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Autore: Sunnydafne    18/09/2023    4 recensioni
La separazione in amore è come un lutto, sopratutto nel caso di Inuyasha e Kagome, separati da 500 anni ed un portale che non funziona più. Come supereranno il loro dolore? Vediamoli mentre attraversano le tipiche 5 fasi del dolore.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome | Coppie: Inuyasha/Kagome
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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LE 5 FASI DEL DOLORE

 

Prima fase

FASE DELLA NEGAZIONE

“Non posso crederci”, “Non sta succedendo davvero”.

Nella prima fase la persona tende a negare la perdita. Il rifiuto della realtà può essere considerato un meccanismo di difesa che ha la funzione di risparmiare alla persona una sofferenza oltre misura.



🥀



INUYASHA

Dal fondo del pozzo sentivo le voci e le preghiere dei miei amici, amici sì, potevo chiamarli così, per la prima volta in vita mia avevo delle persone da chiamare amici, anzi no, famiglia. Un concetto strano per me, che dalla morte di mia madre non ne ho mai avuta una. 

Bizzarro come in questo momento la mia mente vaghi su questo concetto, sono appena stato risucchiato dal pozzo, che mi ha portato via dal futuro, dopo aver cercato Kagome per 3 giorni nel meido, e il mio pensiero va a quelle persone al di fuori dal pozzo. 

Sì, hanno bisogno di sapere cosa è successo.

Senza esitazione salto fuori.

Non oso incrociare i loro occhi, sento i tamburi dei loro cuori echeggiare prepotentemente nelle mie orecchie, so che aspettano da me delucidazioni su quello che è successo, ma davvero, non so neanche spiegare a me stesso cosa è accaduto, così li liquido con un semplice “Kagome è al sicuro” e mi allontano andando via velocemente. 

Non sono pronto a parlarne. 

Non sono pronto a sentire la mia stessa voce che ammette che lei non è più raggiungibile - questo è un pensiero che non riesco neanche a concretizzare. È più facile scappare, finché non lo ammetto a voce alta non diventa reale.

Così mi allontano da quel luogo e da quelle persone che grazie a lei sono diventati la mia famiglia.

Non so quantificare per quanto tempo ho corso, scappando da quegli eventi, nella mia mente impressa l'ultima immagine di Kagome tra le braccia di sua madre che invoca disperata il mio nome.

Tornerà, torna sempre da me.

Lo ha promesso.

Ha promesso di restare al mio fianco finché avrei voluto, quindi tornerà dopo qualche giorno con la sua famiglia. Poi tutto tornerà come prima, Naraku e frammenti a parte.

Sì, andrà così.

Mi fermai su un promontorio, il sangue mi scorreva così velocemente nelle vene che mi fischiavano le orecchie, il respiro corto detonava la quantità di chilometri che avevo percorso per arrivare sin qui.

Il tramonto era ormai vicino, con le sue sfumature aranciate e rosa, la vista era stupenda, un panorama mozzafiato. Ti sarebbe piaciuto.

Ti porterò qui.

Sì, ti lascerò stasera dalla tua famiglia, domani tornerò al pozzo, lo attraverserò e ti porterò a vedere il tramonto qui.



Il primo salto nel pozzo è stato un fardello.

Mi sono fermato davanti al labbro scrutando quelle buie e umide profondità cercando un elemento che mi indicasse che fosse diverso da ieri. Che quella sensazione di vuoto perpetuo fosse sparita riportando le vibrazioni della magia.

Chiudendo gli occhi con un sospiro profondo mi gettò nell'oscurità.

I miei piedi nudi toccano terra.

Il vuoto mi circonda.

Non c'è neanche bisogno di riaprire gli occhi per controllare.

Non ha funzionato.

Ho sbagliato qualcosa, sì, sicuramente. O forse sono nel futuro, è solo la mia percezione ad essere sbagliata, ma sono troppo codardo per aprire gli occhi e controllare.

Il mio naso non funziona bene, la luna nuova è vicina, forse non sento gli odori del tuo mondo per questo.

Non apro ancora gli occhi.

L'illusione mi è amica.

So che adesso chiamerai il mio nome e mi chiederai cosa sto facendo qui sul fondo senza muovere un muscolo. Entreremo in casa tua e mi preparerai una tazza di ramen. Al manzo, il mio preferito. Tua madre mi sorriderà e tuo fratello mi parlerà di un gioco che non capisco nella scatola magica, mentre tuo nonno leggerà il giornale seduto vicino a lui.

Normalità, che strana parola. La normalità del tuo mondo non dovrebbe appartenermi eppure la reputo tale.

Bizzarro.

Bizzarro e confortante.

Forza.. Uno, due... Tre.. Apro gli occhi.

“perché? ” la mia voce mi fa eco con questa domanda.




KAGOME

Vedere scomparire Inuyasha nel pozzo è stato uno shock, sono rimasta a guardare il vuoto per non so quanto tempo, solo la voce di mia madre mi risvegliò dall'intorpidimento dei miei sensi. La prima cosa che feci allora fu saltare nel pozzo, anche se in cuor mio sapevo che non avrebbe funzionato. Atterrai sonoramente nella terra secca e polverosa, le voci dei miei famigliari che chiamavano il mio nome preoccupati. Uscii dal pozzo con poche forze, ormai esausta dalla prova attraversata all'interno del gioiello, mi accasciai, svenendo tra le braccia di mia madre.

Quando riaprii gli occhi ero nella mia stanza, sul mio letto soffice e profumato. 

Che bella sensazione!

I ricordi dolorosi impiegarono un attimo a sforzarsi nel mio cervello, come uno tsunami arrivarono spazzando via ogni bella sensazione al suo passaggio.

Mi mancò l'aria per un momento, riprendere fiato fu un'impresa che richiese un paio di secondi, lunghi una vita. Quando il respiro tornò normale mi alzai a sedere, scesi dal letto e andai al piano di sotto, senza una parola camminai fino al pozzo, fermandomi solo davanti ad esso, osservando la sua profondità.

Non è la prima volta che si chiude.

È già successo e poi sono passata.. Forse ha solo bisogno di ricaricarsi di magia, o qualcosa del genere.

Annuendo a me stessa, mi girai sui tacchi e tornai a casa. 

Ci proverò tra qualche giorno, chissà forse verrà Inuyasha a prendermi prima che riprovo, rimproverandomi per averli fatti aspettare e preoccupare.



Aspettai 3 giorni, ero rimasta incastrata nella perla per 3 giorni, quindi pensavo fosse un buon numero di partenza. 

Ma non funzionò.

Mi sta sfuggendo qualcosa.. Il pozzo non può semplicemente chiudermi fuori! Sto sbagliando qualcosa, forse adesso funziona in modo diverso??

Mi scervellai a lungo, provando varie combinazioni di preghiere, amuleti e ofuda,ma puntualmente fallirono tutti. E fu lì, quel terzo giorno, sul fondo di quel pozzo asciutto, dopo aver provato decine di volte, che piansi le mie prime lacrime.

I kami non possono farmi questo. Non possono avermi fatto viaggiare nel tempo per quasi un anno e poi interrompere tutto.. Non possono avermi dato l'amore per poi togliermelo così! Non sta accadendo..

 

"perché?" La mia domanda non ricevette risposta. 





NOTE

Eccomi, come vi avevo anticipato, con una nuova fiction!!

È suddivisa in 5 capitoli, ed è già completamente scritta, quindi aggiornerò una volta a settimana. 

Questa piccola fic è la prima fase di una fiction dedicata ai 3 anni di separazione ( attualmente ho scritto solo il 1 capitolo, ma anche quest'altra sarà abbastanza breve), penso che la condividerò con voi non appena finirò Legame indissolubile, ma vedremo, vi aggiornerò! Intanto, spero che il primo capitolo vi sia piaciuto e che me lo facciate sapere. 

 

Un abbraccio 

 

Sunnydafne 



   
 
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