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Autore: Spensieratezza    03/09/2023    1 recensioni
Questo è il seguito di "Riportami all'inizio." Albus e James hanno iniziato il viaggio nel passato, per cercare di salvare le persone care dei loro genitori, ce la faranno?
Per via di esigenze di trama, la storia si svolge a partire dal sesto anno dei malandrini, per cui anche il litigio tra Lily e Severus si colloca al sesto anno, invece del quinto
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Albus Severus Potter, James Sirius Potter
Note: What if? | Avvertimenti: Incest | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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- Questa storia fa parte della serie 'Riportami all'inizio'
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Silente si era fermato e aveva innaffiato la testa di Piton sotto la fontana per poi riprendere a camminare.
“Mi hai chiesto tu di farti scendere..ora vorresti risalire?”
“Sì, sì, la prego..”

“Più si va giù e più dopo si ritorna SU. “ disse Silente gongolando.
 
 
 
 
*

I due fratelli Black stavano discutendo animatamente davanti a un negozio di Mielandia.
Come erano passati dall’offendersi, a Sirius che cercava di avvinghiarsi al fratello mentre questi cercava piuttosto con scarsa convinzione, di spingerlo via, era un mistero, visto che era accaduto tutto ad una velocità impressionante.
“Torna da quella barbie smorfiosa!!” diceva il minore.

“Non mi piacciono le barbie, non sono mica una femminuccia come te!”diceva Sirius.
Uno schiaffo da parte del minore dei Black, lo rese attonito, ma solo per pochi secondi, poi ricomparve la sua solita verve ironica e maliziosa.
“Mmmm..come sei sexy quando alzi le mani. Rifallo, dai.” Gli disse Sirius, abbracciandolo per la vita.
“Sei un idiota..”

"Andiamo, fratellino..lo sai che mi ecciti soltanto tu!”
Regulus gli tappò subito la bocca con una mano. “Ma sei impazzito?”
Sirius gli leccò la mano che ritirò a disagio, guardandosi intorno.
“Visto? Sei tu quello che si vergogna di me, NON IO.” Lo sfidò Sirius.

“Non dirlo neanche per scherzo..se dovessero scoprirci..finiremo ad Azkaban o mamma e papà userebbero le maledizioni senza perdono, su di noi.”
“Dovevi pensarci prima, fratellino..”
“Ma perché fai così? Vuoi soffrire? È questo quello che vuoi?”

“Forse voglio essere libero di coccolare mio fratello, NON SOLO quando mi avvicino a qualche femmina per destare una sua reazione.” Disse abbracciandolo ancora di più.
“L’HAI..FATTO APPOSTA??” gridò lui.
Questa volta fu Sirius a tappargli la bocca.
“Le grida..solo a letto, fratellino.” Disse leccandogli il collo.
“Sei..un incosciente!”

“E tu sei..GELOSO..” disse per poi guardarlo ed abbracciarlo. “Come devo dirti che voglio solo te?”
“Adesso dici così ma dopo..ti stancherai di avere solo me..” disse Reg sull’orlo del pianto.
Sirius lo guardò malizioso.
“Vorresti un rapporto esclusivo, allora? Vorresti che praticassimo la monogamia, come le coppiette romantiche?”
“Tu no?”

“Non nego di non averci pensato molto in questi anni..il romanticismo non ce l’hanno certo insegnato Walburga e Orion..un certo tipo di sentimentalismo, me l’ha insegnato solo James e Remus..”
“LASCIAMI. MOLLAMI SUBITO, SCHIFOSO!”
“Aspetta..ho detto: un certo tipo. Non certo quello sessuale..ne esistono così tanti.”
Regulus adesso lo fissava con angoscia e aspettativa.

“Ci sono così tante corde nel cuore che un individuo può toccare, per farle vibrare all’altro..così tanti individui diversi..alcuni le fanno suonare..alcuni parlare…altri cantare..così tanti individui per così tante emozioni diverse..così come esistono tanti romanticismi DIVERSI.”
“Tu non mi ami, Sirius..”

“E tu sì? Rischiereresti tutto per me? Andresti contro tutto e tutti per me?”
Regulus tentennò. “Non lo so.”
“Io ti amo già adesso, Regulus..QUI E ORA..tu vuoi il per sempre? Mi hanno insegnato che il PER SEMPRE distrugge tutto quello che si affida a lui..sei così ansioso di raggiungerlo?”
“Io..”

“Ma noi siamo QUI E ORA..il qui e ora non distrugge nulla..e io ti amo ORA, Reg..non domani..nè tra dieci anni..ORA..”
“Ti amo anche io, Sirius.”
Regulus si sporse a baciarlo e Sirius ricambiò con passione.
Sirius si spostò a fatica da lui.
“Chiedere ad un uomo di amare di più, è condannarlo a morte, farlo soffrire. Vuoi che io soffra, Reg?”

“No..no..no!” disse Regulus accarezzandogli i capelli.
“Allora non farlo!” gli chiese con disperazione.
E Regulus lo baciò ancora. Con trasporto, con sentimento. Incuranti di chiunque potesse vederli.
 
James e Albus li guardavano affranti e preoccupati.

“Non lo ama..non come vorrebbe Regulus..non ancora..” disse Albus.
“Come si può convincere un uomo ad amarti di più?”
Facendolo soffrire..”
James lo guardò stupito.
“Regulus non farebbe mai soffrire Sirius!”

“Non volontariamente, magari. Sappiamo tutti e due cosa è successo tra di loro, nella timeline originale, vero? La fuga di Sirius dai Potter..Regulus che diventa mangiamorte.”
“ALBUS! Noi..stiamo cercando di risparmiare ai fratelli Black tutto questo dolore. Te lo ricordi, vero?”
Albus non gli rispose. Continuava a guardare i Black con un cipiglio pensieroso, quasi sadico.

Albus! I Black sono delle vittime! Abbiamo giurato di salvarli! Dimmi che te lo ricordi!”
“Sì..ma a Sirius non farebbe male una piccola lezione..”
“VAFFANCULO, ALBUS!”
Albus si girò, sbalordito, trattenendolo per il braccio.
“Ma che ti prende?”

“Basta, io mi tiro fuori. Se vuoi giocare al tuo vecchio TE, non avrai la mia approvazione!”
“Ma che diavolo stai dicendo?”
“Lo vedo quello sguardo..lo vedo come lo guardi…tu..sta uscendo fuori la versione del tuo vecchio te..quella macchiavellica..quella che gioca con le persone..”
“Ah, è questo quello che pensi di me?”

“È quello che pensano TUTTI, cazzo!” quasi gridò James.
Albus lo fissò stupito.
“Sei ricordato per essere un manipolatore..un sadico, vecchio, manipolatore. A cui non interessano i sentimenti degli altri. Egoista, e CRUDELE!”
“Io..non sono così!”

Certo che lo so, certo che lo so, cazzo! Ed è per quello che mi fai così tanto incazzare, perché tu non sei così..allora perché continui a fare così?”
Ora James era diventato triste.

“Mi dispiace..” disse Albus triste. “Io non lo so perché mi comporto così..ma non lo faccio con cattiveria..forse è iniziato con il piccolo Tom..io potevo FERMARLO..potevo PREVEDERE la sua malvagità adulta..l’ho conosciuto quando era ancora un bambino..eppure ho scelto di ignorarlo! E tutto il male che ne è uscito fuori..è stato  A CAUSA MIA!”
“Non sei responsabile delle azioni di Voldemort!”

“Tutto quello che ho fatto dopo, è stato perché credevo che se fossi riuscito a controllare le azioni di TUTTI, avrei evitato forse altro MALE.”
James lo guardò a bocca aperta.
“Non l’ho..mai detto a nessuno.”
“Non me l’hai mai detto..”
“James..io..mi dispiace..”
“Albus..”

Si baciarono anche loro. A poca distanza dagli altri due fratelli. Con disperazione, con amore.
Quando finirono di baciarsi, i due fratelli Black erano scomparsi.
Li cercarono. Inutilmente.
“Come due stelle nella notte..come le costellazioni da cui prendono nome..così sono i due fratelli Black..evanescenti, invisibili..sfuggenti.” disse Albus.

“Così tanto poetico, Albus. Ma non farti sentire dal traditore, o sarebbe subito pronto a cercarli per rubare un po’ della loro luce.”
“A proposito, non credi che dovremmo cominciare a preoccuparci di Minus?” chiese Albus.

E i due fratelli Potter andarono a cercarlo.

















Note dell'autrice: Lo so che stona un po' la parte iniziale e che avrei dovuto inserirla nel capitolo precedente, ma se mi è venuta in mente dopo, che devo fare? Ahahah comunque, volevo dire che la frase "più si va giù e più dopo si ritorna su" è presa dal cartone " I gemelli del destino ahahah
   
 
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