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Autore: Sleepesleep    06/08/2023    0 recensioni
Dalla Storia:
Giuseppe alzò gli occhi al cielo - Vai a parlarci -. -Perché io scusa? - chiese Selene mettendo su un'aria interrogativa. - Perché sei tu la medium - gli rispose con ovvietà l'altro. - Non sono una medium, te l'ho già detto, così sembra che io parli con i fantasmi - asserì lei contrariata. - Perché è quello che fai - obbietto lui.
- Per nulla, io istauro una conversazione cordiale con loro - rispose piccata Selene. - Il che equivale a parlarci - ribadì lui. Un roco urlò si alzo tra loro, la Borda gemeva in maniera terrificante Giuseppe terrorizzato si arrese - Qualsiasi cosa tu sia, vorresti per favore degnarti di far qualcosa -. Lei annuì asserendo - Va bene -
Genere: Comico, Mistero, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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CasoSparizione di Corrado Brallini
Colpevole: Strega (?)
Stato dell'indagine: in corso

L’appartamento era identico alla prima volta in cui erano entranti, sembrava che quei tre giorni non fossero passati e che quel luogo fosse rimasto bloccato nel tempo. Lisa Binasco, la madre del piccolo, li accolse con il medesimo sguardo spento << Salve >> sussurro debolmente. << Buongiorno signora >> ricambiò Giuseppe con gentilezza. << Ha notizie per me? >> chiese Lisa fissando ansiosa Selene. La ‘Non-Medium’ scosse leggermente la testa. La donna abbasso lo sguardo provata, Giuseppe desiderò sul serio poter far qualcosa per aiutarla, una qualsiasi cosa.
<< Perde spesso gli oggetti? >> chiese di punto in bianco lo ‘Stregone’ intromettendosi senza alcuna cura nella conversazione. << Si, a volte >> rispose Lisa incerta fissando l’uomo dubbiosa << Lei sarebbe? >>. << Questo è Caio Da Empoli >> lo presentò con serietà Selene e aggiunse << Il mio affidabile braccio sinistro >>. La Signora annuì debolmente << Salve >>.<< Ha per caso un ripostiglio? >> chiese lo ‘Stregone’ serio. La donna confusa ribatte << Come scusi? >>. Lo ‘Stregone’ alzò gli occhi al cielo infastidito << Lei ha uno ripostiglio, giusto? >>. Lisa annuì debolmente. E l’uomo riprese << Vorrei vederlo allora >>
La Signora Binasco diffidente disse << Non capisco a cosa posso esserle utile però >> e guardo tesa la Non- Medium. Selene alzò leggermente le spalle asserendo << Non chieda a me, Sempronio fa sempre quello che vuole >>. << Sempronio? >> ripeté sempre più confusa la cliente. << Voleva dire Caio >> la corresse Giuseppe regalando alla donna il suo miglior sorriso suadente. << Il ripostiglio >> disse con irritazione lo ‘Stregone’ incrociando le braccia. Lisa riportò l’attenzione sul di lui chiedendo.

<< Potrei sapere cosa sta cercando? >>. << No >> rispose l’uomo infastidito. << Come scusi? >> ribatte Lisa sgranando gli occhi. << No >> disse di rimando ‘lo stregone’ e con poca grazia la sposto per farsi spazio nell’appartamento. << Non mi vuole dire cosa sta cercando >> asserì la padrona di casa cercando di fermare l’uomo. << Questa conversazione è inutile, Giovanni occupatene tu >> disse ‘lo stregone’ facendo segno alla povera guardia del corpo.
<< Giuseppe , mi chiamo Giuseppe >> lo corresse l’altro uomo ormai rassegnato per poi << Signora potrebbe per favore assecondarlo, le assicuro che è molto bravo nel suo lavoro >>. La donna li osservò ancora incerto ma non si mosse << Seconda porta del corridoio >> disse debole, infondo quegli strambi erano la sua ultima speranza di trovare suo figlio, gli unici disposti a crederle. Giuseppe gli sorrise gentile per poi seguire gli altri due verso il suddetto ripostiglio, entrò solo lo ‘stregone’ mentre loro attendevano fuori << Cosa stiamo cercando? >> chiese. << Francesco dovresti saperlo >> lo riprese schernendolo Selene. << Fanculo, stronza >> disse il giovane facendo una smorfia ma non aggiunse altro dato che ‘lo stregone’ si era inginocchiato lentamente, busso rumorosamente sul pavimento per tre volte per poi poggiare una bottiglietta di piccole dimensione su di esso sembrava contenere alcol << Per voi >> disse e aggiunse duro << Ho bisogno di sapere cosa è accaduto quando è sparito il bambino >>. Una serie di piccoli occhietti apparvero dall’oscurità strisciando verso di loro. << Ma che sono quelli? >> chiese facendo qualche passo indietro Giuseppe. << Folletti >> rispose pacata Selene. Il giovane impallidi farfugliando << Cosa? Non erano piccoli e verdi >>.

<< Sono verdi e piccoli >> gli fece notare la donna ridacchiando. << Sono serpenti >> ribatte nervoso il giovane. << Non proprio, somigliano più alle iguane. >> disse lei abbassandosi per vederle meglio, era impressionante come nulla riuscisse a turbarla. << Certo, perdonami per un simile errore. Cosa stanno dicendo? >> disse tirandola di nuovo in piedi per avere informazioni, infondo lui riusciva solo a vedere quelle strane creature che sibilavano, non coglieva parole in quei versi. << Al momento hanno insultato le scarpe di Maga Mago >> gli riferì lei scuotendo la testa e aggiunse << Ora hanno detto di aver visto il bambino uscire dalla finestra >>. << è impossibile siamo al sesto piano >> gli fece notare Giuseppe logico. << Forse siamo di fronte a un fenomeno di levitazione >> disse dubbiosa Selene. << Non credo proprio >> la riprese ‘lo stregone’ e si alzò continuando << Secondo i parassiti, il bambino lo ha preso qualcosa da fuori, forse il mio intuito non si era sbagliato, sicuramente centrano le streghe >>. << Ma streghe tipo Sabrina vita da strega o più tipo la Strega del Nord del Mago di Oz? >> chiese la ragazza curiosa. << Non conosco nessuna delle due >> rispose inclinando la testa l’uomo. Giuseppe tradusse ancora agitato << Intende buone o cattive? >>. ‘lo Stregone’ gli rivolse un’occhiata scettica << Paolo smettila di fare domande stupide, una strega con buone intenzioni non rapisce un bambino da casa sua >>. << Già, non fa una piega >> concordo Selen ridirigendosi verso l’entrata dove la padrona di casa era rimasta ad osservargli.

Lisa non aveva mai creduto ai fantasmi o alle creature, infondo aveva passato la sua vita a dubitare di ogni cosa, eppure suo figlio era sparito, trascinato via da qualcosa di invisibile sotto i suoi occhi. Nessuno ovviamente le aveva creduto, nessuno a parte quella stramba agenzia del paranormale, era in preda ad un attacco di panico quando aveva incontrato quella Medium, pregava disperata per ricevere un qualche aiuto, i poliziotti però la snobbavano riferendogli sempre le stesse soliti frasi, così testarda si era seduta in attesa alla stazione di polizia finché non avrebbe ricevuto notizie. Ed ecco un poliziotto avvicinarla affiancato da quella donna, l’uomo gli aveva detto che Selene era specializzata in casi come il suo. Ecco come era arrivata a quella situazione, affidandosi a questa squadra di folli. << Lisa >> la richiamò Selene regalandogli un sorriso dolce << Non temere lo troveremo >>. La donna annuì piano rilassandosi.

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<< Quindi cerchiamo una strega? >> chiese Alessandra mentre sfogliava alcuni libri alla ricerca di nuove informazioni. << Almeno così hanno detto i folletti >> disse Peppe rendendosi conto da solo quanto la frase sembrasse assurda ma la sua interlocutrice non sembro farci caso dato che ribatte << E gli crediamo? I folletti sono degli stronzetti bugiardi >>. << Glielo ha chiesto Gargamella >> disse Selene divertita. Alessandra alzò leggermente gli occhi al cielo prima di richiedere << Di che tipo? >>. << Non lo so >> commento Selene stiracchiandosi, gli occhi della donna seguivano pigramente i movimenti del ventilatore sul soffitto che ruotava ipnotico. << Lei invece lo sa? >> provò Alessandra fissando ‘lo stregone’ che digitava veloce sul computer, l’uomo ignorò la sua domanda continuando a scrivere chissà cosa. << Adoro quando ci rende partecipi dell’indagine >> commento Giuseppe sbuffando. << Ho voglia di yogurt >> annunciò Selene alzandosi felina. << Oh no, non ci provare, dobbiamo lavorare >> la richiamo inutilmente Alessandra. Selene si avvicinò allo ‘stregone’, si abbassò silenziosa per sbirciare sullo schermo << In mia difesa mi piaceva quella lampada ma dovevo pur difendermi con qualcosa, quel vampiro non mi voleva proprio lasciare andare >> disse. L’uomo finalmente stacco gli occhi dallo schermo fissando il volto rilassato della donna << Mi è costato 1.000 euro a quanto pare >> gli riferì. Lei sorrise ammaliante << Scusa >> sussurro << Vuoi dello yogurt? >>. << No >> rispose lui rispostando gli occhi sullo schermo. Selene si rialzò << Voi invece? >> chiese spostando lo sguardo tra loro. << No, grazie >> disse Giuseppe poggiando l’ennesimo libro sul tavolo. << Io vorrei che tu ci dessi una mano >> la riprese Alessandra. << Bene, allora, ci vediamo dopo >> asserì lei ignorando l’ultimo rimprovero prima di uscire però fu bloccata da una voce profonda che disse << Usa la luce >>. Selene si voltò verso lo ‘stregone’ che la fissava in attesa << Solo se devo >> gli riferì. << Fai in modo che non si ferisca >> disse poi lo ‘stregone’ riprendendo a digitare sulla tastiera.

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Le strade erano colme di persone che si affrettavano a rincorrersi tra loro, Selene li osservò placida, sospirando disse << Lui ti ha detto di seguirmi? >>. << Non esplicitamente, ma immagino che l’ultima frase fosse rivolta a me >> disse Giuseppe pacato. << Lo credo anche io >> convenne Selene mentre percorreva distratta la via. << Il negozio di yogurt lo abbiamo superato ne sei cosciente vero? >> chiese Giuseppe curioso sbirciando l’espressione rilassata della donna. << Lo so >> confermò lei << Ma non stiamo cercando quello, per ora >>. << Vuoi che ti chieda cosa intendi o anche tu preferisci rimanere criptica? >> asserì sicuro. << Nulla può passare inosservato, un bambino che levita soprattutto, qualcuno lo ha visto >> gli riferì con sicurezza lei. << Non credo, la maggior parte delle persone dormivano a quell’ora e poi la gente non cammina con il naso in su >> disse ragionevole lui.
<< Chi ha parlato di persone? >> lo riprese Selene divertita, avevano di nuovo raggiunto il quartiere in cui abitava la signora Binasco. << Perché siamo tornati? >> chiese inquieto Giuseppe. << Fai un sacco di domande, lo sai? >> disse la donna divertita dirigendosi verso l’edificio a fianco, con tranquillità superò il cancello socchiuso ed entrò nel giardino. << Non possiamo entrare così a casa della gente >> disse nervoso Peppe cercando di afferare il braccio di lei per tirarla indietro. Selene fu però più veloce, dopo qualche passo in avanti però si fermò e saluto verso l’alto. Una folata di vento freddo lo costrinse a stronfiarsi le mani tra loro, strano prima era una giornata molto accaldata. << Ciao >> disse la donna a qualcosa che lui non colse. << Ho bisogno di qualche informazione, puoi darmela? >> chiese gentile mentre una figura trasparente prese forma, aveva fattezze quasi umane se non fosse per la mancanza di corpo, era come se fosse solo una figura riflessa nell’acqua.

<< Un bambino è sparito dall’edificio di fronte, hai visto la strega che lo ha preso? >> disse Selene seria per poi aggiungere << Capisco, sei sicura? >>. L’essere femminile trasparente sembrò annuire per poi dissolversi. << Che cos’era? >> chiese Giuseppe toccando l’aria in cui si trovava in precedenza la creatura. << Un’ombra bianca >> gli riferì la donna sbadigliando. << Un che cosa? >> ripeté irritato, odiava essere quello nuovo a lavoro, il novellino a cui tutti dovevano spiegare ogni cosa, ma in sua difesa nessuno gli aveva mai parlato di ciò che c’era oltre il suo mondo, anzi prima di quattro mesi fa non ci credeva neppure, pensava che quelle creature appartenessero solo alle serie o ai libri. << In breve sono spiriti, ma non di persone, sono essenze nate da oggetti molto amati, ad esempio un anello che viene tramandato dalle generazioni come cimelio di famiglia può dar vita ad un Ombra Bianca >> gli spiego Selene concisa. Peppe annuì cercando di incidere quell’informazione su qualche parte del suo cervello << è quella essenza a cosa apparteneva? >> chiese. << Alla scultura esposta sulla finestra del quarto piano, a quanto mi ha detto il bis-bisnonno dell’uomo che abita la casa l’aveva completata da solo e ritraeva la moglie ormai defunta >> gli riferì lei lasciando il giardino << Ora posso prendere il mio yogurt >>. << Perché lo ‘Stregone’ mi ha chiesto di accompagnarti sembrava inoffensiva >> borbotto offeso Giuseppe lo aveva messo all’erta inutilmente.

<< Per lui non lo sono >> disse lei divertita << è il motivo per cui non sono venuta prima, se lui mi avesse accompagnato l’Ombra Bianca lo avrebbe attaccato o si sarebbe nascosta. E lo stesso motivo per cui i Folletti sono stati così obbedienti e gli hanno riferito la verità, lui è potente e loro lo percepiscono >> asserì con casualità Selene accelerando il passo << Forza siamo solo a pochi passi dal negozio, sei sicuro di non volerne? >> chiese ancora. Peppe annuì sicuro seguendola, le parole della donna lo costrinsero a stringere i denti nervoso, che quello strambo ‘stregone’ fosse potente lo sospettava ma quanto? E perché allora aveva bisogno di loro se era così potente?



 
   
 
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