7. Hearts

A Seungcheol piaceva posare l’orecchio sul petto di Jeonghan e ascoltare il battito del suo cuore. Si sentiva tranquillo e al sicuro, senza brutti pensieri, senza ansie. 

Quella notte, stava sognando qualcosa di terribile, un vero e proprio incubo.

- Non sei buono a niente. - gli diceva Jeonghan, il suo ragazzo, la persona che più amava al mondo. - Mi fai schifo. Meriti di morire. 

- Han… Perché? Cosa ti ho fatto? - chiedeva Seungcheol, in lacrime. 

- Non sei abbastanza, non lo sei mai stato. Chi credi che ti voglia, mh? Nessuno! Tantomeno io. Per cui, sparisci. Esci dalla mia vita.

Quando Seungcheol si svegliò si rese conto di non riuscire a respirare. - Hannie… - pianse, il petto in fiamme e il cuore che batteva forte. E anche quando realizzò che quello fosse stato solo un sogno, e che Jeonghan stesse dormendo tranquillo al suo fianco, non riuscì comunque a recuperare un po’ di respiro. 

Continuò ad ansimare, da solo, nel panico perché pensava di morire.

Finché il suo amore non aprì gli occhi. 

- Cheol…?

Il ragazzo non riuscì a rispondergli, troppo occupato nel cercare di respirare. 

- Cheol. - Jeonghan si tirò su, prendendogli il viso bagnato tra le mani. - Cheol, ehi.

- Ti prego… - pianse Seungcheol, aggrappandosi disperato alle braccia esili del suo ragazzo. - Ti prego, Han.

- Cosa c'è, amore? - sussurrò Jeonghan, la voce dolce e delicata come sempre.

- Ti amo. Ti prego, ti amo.

- Anche io, Cheol. - Jeonghan gli accarezzò una guancia e Seungcheol non poté far a meno di pensare a quanto bello fosse il suo viso angelico, anche in un momento come quello.

- Non respiro, Han.

- Lo so, tesoro. - Jeonghan continuò ad accarezzargli il viso, guardandolo dritto negli occhi. - Respira con me. 

Seungcheol cercò di imitare i movimenti del petto del suo ragazzo, fino a quando fu facile respirare di nuovo. 

- Bravo, piccolo. - sorrise Jeonghan. Quel ragazzo era la sua salvezza. 

Seungcheol posò la testa sul petto di Jeonghan, sentendo quanto forte battesse il suo cuore. Lo aveva fatto spaventare, si disse. In un attimo, però, quel battito cardiaco lo calmò. Lo fece sentire a casa, a riparo da tutto con l’amore della sua vita.