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Autore: Elgas    20/09/2023    2 recensioni
[PROSSIMAMENTE IL QUARTO E ULTIMO ATTO]
[Terzo Atto, Till The End of The Time
Kingdom Hearts 3 Alternative Ending (no DLC Re:Mind)
Crossover (personaggi principali tratti da Bleach, Blue Exorcist, Full Metal Alchemist Brotherhood +
pg singoli tratti da altri manga/videogiochi)]
N.B. Lettura Pc. Lettura Angolo Autrice.
+++
Capitolo 1
Ogni cosa da te creata è connessa al Seiðr e a esso farà ritorno.
Chiudi di occhi, tessi la ragnatela. Starà a te decidere quando lasciarla.
Capitolo 7
Ora sei qui. Senza esitazioni. Senza rimpianti.
Solo tu, amico mio…
« …solo tu puoi uccidermi. »
Capitolo 8
Ti amo... lo pensò ancora, dolcemente, perdendosi ancora in quelle ali, nel modo in cui
s’intersecavano in mezzo alla schiena, nelle piume a circondare la spina dorsale, una
linea diafana che saliva fino al collo.
Genere: Angst, Erotico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi, Crack Pairing | Personaggi: Aqua, Cloud, Luxord, Sora, Xigbar
Note: Cross-over | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler!, Tematiche delicate | Contesto: Altro contesto, Più contesti
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Till the End of the Time'
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27. Ascent and Oblivion



Tutto stava appassendo. Lo sentiva nel Cuore, lo sentiva nell'Anima, nel respiro che
inondava i polmoni in un turbinio di frammenti secchi, nel corpo tremante, nelle ossa
fredde. Tutto era perduto, smarrito con una facilità disarmante, come fosse iniziato,
come si fosse giunti a quel pesante e logoro epilogo Sora non riusciva a ricordarlo.
Una certezza però covava gelida e viscida in Akshan, nello sguardo annacquato simile
alle limacciose acque di un pozzo in rovina… già, era proprio come guardare in un pozzo
abbandonato, se avesse fatto cadere un sasso avrebbe udito l’impatto con la superficie, ma
il fondo… non esisteva un fondo, proprio come aveva detto Cloud. Tutto era avvizzito…
in lui e in Akshan. Dopo il pugno l’uomo non aveva mosso un dito, non certo per pietà,
semplicemente non ce n'era bisogno. Si limitava a fissarlo in silenzio e tanto bastava ad
annichilirlo. Ebbe la tentazione di voltarsi, Shura, Donald, Goofy erano dietro di lui, ma
anche compiendo quel gesto estremo non avrebbe visto nessuno. Akshan aveva inghiottito
tutto, o forse era colpa sua se i pezzi erano caduti uno dopo l'altro? La verità restava in un
angolo oscuro, rivelarla non era possibile, poiché essa si reggeva su pilastri di carta.
Akshan lo fissava, in attesa che sorgesse in lui, sarebbero bastati un’occhiata, un
movimento, una parola… eppure Sora restava immobile, solo così poteva preservare
la Luce senza cadere…

… nella disperazione di aver fallito, di non poter fare nulla…

Un brivido violento e Akshan si inginocchiò, si tese soverchiandolo, una posa
diametralmente opposta; in equilibrio sulle punte dei piedi, i gomiti poggiati sopra le
ginocchia, le dita a sfiorare il pavimento, l'abito a ricadere in pieghe ampie e perfette.
Un predatore… un predatore pronto ad azzannarlo lentamente. E in quel pensiero, in
quell'immagine sfocata, la sentì… trascinata dall’angoscia e dalla disperazione, emersa da
un gelido tuffo al Cuore… sentì l'elsa di StarLight, ne intravvide il metallo spento avvolto
dall'invisibilità dettata dal Seior.

No… la Luce deve emergere ancora… per tutti…
Per te…


Uno scatto breve, nervoso, come un animale messo all'angolo. Le mani tremavano, la
catena del Keyblade tintinnava frenetica contro l'impugnatura, la punta sfiorava il candido
abito di Akshan al centro del petto, eppure, l’uomo non si mosse. Nella monolitica
immobilità un respiro più intenso, pregno di delusione. Delusione?
« Quanta arroganza. Una Chiave non ti dà il diritto di salvarmi. Ancora non l’hai
capito? »

Inutile…

La rabbia esplose come una ferita, come sangue incisi nel terrore. Nessuna Luce si
materializzò dal StarLight, eppure Akshan lo strinse con una forza tale da bloccarlo.
Accadde in un istante, un istante violento e brutale. StarLight si conficcò nel petto,
trapassò la carne. Sora rabbrividì mentre un suono rivoltante stritolava ogni pensiero,
così distante dalle melodie con cui aveva liberato innumerevoli Cuori. Imperturbabile
Akshan chiude gli occhi e il buio inghiottì anche lui.
Nulla.
A lungo vi fu solo il nulla, poi un tripudio di dolore saettò contro Sora, fitte traboccanti
del rosso del sangue, da urla nere e disperate, da cieli viola rigurgitanti Vera Oscurità,
mai così famelica e aberrante. Frammenti, schegge a ferire occhi e Mente, in quel tumulto
il Cuore cadde dentro un pozzo di rovente petrolio.


Un deserto grigio e freddo. Ormai non conosceva altro.
I dolci, caldi colori di Shurima… morti. Morti.
Il paesaggio non faceva parte del suo Mondo… il suo Mondo era stato divorato.
Divorato… che strano, eppure non riusciva a immaginare altro ripensando all'inferno.
Vuoto… no, peggio del Vuoto.
Rise e ogni emozione morì. Jxxx era morto. Nel pensiero il Cuore avvizzì. (0)

Giunse la sete… estenuante, maledetta.
Giunse la fame… terribile, raccapricciante.

Questo è il sangue… questa è la carne…

« A volte qualcuno blatera di essere un Dio. Un Vero Dio. »
Una gabbia. Già… era stato catturato, rinchiuso come un animale. Un animale.
Nel dormiveglia rivede il sole di Shurima… poi tutto si dissolse e nel torrido presente rivolse un
cenno a quel vicino particolarmente loquace, a cui un po’ era grato.
« Quelli così fanno la fine peggiore… ogni tanto sento ancora le loro urla ... »
Ricordò gli scheletri al limitare del deserto morente, qualunque fosse lo scopo di quel Mondo, gli Dei
esterni, caduti, non avevano alcun potere su esso, potevano essere intrappolati, torturati secondo i
capricci degli uomini. Per Jxxx sarebbe stato un palcoscenico meraviglioso.
« Sei fortunato Akshan. Una bellezza immutata… di certo riceverai altre attenzioni. »
« Già… immagino sarà così… »

Almeno potrò ammazzarli…

Questa è la carne… questo è il sangue…
Qui siamo ombre.

Eppure, mi chiedo se esista qualcuno… qualcuno…


« Oh! Riesci a vedermi? Interessante…»
Ed egli apparì, oscuro e luminoso al tempo stesso.

« Beh, ora posso dirtelo, sono stato io a trascinarti qui. Odiami pure, non mi offendo. »
No. Persino quel folle Mondo era diventato indifferente.
« Ormai è troppo tardi. Via. Portami via, ti chiedo solo questo. »
« Desiderio curioso. E sia. »

« Come ti chiami? »
« Shunsui… Kyoraku Shunsui. »



Akshan riaprì gli occhi. Sora riemerse, il respiro bloccato, la gola contratta.
StarLight scomparve, StarLight… venuto in soccorso in uno dei momenti più bui al
Cimitero dei Keyblade, per questo l’aveva scelto fra tutte le Chiavi. Nella realtà sbiadita
qualcosa risalì lo stomaco, invase la bocca con una forza tale da piegarlo in due. Vomitò.
Un grumo, nero come il petrolio e così ogni fragile, inutile certezza si ruppe; lo Shrapenl,
il ciondolo di Kairi, Shura, Donald e Goodfy… tutto appariva freddo e lontano.
« Akshan tu… »

Non vuoi essere salvato…
Nemmeno da chi come te gli offre la Luce… è Luce…
Non gli Heartless, non Ansem, Xemnas o Xehanort…
È stato un uomo, un semplice… ridicolo uomo a schiacciarti!
Niente. Non sei niente.


Ti odio…
Sei mio…


Un giallo famelico invase gli occhi, si ammassò nel cervello, nel Cuore.
E l'ultima cosa che udì fu il grido disperato di Shura.

-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-

Accadde in pochi istanti. Era raro figurarsi gli istanti in una vita scandita nell'eternità,
eppure, anch’essi potevano tessere il cambiamento, brevi come soffio di vento, potenti
come uno tsunami. Tutto si aspettava Shura tranne un abisso così logorante.
Nell’abbagliante consapevolezza tese Cuore, Anima, ogni fibra del suo essere.

Sora!

Lo vide cadere a terra e il pensiero la trafisse, sanguinare appena il grumo si riversò sul
pavimento. Lo Shrapenl… non riusciva più a percepirlo, ombre improvvise e nefaste
l'avevano occultato. Istanti ed esse eruttarono soffocando Sora, annullandolo.

Non di nuovo…


Le visioni di Riza… dell'Oracolo erano frammenti di futuri più complessi.
I Sigilli si erano spezzati come previsto… la Seconda Venuta dell'Oscurità…
Eppure, nemmeno le profezie avevano previsto una simile malvagità… un’Oscurità guidata da due
uomini, specchio corrotto dei Fyrir.

L'impossibile poteva essere infranto.
Ancora una volta il male si abbatteva su di loro, sull’Hlif, la loro casa…
Si erano rifugiati nella fortezza, deboli, perduti nel corpo e nello spirito. Molti avevano riportato
gravi ferite, Ichigo, Shunsui Roy più di altri.
L'aria non era mai stata così densa, ne ricordava perfettamente l'odore; qualcuno stava per morire…
come Rin, come Yukio… lei… già, in fondo solo così poteva salvare tutti… salvarle…

- Ehi! Dove stai andando? -
- Fermati subito Shura! -
La superarono, leggiadre e sicure. Al limitare del portone principale vide l'inferno pronto a irrompere,
ora macchiato di Luci… tre soavi lumi…

Kukaku, Yoruichi, Hime…
Questa è la vostra decisione? Ben prima di me… sì, è così…


Ma il Cuore si chiuse nella disperazione.
- No! Kugo, Askin… avete promesso di aspettarli! Hime… Ichigo non... ! - (1)

Il vostro amore… non può svanire…

Si voltarono, le armi a risplendere magnifiche fra le mani, i visi sereni, senza rimpianti…
Così quell'ultimo pensiero rimase intrappolato nei recessi della mente.
- Capiranno Shura… -
- Vivi… devi vivere… -
- Vai da loro… troverai una nuova casa. -

Non di nuovo… non voi…

Corse, ma braccia forti la trattennero. Un muro di luce irruppe in un suono cristallino spezzando il
marmo con la precisione di mille coltelli. Un istante e nulla rimase se non il Seior puro, vorticoso,
lontano da ogni pericolo. La fortezza… un frammento dell'Hlif ormai perduto.
Erano salvi, ma nessuno parve accorgersene.
Cadde in ginocchio, accanto Shunsui rimase in silenzio, contemplando il vuoto attorno a sé, dentro
di lui. Fra le lacrime Shura udì soltanto l’urlo disperato del Cuore.


Non di nuovo...


Scattò e Shunsui con lei, nel viso un impercettibile tensione.
Il buio si palesò, lì dove c'era Sora apparì, un'ombra nell’ombra, irta su quattro zampe
come una belva pronta a balzare, gli occhi gialli e impressivi. Attorno un turbinio di
violacee sferzava l'aria. Eppure, nonostante la corruzione portata dall'Oscurità, un
Heartless?, Shura lo percepì… Sora era lì da qualche parte.
Chiuse il Cuore.
Istanti.
Oltrepassò il piccolo vortice, si tese delicata poggiando una mano sulla schiena del
ragazzo. L'ombra urlò, un urlo agghiacciante e spettrale mentre il corpo veniva trascinato
delicatamente in basso. Estirparla… avrebbe determinato effetti ancora più nefasti.
No… era la battaglia di Sora, solo di Sora. Una lieve pressione e l'ombra fuggì nel terrore
di morire, rifugiandosi in anfratti del Cuore a lei invisibili.

Sì… sei salvo…

Nelle lacrime, rivide lo Shrapenl brillare, terso al centro del petto, un lume prezioso e
insostenibile. Disteso a terra, incosciente, Sora era lì, ma la corruzione non aveva lasciato
scampo. I capelli avevano assunto le nere sfumature di una notte senza stelle, la pelle
appariva diafana e gli stessi abiti più scuri. Era cambiato, infettato da un male oscuro e
antico. Lo strinse a sé con amore e malinconia, Donald e Goofy furono al suo fianco
mentre lei dolce tornava a guardare Shunsui, inginocchiato, teso a proteggere Akshan.
Vide la mano dell’uomo stringere il braccio dell’Immortale… e tanto bastò. Ecco il loro
legame, ecco perché l'Herja era spinto così in là per incontrarli.

Allora come adesso…

E in sentieri così diversi eccoci… prima della fine…


Un istante e l'Oscurità ribollì. Stava arrivando.
Shunsui sorrise di rimando, alzandosi si rivolse a lei pur mantenendo lo sguardo sull'altro,
su quell'uomo semplice e importante.
« Il Prescelto ha aizzato i Hwergh. Uff… torno subito! Akshan portali in infermeria, sarete
più al sicuro e… avremo poi modo di chiacchierare con calma. »
Osservandolo allontanarsi, la tristezza guizzò nel viso di Akshan, immergendosi veloce
negli abissi del nulla.

-.-.-.-.-.-.-.-.-.-

I Hwergh si plasmavano secondo la natura del Mondo. Ecco, dunque, che in una terra
dominata dai Draghi, assunsero la forma di giganteschi vermi, forse seguendo anche
l'eco dei tanti Draghi morti lì. Vermi putridi, sui lunghi corpi una miriade di iridescenti
putrescenze brillavano come gemme di una realtà malata, vorace e folle. Hwergh così
diversi da quelli visti ai Confini.
In ogni caso le dinamiche non cambiavano ed essi caddero al suolo, alcuni caddero più dal
fianco della montagna come una valanga vomitevole.
Cloud sentì l'adrenalina invaderlo, dolce e frenetica. Balzò contro il nemico sicuro della
propria forza, delle proprie capacità. I vermi draconici si intrecciano vorticosi contro di lui,
le enormi bocche spalancate nel tentativo di divorarlo. Cloud li osservò cadere, Fenrir
sporca di sangue nero, ne abbatte cinque, il sesto venne tagliato in due, un taglio perfetto e
simmetrico troppo preciso per la lama della claymore.
« Per essere la prima volta non te la cavi male. Shura ti ha addestrato bene. »
Shunsui fu al suo fianco, una lunga e spessa sciabola poggiata sopra la spalla. Sorrise e
Cloud sentì un moto di sincero orgoglio riempire il petto.
« Forza. Andiamo a chiudere questo Varco. »
Senza aggiungere altro Cloud lo seguì. L'estasi cresceva a ogni colpo, come una dolce
musica macchiata da sangue e viscere. Esplose raggiungendo l'apice appena i fendenti si
unirono, ma fu quello dell'Immortale a chiudere il Varco.
Allora fu un tripudio di colori, una violenta sfumatura celeste distrusse il viola maligno
dell'Oscurità. Cloud rivide il cielo brillare sopra di loro e la meraviglia crescere dolce in
lui.
« Vado a finire quelli caduti giù. Grazie per l'aiuto biondino, riposati ora. »
Facendogli l'occhiolino Shunsui scomparve oltre uno dei cadaveri già in decomposizione.
Per un po' Cloud contemplò quel punto e colmo di gratitudine, infine si avviò verso
l'aeronave. Avvicinandosi un brivido lo percorse, misterioso e fugace; era come se il buio si
fosse addensato, come se un altro male fosse stato partorito.
Ricordò il buio che aveva sfiorato Sora e il Cuore si rabbuiò.



(0) Piccoli dettagli per chi non conosce esattamente League of Legends:
Shurima è la Regione da cui proviene Akshan:
Link

(1) Piccola Nota Recap Cronologica:
L’Oracolo aveva previsto la venuta delle Chiavi.
Kugo e Askin era partiti assieme a Edward, Winry e i tre fratelli Demoni, trovando infine
il neonato Universo di Kingdom Hearts. Ed e Winry iniziarono a tessere i futuri Confini
Imperituri, un’operazione di così ampia portata richiese le energie degli altri che vennero
ibernati per il periodo necessario. Durante l’ibernazione ci fu la Seconda Venuta
dell’Oscurità, Shura giunse ai Confini portando con sé le ultime volontà di Kukaku e
Yoruichi ( quella di Hime si ricongiunse subito a Ichigo, rimasto nell’Hlif, ma egli accecato
dal dolore non riuscì a vederla se non alla morte, come narrato nel miniarc di Kugo e Aqua).



Angolo Autrice:

Ed eccoci qui in un capitolo veramente intenso. Descrivere la discesa di Sora non è stato semplice. Ho pensato a lungo a come creare un conflitto con l’ombra che fosse significativo al pari di Aqua, Luxord e Luxu… e spero che il risultato sia di vostro gradimento. In ogni caso fatemelo sapere nei commenti <3

Un saluto a tutti e ci vediamo il prossimo mese con la conclusione dell’ultimo miniarc. <3

Elgas
   
 
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