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Autore: stardust94    13/10/2023    1 recensioni
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Un libro, pieno di mistero sta per riaprirsi e svelare tra le sue pagine una nuova incredibile avventura.
Viziata, casinista, menefreghista, Karin scoprirà che il suo cuore, può accendersi della fiamma della determinazione per colui che ama, o il suo amore diverrà cenere spazzata dal imprevedibilità del destino funesto?
Fredda, distante, vive di solitudine senza conoscere la dolcezza del amore, Ayame, troverà un raggio di sole nel solitario shogun di Kuto, oppure verrà divorata dalla sua sete di potere?
Possono due ragazze così diverse, trovare la felicità, mentre il fato tesse una rete di intrighi e misteri intorno a loro?
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Lime, OOC, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Non-con, Tematiche delicate
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Viaggio oltre lo specchio (parte 1)

Le luci forti abbagliavano i presenti nel Tokyo Dome. La ragazza sul palco cantava esibendosi con una coreografia che metteva in risalto, la sua notevole bellezza, Il movimento sinuoso del suo corpo e la sua voce che sembrava quasi, far vibrare l'aria intorno a se. Stava lentamente conquistando tutti i presenti. La coda di capelli del colore dei fiori di ciliegio, frustava l'aria a ogni movimento della ragazza che terminata la sua esibizione in una posa elegante, si inebriò del fragoroso applauso della folla in delirio.

Proprio in quel momento sul comodino di una stanza da letto, si sentì il trillare di una sveglia seguito da un leggero mugolio di fastidio. Dalla coperta sbucò unicamente, una mano delicata e affusolata che poggiandosi su suddetto oggetto, infastidita lo spense. Altri mugugni seguirono il risveglio di quella che sarebbe diventata la protagonista di queste vicende.

Karin Aikawa, sedici anni professione studentessa e futura idol, si era svegliata con un diavolo per capello. Sbadigliando si era pigramente diretta verso il bagno. Indossava una semplice camicia rosa visto che in quei primi giorni d'estate faceva parecchio caldo. I capelli rosa erano solo una scomposta matassa che le ricadeva sulle spalle. Non appena giunse nel bagno cominciò immediatamente a darsi una sistemata per rendersi presentabile. Indossò l'uniforme e si fece una coda di cavallo per tenere i capelli il più possibile in ordine. Dopodiché raggiunse in cucina la sorella e il padre, o almeno sperava di vedere l'uomo ma a fare colazione con il suo solito portamento elegante vi era soltanto Ayame.

"Buongiorno"

la ragazza dai capelli color lavanda, era seduta composta al tavolo della cucina. Stava consumando la sua colazione senza spiccicare parola, meno quel buongiorno. Era algida nella sua bellezza, ma il suo sguardo era vuoto e spento come fosse stata privata della gioia e spensieratezza che alla sua età avrebbe dovuto avere. Lei e Karin si passavano soltanto pochi anni d'età eppure erano come il giorno e la notte. Karin come il sole abbagliante, era una ragazza spensierata e molto sicura di se. Al contrario Ayame, era come la malinconica luna, fredda e distante da tutto e tutti.
"Puoi farmi il piacere di andare a mangiare in giardino? La tua aura negativa mi rovina la colazione, scema" esordì Karin sedendosi con uno sbuffo
Ayame non le rispose, socchiuse gli occhi continuando a mangiare, come se nulla fosse. A quel punto, la ragazza dai capelli rosa sbatte le mani sul tavolo fulminando la sorella con lo sguardo, ma una mano sulla sua spalla, la fece subito sussultare e voltarsi incontrando gli occhi gentili e un po stanchi di suo fratello maggiore, Keisuke.

"Già cosi energica di prima mattina, sorellina?"

Karin. Mise il broncio per la battuta del ragazzo e si sedette di nuovo mangiando con una certa fretta la sua colazione. Keisuke sorrise sedendosi a sua volta mangiando con calma.

" fratellone hai scoperto qualche libro interessante ultimamente?" La voce di Ayame era delicata e gentile mentre parlava con il fratello che sorridendo annuì.
" Qualcuno, se passi più tardi te li faccio vedere. Dubito che Karin voglia leggere vecchi libri polverosi" disse il ragazzo ridacchiando
" per favore! Già devo fare una stupida ricerca per la scuola. A proposito mi consigli un libro corto, estremamente corto da poter recensire? "


Keisuke sospirando le scompigliò i capelli con la mano, sapeva perfettamente quanto Karin, odiasse questo gesto ma si divertiva a vedere arrabbiata la sorella. Non che lo facesse per una particolare motivazione erano solo "innocui dispetti" come li aveva soprannominati lui.

" Certamente, leggi il vocabolario quello lo può leggere chiunque" scherzò
Karin gli riservò la sua miglior linguaccia che in gergo fratello-sorella significava: fai poco lo spiritoso.
"Se vuoi posso consigliarti qualche lettura facile, Karin" le chiese a quel punto Ayame

Karin si sentì presa in giro da entrambi, ma se quella di Keisuke era sembrata solo una innocua battuta, il tono di arrogante presunzione di Ayame per Karin era insopportabile. Si alzò di scatto e prese la sua borsa, diretta verso l'uscita di casa senza degnare la sorella di uno sguardo.

" Fai poco la presuntuosa! Troverò da sola qualcosa da recensire per quello stupido progetto! " Urlò mentre usciva di corsa lasciando i due da soli.

Ayame socchiuse gli occhi e abbassò il capo incerta se fosse stata lei a essere spiacevole nei confronti della sorella. Lei voleva soltanto aiutarla ma doveva aver sbagliato qualcosa, se ne convinse quasi subito.

" Non te la devi prendere troppo. Lo sai come è fatta, vedrai le passerà subito" tentò di rassicurarla Keisuke con un sorriso caloroso.

Ayame si limitò ad annuire e quando il fratello le poggiò la mano sulla testa accarezzandola affettuosamente, la ragazza sembrò rilassarsi almeno un pochino. Keisuke con il suo modo gentile e premuroso riusciva sempre a calmarla.

" Allora io scappo, altrimenti Tetsuya mi farà pagare di nuovo il ritardo! Ci vediamo stasera" disse il ragazzo uscendo a sua volta di casa.

Ayame rimase per qualche secondo nella cucina, riordinò i piatti nel lavandino e prendendo la cartella si avviò a sua volta verso la sua scuola.

Queste due ragazze non potevano ancora sapere che le loro vite sarebbero presto cambiate per sempre. Trascinate in un viaggio avventuroso verso l'inizio di una nuova leggenda Ayame e Karin si avvicinano alla loro scuola ignare di ciò che sta per accadere loro.

 

*****


La classe era in subbuglio a causa degli imminenti esami, ormai stavano per cominciare le vacanze estive che Karin avrebbe passato volentieri a divertirsi con gli amici e benché questo fosse ancora possibile, restava da superare un ultimo scoglio: il progetto di letteratura.

Era decisa a godersi le sue vacanze estive, doveva soltanto trovare un libro semplice da comprendere e il più sottile possibile. Lei misurava la difficoltà di un libro da quanto esso era sottile quindi un libro spesso sarebbe stato un mattone impossibile da digerire mentre un volumetto poco spesso una facile lettura. Con questo pensiero in testa decise finite le lezioni di visitare la Biblioteca Nazionale, sicuramente lì avrebbe trovato qualcosa di interessante per il suo professore con il quale fare bella figura.


Quando entrò nella biblioteca semi deserta la ragazza era palesemente annoiata. Avrebbe voluto tanto che il compito vertesse su qualcosa di meno difficile, ma non cera stato verso di chiedere al professore di poter scegliere un libro attuale. Doveva per forza scrivere di qualcosa di vecchio più lo era più probabilmente sarebbe andato bene. Stava per girare l'angolo. Quando un rumore simile allo sbattere d'ali di un uccello la fece fermare. Rimase in silenzio qualche secondo, ma poi riprese a camminare nella direzione opposta a dove aveva sentito il rumore.

"Sarà stato solo un piccione che si è schiantato su una finestra"

Proprio in quel momento, un altro suono molto acuto, simile al gracchiare di un possente volatile la costrinse a tapparsi infastidita le orecchie. Qualcosa, un grosso libro per la precisione, cadde da uno dei ripiani alti dello scaffale della biblioteca, colpendo suddetta ragazza sulla testa.
Con un cinguettio, Karin si massaggiò la testa dolorante, prima di vedere con la coda del occhio, qualcosa che sembrava proprio, un enorme uccello rosso avvolto dal fuoco, si diresse volando verso una stanza scomparendo oltre la porta come fosse uno spettro.

"Maledetto pollo! Vieni quì che ti faccio allo spiedo, ti insegno io a far venire i bernoccoli alle super star! "

Gli urlò dietro la ragazza aprendo di scatto la porta, nella quale era certa avesse visto la maestosa e misteriosa creatura entrare. Si trattava di una stanza piena di schedari contenenti documenti e libri di vario genere. Karin, si guardò intorno sperando di individuare il volatile in questione, ma non vi era nulla a parte schedari polverosi con libri logori consumati dal tempo.

"Karin che cosa stai facendo? È vietato entrare quì"

La voce di Ayame fece sussultare la ragazza che incrociando le braccia al petto si voltò verso la sorella. Ayame aveva una mano appoggiata alla parete e la stava osservando con il suo solito sguardo distante.

" ...non ti riguarda! Avevo...avevo visto un uccello e l'ho seguito! " Si difese quasi ringhiando la rosa
" un uccello? Quì? "

Ayame si guardò attorno in quella stanza vi era solo una finestra per far passare l'aria ma non era certamente abbastanza grande per far passare un volatile.
In quel momento, una luce rossa si irradiò da uno degli scaffali e abbagliò le due ragazze per un istante, prima di dissolversi. Ayame si avvicinò al oggetto che sembrava aver emanato quella luce, era un libro molto antico, come testimoniavano le rilegature e la copertina. La ragazza lo prese delicatamente e lo osservò attirando l'attenzione di Karin che si avvicinò a sua volta.

" Che cosa c'è scritto? Sembra aramaico! Non è un brutto libro di cucina vero? " Chiese la ragazza
Ayame scosse il capo leggendo il titolo scritto sulla copertina rossa del tomo tra le sue mani.
"Shijintenchisho"
" Shinatu? Shintato? "
" Shijintenchisho. Credo significhi..."universo dei quattro dei" pare sia un libro che è stato tradotto dal Cinese antico nella lingua attuale."

Spiegò la giovane prima di aprirlo sfogliandolo con delicatezza, il fratello le aveva sempre detto che i libri antichi andavano maneggiati con cura per evitare di rovinarli e a giudicare dalle pagine ingiallite dal tempo, quel libro era molto più antico forse era stato scritto in un epoca nella quale le due ragazze, non erano nemmeno nate.

" Quindi che cosa c'è scritto? Di che cosa parla?"

Karin la scosse con una certa forza, insisteva perché Ayame leggesse la trama del libro. La viola annuì e cominciò a leggere le prime righe di quella che sembrava quasi 
una prefazione.

"Questa storia narra di una ragazza che, dopo essersi impossessata delle sette stelle di Suzaku, otterrà un enorme potere, e sarà in grado di realizzare qualunque desiderio...la leggenda dice questo.
La storia stessa è un incantesimo, e chi la legge per intero otterrà gli stessi poteri della protagonista, e potrà così realizzare i propri desideri.
Non appena si volterà questa pagina il racconto comincerà a diventare reale...
...E così la ragazza della leggenda spalancò le porte del mondo incantato. In questo modo comincia il racconto." Lesse a voce alta.

" Aspetta frena! Vorresti farmi credere che questo libro è magico e che se si accetta di diventare il personaggio principale e si arriva alla fine della storia si ottiene l'avverarsi dei propri desideri?! Ma è ridicolo!" Disse la rosa sbuffando
" eppure è esattamente quello che dice. Il libro stesso è un incantesimo se giriamo la prossima pagina..."

Ayame non fece in tempo a pronunciare le parole seguenti che Karin, aveva già voltato la pagina del libro per leggere il seguito con curiosità e una certa fretta.

"Visto? Non è successo assolutamente nulla. Questo libro non è magico o che altro è solo un polveroso libro vecchio decrepito" asserì la rosa.

Ma in quel preciso momento, il libro emanò una luce rossa accecante e le due ragazze scomparvero avvolte da essa, lasciando solo lo Shijintenchisho a terra, aperto. Non volava una mosca nella stanza, mentre sul libro continuavano quasi come per magia a comparire le parole sulla pagina da prima bianca.

 

 Il viaggio per la sacerdotessa di Suzaku...ha inizio


 

  
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