18/09/2023
1 recensioniE se... Sakusa avesse scelto di Adlers?
Tempo, Spazio, Realtà… non hanno un andamento lineare.
Formano un prisma di infinite possibilità, in cui ogni scelta può diramarsi verso realtà infinite, creando mondi alternativi a quelli a noi conosciuti.
Leggete e riflettete sulla domanda “e se…?”
Tempo, Spazio, Realtà… non hanno un andamento lineare.
Formano un prisma di infinite possibilità, in cui ogni scelta può diramarsi verso realtà infinite, creando mondi alternativi a quelli a noi conosciuti.
Leggete e riflettete sulla domanda “e se…?”
Sakusa Kiyoomi era da sempre stato un valido giocatore di pallavolo e lo aveva ampiamente dimostrato diventando il secondo miglior giocatore liceale del Giappone al suo solo secondo anno.
Di conseguenza, è logico pensare che i Black Jackals non siano l’unica squadra che abbia provato a scritturarlo, una volta finita l’università.
E questo porta spontaneo chiedersi “e se Sakusa avesse scelto gli Adlers?”, come sarebbe andata la sua vita?
La verità è che non sarebbero cambiate molte cose. Certo, avrebbe legato meglio con Ushijima e Kageyama rispetto a Bokuto e Hinata, ma nessuno dei quattro era davvero così influente nella sua vita da modificarla del tutto. E cosa sarebbe cambiato con Atsumu? Assolutamente nulla. Perché la chimica che quei due avevano, l’elettricità che sentivano quando si sfioravano o gli sguardi che si lanciavano quando erano nella stessa stanza erano difficili da cancellare solo per la scelta di due squadre differenti.
Che Sakusa giocasse nei Black Jackals schiacciando le alzate di Atsumu o giocasse negli Adlers schiacciando quelle di Kageyama, il risultato finale nella relazione tra i due sarebbe rimasto praticamente lo stesso. Perché che loro ne erano consapevoli o meno, il loro legame si era formato molto tempo prima, ai tempi del liceo.
Sakusa avrebbe potuto indossare qualsiasi divisa delle squadre della V.League, ciò non toglie che si sarebbe trovato a battibeccare e flirtare con Atsumu Miya sul campo in ogni caso. Magari, in questo universo, lo fecero con meno frequenza, magari ebbero bisogno di più tempo… ma il risultato poteva essere solo uno.
E fu palese capirlo quando, dopo una sconfitta ai quarti di finale alle Olimpiadi, si ritrovarono a fare sesso nella camera del biondo. Si dissero che era solo per sfogarsi, che l’altro era solo quello più indicato per dimenticare la sconfitta per una notte, ma sapevano bene di star mentendo a se stessi, non riuscendo più a nasconderlo quando continuarono a farlo, ancora e ancora.
Capendo infine di non poter più fare a meno dell’altro quando era la figura di questo la prima cosa che cercavano in una palestra piena di gente.
-Chi l’avrebbe detto che saremo finiti così?- rise Atsumu quella pigra mattina mentre si muoveva tra le lenzuola per andare a cercare il calore dell’altro.
-Il me di qualche anno fa mi guarderebbe con disgusto- rispose Sakusa accettando comunque l’altro che si accoccolava contro il fianco.
-In effetti eri proprio stronzo all’epoca.
-Senti chi parla.
Risero piano entrambi, rimanendo tranquilli in quel silenzio di pace e coccole.
-Saresti dovuto venire nei Black Jackals- mormorò Atsumu dopo minuti interi, inseguendo un pensiero che frullava nella sua testa da diverso tempo.
-Che sarebbe cambiato?- rispose Kiyoomi dopo averci pensato a sua volta qualche secondo.
-Beh… come prima cosa il nero ti dona di più.
-Mhmm…
-Poi ti avrei trovato un soprannome… tipo Omi… e avrei convinto tutta la squadra a chiamarti così.
-Ti avrei odiato.
-Avresti fatto finta di odiarmi, ma sotto sotto l’avresti amato- Atsumu alzò il volto passando dal petto di Sakusa al cuscino, in modo che fossero faccia a faccia. In modo da poter vedere il suo sguardo scuro e captare il minimo cambiamento alle sue parole.
Il corvino alzò un sopracciglio -Cosa ti fa essere tanto sicuro?
-Beh, mi ami, quindi avresti amato anche il mio soprannome.
-Sei così pieno di te- sbuffò Sakusa.
Atsumu sorrise felice, prendendo quella frase come un complimento, poi continuò a parlare.
-Infine, se fossi venuto nei Black Jackals, sarei riuscito a portarti a letto e conquistarti molto prima.
Sakusa sorrise divertito e curioso da tutto quel discorso -Non puoi saperlo.
-Ti sbagli tesoro, mi conosco bene e so per certo che in qualsiasi universo avrei sempre cercato di conquistarti, anche nell’universo in cui stai con Ushijima.
A quel punto, il corvino rise apertamente -C’è un universo dove sto con Wakatoshi?
Atsumu annuì serio -Sì ma stai tranquillo, arriverò a salvarti dalla vita noiosa che stai vivendo.
Sakusa continuò a ridere mentre se lo spingeva contro per baciarlo. Non sapeva come sarebbe andata se avesse scelto i Black Jackals, ma non si poteva di certo lamentare di quello che aveva in quel momento. Magari esisteva davvero un’altro universo dove aveva scelto gli MSBY, ma cosa poteva importargliene quando era già felice così?