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Autore: OmegaHolmes    16/09/2023    2 recensioni
"Salve e benvenuti nel “Second Coming 2.0”. Non abbiate paura, il vostro messia è pronto a donarvi la migliore delle esperienze per la vostra vita ultraterrena.
Se lo meriterete.
Altrimenti, ci dispiace, ma sarete dannati per l’eternità. Buona fortuna!"
Aziraphale è il nuovo arcangelo supremo e si sta impegnando duramente per apportare i cambiamenti che ha progettato dopo tanti anni sulla Terra. La concezione della Seconda Venuta, però non lo entusiasma, scoprendo ben presto che nemmeno l’eclettico Gesù ne ha davvero voglia e che il Paradiso è molto più freddo di quanto ricordasse.
O
Crowley decide di mollare tutto e darsi all’allevamento di capre, ritrovandosi per l’ennesima volta immischiato in eventi divini del quale non voleva davvero più fare parte.
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Crowley, Metatron, Michele, Uriel
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Nota dell'autrice: Un grazie speciale a tutte le persone che stanno leggendo e mi lasciano commenti positivi, non avete idea di quanto questo mi riempa di gioia! Spero di non deludere le vostre aspettative <3

Un colpo secco e il libro si aprì imponente davanti alle mani abili a maneggiarlo dopo centinaia di secoli. La luce accecante circondava la figura minuta di quello che un tempo era stato un uomo, uno dei primi grandi profeti di Dio e ora ne era diventato portavoce. Metatron sfogliava il Libro della Vita con lentezza, precisione, alla ricerca di un nome specifico.

Era da parecchio che non lo faceva e non sapeva se fosse ancora facile come un tempo, ma era certo che se fosse riuscito nel suo intento… avrebbe cancellato Aziraphale per sempre dalla storia.

Gli aveva dato una seconda possibilità che non era riuscito a cogliere e ora non gli restava che agire…

“Signore!” una voce femminile accompagnata da una figura esile e sorridente fecero sospirare di frustrazione Metatron.

“Muriel…” si voltò a guardarla: “Cosa ci fai qui? Questa zona è privata…”

“Beh, ma io sono un’archivista, ho il permesso di entrare qui. Volevo solo dirle che è iniziata… gli arcangeli hanno dato il via… e Gesù vorrebbe vederla.” deglutì colta dall’improvviso imbarazzo.

“Molto bene, grazie Muriel.” e tornò a sfogliare il libro.

“… ha anche detto che è parecchio urgente.”

L’anziano sbuffò, lasciando il libro al suo posto e passando a fianco del giovane angelo: “Ti conviene iniziare a prepararti… presto ci sarà una guerra.”

“S-sì signore!”

Metatron scomparve oltre i pilastri candidi, mentre gli occhi di Muriel restarono rapiti a fissare quel Libro infinito.

Lei amava i libri.

O almeno, ora che li aveva conosciuti, li amava follemente.

Ne aveva letti 154 in due mesi, il che la rendeva molto orgogliosa e quello… era un libro spessissimo.

Era convinta che in Paradiso non ci fossero libri, ma forse si era sbagliata.

Trafitta dalla curiosità, si avvicinò lentamente, sporgendosi in avanti, verso il libro luminoso che con leggiadria si librava nell’aria.

Quando gli occhi neri si posarono sulle sue pagine, restò sorpresa nel non scorgere immagini o frasi, ma solo una lunghissima sfilza di nomi.

Lo prese tra le mani,leggendo velocemente i nomi, sorrise nel leggere quello di Aziraphale, che però era segnato di rosso.

Fece scorrere le pagine, trovandosi a trattenere il fiato quando ne lesse il titolo.

Dallo spavento lo chiuse di scatto e lo fece cadere sul pavimento con un gran tonfo.

Avendo passato gran parte dei secoli a leggere e a catalogare pergamene, documenti e verbali, prima di andare sulla Terra, aveva udito dell’esistenza di un solo libro, quello più meraviglioso e terrificante per ogni angelo, con cui i troni o i principati adoravano terrorizzare i cherubini…

Il Libro della Vita”.

Muriel ne aveva sentito parlare, ma non l’aveva mai visto o toccato in vita sua e sapeva bene che veniva aperto per un solo motivo…

Udendo dei passi in lontananza, prese il libro e lo nascose sotto la giacca e con un sorriso preoccupato iniziò a camminare veloce verso l’ascensore, ringraziando il cielo che nessuno, come sempre, facesse caso a lei.

Quando le porte dell’ascensore si chiusero, tirò un respiro di sollievo, prima di urlare: “Che cosa ho fatto?!”

 

***

 

“Credi che le tue capre resisteranno senza di te per un giorno?” chiese Aziraphale vicino alla Bentley, osservando Crowley chiudere il capanno.

“Sì… ho fatto in modo che siano nutrite a sufficienza e le ho munte. Credo possa bastare.” sospirò prima di salire in auto, subito seguito da Aziraphale che si voltò a fissarlo con un sorriso dipinto sulle labbra.

“Che c’è?” chiese Crowley infastidito dallo sguardo dell’altro.

“Stavo pensando… che siamo di nuovo come hai vecchi tempi.” ridacchiò: “Come due detective.”

“Noi… noi non siamo, detective angelo…” sbuffò il demone mettendo in moto: “Siamo due… due…”

“Due fidanzati, allora.” arrossì appena l’angelo, abbassando lo sguardo luminoso d’eccitazione.

“Ngh…” Crowley stava emettendo fumo tanto lo imbarazzava dirlo ad alta voce: “...forse.”

Aziraphale si mosse sul sedile, emozionato, iniziando ad armeggiare con la radio in cerca di musica, facendo sbottare il demone: “La vuoi smettere? Quando guido io, la macchina non si tocca… okay?”

“Oh, come sei scorbutico tutto d’un tratto!” sbuffò il biondo, unendo le mani in grembo: “… non pensavo che delle capre potessero renderti tanto suscettibile.”

Crowley non rispose, tirando su dal naso dopo qualche istante, attirando l’attenzione dell’angelo: “Oh Crowley caro, non le succederà nulla.”

“E tu come fai a saperlo?!” rispose secco: “Non le ho mai lasciate sole, nemmeno un giorno… e ieri hanno avuto un trauma… insomma, penseranno che le ho abbandonate…”

La mano morbida di Aziraphale andò a posarsi sul suo braccio: “Tesoro, te lo prometto, staranno benissimo. Ora, temo che sia il caso di capire come dobbiamo procedere…”

“Tu non puoi tornare in paradiso, io non posso tornare all’inferno… siamo da capo.” sbuffò il demone.

“Forse invece dovrei tornarci e-”

Il cellulare di Crowley squillò:

 

Salve parlo con il signor Crowley?” chiese una giovane voce agitata.

Chi parla?” chiese il demone.

Sono Muriel, l’angelo che ora sta nella libreria di Az-”

Muriel!” la chiamò esultante l’arcangelo: “Cara come stai?”

A-Aziraphale! Ciao! Ecco… io temo di aver combinato un bel pasticcio.” deglutì sonoramente.

Cara… che cosa succede? Stai bene? Dove sei adesso?”

Io… io sono tornata alla libreria… … perché ho preso una cosa che non avrei dovuto prendere in Paradiso.”

Che cosa hai preso?” chiese l’arcangelo decisamente confuso.

U-un libro.”

Aziraphale rise: “Ma mia cara non ci sono libri in Paradiso…”

I-in realtà ne esiste solo uno…”

E che libro hai preso?”

I-Il Libro della Vita…” squittì la ragazza.

CHE COSA?!” urlarono entrambi, mentre Crowley frenò seccamente in mezzo alla strada.

Lo so! Lo so non avrei dovuto farlo, ora sono nei guai, lo so, è solo che vedete, ecco Metatron voleva usarlo per cancellare Aziraphale e io-”

Oddio mi sento male…” iniziò a farsi aria il biondo, cercando di allargarsi il colletto della camicia, mentre Crowley non sapeva se ridere o piangere.

Il demone intervenne: “Shshshshshs… Muriel, mi senti?”

S-sì?”

Tu adesso prendi quel libro e lo nascondi, hai capito? Sei in una libreria… trova un posto e nascondilo. Chiuditi dentro… e non aprire a nessuno, per nessuna ragione. Stiamo arrivando. Ciao.”

 

Riattaccò la chiamata, voltandosi di fronte ad un Aziraphale molto agitato, al limite di un attacco d’ansia.

“Crowley sto per morire.” deglutì il biondo: “Lo sapevo… Me lo sento, sento il braccio sinistro formicolare, sto per avere un infarto…”

“Angelo.”

“Beh, cosa mi potevo aspettare…” aveva iniziato a piangere: “Sfidi il Paradiso, gli dici di lasciarti stare e loro...è ovvio-”

“Angelo-”

“Oh Crowley, è tutta colpa mia, se solo non fossi andato se solo avessi dett- mmmmph!” Crowley gli aveva tappato la bocca con una mano, avvicinandosi al suo viso, parlando lentamente.

“Aziraphale, sei un angelo… non puoi avere un infarto. Ora... sei vivo e grazie a Muriel non ti succederà nulla. Devi darti una calmata, intesi?”

L’angelo annuì, tirando un lungo sospiro misto ad un rantolo quando il demone lo liberò dalla presa.

“Ora…” iniziò Crowley rimettendo in moto: “Andiamo a Londra e sistemiamo le cose. Nessuno morirà fino a quando ci sono io, okay?”

 

***

 

Gesù stava ancora sorseggiando con gusto il caffè che Metatron gli aveva offerto appena era tornato in Paradiso, quando gli arcangeli lo raggiunsero: “Ha chiesto di vederci signore?”

“Ehi! Ciao! Sì, beh… volevo dirvi che questa roba è davvero buona… prima mi sentivo così… non lo so, triste? Spaventato? Ma ora, wow… ho davvero voglia di fare questa… come l’avete chiamata?”

“Second Coming 2.0” rispose Michael sorridendo “Ed è già iniziata. Fra poche ore dovrà scendere sulla Terra.”

“E dovrò fare… BOOM?” disse euforico: “Sto scherzando! Non guardatemi così! Deve essere qualcosa… nel caffè. Va bene, tra un paio d’ore sarò pronto. Anche se dovremo essere al completo per portarla a termine.”

“Come?” deglutì Michael, stingendosi nel braccio fasciato: “Al completo?”

“Beh, io posso dare il via, ma senza l’arcangelo supremo, non si può fare molto…”

Nel frattempo li aveva raggiunti l’anziano Metatron: “Gesù, mi hai convocato?”

“Ehi! Sì! Adoro questo caffè! Cosa ci hai messo dentro?” sorrise l’uomo, avvolgendo un braccio attorno all’anziano.

“E’ una formula di mia invenzione… ora, credo tu debba venire con me, devo mostrati una cosa.”

L’uomo lo seguì, continuando a parlare su di giri su come quella bevanda calda gli avesse aperto gli occhi sul suo vero destino, fino a quando, raggiunta una stanza luminosa, il Metatron quasi non svenne: “E’… è sparito.”

“Cosa è sparito?” chiese il messia, guardandosi attorno: “Questa stanza mi sembra come tutte le altre.”

“Non capisci… è sparito… il libro…”

“Scusa amico, ma non ti seguo… che libro?”

“Il Libro della Vita.” deglutì terrorizzato Metatron, così sconvolto da non rendersi conto che in realtà Gesù stava sorridendo compiaciuto.

  
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