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Autore: TheSlavicShadow    15/09/2023    1 recensioni
[Multifandom: Sicuramente Marvel e Hetalia]
Raccolta di fanfic che partecipano alla challenge Writeptember 2023 del gruppo Hurt/Comfort Italia https://www.facebook.com/groups/337102974212033/
https://www.facebook.com/groups/337102974212033/?hoisted_section_header_type=recently_seen&multi_permalinks=981830993072558
Genere: Angst, Hurt/Comfort, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi, Slash | Personaggi: Prussia/Gilbert Beilschmidt, Russia/Ivan Braginski
Note: Raccolta | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
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Prompt: Solo mezza dose, In ginocchio
Fandom: Hetalia
Personaggi: Prussia, Russia
Pairing: RuPru

 

Tannenberg, 30 agosto 1914

 

“Tu devi essere davvero un deficiente. A Stallupönen non hai imparato nulla?” 

Era stato fatto prigioniero. In un modo stupido a suo avviso. Si era lasciato distrarre dalla disfatta sul campo di battaglia ed era stato ferito. 

Non era nemmeno sicuro che non fosse stato ferito proprio da quell’uomo che era appena entrato nella stanza in cui era stato portato.

Il colpo d’arma da fuoco era troppo preciso per poter essere quello di un normale soldato, ma del resto erano tedeschi. Erano stati istruiti da quell’uomo, e non conosceva un soldato migliore di lui.

“Stai giù. La ferita purtroppo non è mortale in alcun modo, ma ti farà male e ti farà passare la voglia di spingerti più a occidente.” 

“Mi fa male la spalla, Gilbert.”

“Foro perfetto. Da parte a parte. Non ha lesionato assolutamente nulla.” Lo aveva osservato mentre si portava una mano vicino alle labbra schioccava un bacio all’aria. Era stato lui. “Non troverai un cecchino migliore di me a questo mondo.”

“Avevi mirato alla testa, vero?” 

“Assolutamente no. Non sono un simile barbaro. Non volevo vedere il tuo cervello schizzare ovunque. Volevo solo darti una lezione.”

Lo aveva osservato mentre gli dava la schiena e preparava qualcosa. Per quell’uomo la guerra era un passatempo. Un passatempo in cui era troppo bravo sia come vincitore che come perdente.

“Ho solo mezza dose di morfina, ma dovrebbe fare effetto.” Gli si era avvicinato e senza avvertirlo aveva inserito l’ago nei suoi muscoli. “Oh, Ivan. Una smorfia per una cazzata simile? Ti sei proprio rammollito ultimamente.”

“Stai zitto.” Aveva distolto lo sguardo da quei occhi vermigli che lo scrutavano. “E fammi andare via, non voglio restare qui un minuto in più.”

“Se esci adesso ti sparano a vista, te lo dico per correttezza.” Lo aveva guardato ancora quando si era allontanato. Lo aveva visto preparare ago e filo, e mentalmente lo aveva ringraziato per quello. Se fosse stato in un altro momento avrebbe scaldato una lama su qualcosa e gli avrebbe cauterizzato così la ferita. Lo aveva già fatto. “Ti avverto che non sono molto bravo a suturare le ferite. La medicina non è tra le mie passioni.”

“A te piace solo un altro tipo di anatomia.”

“Ti cucio la punta del cazzo se non stai zitto.”

Il Russo aveva ridacchiato sotto lo sguardo torvo del compagno di lunga data. Poteva definirlo così, vero? Nonostante tutto Gilbert era suo da secoli e quelli erano solo screzi politici che poco avevano a che fare con loro due come persone

Si era portato un braccio sopra il viso, a coprire gli occhi. Gilbert lo aveva ridotto in ginocchio. Lo sapeva che non potevano avere speranze contro l’esercito prussiano. Gilbert ne era sempre stato così orgoglioso. Ma credevano che essendo impegnati a occidente, non avrebbero potuto reggere contro la sua armata, anche solo perché numericamente superiore. Ma si era sbagliato. Non avevano ancora la preparazione necessaria per sconfiggerli veramente.

“Un giorno conquisterò queste terre e sarai un mio sottomesso.”

“Sì, sì. Aspetta e spera che io mi faccia sottomettere da uno come te.” 

Aveva spiato da sotto il braccio il proprio compagno. Era concentrato mentre con cura gli ricuciva il buco sulla spalla. Con molta probabilità sarebbe guarita anche da sola quella ferita. Non vedeva una reale necessità di tanta preoccupazione, ma gli faceva piacere vedere Gilbert così preoccupato. Anche se era stato lui stesso a ferirlo solo perché era un sadico deficiente.

 
   
 
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