


7.

Il tasso di mortalità è troppo alto.”
Nessuna risposta.
Non resterà nessuno, Al.”
Wesker la ignora, cancellando i messaggi non letti dal telefono.
È questo quello che vuoi?” gli chiede, posandogli una mano sulla schiena e il mento sulla spalla.
Wesker scivola con il pollice sullo schermo del cellulare, le suppliche di Excella perdersi in un silenzio assordante.
Che muoiano tutti?” insiste, ma c'è un'inflessione eccitata nella sua voce - estatica.
Wesker inclina il viso verso di lei, nei suoi occhi un baluginio feroce, possessivo.

E se non dovessi tornare?
Allora aspettami.

Il mondo è malato, Alex, non tu. Lo renderò compatibile.

Alex si raccoglie attorno a lui e sorride.


8.

C'è una cicatrice sul petto di Alex, poco sotto il seno sinistro.
È un reticolo biancastro, liscio: fili sottili che si schiudono come le zampe di un ragno, sfiorandole il capezzolo.
Wesker lo percorre con la punta delle dita, ricordando il momento in cui le aveva squarciato la pelle, raggiungendo un cuore che batteva allo stesso ritmo del proprio.
Alex si distende sotto la sua mano, punzecchiandogli un fianco con il piede.
Non fa male, Al.” mormora, ma tutto in loro fa male - tutto ferisce e scarnifica e uccide e libera.
Wesker la guarda, negli occhi una richiesta - una supplica.
Alex si solleva verso di lui e morde.


9.

Sono la manticora velenosa del mito, il mostro sotto al letto.
Sono il Babadook della storia, il sorriso tutto denti e sangue che galleggia nell'oscurità - la bestia, l'incubo.
Il profilo di Alex è sottile, spigoloso: un insieme di linee e curve che combaciano con le sue, facendolo sentire finalmente,

finalmente,

completo.
Inclina il mento verso di lui, sul fondo della pupilla un baluginio furbo, divertito.
E così il mondo morirà.”
Wesker tace e Alex si umetta le labbra, scivolando con lo sguardo lungo il suo corpo - nudo, tra le cosce un'erezione evidente, quasi dolorosa.
Per me.”

Silenzio.

Negli occhi di Alex il dubbio è diventato una gioia crudele.


10.

Sorge un'alba lattiginosa su Sushestvovanie, pallida e fredda.
Alex respira piano nell'incavo del suo collo, le gambe mollemente intrecciate alle sue e una mano sul petto, vicino al cuore.
Wesker le sfiora la tempia con il pollice, toccandola con una delicatezza di cui nessuno lo crederebbe mai capace.
La Torre si sveglia in un ronzio quieto, lontano: un mormorio che si confonde con il rumore della pioggia.
Si china su di lei, baciandole la fronte - sulla pelle argan e maninka, tra le cosce un miscuglio di entrambi.
Alex sorride nel sonno, arrotolandosi più vicina al suo corpo.
Wesker chiude gli occhi e promette a se stesso che non fallirà.





You are still the colour of my blood.
You are my blood.
When I look in the mirror it’s not my own face I see.
Your body is twice. Once you once me.
Can I be sure which is which?”
- Jeanette Winterson -



Note dell'autore: questa storia partecipa al contest "In sole 110 dieci parole... o quasi! [III edizione]" indetto sul forum Torre di Carta







   
 
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Resident Evil / Vai alla pagina dell'autore: Nocturnia