Questa storia partecipa al Writober di Fanwriter.it.
» Prompt: Rotta
» Lista: pumpSea
Note dell’autore: Eccomi qua,
a sorpresa direi e in ritardo di qualche minuto, leggendo il prompt non avevo
alcuna idea di cosa scrivere quindi avevo deciso di saltare, poi all’improvviso
mi è venuta fuori questa piccola storia con protagonista Henry.
Ho visto
solo una volta la settima stagione, ricordo che nella 7x02 A Pirate's Life (l’ultima puntata con Emma), dopo una scena sulla Jolly
Rogers, il nostro ragazzo partiva con la moto di August e la bottiglia che
Killian gli dona per rimanere in contatto con loro. Ho pensato di ricreare una
missing scene prima della partenza dove Emma gli fa un dono speciale per questo
suo viaggio.
Come le
altre anche questa non è bettata, quindi vi chiedo scusa per eventuali errori (orrori)
grammaticali e di sintassi, farò una revisione appena possibile.
Aspetto le
vostre recensioni, mi raccomando, alla prossima.
Disclaimer: OUAT e
tutti i suoi personaggi non sono di mia proprietà (altrimenti sarebbe stato un
prodotto HBO), tutti i diritti sono dei legittimi proprietari, il mio è solo un
divertimento.
The compass
KillerQueen86
Guardò fuori dalla finestra mentre sorseggiava la sua
cioccolata calda, il suo ragazzo, Henry stava sistemando le ultime cose della
moto che August gli aveva regalato, mancavano ormai qualche ora al suo primo
viaggio. La sera prima avevano organizzato una cena di famiglia per salutarlo e
regalargli dei piccoli oggetti che gli sarebbero stati utile durante i suoi
viaggi.
Non impazziva all’idea di vedere il suo ragazzo lasciare
tutto per andare a scoprire altri regni magici, ma sapeva che non poteva
tenerlo sotto la sua ala protettiva per tutta la vita, doveva crescere e il
modo migliore era conoscere il mondo. Killian era stato il suo più grande
sostenitore in questa sua scelta, era stato il primo a saperlo e questo le
aveva riscaldato il cuore.
Involontariamente si accarezzò il ventre piatto, avevano
provato ad avere dei figli loro, sapeva che Killian sarebbe stato un padre
meraviglioso e attento, ma non avevano avuto alcuna fortuna, quindi avevano
deciso di non continuare a insistere. Del resto il suo pirata si era detto onorato
anche solo di accompagnare la crescita di Henry, non aveva mai preteso che lo
chiamasse padrino, preferiva essere Killian per il ragazzo, non volendosi
sostituire a Neal.
“E’ pronto il nostro ragazzo?” le arrivò la voce di suo
marito alle sue spalle, sorrise voltandosi verso di lui che era appena entrato
nella loro cucina, con il gilet ancora sbottonato e la camicia fuori dai pantaloni,
il suo modo di stare più comodo a casa, non era riuscita a convincerlo a
indossare un pantalone della tuta quando decidevano di rimanere a casa.
“E’ quasi pronto” disse lei posando la tazza sul bancone
della cucina che avevano scelto insieme dopo il loro matrimonio.
“Lo sai ch’è importante per lui, vero?” chiese
circondandola la vita con il braccio sinistro.
“Si, e sono orgogliosa di lui” rispose lei chiudendo gli
occhi mentre lui gli appoggiava un dolce bacio sulla fronte.
“E solo che mi mancherà molto” continuò.
“Sei stata una madre meravigliosa, mancherai anche a lui”
le ricordò sorridendole, come sempre aveva capito subito cosa la tormentava e
riusciva sempre a calmarla.
“Ora Swan, che ne dici di andare da lui e portagli quel
regalo che gli hai preparato” la invitò con dolcezza, nonostante erano sposati
da anni non aveva mai smesso di chiamarla Swan, cosa che lei adorava
immensamente.
Si separò da lui dopo avergli dato un piccolo bacio sulla
guancia, prese il cofanetto di velluto blu scuro che aveva messo sul bancone
della cucina ed uscì per raggiungere Henry nel vialetto della loro casa.
“Tutto pronto?” chiese avvicinandosi, il ragazzo alzò lo
sguardo da qualunque lavoro stesse facendo alla moto.
“Quasi, mancano gli ultimi ritocchi” rispose si mise in
piedi e Emma si sorprese ancora di quanto era diventato alto e sarebbe
cresciuto ancora diventando un uomo.
“Sai che devi passare da Regina prima di andare” gli ricordò, Henry alzò gli occhi e per un attimo
le sembrò di vedere il ragazzo di cui si era innamorata, Killian le aveva
sempre detto che assomigliava tanto al padre, ma fino a quel momento non aveva
capito quanto.
“Non credo che potrei dimenticarlo tanto facilmente”
mormorò pulendosi le dita delle mani con una pezza ce una volta era stata
bianca. Regina era stata l’ultima a consentire a quel viaggio, non lo riteneva
sicuro e preferiva che andasse al college come un ragazzo normale.
“Accontenta la tua povera mamma e siedi con me” lo invitò
lei allungando una mano verso di lui, il ragazzo sorrise e si avvicinò.
I due si misero seduti sul portico della casa su una
panca che lei e Killian avevano messo lì qualche anno fa per godersi le serate
d’estate.
“So che tutti ti hanno fatto un regalo per il tuo viaggio”
disse la donna stringendo il cofanetto che teneva in mano.
“Non serviva che mi facessi un regalo anche tu, lo sai”
disse senza riuscire a nascondere la curiosità dei suoi occhi, del resto era
stata proprio quella curiosità a portarla a Storybrooke.
“Lo so, ma volevo che tu avessi questa” disse porgendogli
il cofanetto, Henry sorrise nel prendere il regalo e lo aprì, vide i suoi occhi
illuminarsi nel vedere cosa conteneva.
“E’ quello che penso che sia” disse prendendo in mano la
bussola che Emma aveva conservato gelosamente per tutto quel tempo, sorrise nel
vederla.
“Si, proprio quella che io e Killian abbiamo preso ad
Anton” spiegò senza nascondere l’emozione che provava nel rivivere quei primi
momenti insieme al suo pirata.
“Conserva ancora la sua magia, ti porterà sempre a casa
quando ne avrai bisogno” disse senza nascondere le emozioni che le velavano gli
occhi di lacrime.
“Killian ti direbbe semplicemente che con questa
riuscirai a trovare la rotta di casa” scherzò allentando l’emozione che gli
stava avvolgendo.
“Questo è davvero bellissimo” disse il ragazzo stringendo
la bussola senza nascondere l’emozione. Sapeva che per sua mamma quell’oggetto
era importante, non solo perché era stata la sua prima avventura con Uncino, ma
perché grazie alla bussola aveva trovato la strada per tornare a casa, da lui
che l’aspettava.
“Grazie, a entrambi, per tutto” disse poi Henry
alzandosi, Emma allungò una mano stringendo la sua, si voltò verso di lei e nel
suo sguardo lacrimoso vide tanto amore e orgoglio, in quel momento Killian
decise di uscire nel portico.
“Hai tutto pronto ragazzo?” chiese l’uomo distraendolo
dalla madre.
“Credo di si” disse senza lasciare la mano di sua madre
sorridendole.
“Non puoi partire senza questa” disse Killian
consegnandogli una bottiglia vuota, la guardò confuso non capendo.
“E’ magica, basta sussurrare il mio nome lì dentro e
saprò come trovarti” gli spiegò e ne fu colpito, era un modo geniale per
restare in contatto e chiedere aiuto se ne aveva bisogno.
Stava diventando più difficile andare, sua madre si alzò
e si mise accanto all’uomo che amava senza però riuscire a lasciare la sua
mano, prima di andare, Henry doveva dire un ultima cosa.
“Grazie ancora a tutti e due” iniziò con l’emozione che
lo colpiva al cuore.
“Siete stati dei genitori meravigliosi, tutti e due”
disse guardando entrambi.
“Killian, grazie, per avermi aiutato a prepararmi a
questo viaggio e per avermi supportato in questo” lo ringraziò con tutto il
cuore, perché non gli aveva mai fatto mancare l’affetto e una figura maschile
con cui poter parlare.
“E tu mamma, grazie per avermi seguito tanti anni fa ed
essere rimasta solo per stare con me” continuò guardando la sua mamma.
“Non potevo chiedere di meglio” disse per poi avvicinarsi
e abbracciare entrambi, Emma lo strinse subito, mentre sentì un po’ di
esitazione da parte di Killian, cosa che non lo sorprese perché aveva sempre
mantenuto una certa distanza, ma alla fine lo strinse anche lui.
“Ci renderai fieri di te, lo sappiamo” disse Emma tra le
lacrime sciogliendosi dall’abbraccio, gli prese il viso tra le mani come una
volta aveva fatto sua nonna con lei.
“La tua camera rimarrà sempre qui per te” disse Killian
con la voce roca, sapeva che anche per lui era difficile questo addio.
Si dovette forzare a separarsi da entrambi perché una
parte di lui voleva sempre rimanere qui con loro, al sicuro nella nuova
Storybrooke, a crescere con tutta la loro famiglia, ma come Killian stesso gli
aveva detto aveva bisogno di fare questo.
Scese i gradini della scale e salì sulla moto dopo aver
messo un casco, guardò verso il portico trovando ancora Emma al fianco di
Killian, entrambi con gli occhi rossi ma con un sorriso incoraggiante sul viso,
quella era l’ultima immagine che voleva di loro due, fianco a fianco felici,
poteva iniziare la sua nuova avventura.
Fine