Serie TV > Il paradiso delle signore
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Autore: fraanythings    28/09/2023    0 recensioni
Salve a tutti, eccomi tornata con una nuova storia, anzi con una ff che avrà molti capitoli. No, non sono drogata, non mi hanno hackerato il profilo. Sicuramente passare dallo scrivere su Salvo ed Elvira a scrivere su Gemma e Clara è una grande sfida per me che mi sono approcciata alla scrittura da poco. Ho sempre visto molto potenziale, non solo in amicizia ma anche come probabile ship. Avrei preferito un percorso del genere per Clara, anziché fare da terzo incomodo agli Alfrene, perché lei stessa ha sempre detto di non essere interessata ai ragazzi e sarebbe stata una trama interessante ma nella soap hanno anche fatto scemare quel poco di amicizia sincera che stava nascendo con Gemma, un pg per cui non ho mai nascosto la mia "antipatia" ma volevo dare un finale più dignitoso anche a lei, sperando di portare a termine questo piccolo esperimento. Ecco a voi il primo capitolo e il secondo capitolo, abbastanza introduttivi. Fatemi sapere cosa ne pensate se la leggerete, sono molto ansiosa di star pubblicando questa storia 🥹🫶
P.s.: Sto cercando di dare dei titoli di canzoni come titoli dei capitoli, o almeno cerco di trarre ispirazione 🥰
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Per Clara e Gemma quella notte non fu semplice, si addormentavano e si svegliavano in continuazione pensando a ciò che era successo la notte prima. La mattina seguente era domenica e quindi non si sarebbero viste a lavoro anche se entrambe fremevano dalla voglia di vedersi e parlare di ciò che era successo ma come? Clara avrebbe voluto telefonarle ma non le sembrava il caso di andare a disturbare a casa Amato per questo e Gemma fece lo stesso ragionamento pensando all'imbarazzo di dire a Salvo che cercava Clara. Nessuna quindi fece il primo passo, entrambe avevano la testa tra le nuvole e sia Veronica sia Maria e Irene si erano accorte di questa cosa. 
Le due coinquiline però evitarono domande a Clara, anche perché da lì a poco sarebbero uscite. Invece Veronica si interessò immediatamente all'umore della figlia. 
-
 
"Gemma, tutto bene? Stai fissando il vuoto da cinque minuti"
"Sisi, tutto bene, tranquilla"
"A me non sembrerebbe, hai la faccia di una persona che ha dormito poco e male"
"In effetti non dormito granché"
"È successo qualcosa a lavoro che ti ha turbato?"
"Diciamo...
Cioè è successo dopo il lavoro"
"Dimmi tutto"
"Dopo il lavoro ho incontrato Marco fuori dal paradiso che cercava con una scusa Vittorio e Roberto mentre invece era venuto lì appositamente per me"
"Ah, e per cosa?"
"Non ci crederai mai mamma, è venuto per chiedermi di uscire e ci ha riprovato con me"
"Che cosa?"
"Hai capito bene. Mi ha detto che innamorarsi di Stefania era stato un errore e che mi aveva lasciato troppo presto"
"Ma era ubriaco?"
"No, del tutto sobrio e serio. Non era neanche sofferente, aveva solo una grande faccia da schiaffi"
"Non me lo sarei mai aspettato"
"Quello che ho detto anche io. Per me è stato difficile divincolarmi perché insisteva"
"E non c'era nessuno vicino a te?"
"No, per fortuna poi ha iniziato a capire. Io gli ho espresso tutto il mio disgusto per ciò che avevo sentito e sono riuscita ad allontanarmi"
"Tesoro mio, mi dispiace troppo che tu abbia dovuto affrontare questa cosa"
"È stato difficile soprattutto psicologicamente, poi quell'insistere mi aveva quasi inquietato"
"Ma ci credo"
"Ho avuto anche paura che mi seguisse però poi mi sono nascosta e sono tornata al paradiso, per fortuna in magazzino c'erano Clara e il signor Ferraris"
"Meno male, hai fatto benissimo a restare lì però potevi chiamarci. Ezio sarebbe venuto a prenderti"
"Lo so ma in quel momento poi mi sono trovata il signor Armando lì vicino che mi ha consolato e poi ho iniziato a parlare con Clara e non vi ho più chiamato"
"L'importante è che tu ti sia calmata e che sia stata meglio"
"Si, per fortuna si. Il signor Armando molto gentile ma ciò che mi ha risollevato l'umore è stata la vicinanza con Clara"
"Lo immaginavo. Ma cosa ti dice questa ragazza per farti stare così bene?" 
"Nulla di che, mamma. Mi rassicura e mi abbraccia e già mi sento meglio" 
"E ieri è successo questo?"
"Si, anche lei si è preoccupata e si arrabbiata per i modi di fare di Marco e poi mentre le raccontavo la cosa tremavo un po' e mi ha abbracciata"
"Tesoro...mi dispiace troppo, che farabutto.
E ti sei calmata poi?"
"Si, anche troppo"
"In che senso Gemma?" 
"Stavo così bene in quel momento che mi sono avvicinata per baciare Clara"
"Cosaaa? E lei?"
"Non si è spostata, anzi sono stata io a tirarmi indietro una volta capito ciò che avevo fatto"
"Quindi vi siete baciate?"
"Si..."
"E perché lo dici con questo tono?"
"Avevo paura di confidarmi con te"
"Ma non devi avere paura, certo per me è strano però devi andare in fondo a questa cosa. Lei ricambia? Cosa è successo dopo?"
"Dopo non è successo nulla perché io sono scappata ma lei voleva parlarmi"
"Devi andare da lei, prima parlate è meglio è. Poi domani inizia il lavoro, parlatene oggi con calma"
"Quindi tu dici che dovrei andare a casa sua e dirle tutto?"
"Si, se poi lei non si è tirata indietro vuol dire che forse..."
"Chissà cosa voleva dirmi infatti"
"Vai e togliti il dubbio, in ogni caso. Starai meglio, fidati"
"Va bene, mi faccio coraggio e vado. Grazie mamma" 
"Anzi no, perché non la fai venire qui e parlate qui?"
"Dici?"
"Si, io ed Ezio andiamo via di casa con una scusa e magari ci fermiamo anche a pranzo fuori così avete più tempo"
"Allora la chiamo"
"Vai"
"Grazie ancora mamma" e Veronica le fece un sorriso.
-
 
Clara aveva ricevuto la telefonata e le aveva detto che l'avrebbe raggiunta il prima possibile. Per fortuna anche Maria e Irene stavano per uscire e andare al lago, gli disse che lei sarebbe andata a fare un lungo giro in bici dandogli l'appuntamento alla sera visto che anche loro due avrebbero fatto tardi. Una volta in sella Clara aveva il cuore a mille ripensando a cosa era successo ieri sera e soprattutto era agitata; di cosa avrebbero parlato lei e Gemma?
Anche Gemma in attesa del suo arrivo era divorata dall'ansia, aspettava solo che il campanello squillasse e infatti dopo dieci minuti Clara era già lì. 
-
 
"Ciao Gemma"
"Ciao Clara" 
(Entrambe super imbarazzate)
"Hai fatto colazione? Posso offrirti qualcosa?
"Si, qualcosa l'accetto volentieri"
"Dai, bene. Vieni in cucina"
"Tu hai già fatto?"
"Si però bevo un altro po' di tisana"
-
 
Dopo vari sguardi imbarazzati, finita la colazione si sedettero sulle poltrone. 
-
 
"Speravo mi chiamassi, anzi in realtà volevo chiamarti pure io" disse Clara con lo sguardo basso
"Io non so neanche dove ho trovato il coraggio di chiamarti"
"Perché?"
"Perché non so da dove iniziare"
"Ti aiuto io, iniziamo da ieri sera..."
"Quello che è successo non doveva succedere Clara, è stato un errore"
"E allora perché lo hai fatto?"
"Forse ero troppo presa dalla tua dolcezza nei miei confronti..."
"Io sono sempre stata così con te, cosa è cambiato ieri sera?"
"Non lo so, veramente però dimentica tutto"
"No, io non voglio dimenticare" disse Clara di nuovo con lo sguardo basso
"Come, scusa?"
"Hai capito bene, io non voglio scordarmi del nostro bacio, di quel momento così bello" disse Clara con molta enfasi
"Quindi per te non è stato un errore?"
"No, Gemma. Per me è stato un momento intenso e bellissimo"
"Anche per me" 
"Come anche per te? Hai detto che vuoi dimenticare"
"E invece non è vero, io ti ho baciata perché non desiderevo altro in quel momento"
"Non sai da quanto tempo lo desideravo io però"
"Vuoi dirmi che?"
"Hai capito bene, io provo qualcosa di più forte di una semplice amicizia per te, Gemma"
"Anche io Clara"
"Non ci posso credere, mi stai prendendo in giro?"
"No, assolutamente no. È stata dura da accettare però posso dirlo con certezza, tu mi piaci"
"Anche tu signorina Gemma Zanatta e non sai quanto. E anche per me è stato difficile accettare che mi piacessero le donne"
"Sono stata io a fartelo capire, quindi?"
"Si, tu sei la prima che mi fa battere il cuore così all'impazzata"
"E anche tu sei la prima a farmi sentire così speciale"
-
 
Dopo essersi confessate i loro sentimenti Clara fece un passo verso Gemma con l'intento di baciarla nuovamente e anche lei si sporse in avanti per facilitarle il compito. Le loro labbra si toccarono un'altra volta e ancora più intensamente della prima. Nessuno delle due si aspettava un turbinio di emozioni così, lo stomaco di entrambe andò in fiamme. A fatica si staccarono per guardarsi nuovamente negli occhi. 
-
 
"È stato bellissimo" disse Gemma ancora stordita da quelle emozioni
"Solo bellissimo? Per me è stato meraviglioso" rispose Clara completamente tra le nuvole
"Non avevo mai ricevuto o dato dei baci così belli e sentiti"
"Io neanche, cioè questo è il mio primo bacio"
"Quindi io sono la prima?"
"Certo, la prima in tutto. Io con te ho scoperto davvero cosa voleva dire essermi innamorata"
"Così mi lusighi troppo"
"È la verità. Spesso ci soffrivo e non credevo neanche possibile un risvolto simile"
"Ecco perché eri sempre restia a parlare di questa cosa"
"Esatto"
"E perché dicevi sempre che i ragazzi non ti interessavano"
"Anche, vedo che stai collegando i pezzi..."
"E da quando hai capito questa cosa?"
"È da un po' di mesi, da dicembre/gennaio"
"Non mi ero mai accorta di nulla anche se adesso ripensando ad alcuni momenti mi rendo conto che ci sarei potuta arrivare"
"Meglio così da una parte"
"Adesso che ci penso i primi segnali chiari me li hai dati quando frequentavo Carlos e lui è venuto qui. Quel giorno eri nervosa perché eri gelosa?"
"Si, un pochino..." ammise Clara 
"Aia, ti ho beccato"
"Si, era ancora difficile gestire questa cosa per me, al tempo"
"E ora sei stata gelosa anche di Marco?"
"Non molto"
"Fai bene perché io a lui non ho pensato neanche un secondo. Certo, mi faceva ansia doverlo rivedere e parlarci così tanto ma avevo già occhi solo per te"
"Mi sembra ancora un sogno"
"Non lo è affatto...
Io infatti ho sempre trovato molto ambigui dei tuoi comportamenti ma non pensavo che erano per questo" disse Gemma
"Non sono stata così brava a mentire"
"Ti sbagli, mi sei stata accanto nonostante io ti vedessi come un'amica ma proprio il tuo supporto e la tua dolcezza mi hanno portato ad innamorarti di te e anche quando ti ho visto in abito da sposa"
"L'abito da sposa?"
"Si, io ho capito solo il quel momento che stavo iniziando a provare qualcosa di forte nei tuoi confronti"
"Infatti mi hai riempita di complimenti" rispose imbarazzata Clara ma con un sorriso enorme
"Non solo io però te li ho fatti"
"A chi ti riferisci?"
"Al bel giovanotto che porta i caffè"
"Ahhh, Francesco"
"Si"
"Aspetta, aspetta quindi che tu sei stata un po' gelosa quindi?"
"Un pochino si, devo ammetterlo"
"Che bello"
"Come che bello?"
"Non mi era mai successo che qualcuno fosse geloso di me"
"Con questa faccina soddisfatta sei ancora più bella"
"Daai, mi imbarazzo. Comunque, tu quindi lo hai capito da meno tempo di me"
"Si, galeotta fu anche la nostra giornata in bici"
"Non avrei mai pensato di poter essere ricambiata, mi ero messa l'anima in pace"
"E invece stiamo vivendo un momento bellissimo, no?"
"Si"
"Cosa c'è adesso, Clara?"
"No, stavo pensando che noi saremmo una coppia illegale e che non potremmo mai comportarci come una coppia normale né fuori né altrove"
"Lo so, purtroppo ci ho pensato spesso anche io a questa cosa"
"Che vita sarà? L'amore non va nascosto"
"E io sono d'accordo con te Clara, anche io ci soffro"
"Poi non potrei mai dirlo alla mia famiglia, mi ucciderebbero forse"
"Clara, so bene che è una situazione davvero tanto difficile però in qualche modo faremo"
"Me lo auguro, io non voglio rinunciare a te"
"E io neanche"
"Però la mia famiglia non lo deve sapere mai, sarebbero davvero capaci di farmi del male"
"Nessuno lo saprà, sei al sicuro qui" rispose Gemma
"Però forse è meglio non pensarci ora" ribattè Clara
"No, infatti. Voglio solo baciarti ancora e ancora"
"E che aspetti?" le rispose Clara
-
 
"Ogni volta è sempre più bello" disse Gemma
"Anche per me, non vorrei staccarmi più"
"Neanche io" si sorrisero le due
"Ma tu lo hai detto a qualcuno Gemma?"
"Si..."
"Oddio e a chi?"
"A mia madre e stranamente è stata molto comprensiva"
"Non me lo aspettavo"
"Neanche io, volevo piangere dalla gioia. E tu lo hai detto a qualcuno?"
"Si...
Al signor Ferraris"
"Cosa? Il signor Ferraris sa di noi?"
"No, ancora no ma sa che tu mi piace da tanto tempo. Ero disperata e lui è stato l'unico a capirmi e a non giudicarmi troppo"
"Sono felice che tu non sia rimasta sola e che ce sia stato il signor Ferraris ad aiutarti ad affrontare i tuoi sentimenti"
"Si, lui è come un padre per me. Anzi, in questi mesi lo è stato più di quanto lo sia stato mio padre in tutta la vita"
"È una persona speciale il signor Ferraris"
"Si, per me lo è. Mi fido ciecamente e so che non ne parlerebbe con nessuno"
"Ci credo, ci credo. E anche mia madre manterebbe il segreto"
"Ne ero certa. Ma come faremo con gli altri? Dovremmo fingere di non provare sentimenti e comportarci da amiche?"
"Si, Clara. Purtroppo dovremmo fare così"
"Per me sarà difficilissimo ora che so che anche tu mi vuoi"
"Lo capisco però dobbiamo per forza fare così"
"E fuori come faremo? È sempre lo stesso problema, mica possiamo baciarci per strada"
"Dammi la mano" le disse Gemma
"Sì..." rispose Clara 
"Un passo alla volta, va bene?"
"Proverò a pensarla così"
"Lo so che non potremmo fare nulla e sembrare delle estranee o solo delle amiche ma noi sappiamo che non è così, questo penso che possa bastare?"
"Per me è poco ma me lo farò bastare" rispose Clara
"Anche per me ma comunque siamo fortunate, ci possiamo vedere ogni giorno a lavoro"
"Ma dovremmo fare finta"
"Questo è vero ma a me basta vederti per stare bene"
"Anche a me, non sai quanto bene"
"No, tu non sai quanto bene mi hai fatto da quando sei entrata nella mia vita" rispose Gemma
"Così mi fai piangere" 
"Il destino finalmente mi ha messo sulla strada la persona giusta"
"E io non sai quanto ti sono grata per avermi fatto scoprire questo lato di me, per avermi salvata da tutti questi infiniti dubbi. Ora so chi sono e lo devo anche a te, in parte"
"Siamo una coppia illegale, è vero ma nessuno ci potrà togliere tutto questo"
"No, dobbiamo solo stare attente a preservarlo"
"Quello è già in conto. Non voglio tornare ad una vita in cui tu non ne fai parte" rispose Gemma
"Neanche io, non so neanche com'era il mio mondo prima di te"
"Il mio senz'altro era brutto" rispose Gemma
"Va bene, io direi basta con tutte queste frasi dolci altrimenti ci viene il diabete" 
disse Clara
"Hai ragione" rispose Gemma con una risata 
"Comunque non la facevo così dolce Gemma Zanatta" la provocò Clara
"È solo colpa tua se dico queste cose"
"Felicissima di esserne la causa"
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E si diedero un altro bacio, stavolta ancora più travolgente degli altri. A Clara le sembrava ancora tutto irreale, lei che bacia la labbra di Gemma? Impossibile. Mentre per Gemma ormai era già diventata la sua abitudine preferita.
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"Vorrei che questa giornata non finisse mai, vorrei stare qui abbracciata con te ma tra poco tornano Ezio e mia madre"
"Di già?"
"Purtroppo il tempo è volato"
"E come faremo adesso? Ci vedremo solo per il lavoro?"
"Ovvio che no, cercheremo di ritagliarci piccoli spazi in cui poter stare insieme"
"Ma io abito con Irene e Maria e tu con i tuoi, non si può fare"
"L'unico modo per fare qualcosa è approfittarne quando loro escono"
"Ci avevo pensato ma è comunque difficile anche sentirci telefonicamente"
"Comunque siamo avvantaggiate cioè mia madre lo sa per cui potrei chiederle ogni tanto se lei ed Ezio escono di sera o magari di domenica"
"Questo è già più fattibile"
"Tu visto il rapporto che hai con Armando potresti chiedergli il favore"
"Noo, mi sembrerebbe chiedere troppo"
"Dai in fondo pensaci, lui ormai vive solo visto che Marcello vive altrove quindi è la soluzione migliore. Io non penso ti dica no"
"Proverò a chiederlo"
"Brava"
"Mi sembra di star progettando una rapina" disse Clara
"Hai ragione, è una situazione davvero complicata ma vedrai che ci abitueremo" e le poggiò la mano sulla sua
"Quello sicuramente"
"Non farmi quella faccia Clara, non voglio che te ne vai triste"
"Si, scusami. È che io sono contenta ma non proprio al cento per cento"
"Ma neanche io lo sono ma le cose stanno così. Io voglio provarci"
"Anche io, tantissimo"
"Me lo dai un altro bacio prima di andare via?" le chiese Gemma 
"Anche più di uno" rispose Clara.
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Dopo quest'ultimo bacio Gemma l'accompagnò alla porta e malincuore si diedero l'appuntamento a domani per il lavoro. 
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Una volta arrivata a casa Clara, con la testa ancora per aria, salì direttamente dal signor Armando sperando che fosse in casa. Lei bussò.
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"Sì, chi è?" rispose lui
"Sono Clara"
"Aah sei tu, vieni vieni"
"Grazie"
"Come mai sei qui?"
"Ti devo parlare"
"Cosa mi devi dire?"
"In questi giorni è successo di tutto e ho bisogno del mio papà acquisito"
"Sei così sorridente"
"C'è un motivo"
"Dimmi tutto figlioccia"
"Allora iniziamo dalla cosa più scioccante ma più bella. Gemma è innamorata di me"
"E tu come fa a saperlo?"
"L'altro ieri è successa una cosa strana con Marco di Sant'Erasmo, una storia lunga. Va be' quando Gemma è venuta in magazzino per capirci" 
"Si, mi ricordo. Era scolvonta"
"Quando ci ha lasciate sole lei si è confidata con me e poi dopo poco lei si è avvicinata e mi ha baciato"
"Cioè è stata lei e tu?"
"Esatto, poi si è tirata indietro ed è praticamente scappata"
"Tipico, purtroppo"
"Oggi ci siamo viste per chiarire a casa sua e mi ha confessato di essersi innamorata di me e io pure le ho detto che mi piace da un po' di tempo"
"Vedi che allora al tempo non avevo più così tanto torto?"
"No, in effetti no. A me sembra ancora surreale"
"È la verità Clara e tu devi essere felice e godertela"
"Vorrei tanto però sapere che siamo una coppia illegale e che sarà difficilissimo poter passare del tempo insieme, come una appunto una coppia, mi fa stare male"
"Questo è un problema grande però in qualche modo si fa, non ti preoccupare. Tu adesso devi viverti questo rapporto fino alla fine"
"È quello che voglio fare, ora che anche lei mi ricambia"
"Questo è lo spirito giusto"
"Posso chiederti un altro favore?"
"Si, se posso..."
"Ho chiesto a Gemma come faremo per vederci e mi ha detto che lei potrebbe comunque ospitarmi a casa sua quando non ci sono i suoi però sarebbe bello avere anche un posto qui"
"Clara, quindi in pratica mi stai chiedendo se qualche volta ti lascio casa per passare del tempo con lei?"
"Si, in pratica si. Mi ha convinta Gemma a chiedertelo, prenditela con lei" rispose Clara con ironia
"Macché, anzi ha fatto bene a spronarti. Comunque si, te la posso lasciare"
"Grazie grazie, va benissimo anche per poco tempo"
"Stai tranquilla, per me non c'è nessun problema. Se vi vedessero in giro sarebbero guai quindi meglio al sicuro"
"Grazie ancora, Armando"
"E toglimi una curiosità, chi lo sa della famiglia di Gemma?"
"Solo sua madre, Gemma si è confidafa con lei
"E com'è stato?"
"Lei dice bene, le sembra una situazione anomala ma comunque non sta ostacolando la figlia. Ezio non lo sa e non lo deve sapere"
"Sarà fatto"
"Comunque io ti devo davvero ringraziare per tutto quello che hai fatto per me da quando mi conosci. Sei davvero come un papà"
"E anche tu per me sei una figlia"
E con un bacino della buonanotte si salutarono. 
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Gemma invece dovette aspettare la mattina per parlare con sua madre, in quanto avrebbero avuto la casa libera da Ezio. Una volta da sole, Veronica le chiese tutto.
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"Allora com'è andata ieri? Non siamo riuscite a parlare ma dal sorriso che avevi mi sa che è andata bene"
"Si, è andata fin troppo bene, mamma"
"Dimmi tutto"
"Va be', l'ho telefonata, poi è arrivata praticamente subito e le ho offerto qualcosa. Ed è stata lei ad introdurre il discorso"
"E?"
"E poi abbiamo iniziato a parlare di cosa è successo la sera prima e ci siamo confidate piano piano. Lei mi ha detto che io le piaccio da molti mesi, da gennaio più o meno"
"E beh, molto tempo. E tu non te n'eri mai accorta?"
"Ho notato alcune volte degli atteggiamenti strani e distaccati ma non avrei mai pensato che fosse per questo, ha anche ammesso di essere stata gelosa di Carlos"
"Poverina, pensava che comunque non sarebbe stata ricambiata"
"Si, me lo ha proprio detto che le sembra un sogno tutto questo"
"E lo credo bene..."
"E poi ci siamo dette anche tante altre cose, le ho detto anche io come mi sono innamorata"
"E ora quindi siete una coppia?" chiese titubante Veronica 
"Coppia è una parola grossa, mamma. Proveremo a far funzionare questo rapporto cercando di non farci scoprire da nessuno"
"Sarà difficile se continui ad avere questo bel sorriso quando parli di lei"
"E non hai visto il suo quanto è luminoso"
"Tesoro, lo capisco che è una cosa bella però davvero, dovete cercare di stare attentissime"
"Si, lo sappiamo bene e ne abbiamo anche parlato ieri. È una cosa che ci fa soffrire ma siamo pronte ad affrontarla"
"Bene, questa è la giusta attitudine. E a lavoro come farete?"
"Eeh, lì sarà davvero difficile ma dobbiamo essere impeccabili a nascondere questa cosa"
"Si, lo penso anche io. Soprattutto a lavoro"
"Poi io per rincuorare Clara le ho detto che ogni tanto potremmo vederci magari a casa qui quando voi uscite la sera oppure di domenica se voi non ci siete"
"Si, si potrebbe fare. Almeno siete in un luogo protetto"
"Grazie davvero mamma, mi sento molto fuortuna ad averti. Pensa che Clara mi ha detto che se i suoi scoprissero questa cosa sarebbero guai"
"Immagino però per fortuna è lontana dalla famiglia"
"Si, ha detto comunque che si è confidata con il signor Armando"
"Ah, quindi anche lei ne ha parlato con qualcuno"
"Si, ha detto che ad un certo punto ne ha avuto proprio bisogno"
"Il signor Armando è una bella persona e ha fatto bene, penso che il suo segreto con lui sia al sicuro"
"Anche io lo penso"
"Mi sa che devi andare Gemma, è tardi"
"Cavolo, hai proprio ragione"
"Mi raccomando quello che ci siamo dette"
"Certo, buona giornata mamma"
"Buona giornata a te Gemma"
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Dopo quelle confidenze con per Gemma e Clara passarono alcune settimane in cui al lavoro era tutto uguale, dovevano far finta di essere solo amiche e ci riuscivano quasi egregiamente, tranne rare volte. Quando potevano si vedevano anche fuori dal lavoro, o a casa Colombo o a casa di Armando. Entrambe avevano trovato la serenità che cercavano da tempo, pur essendo una situazione complicata. I momenti che riuscivano a trascorrere insieme erano i più belli, la loro complicità era cresciuta a dismisura ed entrambe non smettevano di stupirsi davanti a tutto quello che avevano costruito seppur in poco tempo. 
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II PARTE:
 
Quel giorno Clara aveva chiesto ad Armando già dalla mattina se poteva avere la sua casa libera, voleva organizzare qualcosa di carino con Gemma in quanto era già un mese che si frequentavano. Aveva ordinato un semplice pollo arrosto con le patate in rosticceria, un dolce al cioccolato come piace a Gemma e nulla più. Quello che desidereva era solo poterla vedere dopo tre giorni senza i suoi baci e le sue carezze. Il signor Armando acconsentì subito alla richiesta, anche perché impegnato in una delle sue solite riunioni da sindacalista.
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Una volta arrivate a lavoro si misero nella stessa postazione per un istante.
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"Buongiorno Gemma" 
"Buongiorno Clara" si dissero le due con un sorriso enorme e gli occhi che brillavano 
"Ti ricordi che giorno è oggi?" 
"Si, quel giorno intendi?"
"Esatto. Avevo pensato ad una cosa..."
"A cosa?"
"Vieni a casa di Armando alle 20 e vedrai"
"Mmhh tu Clara Boscolo non me la racconti giusta" 
Clara le fece l'occhiolino e si allontanò nuovamente dalla postazione per tornare a lavorare.
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Ci avevano quasi fatto l'abitudine ad ignorarsi e a parlare come semplici amiche e colleghe però ogni tanto un velo di tristezza ricopriva entrambe, anche se alla fine bastava poco, una carezza, uno sguardo, un sorriso per sentire quel calore così familiare. 
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La giornata passò abbastanza in fretta e Clara non stava più nella pelle, voleva mostrare la sorpresa a Gemma. Era andata via subito appena finito a lavoro, sfrecciando con la sua bicicletta a prendere la cena e la torta al cioccolato. Riuscì ad arrivare a casa quindici minuti prima di Gemma, dovevano essere furbe e non farsi scoprire dalle altre ragazze mentre salivano le scale e per fortuna fino ad ora non le avevano mai beccate. Una volta entrata a casa, posò le cose, si diede una rinfrescata e poi apparecchiò la tavola.
Bella e pronta proprio giusto in tempo quando sentì il campanello squillare. 
-
 
"Ehi"
"Eccoti finalmente, entra" le disse Clara
"A chi lo dici, non vedevo l'ora di venire qui. Il cuore mi batteva all'impazzata"
"Non sai a me, dopo tre giorni poterti abbracciare e baciare è come respirare di nuovo"
"La signorina Clara con le dichiarazioni ci va forte"
"Anche tu non scherzi, anche se vuoi che non si sappia" ribattè con tono fiero Clara
"Ho visto che hai apparecchiato e ci sono due vassoi. Cosa hai preparato?"
"Nulla di che, davvero. Ho solo organizzato questa cosa per questo mese pieno di felicità"
"Anche io ci ho pensato spesso oggi e ricordo ancora tutte le emozioni di quando ci siamo dichiarate a vicenda e baciate per la prima volta"
"Io a quel momento ci penso ogni giorno, soprattutto quando sono triste" disse Clara 
"E quindi io sarei la tua medicina?"
"Si, più o meno"
E Gemma si lanciò verso di lei per darle un abbraccio molto intenso.
-
 
"Quindi cosa hai preso qui?"
"Allora sai che sono una chiavica a cucinare quindi ho ordinato il pollo arrosto con le patate e una torta al cioccolato"
"Per me è già tanto, anzi mi stai viziando anche troppo. Le patate e la torta al cioccolato le adoro"
"E io per questo le ho prese"
"Così mi fai sciogliere" rispose Gemma
"È il mio obiettivo" ribatté Clara
"Lo immaginavo"
"Dai, mangiamo così dopo possiamo stare tranquille sul divano"
"Subito, agli ordini" rispose Gemma
-
"Com'era la torta al cioccolato?"
"Buonissima, la mangerei tutta"
"E si vede, sei sporca un po'"
"Dove?"
"Aspetta, faccio io"
"Grazie Clara" e le fece una carezza sul braccio
"Se vuoi puoi portartene un po' a casa quando vai via"
"Volentieri, perché no"
-
 
"Non so tu ma io sono in astinenza di coccole e baci" disse Clara
"Non dirlo a me"
"Sediamoci sul divano così recuperiamo subito" ribattè Clara
"Claraaaa, sei troppo diretta"
"Ma questo lo sapevi sin dall'inizio. E comunque sono brava ragazza io, ho detto coccole" si difese con ironia Clara.
-
 
Si sedettero sul divano una accanto all'altra mentre si abbracciavo e si davano tante carezze e baci, baci più dolci e anche baci più intensi. Era come una droga e non riuscivano più a smettere.
Poi Gemma cambiò posizione, mettendosi per lungo sul divano e Clara la seguì a ruota così si ritrovò con le braccia di Gemma che le stringevano i fianchi mentre la Zanatta era intenta a darle tanti baci sul collo, o sulla fronte. Clara non si sarebbe mai voluta alzare da lì, le sembrava di essere nel paese delle meraviglie.
-
 
"Ma tu Clara Boscolo soffri il solletico?"
"No e tu?"
"Dai, non ci credo. Io devo dire di no"
"Se provo qui magari sui fianchi..."
"Dai Gemma no..."
"Allora lo vedi che ne soffri, preparati all'attacco"
"Gemma dai, basta" disse Clara ridendo dopo che lei le fece il solletico sui fianchi
"Va bene, mi fermo mi fermo però è stato divertente?"
"Si dai"
"Quando ridi sei ancora più bella" disse Gemma
"Ah, vedo che siamo in vena di dichiarazioni così a tradimento"
"Lo sai come sono fatta. Sono un po' scostante ma poi me ne esco con queste cose"
"E io non potrei essere più felice di essere colei che riceve queste dichiarazioni"
"Anche tu non sei da meno"
"Ci provo"
"E ci provi piuttosto bene, nessuno mi ha mai fatta sentire amata come lo fai tu Clara"
"E io potrei dire lo stesso visto che l'amore l'ho conosciuto grazie a te"
"Questo primo mese, nonostante le difficoltà che dobbiamo vivere ogni giorno, è stato il mese più bello da quanto vivo a Milano"
"Anche il mio, lo sai"
"Tutto quello che mi è successo forse è stato un modo per farmi arrivare a conoscere te che mi hai supportata nel periodo peggiore della mia vita"
"Anche io senza di te probabilmente sarei un'altra persona oppure sarei convolata a nozze senza amare una persona, tra l'altro uomo"
"Forse il destino allora esiste"
"Forse si"
"Ma non staremmo diventando un po' troppo smielate con tutte queste continue confessioni?" chiese Gemma 
"Mhh forse hai ragione, ci siamo lasciate prendere la mano, come se poi non ce lo dicessimo sempre"
"E ma prima era diverso, eravamo amiche. Adesso siamo qualcosa di più e io non mi stancherò mai di sentire o parlare di quanto ci siamo fatte del bene a vicenda"
"Neanche io Gemma. Sai cosa manca però in queste dichiarazioni?"
"Che cosa?"
"Un ti amo" rispose Clara lasciando incredula Gemma
"È vero, non ce lo eravamo mai dette. Ti amo Clara"
"Ti amo anche io Gemma...
Era presto per dirlo...?" domandò Clara 
"No, assolutamente. È una cosa che sentiamo entrambe e questa era la serata perfetta per dircelo, il ti amo più bello che io abbia detto"
"Hai proprio ragione. Per me è il primo ma solo felice di averlo detto a te"
"Modestamente" rispose Gemma con tono ironico
"Cavolo, si è fatto già molto tardi. Mi sa che ci dobbiamo lasciare"
"Di già?" 
"Eh sì, purtroppo tra poco tornerà Armando ed è tutto finito"
"Ma solo per questa sera" rispose Gemma
"Certo, quello è ovvio"
-
 
Dopo una lunga serie di baci le due si salutarono sull'uscio della porta augurandosi la buonanotte. Clara chiuse la porta dietro di sé e rimase con il sorriso fino al mattino seguente, la stessa cosa che aveva fatto Gemma dopo quella splendida serata. Ogni giorno che passava la loro relazione andava sempre meglio anche se nessuno poteva prevedere il futuro e magari si sarebbero dovute sposare per copertura o perché ormai considerate vecchie per quel grande passo ma nessuno avrebbe tolto loro quell'amore immenso che provavano l'una per l'altra, anche se costrette a vivere con altre persone. Erano questi i pensieri che ogni tanto le due si facevano ma alla fine al futuro ci pensavano veramente poco, volevano viversi il presente senza alcun timore e con naturalezza. Chi lo avrebbe mai detto che quella ragazza dai capelli rossi descritta così male, così fredda e cattiva dalla società avrebbe trovato la sua salvezza grazie a una una ragazzina maldestra, ribelle e impicciona e viceversa. Nessuno eppure è successo, sia benedetto quel settembre 1963 in cui le loro vite si intrecciarono fino ad arrivare a questo punto; sarebbero rimaste a lungo insieme? Probabilmente si e le premesse c'erano tutte, vivere a pieno quell'amore che lentamente era sbocciato tra loro era il loro unico obiettivo, non volevano perdersi per nessuna ragione al mondo. 
 
 
 
 
 
 
 
 
NOTE: Ed eccoci qui, siamo giunti alla fine di questa fanfiction su Clara e Gemma. Mi sono avvicinata alla scrittura da poco, l'ispirazione è venuta perché volevo dare una sostanza all'uscita di Salvo ed Elvira che abbiamo "visto" la scorsa stagione e poi per un periodo non mi sono più fermata ed è arrivata l'ispirazione per scrivere questo esperimento in quanto ho sempre trovato molto in sintonia Gemma e Clara e con il loro background avremmo potuto avere una bellissima storia ma ahimè non è successo. È stato impegnativo scrivere tutti questi capitoli, nonostante abbia preso moltissimi spunti dalla serie però è stato anche bello e stimolante. Queste parole solo per dire che ringrazio davvero molto chi ha avuto la curiosità, la pazienza e la voglia di leggere tutto ciò, per me è davvero importante e mi scalda il cuore. Forse questo ultimo capitolo è molto ricco ma ho preferito chiudere perché ho iniziato a pensare che forse stava già diventando troppo lunga e non volevo mettere drama in mezzo. Per adesso sono ferma con la scrittura ma ho in mente un'altra piccola one shot sulle Claremma, che non so quando arriverà ma arriverà 🫶 
Volevo anche menzionare tutti gli artisti che mi hanno ispirato a dare tutti i titoli dei capitolo:
1. Pensieri e parole, Battisti (anche se con una piccola modifica 
2. Le cose che abbiamo in comune, Daniele Silvestri
3. Capita così, Brunori Sas
4. Contatto, Negramaro
5. Un po' più facile, Diodato
6. Per la prima volta, Diodato
7. Che casino, Diodato
8. Quassù, Ghemon
9. In equilibrio, Francesco Gabbani
10. Mi basta, Negramaro
11. Le piccole cose, Francesco Gabbani 
12. Adesso e qui, Malika Ayane
13. Ti è mai successo?, Negramaro 
14. Puoi fidarti di me, Ghemon
15. Tempesta, Malika Ayane
16. Come non fosse successo mai niente, Negramaro
17. Ormai non c'eri che tu, Diodato
 
Vi ringrazio nuovamente e spero che il finale vi soddisfi, così come tutta la fic. Per me è stata davvero una bella esperienza 🫶 e ringrazio anche chi ha letto le altre mie storie e le ha trovate gradevoli, non so quando tornerò a pubblicare qualcosa anche se come dicevo ho un'altra idea da sviluppare quindi al momento mi fermo qui. Grazie anche a chi privatamente mi ha spronato a scrivere questa fanficfion 🫶
Ok basta ringraziamenti ahahah. A presto! 
P.s.: Ho voluto cambiare il nome al titolo generale di questa fic perché credo che il titolo di questa canzone di Annalisa si addica alla mia storia, il mondo di Clara era completamente diverso prima dell'arrivo di Gemma e viceversa
   
 
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