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_{Note Autrice: Questa è una piccola one – shot senza alcune pretese, Dean e Sam sono semplici umani, Sam sta cercando di studiare per il suo esame a Stanford mentre Dean è andato a trovarlo e cerca in tutti i modi, di avere attenzioni dal più piccolo… . Avviso è una Wincest. La storia non ha bisogno di un continuo o approfondimento ed è una piccola one – shot, senza alcune pretese. Se questo ti può dar fastidio in qualche modo non leggere la storia e non ho bisogno di uscire, da nessuna mia comfort zone. Buona lettura!}
 

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Non era un sospiro seccato quello che gli era uscito, ma era più un: “sto cercando di resistere in qualsiasi modo, ma è difficile” e per il minore dei Winchester, lo era per davvero.

Era davvero difficile per lui, riuscire a concentrarsi in quel preciso momento.

Stava cercando di studiare perché avrebbe dovuto affrontare un esame alla Stanford domani, ma qualcosa o meglio qualcuno, non gli dava la possibilità di concentrarsi e a lui questo, distraeva molto.

Ingoiò il groppo che gli si era formato in gola, mentre cercava di concentrarsi e cercava di continuare a stare con lo sguardo posato sul libro, ma le labbra di suo fratello, lo stavano facendo letteralmente impazzire e lui lo sapeva perfettamente: lo stronzo.

Continuò a ingoiare a vuoto mentre il fratello maggiore, continuava a baciare il suo collo con lentezza e insistenza nelle parti più sensibili, che gli facevano venire dei brividi fino all’attaccatura dei capelli.

Cercava di mantenere la calma il minore, ma non ci riuscì a lungo.

Non dopo che il fratello lo baciò proprio dietro l’orecchio e quando iniziò a mordicchiargli il lobo per lui, era la fine.

<< Sei davvero uno stronzo >>

Brontolò infine il minore, mentre dalle labbra del maggiore uscì una piccola risatina divertita ma allo stesso tempo, soddisfatta.

<< Tratti così il tuo uomo, signorino? >>

Il minore sentì un piccolo schiaffo arrivare sulla natica ma non si scompose più di tanto anzi, sbuffò contrariato.

<< Dai Dean, lo sai che domani ho un esame! >>

<< Oh sì, lo so. Ma non mi interessa particolarmente. >>

Iniziò nuovamente a mordicchiarlo ma questa volta sul collo, mentre Sam alzò un sopracciglio, mentre sentì quella frase detta da suo fratello.

<< Sul serio? Vuoi che mi bocciano, quindi? >>

<< Tu? Bocciato? – una risatina uscì dalle labbra del più grande - Fratellino, credo che una pausa dallo studio te la puoi anche meritare e poi, non ti possono bocciare. Tu sei troppo un secchione, per essere bocciato! >>

Sam scosse appena la testa anche se sulle sue labbra, comparì un piccolo sorriso.

<< Sei proprio uno scemo! >>

<< E tu, la mia puttanella! >>

<< Ah, ah spiritoso … >>

Dean non rispose ma continuò a baciare il collo del più piccolo, mentre la sua mano andò ad accarezzare il suo corpo con estrema lentezza, facendo venire altri brividi al povero Sam.

<< Dean … >>

<< Mm? >>

Continuò il suo giochetto, rimanendo appiccicato al più piccolo.

<< Dai … >>

<< Che cosa? Vuoi che smetto, oppure che continuo? >>

<< Che smetti, maledizione! >>

Dalle labbra del maggiore uscì un piccolo sbuffo e roteò gli occhi insoddisfatto dalla risposta appena sentita e si staccò finalmente dal più piccolo, mentre rimase comunque vicino a lui e mise un piccolo broncio, di disappunto.

Il minore invece dal canto suo, tirò un sospiro di sollievo e cercò di riprendere a studiare, ma ogni volta che cercava di riprendere a leggere, il tocco di suo fratello gli mancava sempre di più.

Gli mancava così tanto, che non riusciva proprio a concentrarsi, sembrava quasi come se il suo corpo chiamasse quello del maggiore.

Erano come una specie di: calamita, non potevano staccarsi l’uno dall’altro.

<< Oooh al diavolo … >>

<< Cosa? Questa volta non ho fatto … >>

Il maggiore non riuscì a finire la frase, che sentì il peso del minore addosso e sorrise, vittorioso.

<< Cosa ti ha fatto, cambiare idea? >>

<< Ho pensato che una distrazione per qualche minuto, non mi dovrebbe far male. >>

<< Quindi io, sarei una distrazione? >>

Mise su un piccolo broncio.

<< Una dolcissima e bellissima, distrazione >>

Si corresse il più piccolo e il maggiore sorrise, i due si coccolarono per tutto il resto della giornata.