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Autore: Un_eroina_alla_Yuei    05/09/2023    0 recensioni
[Kaoru/Cherry blossom x OC]
↣"Non credo sia una buona idea."
"Perché? A me si."
"Mi spieghi in che universo "salire su una tavola da skate con i pattini" è una buona idea?"
"A te è sembrata una buona idea innamorarti di me, quindi direi che alla fine nessuno dei due è messo bene."↢
Ema Ikeda crede che limitarsi e contenersi sia un buon modo per proteggersi, Kaoru Sakurayashiki è convinto che attenersi alle informazioni note sia la strategia migliore per evitare l'ignoto. Ma è risaputo che per vivere è necessario lasciarsi andare e fare un salto nel vuoto.
Genere: Azione, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ainosuke Shindo, Kaoru Sakurayashiki, Kojiro Nanjo, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una cosa che odiava di S era che non poteva vedere il cielo stellato notturno. La luce artificiale dei lampioni le impediva di vedere quei piccoli puntini luminosi che sapeva essere sopra di lei. Invece di tanto in tanto, tra un'acrobazia e l'altra si ritrovava a vedere sprazzi di cielo nero come la pece. A volte si chiedeva se fosse l'unica a sentirsi persa per qualche secondo a vedere quelle chiazze comparire e scomparire davanti ai suoi occhi. Anche quella sera la sensazione era la stessa. Le ruote dello skate produssero un tonfo sordo contro il cemento che però si perse e si confuse con gli altri rumori che riecheggiavano per le piste di S.

"Wow SWAN, quell'heelflip è stato magnifico!"

"Diamine, sembra che per te la forza di gravità non esista. Sembra che tu stia in aria per ore e non per secondi."

La donna si girò nella direzione dei due ragazzi che le avevano rivolto quei complimenti e sentendosi lusingata sorrise. Conosceva di vista i due ma non aveva idea di quali fossero i loro nomi. Il ragazzo sulla destra aveva corti capelli corvini parzialmente nascosti da un berretto blu che riprendeva il colore dei suoi occhi. Ema ricordava di averlo visto eseguire parecchie volte dei pressure flips quasi sempre con successo. L'altro ragazzo invece, che dimostrava avere qualche anno di più dell'altro, lo aveva visto ad S solo di recente e, a giudicare dallo stato della sua tavola, una long board verde e quasi nuova, doveva aver appena iniziato a fare skate.

"Non sono stati i migliori che ho eseguito ad essere sincera. Avrei dovuto sfruttare meglio la velocità che avevo prima dello stacco."

Abbassò poi la testa e guardò la tavola. La fece scorrere avanti e indietro e notò che non seguiva esattamente la linea retta che desiderava. Si annotò mentalmente di doverle cambiare e aggiunse

"Anche le ruote sono parecchio consumate e ho avuto quindi una traiettoria di uscita inclinata. Non il massimo insomma."

Ammise Ema in modo sincero e ripensando ai trick a cui i due stavano facendo riferimento poco prima. Il ragazzo corvino spalancò gli occhi incredulo

"Vuoi dire che sei stata in grado di fare di meglio di quello?"

La donna annuì, ignorando la reazione che aveva ricevuto. L'altro ragazzo era rimasto in silenzio e invece di stupirsi aveva alzato un sopracciglio scettico. Ema con lo sguardo ancora fisso sulla rampa da cui era appena scesa non notò il sorriso che si stava formando sulle labbra di quest'ultimo.

"Cosa ne diresti di perfezionarti in un beef contro di me?"

La corvina si voltò di scatto, lo sguardo prima pensieroso si era trasformato in uno serio. Il corvino che ormai era diventato solo uno spettatore guardò allarmato l'amico e poi lanciò un'occhiata a SWAN studiando la sua reazione, poi sussurrò all'amico

"Bro, cosa stai facendo?"

"Nah, grazie..."

Si fermò a metà frase non avendo idea di quali fossero i loro alias.

"RICK."

"RICK. Credo che continuerò ad allenarmi sulle rampe."

Il castano non sembrava affatto soddisfatto della sua risposta e non si impegnava minimamente a nasconderlo, cosa che fece innervosire la donna poichè aveva una mezza idea di quale sarebbe stata la prossima mossa del ragazzo. E sapeva che non le sarebbe piaciuta.

"Allora sarà un beef ufficiale. Niente sperimentazioni, seri fin dal fischio d'inizio."

Ema chiuse per un breve attimo gli occhi. Odiava le persone insistenti ma sperava che il ragazzo non avesse recepito il messaggio: non accettava il suo beef.

"No grazie, RICK"

Calcò particolarmente l'alias, il tono era leggermente innervosito e questo cozzava decisamente con il sorriso finto che le adornava le labbra.

"Cosa? Dammi una ragione per cui..."

Prima che potesse finire di parlare l'amico con il berretto intervenne. Si frappose tre lei e il ragazzo e le rivolse un sorriso di scuse.

"Ignoralo SWAN, non era sua intenzione essere maleducato."

L'altro lo guardò stralunato, ma venne ignorato. La donna scosse la testa

"Non preoccuparti, credo che abbia capito che non accetterò. Vi saluto, buona serata."

Prima di allontanarsi sentì il ragazzo con il berretto rimproverare l'altro.

"Cosa ti avevo detto prima? Non sfidarla, lei non accetta nessun beef."

Risalì nuovamente sulla sua tavola e tornò alla rampa per continuare a perfezionare i suoi tricks. Dall'alto della rampa vide i due ragazzi dove lì aveva lasciati ancora nel mezzo della discussione. Sospirò e tornò a concentrarsi sulla discesa davanti a lei. Episodi del genere ormai non avrebbero dovuto farle nè caldo nè freddo e invece eccola lì, combattuta tra il lasciare le cose come stavano e scendere dalla rampa e accettare il beef. Ma non poteva. Rimase quindi lì, la tavola sull'orlo della rampa sospesa nel vuoto e tenuta ferma solo grazie alla pressione del piede. Strinse le mani a pugno frustrata. Probabilmente se non avesse indossato i guanti sul palmo delle mani avrebbe i solchi a forma di lunette delle unghie.

"La solita routine."

Mormorò sotto voce come a volersi incoraggiare. Ormai aveva fatto di queste tre semplici parole il suo mantra. Lanciò un'ultima occhiata al punto in cui avrebbero dovuto trovarsi i due skater ma non li vide. In parte sollevata si lasciò scappare un sospirò. Poi alzò il piede dalla tavola che cadde verso il basso e la donna si diede lo slancio per saltare e atterrare nuovamente sulla tavola.

"La solita maledetta routine."

꧁❦꧂

La mattina seguente all'ennesimo rifiuto di un beef Ema si recò da "Dope sketch". Solitamente si recava da "Roller speed", un negozio che vendeva articoli per skater vicino a casa sua. Il negozio era però chiuso poiché il proprietario era in vacanza e la donna aveva dovuto cercare altri negozi. Aveva sentito il nome "Dope Sketch" sulle bocche di molti degli skater che frequentavano S e la sera precedente, quando aveva notato di necessitare di un paio di ruote nuove, aveva deciso che era arrivato il momento giusto per verificare di persona se il negozio era effettivamente ben rifornito come si mormorava nella comunità.

Prima di entrare alzò lo sguardo sull'insegna che riportava il nome del negozio. Era semplice nel suo stile. Le lettere nere e rosa occupavano la parte superiore della facciata. Quella inferiore era occupata da dei poster che riportavano le offerte e i nuovi arrivi e dalla porta a vetri. I pannelli trasparenti erano riempiti di sticker e un cartello comunicava che il negozio era aperto. La donna entrò e si guardò intorno curiosa mentre stringeva la mano intorno allo spallaccio della custodia dello skate. L'ambiente era sicuramente accogliente e il bancone e il tavolo da esposizione in legno risaltavano in mezzo alla merce colorata. Sulle pareti erano esposti diversi modelli di tavole dai disegni più svariati e variopinti. In un angolo erano esposti gli articoli di abbigliamento a cui Ema non era interessata a cui quindi non prestò molta attenzione. In un angolo trovò poi lo scaffale che le interessava: fissi al ripiano erano esposti carrelli alle cui estremità erano fissate ruote di diverse dimensioni e tipologie. Incuriosita ne testò alcune mettendole in moto con un colpo del dito. Ne notò alcune che avevano delle decorazioni che una volta messe in movimento formavano dei motivi ben precisi. Smise poi di giocherellare e iniziò a studiarle con più attenzione alla ricerca di quelle che le servivano.

"Le serve una mano?"

Ema sobbalzò colta di sorpresa. Di fianco a lei era spuntato un ragazzo sui 17 anni dai capelli rossi. Aveva un'aria familiare ma in quel momento non ricordava minimamente dove lo avesse visto. Poteva essere al salone? No, probabilmente quel colore era il suo naturale. Per un breve attimo ne fu invidiosa ma poi tornò a alla realtà.

"Ah sì, stavo cercando delle ruote per la mia long-board, ormai si stanno consumando ed è difficile controllare la tavola. Mi servirebbero le più dure che avete in negozio."

Il ragazzo annuì e si accovacciò alla ricerca dell'articolo che potesse soddisfarla.

"Che diametro vuole?"

"Dai 54 ai 60 millimetri, non ho una preferenza basta che rientri in quel range. Ah, preferirei fossero bianche, ho visto che ne avete di diversi colori ma preferisco la resistenza allo stile."

Il rosso annuì e ridacchiò. Dopo qualche secondo si rialzò con in mano un pacchetto che conteneva 8 ruote che corrispondevano a quelle che cercava.

"Se vuole posso montarle le ruote qua in negozio se ha qua la tavola. Oppure può passare un altro giorno in caso non ce l'abbia qui."

Ema ripensò all'ultima volta che aveva provato a montarsi le ruote da sola. Non aveva gli attrezzi e aveva dovuto quindi chiederli in prestito a Kaoru. Il rosato dopo averglieli affidati, manco le stesse consegnando il sacro Graal, l'aveva ammonita e le aveva fatto promettere di riportarglieli interi. Quando si era messa all'opera una delle ruote sembrava fosse stata saldata al carrello e aveva chiesto quindi aiuto a Kojiro. Sfortuna volle che nel svitare la vite Kojiro avesse rotto il gambo del cacciavite. Inutile dire che la donna dovette subire l'ira di Kaoru, dalla quale però nemmeno il verde riuscì a sottrarsi. Dopo essere stata accusata di "cacciaviticidio" aveva deciso che le ruote le avrebbe sempre fatte montare in negozio.

"Mi salveresti la vita se le montassi adesso."

Ema si tolse dalla spalla la custodia in cui aveva riposto il suo skateboard e la allungò al ragazzo che la afferrò per poi allontanarsi e sparire dietro la tenda a fili che portava sul retro dove la donna immaginò si trovasse il laboratorio. Nel mentre che aspettava decise di darsi un'occhiata in giro e vedere se ci fosse qualcos'altro che attirasse la sua attenzione. Si accorse che vicino al bancone c'era un espositore di sticker e iniziò a guardarli con interesse. Quando si ritrovò tra le mani un pacchetto di sticker che avevano il disegno di piume di diverse forme e dimensioni Ema si ritenne soddisfatta. Sul dorso del deck della sua tavola erano attaccati diversi adesivi con la sagoma di piume. Essendo sticker però, una volta che la colla aveva finito il suo effetto, questi si staccavano lasciando degli spazi vuoti che la donna doveva riempire.

Si fermò per un'attimo davanti al bancone con il pacchetto in mano. Aveva appena ricordato dove avesse già visto quel ragazzo.

S.

"Oh no. Ti prego dimmi che non ha riconosciuto la tavola."

Sentì il veloce fruscio della tenda a fili e sulla soglia della porta era comparso il ragazzo che ora ricordava chiamarsi Reki. A giudicare dalla sua espressione sconcertata le opzioni erano due: o le aveva appena rotto la tavola o l'aveva riconosciuta. Ema cercò di ragionare, in fondo mancavano parecchi adesivi e in molti avevano l'usanza di attaccarne. Ci sarà pur stato qualche altro skater che ha tappezzato la sua tavola con sticker di piume, giusto? La sua era solo una tavola tra le tante.

"Tu sei SWAN?"

Come non detto. La tavola era inconfondibile.

꧁❦꧂

"JOE, smettila di ridere! Non è per niente divertente!"

Quando quella sera si era incontrata come al solito con Kojiro e Kaoru aveva raccontato loro di ciò che le era capitato quel pomeriggio. Kaoru l'aveva rassicurata dicendole che in fondo un ragazzo che frequentava S non aveva nessun tornaconto nel rivelare la sua identità e che quindi non aveva motivo di preoccuparsi. Il verde invece era scoppiato a ridere e la donna indispettita stava cercando di farlo smettere. Le sue risate si fermarono quando sentirono le urla eccitate degli altri skater che accoglievano gli sfidanti del giorno.  Ema non era molto  interessata a vedere il beef del giorno poichè si stava ancora tormentando per l'accaduto al Dope Sketch. Il disinteresse durò ben poco poichè riconobbe gli inconfondibili capelli turchini del ragazzo che aveva vinto contro SHADOW. L'episodio ormai era segregato in un piccolo cassetto della sua mente e la sua attenzione era completamente rivolta al  ragazzo di fronte a Langa. La felpa verde fluo sul cui cappuccio erano cucite delle orecchie da gatto permettevano a chiunque di capire che l'altro sfidante fosse Miya Chinen.

"Sono abbastanza confusa. Non era un novellino quello? Perchè diamine sta per affrontare un campione nazionale?"

In risposta i due uomini alzarono le spalle altrettanto confusi.

"Langa!"

I tre si girarono e videro la chioma scarlatta di Reki farsi largo tra gli altri skater e quando ebbe raggiunto il celestino gli allungò una long-board completamente diversa da quella usata nella prima sfida.

"Cosa stai facendo?"

Chiese Kaoru incuriosito guardando la donna che, al suo fianco, si stava calcando maggiormente il cappuccio sulla testa nascondendo la parte superiore del volto.

"Camuffamento. Magari ho ancora qualche possibilità di salvezza."

Il rosato roteò gli occhi cercando di non far notare il sorriso divertito che gli stava spuntando sulle labbra. Sfortunatamente anche quel giorno aveva dovuto rinunciare alla maschera.

"Dubito che in questo momento tu sia al centro dei pensieri del ragazzo."

Ema sbirciò da sotto il cappuccio spostando un poco le piume lilla e vide che il rosso stava scuotendo esasperato il turchino il quale sembrava non notare l'amico per quanto era seria e impassibile la sua espressione.

"Questo sembra interessante. Ehi, scommettiamo su quale ragazzo vincerà."

"Io passo. Anche tu stai pensando che questa volta a vincere sarà MIYA, giusto?"

L'occhiata laterale che scoccò il rosato al verde fu ricambiata da una stralunata di Koijiro

"Cosa? Siamo d'accordo?"

"Purtroppo sì"

"Che seccatura. Una volta tanto avrei potuto avere la meglio su SWAN e CHERRY e rivendicare parte dei soldi persi."

Ema scosse il capo ridacchiando.

"Se ti può consolare considera le tue sconfitte come una donazione per una buona causa."

"L'acquisto dei tuoi sticker non è una buona causa."

La donna alzò le spalle e tornò a concentrarsi sui due ragazzi che stavano aspettando il segnale per partire. Lo sguardo di Ema ricadde sulla tavola e alzò un sopracciglio incuriosita. Sicuramente non erano in molti quelli ad avere una tavola con degli appigli ma era sicuramente un miglioramento dal nastro isolante dell'ultima volta. Dopo che il segnale acustico e la sbandieratrice diedero il via libera ai due sfidanti loro partirono a tutta velocità. Quando i due sparirono dietro alla curva Miya era in testa. Le persone avevano iniziato ad incitare MIYA, ormai certe fin dall'inizio della sua vittoria. Sul monitor comparvero i due ragazzi. Ema incrociò le braccia al petto e sorrise intrigata vedendo che Langa sembrava non avere problemi a star dietro all'atleta tredicenne.

"Cosa? è migliorato così tanto in così poco tempo?"

CHERRY diede voce ai suoi pensieri che erano molto simili a quelli di Ema e Kojiro.

"MIYA è ancora in vantaggio però."

Aggiunse il verde non staccando lo sguardo dallo schermo e con tono piatto. Sembrava che stesse seguendo solo perché non avesse niente di meglio da fare. Ema invece era genuinamente interessata, c'era qualcosa nel novellino che la teneva incollata allo schermo in attesa della prossima mossa. Improvvisamente Langa fece virare la tavola dal percorso principale e si diresse verso un masso dalla superficie levigata. Si librò in aria ed eseguì una giravolta e un grab per poi atterrare nuovamente sul tracciato. Questa volta in prima posizione. Ema sorrise soddisfatta, questa non era la solita routine.

"Cosa è stato?"

Esclamò JOE guardando sbigottito lo schermo.

"Un rodeo andy. è una mossa dello snowboard."

Rispose Kaoru in tono pratico e non scomponendosi minimamente, come se avesse assistito a qualcosa di banale e scontato.

"Qualcosa di interessante potrebbe succedere qui! Ehi Kaoru, Ema, mi correggo. Scommettiamo!"

"Non chiamarmi con quel nome scemo!"

Il tono glaciale usato dall'amico fece trasalire Kojiro che venne colpito senza pietà dal calligrafo. Ema invece si guardò intorno sperando che nessuno avesse sentito. Probabilmente se la sua identità non fosse stata svelata dal ragazzo dai capelli rossi ci avrebbe quasi sicuramente pensato Kojiro.

"Ho un magnifico nome, lo so, ma per favore non urlarlo."

Borbottò la corvina ritornando a guardare il monitor dove Miya stava eseguendo un Railside superando nuovamente Langa.

L'inquadratura cambiò nuovamente e ben presto l'ambiente si tinse dei colori delle luci stroboscopiche che illuminavano la fabbrica abbandonata. I due skater fecero il loro ingresso. Miya fu il primo ad entrare sulla passerella e con maestria zigzagava lungo lo stretto passaggio tagliando la strada al turchino che ora sembrava essere in difficoltà.

"Gli snowboarder non possono saltare senza entrate."

Notò il rosato intuendo quale fosse la strategia del corvino incappucciato.

"È ancora un ragazzino ma riesce a dare sui nervi."

Osservò seccato JOE.

"Beh, credo sia arrivato il momento per lui di capire cosa può fare su uno skate."

"Cosa intendi SWAN?"

"Fin ora si è affidato completamente ed unicamente alla sua esperienza nel campo dello snowboard. Ma qui non siamo in montagna, siamo ad S. Se vuole vincere deve accettare il fatto che la tavola che ha sotto i piedi ha quattro ruote e che il percorso non è ricoperto di neve ma di cemento. Se lo capisce allora saprà come affrontare un beef."

E forse Langa aveva già cominciato a capirlo. Forse aveva già iniziato ad accettare il fatto che skate e snowboard fossero due mondi completamente diversi e aveva cominciato a vedere il percorso più con gli occhi di uno skater. Il ragazzo saltò sul corrimano arrugginito della passerella ed eseguì un 50/50 grind. Si sollevarono grida preoccupate e sorprese quando la telecamera spostandosi fece entrare nell'inquadratura il resto del corrimano. Una parte di esso mancava e il celestino sarebbe indubbiamente caduto. Ma così come era successo durante il beef contro SHADOW, Langa sconvolse ogni pronostico. Con un colpo di reni ribaltò la tavola usandola come ponte per superare l'ostacolo. Ema sogghignò divertita, quel ragazzo sapeva come giocare le proprie carte e come tenere nascoste le sue armi vincenti fino all'ultimo. Una vera e propria sorpresa continua.

Ora i due si stavano dirigendo verso il traguardo a tutta velocità per nulla intenzionati a cedere terreno all'avversario. E lo tagliarono. Ema, Kaoru, Kojiro e tutti gli altri presenti trattennero il respiro aspettando il verdetto. Un boato si sollevò dalla folla quando sul monitor comparve il volto del vincitore: Langa.

"Ah ah. Diamine che sfida! Per una volta tanto siete voi a dovermi dei soldi."

"Non ci provare, gorilla. Non abbiamo mai scommesso."

Ema scosse la testa e tornò a guardare perplessa il monitor. La sfida era finita ma stava ancora succedendo qualcosa. Anche i due uomini lo avevano notato e alzarono lo sguardo. La telecamera stava inquadrando lo spiazzo del traguardo dove stavano parlando i due sfidanti, che nel frattempo erano stati raggiunti da Reki. Ad attirare l'attenzione di molti fu però qualcosa che si muoveva tra la folla che si era accalcata intorno ai tre ragazzi. Un tappeto rosso si stava srotolando aprendo un varco tra le persone e terminò davanti ai tre.  Tutti i presenti seguirono quella striscia di tessuto scarlatto fino a quando non incontrarono la slanciata figura di un uomo che avanzava lentamente sulla sua long board. Ema strinse le mani a pugno e il nome che aveva invaso i suoi pensieri andò ad unirsi a quello che molti degli skater avevano iniziato a sussurrare

"ADAM."

♥︎♡︎♥︎

Angolo di Un_eroina_alla_Yuei:
Buon salve a tutti voi! Eccomi qui con il capitolo 3! Spero vi sia piaciuto. (●''●)

Ci tengo a precisare che la parte tecnica sulla tavola presente nel secondo paragrafo è stata scritta basandomi su quanto trovato su internet perché purtroppo di skate so abbastanza poco e devo affidarmi quindi ad internet. Se qualcuno di voi fosse più esperto di me e avesse notato degli errori o delle imprecisioni non esiti a farmelo sapere, così correggerò. ^.^

Anyway, per oggi è tutto quindi alla prossima e vi saluto. ʕ •́؈•̀ ₎

   
 
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