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Autore: jaj984    16/09/2009    1 recensioni
Prima Au! Forse un po' OCC! La mia mente lavora e io scrivo! Se devo dire la verità questa storia mi piace molto e sto abbastanza avanti ma ho deciso di pubblicarla per avere un idea di quello che ne pensavate.
Dal X capitolo:
Nessuno dei due in quel momento ha avuto il coraggio di dire altro. Siamo rimasti sconvolti perché il padre di Ryo ci ha parlato con una luce particolare negli occhi che non ti dà il coraggio di distruggere i suoi sogni.
Credo che lui sappia che non stiamo realmente insieme ma spera che un giorno ….
Guardo l’orologio e cavolo è tardissimo.
Genere: Sportivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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In macchina siamo in silenzio non parliamo ed io ne approfitto per ripassare mentalmente la coreografia ma evidentemente mi muovo anche con il corpo perché lui a un certo punto, quando stiamo per svoltare, si ferma ed esasperato prende le mie braccia e le blocca.

- Non ce la facevo più. Statti ferma per un secondo per Dio.
- Ah, scusa.
- Cavolo come sei permissiva. Che hai?
- Niente, sono agitata. Oggi ci saranno anche altri ballerini e sono terrorizzata di sbagliare.
- Ogni tanto dimentico che prima che tu vada in scena sei intrattabile, sei terrorizzata. Poi appena metti piede su quel palco, passa tutto e ti trasformi.
- E tu che ne sai? In tanti anni non sei mai venuto a vedermi, arrivavi sempre alla fine di tutto.
- E chi te lo dice, ero sempre presente quando ballavano Reika e Kasumi.
- Ecco appunto! A me e a Miki non ci hai degnato neanche di uno sguardo.
- A Miki ci ho dato uno sguardo e più di uno anche ma se Umi mi becca, mi fa fuori.
- E fa bene! Senti se vuoi lasciarmi qui, per me va bene tanto è in fondo alla strada il club.
- Non esiste proprio! Ti accompagno fino al club, poi vado a casa tua a prenderti un po’ di cose e passo da mio padre a prendere le chiavi dell’appartamento. L’ho già avvertito prima, solo che doveva cercarle.
- A proposito di tuo padre, perché non provi a parlargli di noi e gli dici chiaramente come stanno le cose?
- Non me la sento, non lo vedevo così felice da quando c’era la mamma. Hai visto i suoi occhi mentre immaginava la nostra famiglia.
- Lo so Ryo, ma dopo sarà ancora peggio, la delusione sarà ancora più brutta. Magari inizia a dirgli che per il momento non si parla di matrimonio e inventa che ci sono problemi tra noi. Tanto da lunedì comunque non mi vedrà più in giro e tu perché non ne approfitti in questo periodo per presentargli quella giusta?
- No, non ci penso neanche. Poi quella giusta non l’ho ancora trovata.
- Presentagli Rose, che in fin dei conti è cotta di te. Mi fa pure pena.
- NON BESTEMMIARE! Non potrò mai presentare Rose a mio padre.
- Allora magari potresti ricominciare a frequentare la mia simpaticona Yuki, è un buon partito e sarebbe un’ottima ragazza da presentare a tuo padre.
- Per carità, l’ultima volta ti voleva far fuori quell’arpia. Ti aveva fatto uno sgambetto con i fiocchi per farti rompere una gamba.
- Dai non l’ha fatto apposta.
- Stai scherzando vero? Certo che l’ha fatto apposta! Stavate in mezzo alla strada attraversando per andare all’audizione per un musical e ti stava facendo sbattere con la testa per terra mentre stava passando un camion. Meno male che c’eravamo Mick ed io e abbiamo evitato il disastro più totale.
- Dai è stato un incidente, non puoi darle tutte le colpe, è anche colpa mia che sono sbadata e comunque è meglio dimenticare il passato. Dovrò conviverci per un anno con lei, per questo ti dicevo di Yuki.
- Cosa? Tu un anno da sola in camera con lei? Vuoi morire avvelenata durante la notte?
- Tranquillo ci sarà un’altra persona in camera con me e in accademia se non vuole giocarsi il posto, è meglio che non faccia sciocchezze. Ora mi fai andare a lavorare che sono in ritardo?
- Non sto tranquillo per niente, quella vi avvelena a tutte e due!
- Non ci avvelena tranquillo, ora, però ripeto devo andare a lavoro e tu entri con me, così ti senti le sfuriate di Susan.
- Va bene.

Finalmente, mette in moto questa dannata macchina e mi accompagna al club.
Entro e non lo riconosco più, è stato completamente trasformato per l’occasione.
Ora non abbiamo solo il palcoscenico a disposizione ma anche “la platea”.
Il pavimento è ricoperto da tappeti, cuscini e il palco è coperto dal sipario, probabilmente stavano preparando la scenografia per la prima coreografia.
Mi avevano detto che questo cliente aveva speso un mucchio di soldi per affittare il locale e richiedere balletti scelti da lui, ma non m’immaginavo fino a questo punto.
Le ragazze mi hanno detto che questo tipo è un mio ammiratore, ha chiesto che la parte principale delle coreografie da lui scelte fossero destinate a me.
Ci ha pagato un coreografo, ha pagato Susan perché potesse richiedere altri ballerini e ballerine e in oltre ha pagato tutte le scenografie del locale e tutto per una sola serata. Credo questo tizio sia proprio matto.
Susan appena mi vede si fionda su di me per farmi la ramanzina ma io la stoppo subito.

- È colpa di Ryo, prenditela con lui.

Così mentre Susan fa la ramanzina a Ryo, corro in camerino a cambiarmi ma sorprese delle sorprese lo trovo super affollato.

   
 
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