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Autore: paiton    26/09/2023    2 recensioni
Mi sono liberato di alcuni pensieri che mi tediavano. Spero di continuare serenamente il mio romanzo fantasy, con gli impegni della vita lavorativa sento poche energie in questo periodo, non sono abituato ad arrivare stanco a sera. Di solito uso le ore notturne per scrivere. Se ti va di leggere e di dire la tua ti sarò grato. Grazie molte già per aver letto fin qui
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Posso dire con certezza che le cose che potevo migliorare nella mia vita sono state migliorate, cioè, ho sempre cercato di imparare dagli errori che ho commesso. Non ho nessun rimpianto.
 
Ad un certo punto della mia esistenza sono arrivato a guardare con sufficienza e mediocrità coloro che fingono, le persone che vegetano nella loro esistenza in maniera superficiale, in una maniera strutturata dalla società.
Non so se anche a te accade lo stesso ma non riesco più a sopportare chi vive di luoghi comuni, di idee comuni, di stereotipi. Essi sono, per me, come vasi riempiti di menzogne che continuano a raccontarsi per evitare di evolvere, per cercare di non cambiare mai, per cercare di avere almeno qualcosa di sicuro e gretto in cui credere. In passato gli stereotipi mi hanno sempre fatto ridere, senza dimenticare però che questi cliché sono cavolate. Oggi non riesco a capire fino a che punto certe persone ci credano.
 
Se provi poi a smascherare le congetture in cui credono, fanno gli offesi; allora ho capito perché, nella leggenda, Socrate viene ucciso col veleno. Ma non è questo che mi dà fastidio… ho sviluppato la mia interiorità abbastanza profondamente da non avere bisogno di appoggiarmi a nessuna specifica compagnia. Sono ben consapevole del bisogno naturale di ciascuno di noi di stare con le altre persone certo: per me è importante avere una fidanzata su cui fare affidamento e pochi veri amici.
 
Dalla nascita, sono sempre stato abituato ad interagire con grandi gruppi di bambini, di ragazzi, poi di adulti.
L’amicizia è fondamentale. Credo molto nell’amicizia. Tuttavia è stato difficilissimo trovare persone con la mia stessa idea di amicizia. Se si hanno idee diverse di amicizia si arriverà, prima o poi, ad un conflitto e se una delle due parti non sa gestire il conflitto e non sa vedere l’essenza dell’amicizia accadrà un disastro. Non ho mai tradito un amico, anzi! Tuttavia molte persone si sono allontanate da me per vari futili motivi, ma soprattutto perché incapaci di avere una loro vita interiore.
 
Questa è la vita.
I veri amici tornano in futuro anche se si sono allontanati. Il vero amico è con te se sa che sei in difficoltà.
 
Molti credono che le loro idee abbiano valenza universale: hanno la valenza che noi vogliamo che abbiano. Le idee sono costrutti del cervello umano, noi non siamo perfetti anche se a volte abbiamo intenzioni di perfezione. Noi siamo mortali, finiti, imperfetti. È giusto così.
 “Adulti” poi… chissà cosa significa questa parola che andrebbe espressamente definita. Di adulti per come la intendo io ce ne sono davvero pochi. Se avere un lavoro e essere maggiorenne ti definisce adulto beh… non per me.
Avere l’automobile ti definisce adulto? Non credo proprio. Anzi. Mi fanno ridere quei ragazzi e quegli uomini che si vantano della loro Aprilia, della loro Audi eccetera… le donne che sfoggiano le borse di Gucci… Questi stereotipi non sono solo dannosi per la persona in sé, ma per tutto il Pianeta.
Lo stereotipo della ricchezza.
Sei ricco quindi tutti ti vogliono… profondamente non è così che funziona, è un’illusione che colpisce grandi e piccini, la menzogna della nostra civiltà liquida. Come la definisce Bauman la nostra civiltà in cui cambiamo sempre lavoro, cambiamo casa, scuola, cambiamo macchina (la cosa che la gente fatica a cambiare è l’unica importante, la propria visione interiore del mondo), cambiamo fidanzata... È tutto falsamente intercambiabile, finché non perdono anche l’anima. Questa civiltà liquida si contrappone alla civiltà solida dei nostri nonni, alla sicurezza del lavoro fisso, alla sicurezza della famiglia (che oggi esiste nel cinquanta per cento dei casi, forse meno).
 
Per fortuna ho conosciuto tutti e quattro i miei nonni e anche mia bisnonna. Hanno vissuto in altri tempi e mi hanno donato la semplicità del vivere, come un germe che piano piano, nella vita mi ha portato nella direzione giusta per diventare gioioso, empatizzare nell’essenza delle emozioni. Hanno vissuto nella povertà loro, hanno visto la guerra… come scrive Palaniuk “le cose devono andare male se vogliamo vedere un miglioramento”.
 
I nonni sono le persone più importanti che abbiamo, sono sempre con noi anche dopo averci lasciati materialmente.
Ricorderò sempre a cuore aperto tutti i miei nonni, mi hanno donato i valori che mi tengo ben stretto, valori di un altro tempo. Avere quei valori ti fa soffrire in una civiltà degradata come quella attuale. Abbiamo tutto ma i mediocri non sanno dare valore a niente.
Chi soffre, chi scava in profondità, chi legge il libro giusto, chi riesce ad utilizzare la propria creatività e il proprio umorismo può avere una possibilità, può rispolverare quei valori che sono sempre e comunque dentro di noi.
 
Creare dei noi stessi migliori aiuta tutto il resto. Vorrei vedere più persone capaci di attirare la mia stima, la mia curiosità. Chi fa introspezione è automaticamente portato a conoscere parti di sé a cui non avrebbe mai creduto. Da dentro nasce la fantasia, siamo noi che possiamo tirarla fuori allo scoperto, se riusciamo a farci trasportare da questa anche nel mondo che definiamo “reale”.
Mi piacerebbe molto vedere un mondo più creativo, in cui le persone sono autentiche.

Note per il lettore: Grazie per aver letto fino alla fine il mio sfogo
   
 
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