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Autore: Dragon mother    17/09/2023    1 recensioni
Isabella sta tornando da una breve vacanza insieme ai genitori. Poco prima di giungere nella sua città, l'auto su cui viaggia precipita in un laghetto. Lei viene salvata miracolosamente ma dei suoi genitori non vi è nessuna traccia... per alcuni anni...
Eccomi qui a ripubblicare questa storia dal mio vecchio account. Tutti i capitoli sono stati revisionati e all'occorrenza corretti.
Spero entrerete a dare un'occhiata.
Genere: Fluff, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Cullen, Carlisle Cullen, Edward Cullen, Esme Cullen, Isabella Swan | Coppie: Alice/Jasper, Bella/Edward, Carlisle/Esme, Charlie/Renèe, Emmett/Rosalie
Note: OOC, Otherverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Buongiorno ragazze, eccomi finalmente dopo tanto tempo.
Siamo arrivati all’ultimo capitolo di questa storia che spero vi sia piaciuta.
Innanzi tutto ci tengo a ringraziarvi tutte per aver letto e recensito i capitoli e mi scuso di non essere stata costante con gli aggiornamenti.
Non credo ci saranno capitoli extra ma qualora vogliate sapere come potrebbero essere i miei protagonisti tra qualche tempo, potete avanzare richieste ed io vi accontenterò.
Vi lascio alla lettura.
Un bacio grande e ancora grazie.
 
 
 
Bella


Dal giorno della trasformazione sono passati ormai 6 mesi e durante tutto questo tempo l’intera famiglia Cullen, la famiglia Swan ed io siamo stati davvero molto impegnati ad organizzare un matrimonio: il mio e di Edward e ancora non se ne vede la fine.
A nulla sono valse le mie richieste di avere una cerimonia ed un ricevimento sobri e con pochi invitati; richieste bocciate, ancora prima di averle espresse per intero, dalle mie ben presto cognate Alice e Rosalie.
A me non importava lo sfarzo, non interessava il colore delle tovaglie, se i fiori sarebbero stati delle rose, dei tulipani o dei garofani, decidere se  avere quattro bicchieri a commensale piuttosto che due, a me l’unica cosa che interessava era iniziare la mia vita con Edward.
“Ehi amore, che fai tutta sola qui?”
“Sto cercando di nascondermi dalle tue sorelle anche se so che non è possibile” scoppio a ridere della mia stessa battuta, consapevole che la privacy e la tranquillità in una casa piena di vampiri è proprio impossibile.
“Isabella Swan, devo dire che l’essere vampira ti dona parecchio, sei migliorata notevolmente sotto molti aspetti” mi sussurra soffiandomi all’orecchio.
Eh sì, tutto è migliorato da 6 mesi a questa parte, anche i miei sensi e le mie emozioni si sono accentuate: adesso tutto è innalzato all’ennesima potenza.
Ogni minima carezza, ogni bacio di Edward accende il fuoco dentro di me e questo lui lo sa bene e se ne approfitta.
“Signor Edward Cullen, non dovrebbe giocare così con le sensazioni di una giovane donna, non le si addice” rispondo fintamente offesa
“Ma non è colpa mia, è la signorina in questione che mi provoca” borbotta sogghignando
Lo guardo di traverso, cosa che facevo anche da umana e lui ridacchia di me.
“Va bene, forse ho io la soluzione”
“Ah sì?” domando incuriosita
“Sì e la mia soluzione è questa”
Prende il mio viso tra le mani e a velocità umana appoggia le sue labbra sulle mie.
Sono fresche come le mie, ora che siamo entrambi vampiri.
Mi bacia dolcemente ma questo sembra non bastargli quindi approfondisce il contatto.
Non mi sono mai abituata ai baci di Edward e tutto questo scatena in me un turbinio di emozioni a cui non riesco a resistere.
“Scusami ma mi sei mancata parecchio ultimamente, con tutti i preparativi per il matrimonio, quelle due streghette ti portavano via da me anche per una sciocchezza”
 
*Ti ho sentito Edward*
 
*Chi sarebbero le due streghette?*
 
Una risata isterica parte da entrambi, consapevoli che le sorelle, scherzosamente ce l’avrebbero fatta pagare.
“Per fortuna manca una settimana, non ce la faccio più ad aspettare” borbotto appoggiando il viso sul suo petto.
Nonostante io sia uno dei più pericolosi cacciatori del mondo, alcuni lati umani si fanno ancora sentire.
“Bellaaa, scendiii.. dobbiamo ancora scegliere il colore dei cuscini per le sedie” urla Alice per farsi sentire meglio.
Non servirebbe urlare per farsi sentire ma Alice è così, a lei piace essere teatrale.
“Vado, prima faccio e prima torno da te”
 
Guarda che ti ho sentita, ingrata.
 
Mi porto una mano alla fronte, in segno di resa e scendo per raggiungere Alice.
 
 
Una settimana dopo
 
Oggi finalmente è il grande giorno.
Mi sento tranquilla, con quella piacevole sensazione di farfalle nella pancia che credo mi accompagnerà fino a stasera.
Mio papà è già pronto e vestito di tutto punto e mi aspetta di sotto; io sono appena passata sotto le grinfie (si fa per ridere) di Rosalie per l’acconciatura e Alice per il trucco e devo solo indossare l’abito.
Sia Alice che Rosalie sono state molto brave, hanno esaudito in pieno i miei desideri, almeno in questo, realizzando un’acconciatura semplice semiraccolta con qualche boccolo sulle spalle e un trucco leggero dai toni delicati.
Il vestito, beh per il vestito mi ha consigliata la mamma.
Ho scelto un abito a sirena, bianco con un po’ di coda e le maniche di pizzo.
Non ho avuto nessun indizio sul vestito di Edward e tutti sono stati molto attenti a non farmi scoprire niente ma nonostante la curiosità devo dire che non mi importa più di tanto, fra poco potrò vederlo e sarà di certo stupendo.
“Siamo pronti, Bella quando vuoi puoi scendere”
Alice mi avvisa che il momento è arrivato.
Papà mi si avvicina prendendomi per mano come a volermi incoraggiare.
Gli sorrido e con un cenno del capo lo invito ad avviarci per le scale.
La cerimonia e anche il ricevimento sono stati allestiti nel grande parco di casa Cullen e niente è stato lasciato al caso, nonostante io avessi insistito per una festa alquanto sobria.
Il percorso da casa al luogo della celebrazione è stato cosparso di petali di rose bianche, come il mio bouquet.
“Attenta a non inciampare” mi sussurra mio padre per paura che l’emozione faccia brutti scherzi.
Sogghigno all’impossibile eventualità della cosa, incurante della gente che mi sta guardando, chi invidiosa chi sognante di voler essere al mio posto.
Questo tratto di giardino che mi divide da Edward non finisce mai e nonostante abbiamo davanti a noi l’eternità, non vorrei sprecare nemmeno un secondo di questo prezioso tempo.
Tra un sorriso e l’altro rivolto agli invitati intorno a me, finalmente posso scorgere l’arco sotto il quale Edward mi sta aspettando.
Quando lo vedo e lui mi sorride beh, lì è l’inizio di tutto.
Solo qualche attimo dopo mio padre mi consegna a lui che mi accoglie dandomi un leggero bacio sulla fronte.
“Sei bellissima, ma di questo non avevo dubbi” mi sussurra subito dopo.
“Devo dire che neanche tu sei niente male” borbotto strizzandogli un occhio
A cerimonia conclusa, impaziente di aspettare ancora, Edward mi prende tra le sue braccia e mi bacia dolcemente.
“Non resistevo più, finalmente tutti sanno che da oggi sei solo mia” borbotta causandomi una risatina
“Io sarò migliorata ma anche tu sei cambiato, non eri così audace”
“E ti dispiace?” mi domanda fintamente preoccupato
“Oh no signor marito”
“Perfetto, mia signora moglie” mi risponde ed entrambi scoppiamo a ridere felici come non mai.
 
La festa entra nel vivo quando inizia la musica.
Il primo ballo è quello con mio padre.
Non avrei mai immaginato così il giorno del mio matrimonio né tantomeno che mi sarei sposata con un vampiro, ma oggi sono così felice che non potrei chiedere di più dalla vita.
“Sono felice per voi, per te bambina mia e sono sicuro che starete bene insieme”
“Grazie papà, ti voglio bene” se potessi piangere, conoscendomi in questo momento sarei una fontana.
“Ti voglio bene anche io, piccola” mi risponde stringendomi a sé.
“Ehi, non vi state forse dimenticando di qualcuno?” borbotta mia madre fintamente offesa.
L’abbraccio si allarga per fare posto anche a lei mentre dagli invitati parte un forte applauso.
Amici, conoscenti e parenti dei Cullen sono accorsi per questa giornata e tutti si stanno divertendo tra balli e canti.
Seduta al tavolo nuziale posso osservarli: c’è chi canta cercando di azzeccare le parola, chi balla goffamente sbagliando pure il tempo e qualcuno si riempie il piatto di cibo che poi non mangerà ma tutti sono allegri, tutti festeggiano e sono qui per noi.
“Un penny per i tuoi pensieri”
Da quando Edward ha scoperto come leggere i miei pensieri, quello era un momento speciale, tutto nostro.
Ma ora che anche io sono un vampiro, purtroppo non potrà più accadere.
Lui però non sa che ho una sorpresa da fargli.
“Uhm, sto pensando a quando darti il mio regalo di nozze”
Mi guarda stupito, se così si può dire, molto probabilmente incuriosito dalle mie parole.
“Regalo? Beh possiamo scambiarcelo quando finalmente resteremo da soli” mi risponde con fare ammiccante
“Signor Cullen, non perde tempo lei eh?”
“Con te mai. Anche se ora abbiamo l’eternità davanti a noi, non intendo sprecare neanche un attimo”
I suoi occhi si soffermano sul mio viso e per un attimo che sembra infinito mi ci perdo.
“Ti amo da morire Edward” sussurro accarezzandogli una guancia con il dorso della mano.
L’afferra tra le sue e la porta alle labbra per baciarla.
“Io di più Isabella” un brivido mi percorre la schiena a sentire pronunciare il mio nome per intero.
E’ sempre stato così, il suono di quelle lettere pronunciate da Edward hanno un potere afrodisiaco.
Legati in quel momento così intimo e speciale, veniamo interrotti da un rumore che definirlo assordante è poco anche per dei vampiri.
 
Dong dong
 
“Ah come siete dolci, prenderò spunto da voi per far colpo sulla mia Rose”
“Emmett!” urliamo insieme Edward ed io
“Emmett sei davvero un ingombrante orso” lo insulta bonariamente Alice, mentre Rosalie lo colpisce in testa con la sua borsetta.
Lui in risposta scoppia a ridere, trascinando tutti i presenti in una fragorosa risata.
“Emmett, dove diavolo hai recuperato quegli strumenti infernali?” chiede Edward alzandosi in piedi per raggiungerlo.
“Non pretenderai che io ti sveli tutti i miei segreti eh? Frughi già abbastanza tra i miei pensieri fratellone” borbotta fintamente offeso incrociando le braccia e scatenando un’altra ondata di risate.
“In che famiglia sono capitata” sussurro ridendo delle mie stesse parole.
“Oh, d’ora in poi questa famiglia sarà il tuo problema minore” mi sussurra Edward dandomi un bacio a bordo labbra.
“Edward, ci guardano tutti” borbotto un po’ a disagio guardandomi attorno
“Non sto facendo niente di male” dice dando un’occhiata alle mie spalle
“Dici che ci guardano tutti? No non quello là, no… No, ora anche lui”
Evitare di ridere è impossibile e anche lui lo fa, avvicinandosi a me per poi abbracciarmi.
 
I festeggiamenti proseguono fino a tardo pomeriggio, quando io sento il bisogno di ritirarmi con il mio meraviglioso maritino.
Ma i miei programmi vengono interrotti da Carlisle.
“Ragazzi, noi vorremmo darvi il vostro regalo di matrimonio e per farlo dovreste seguirci”
Edward ed io ci guardiamo, stupiti di non esserci accorti che avessero un regalo per noi.
“Torno subito, aspettatemi qui”
Carlisle si allontana tornando poco dopo con in mano una grossa chiave.
Non immagino proprio che tipo di regalo possa essere e questo accresce di molto la mia curiosità.
“Venite, seguitemi, non è lontano”
Ci avviamo verso il lato est del giardino, camminando sull’erba ormai fresca che dolcemente mi solletica i piedi.
Edward, al mio fianco, tiene la mia mano, visibilmente curioso del posto che stiamo raggiungendo.
Abbandoniamo il giardino e attraverso un cancelletto, sbuchiamo su di un sentiero di ciottoli bianchi, grazioso e ben curato.
Sembra di essere in uno di quei racconti per bambini, con prati, fiori e simpatici animaletti che si rincorrono felici.
“Siamo quasi arrivati” ci annuncia Carlisle
Il sentiero ci conduce nei pressi di un ruscelletto nascosto tra gli alberi ma la mia attenzione viene catturata da una costruzione completamente in sassi che si erge davanti a noi.
Una graziosa veranda con sedie e tavolini e tanti fiori a contornare gli spazi.
“Eccoci qui, a casa vostra”
Si avvicina all’ingresso, infila la chiave e dopo due giri, la serratura scatta.
Spinge il grosso portone di legno scuro che senza fatica si apre e ci invita ad entrare per primi.
Come tradizione vuole, per gli sposi, Edward mi prende in braccio e attraversiamo la soglia di casa.
Edward è senza parole tanto quanto me e questo è tutto un dire, lui non è mai senza parole.
Entriamo e veniamo accolti da un delicato profumo di fiori freschi, rose per l’esattezza.
Sono riposte in un alto vaso trasparente su di un tavolino a fianco del divano.
Ci troviamo nella sala, dove oltre al tavolino e al divano troviamo un televisore sulla parete opposta all’ingresso, una bellissima libreria colma di libri, un altro divano ed una vetrinetta ad angolo.
Sono senza parole, è tutto bellissimo.
“Vi piace?” chiede Esme impaziente
“Oh Esme è semplicemente perfetta”
“Sì mamma, è davvero deliziosa, è opera tua vero?”
“Sì, mia e delle tue sorelle” risponde indicando Alice e Rosalie al suo fianco.
“Ma proseguite pure con il resto della casa” ci invita lei
La sala è collegata alla cucina, che purtroppo sarà poco sfruttata, da un piccolo arco in mattoni davvero delizioso.
La cucina è proprio come è sempre piaciuta a me, anche il colore è perfetto, bianca e in legno.
Attraverso un corridoio raggiungiamo il bagno, uno studio e un’altra stanza/studio.
In fondo, una porta chiusa nasconde il suo interno.
“Ovviamente adesso c’è il pezzo forte, speriamo non lo facciate fuori già stasera” esordisce Emmett scoppiando a ridere.
Volano calci e gomitate che ovviamente a lui fanno solo il solletico mentre io rido avendo intuito cosa c’è dietro quella porta.
Ad aprirla è Edward.
Al centro della camera c’è un meraviglioso letto a baldacchino, con tanti cuscini e teli svolazzanti.
Completano il tutto comodini, due poltrone, una grande tv appesa al muro e una panchetta ai piedi del letto.
Sono così immersa in quella stanza che non mi accorgo di Alice al mio fianco.
“Ho una sorpresa per te, vieni”
Mi trascina per un braccio facendomi girare intorno al letto, verso una parete che scopro essere scorrevole.
Apre le ante ed appare una immensa cabina armadio, piena di vestiti, scarpe, borse e accessori.
Lei sta scherzando spero, non metterò mai tutte quelle cose, io che sono abituata a preferire jeans e maglietta.
“Alice ma.. lo sai vero che..”
Non mi lascia finire e mi incalza
“Sì lo so ma almeno potresti tentare, vedrai che poi ti piacerai e sarà anche divertente”
Cerco di essere positiva e fiduciosa come lei anche come ringraziamento per tutto quello che ha fatto.
“Ci proverò” borbotto non troppo sicura.
“Qui avete anche un altro bagno” ci indica Esme 
“Più piccolo ma molto comodo e poi fuori c’è il giardino con il capanno degli attrezzi, ma questo avrete tempo per guardarlo con calma”
“Sono davvero sbalordita Esme, grazie davvero, mi piace tantissimo, grazie grazie” l’abbraccio calorosamente e lei contraccambia.
“Di nulla tesoro, sono felice per te e per Edward, ha aspettato tanto per avere te nella sua vita ma ora che ci sei so che potrà finalmente iniziare al meglio la sua esistenza”
Esme è la madre che tutti noi dovremmo e vorremmo avere: amorevole, premurosa, severa nella giusta dose.
Per me che fortunatamente la mamma ce l’ho ancora, lei è la mia seconda mamma.
“Bene, ora è arrivato il momento di andare e lasciare in pace i nostri sposini” esordisce Carlisle ed io gliene sono davvero grata.
Ho voglia di godermi un po’ mio marito anche se so che ho tantissimo tempo per farlo ma non voglio sprecare neanche un secondo.
Ovviamente Emmett non può evitare di fare le sue battutine ma ormai non ci faccio più caso.
Ci salutiamo e ci lasciano nella nostra casetta.
Abbracciati e sorridenti sulla soglia di casa li guardiamo allontanarsi giusto di qualche centinaia di metri.
“Allora signora Cullen, è pronta ad iniziare la sua esistenza insieme a questo bel ragazzo?” mi domanda Edward indicando se stesso con entrambi gli indici.
Scoppio a ridere per questo suo gesto e lui fintamente offeso mi guarda storto.
“Non potrei desiderare niente di più” gli rispondo avvicinandomi a lui.
I nostri occhi si incatenano e le nostre labbra si uniscono in un lungo bacio che ci condurrà alla camera da letto.
“Vorrei proseguire questo piacevole momento ma mi pare di ricordare che qualcuna qui presente abbia un regalo per il sottoscritto” borbotta staccando appena le labbra dalle mie.
Ah dimenticavo, il prezioso regalo per Edward.
“Hai ragione scusa, non mi ero dimenticata solo che sono stata ampiamente distratta da mio marito” rido portandomi una mano alla bocca.
Lo prendo per mano e lo porto a sedere sul letto.
Ho bisogno di concentrarmi un attimo perché voglio che sia tutto perfetto.
“Ho pensato tanto a quale regalo potesse essere degno di te e alla fine ho capito che l’unica cosa che non hai mai potuto avere e vivere fino in fondo di me fossero i miei pensieri, le mie emozioni più nascoste. Quindi amore, goditi questo fantastico viaggio dentro di me”
Prendo le sue mani nelle mie e fisso i miei occhi nei suoi.
Una serie interminabile di immagini scorrono nella mia testa, dal nostro primo incontro, alle volte in cui Edward mi ha protetta, alle sere passate insieme, ai giochi in famiglia, fino all’inizio della nostra storia.
Edward è rapito dal susseguirsi di tutte queste scene, sorride e quando pian piano vanno esaurendosi, i suoi occhi mi fissano forse ancora più carichi del suo amore.
“Non ho parole Bella, questo è il miglio regalo che potessi mai desiderare.. ma come hai fatto?”
“Ci è voluto molto impegno e molta pazienza, uniti a tante prove ma Carlisle mi è stato davvero d’aiuto. Così finalmente sai che ci sei sempre stato solo tu e sarà così per l’eternità”
Mi abbraccia e senza perdere tempo riprende il bacio da dove io l’avevo interrotto poco tempo prima.
 
Quello fin qui è stato un viaggio lungo e a volte anche difficile ma al mio fianco so di aver sempre avuto il mio Edward; ed ora che questo viaggio prosegue seguendo un altro percorso, so che sarà altrettanto meraviglioso.
 
 
 
The end
   
 
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