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Autore: TatianaCovino    04/11/2023    0 recensioni
L'amore chiama amore. Quando due sguardi si incrociano, quando due persone si innamorano, tutto può accadere. Tutti possono iniziare ad innamorarsi
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Gli eventi raccontati in questa storia non seguono le vicende e il tempo dei libri
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bill Weasley, Fleur Delacour, Fred Weasley, Harry Potter, Hermione Granger | Coppie: Bill/Fleur, Fred Weasley/Hermione Granger, Harry/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti, Contesto generale/vago
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“Lavanda…”
“Cosa vuoi, Hermione?”
“Posso parlarti?”
“Non ho nulla da dirti. Non parlo con le voltafaccia come te!”
“Io, cosa…?”
“Voltafaccia, si! Lo sapevi che mi piace Ron, lo sapevi benissimo! Eppure non ti sei fatta nessuno scrupolo a baciarlo! Certo, dopo Fred, ti mancava solo il portiere di Grifondoro!”
Hermione sentì la rabbia invaderle tutto il corpo. Voleva soltanto tirarle un pugno in faccia. Fece appello a tutta la sua forza e disse: “Vorrei parlarti di questo, non è come credi. Ron è uno stupido e non è affatto interessato a me.”
“Non che mi interessino le tue spiegazioni, ma vai avanti.”
“Vorrei parlarne in… emh… privato”, disse rivolgendo uno sguardo a Parvati.
“Hei, dove volete che me ne vada?”, disse lei, che non aveva nessuna intenzione di perdersi quella conversazione.
“Andiamo in sala comune?”, chiese Hermione a Lavanda, che annuì e la seguì.
Arrivate in sala comune, c’era Ron ad aspettarle.
“Ma questa è un’imboscata!”, esclamò Lavanda. “Volete prendervi gioco di me?!”
“Niente di tutto questo!”, esclamò Ron.
“Penso che dobbiate parlare. Io vi lascio soli…”, disse Hermione uscendo la buco del ritratto.
Non appena il buco si fu chiuso, Hermione sentì una mano poggiarsi sulla sua spalla.
“È stato difficile portarla in sala comune?”
“Non così tanto… È bastato dirle che Ron non è interessato a me per convincerla a seguirmi.”
“Bene, speriamo che mio fratello non faccia lo stupido!”, disse Fred sorridendo.
“Tu… credi davvero che sia stata una buona idea?”
“Quando mai un mio piano non è una buona idea, Granger?”
Hermione fece una smorfia. “Credi che Ron riuscirà a dirle cosa prova? Non voglio passare per quella che non sono…”
“Stai tranquilla Hermione. Gli ho dato… una spintarella?”
Hermione lo guardò storto. “Spiegati meglio, Weasley!”
“Diciamo che era un po’ teso, così gli ho dato un po’ di quella pozione nei cioccolatini…”
“Fred! Non era questo il piano!”
“Ssh”, disse lui mettendole una mano sulla bocca. “C’è Gazza…” Le prese la mano e la trascinò dietro una statua nell’angolo, nascondendo entrambi agli sguardi di Gazza che girovagava per i corridoi nella speranza di trovare qualche alunno da punire.
Il corpo di Fred era molto vicino a quello di Hermione e il cuore della ragazza iniziò a battere all’impazzata. Da quando volavano insieme Hermione si era abituata alla vicinanza con il ragazzo, ma quella situazione era diversa. Non si erano mai trovati così tanto vicino, i loro visi a pochi centimetri di distanza.
Fred fece passare un braccio intorno alla vita della ragazza e la strinse ancora più forte a sé. I loro visi erano a pochi centimetri, ma Fred non fece nulla per annullare quella distanza e Hermione non riusciva a muoversi, persa con lo sguardo tra gli occhi e le labbra di Fred.
Restarono così per interi minuti, senza muoversi, continuando a guardarsi, a studiarsi. Gazza era andato via quasi subito, ma nessuno dei due voleva muoversi e rompere quel momento.
“Hermione…”, sussurrò Fred all’improvviso. “Penso che dovremmo davvero fare qualcosa per questa… cosa tra noi.”
“Quale… quale cosa?”, chiese lei.
“Questa cosa…”, disse avvicinandosi pericolosamente alle sue labbra. I centimetri diventarono millimetri. Hermione chiuse gli occhi, pronta a sentire le labbra del gemello sulle sue. Ma qualcosa li interruppe un secondo prima che le loro labbra si toccare.
“Voi due, venite fuori”, disse Ron, la testa che spuntava dal buco del ritratto aperto.
Fred lasciò andare Hermione che, dopo essersi lisciata i vestiti, uscì da dietro la statua.
“Che ci faceva lì dietro?”, chiese osservandoli.
“Ci nascondevamo da Gazza”, disse Fred. Hermione lo ringraziò mentalmente per quella risposta: non era sicura di riuscire a parlare.
“Allora fratellino, com’è andata?”
“Bene. Io… ho detto a Lavanda quello che provo per lei, le ho spiegato del bacio e adesso… beh, stiamo insieme.”
“Finalmente! Così Hermione non dovrà più baciarti!”
Hermione sorrise.
“Già…”, disse Ron arrossendo. “Hermione, scusami…”
“Sei perdonato, Ronald.”
“Davvero?”
“Si, ma non farlo mai più! Altrimenti ti affatturo!”
“Te lo giuro, Herm!”, disse abbracciandola. Poi fece un gesto a Fred e se ne andò da Lavanda, seduta sul divanetto.
“Beh, è andata bene.”
“Non ci credevi nel mio piano, vero?”
“Neanche un po’. Ma devo farti i complimenti. Grazie alla tua pozione sono tutti accoppiati adesso. Sei un cupido, Fred Weasley.”
Il ragazzo sorrise. “Sono tutti accoppiati tranne noi due.”
Hermione avvampò, ricordandosi di quel bacio mancato di poco prima. “Buonanotte Fred”, disse.
Fece per dargli un bacio sulla guancia, ma all’ultimo cambiò idea e gli scoccò un bacio all’angolo delle labbra.
  
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