Serie TV > Il paradiso delle signore
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Autore: Epic89    06/11/2023    0 recensioni
Aveva deciso, si aveva deciso di andarsene. La scusa di dedicarsi tutta se stessa a sua figlia non reggeva, voleva scappare, Adelaide aveva scelto per entrambi. Adelaide aveva paura, si paura di essere un peso per Marcello.
Paura che prima o poi lui si sarevce stancato, che le avrebbe rinfacciato di non averlo lasciato libero di vivere la sua vita.
E Marcello? Lui non l'avrebbe mai dimenticata come poteva. Il suo cuore batteva per lei, e fin quando era così non poteva e non voleva avere nessuna donna.
Fin quando non sarebbe tornata si sarebbe dedicato a suo fratello, un ragazzo orgoglioso, gli ricordava lui quando era uscito dal carcere. Sarebbe riuscito a far abbassare la guardia a Matteo? E se non ci sarebbe riuscito? Avrebbe chiesto aiuto all'unica donna che poteva scalfire quella corazza. Maria
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Marcello!" - "Adelaide, perché mi chiami a quest'ora è successo qualcosa?" - "Ti ho sognato Marcello, eri con me a Rapallo, e continuavi a dirmi che mi avresti aspettato, che non ti saresti arreso. Ma io......" - "Adelaide!" - Non senti più nulla. Ma solo un tonfo. "ADELAIDE! ADELAIDE!" La continuava a chiamare senza ricevere nessuna risposta. Con violenza riattaccó e non si accorse che dietro di lui c'era Armando, si scontró con lui. Armando preoccupato gli chiese cosa fosse successo, perché continuava ad urlare il nome di Adelaide per telefono. - "Armando non lo so! So solo che mi aveva chiamato e mi stava raccontato un sogno che aveva fatto poi non ho sentito più nulla solo un tonfo. Fammi andare Armando quando so qualcosa ti chiamo." - In quel momento anche Salvatore si sveglió e con disappunto chiese pure lui cosa fosse successo. Marcello in risposta disse:" Fattelo dire da Armando, ora devo andare, Adelaide ha bisogno di me." Prese le chiavi, scese la scale e salì sulla spider. Sfrecció per le vie di Milano, incurante su tutto ciò che lo circondava, non gli sarebbe importato nulla se avrebbe preso una multa per eccesso di velocità. Doveva arrivare in fretta. _____________________________________________________ Parcheggió la spider davanti la Villa, scese e corse, arrivato al cancello si ricordó che aveva le chiavi, aprì il portone, entró si precipitó in salotto e la trovó, era lì distesa a terra priva di sensi. "Adelaide, Adelaide, ti prego svegliati, Adelaide! Italoooo" - Il maggiordomo si affrettò a raggiungerlo e quando vide la contessa distesa si spaventó. "Marcello, cosa è successo? Contessa." - "Aiutami Italo, portiamola in camera." - La prese in braccio si avviò verso la camera, era leggerissima, era come se avesse perso peso. "Italo, da quanto tempo Adelaide non mangia un pasto completo?" - "Da quando Odile ha rifiutato di raggiungerla a Milano, poi quando ha accettato di vederla e di poter passare un po' di tempo con lei, di poter costruire un rapporto con la figlia aveva iniziato a mangiare, aveva iniziato ad essere finalmente felice. Ma poi si è resa conto che non poteva continuare ad avere una relazione con lei, ed è caduta di nuovo in uno stato depressivo. Ho tentato di farle cambiare idea, di non escluderla, ma la conosce sa che quando prende una decisione non le può far cambiare idea. Si riprenderà Signor Barbieri?" - "Italo si certo che si riprende." Lha adagió sul letto, e la sistemó con cura, capelli sparsi sul cuscino. E la coprì con le lenzuola di seta. "Italo, non si preoccupi è solo svenuta, forse ha avuto un calo di pressione, vede non mangiando adeguatamente il suo corpo non ha retto. Chiami subito il medico Italo fai presto." - " Si signor Barbieri lo chiamo subito." E come era apparso, scomparve. _______________________________________________________ La guardava, la vedeva così indifesa, perché voleva rinunciare a lui. Perché voleva soffrire così, perché voleva chiudere con il passato e andare avanti senza di lui. Avrebbero potuto in qualche modo far continuare questa relazione. Perché era così testarda, perché era convinta di non meritare il suo amore? ____________________________________________ Era così immerso nei suoi pensieri che non si accorse che era arrivato il medico. - "Mi scusi, non mi ero accorto del suo arrivo. Salve Dottore." - "Signor Barbieri giusto?" "Si, mi dica come sta la Contessa?" - "Per quello che posso vedere, ha avuto un calo di zuccheri, da quanto tempo non mangia?" - "Chieda al suo maggiordomo, io ogni volta che venivo qui ho sempre cercato di farla mangiare. Ma con scarsi risultati. Italo il Dottore sta chiedendo da quanto tempo non mangia la Contessa." - "Dottore, aveva ripreso a mangiare dopo aver avuto una bellissima notizia da Ginevra. Poi dopo aver scoperto che doveva chiudere la sua relazione con il Signor Barbieri è caduta di nuovo in uno stato di malessere. E ha ripreso a non mangiare." - "Ciò che posso fare ora è quella di darvi delle vitamine, e un qualcosa che la stimoli per farle venire appetito. Miraccomando conto su di voi." - E con questo Il Dottore prese la valigetta salutó sia Marcello che Italo e se ne andò. ______________________________________________ Marcello in quel frangente prese una decisione, non gli importava nulla di ciò che Adelaide gli aveva detto quel giorno, non gli importava nulla che al suo risveglio si sarebbe arrabbiata, voleva esserci, quando si sarebbe svegliata. Congedó Italo, chiuse la porta e quando stava per spogliarsi notò una busta con scritto il suo nome. La prese e lha aprì. ----------------------------------------------------------------- "Caro Marcello, So che in questo momento tu c'è l'abbia con me, ti ho ferito. Quando leggerai questa lettera io sarò già a Ginevra da mia figlia. Ti starai chiedendo perché ho deciso di scriverti e non di dirti le cose a voce. Per me è molto difficile esprime i miei sentimenti a voce, sai quanto ho sofferto per amore, sai quanto mi sono umiliata in questi anni, quanto tempo ho sprecato dietro ad Umberto. Ma quando ti ho incontrato, quando hai deciso di far parte della mia vita, ho iniziato a capire cosa significava essere rispettata da un uomo. Si tu mi hai rispettato, hai passato del tempo con me perché ne avevi voglia e non perché volevi approfittarti di me. Ed è così che ho iniziato a provare qualcosa per te. Era impossibile, la Contessa Adelaide di Sant'Erasmo si stava innamorando di un ex Galeotto, cameriere e proprietario di un bar. E invece si capii di provare qualcosa per te il giorno della festa di fidanzamento di Umberto e Flora. Poi ho avuto paura, paura della differenza d'età, paura di essere giudicata, ma sopratutto paura per te. Tu che nella guerra che si era scatenata tra me e Umberto potevi essere una pedina, una pedina per attaccare e umiliare Guarnieri. Poi di nuovo è cambiato tutto, quando ti per proteggermi hai rinunciato ad essere socio, e lì ho capito che pure tu provavi qualcosa per me. Ma il destino ha poi deciso per noi, sono dovuta partire, ti ho mentito, ti ho fatto credere che era morta una mia cara amica, invece avevo appena scoperto di avere una figlia, una figlia che credevo morta. E poi è cambiato tutto un'altra volta, ti sei precipitato quando ti ho chiamato, mi hai sorretto nei momenti di difficoltà, mi hai consolato quando Odile non voleva saperne di me, ma ora, ora devo lasciarti andare Marcello, devi essere libero, libero di essere felice, libero di trovare una donna che può darti ciò che io non posso darti. Le nostre strade si dividono, mi perdonerai quando capirai perché ho preso questa decisione, mi perdonerai quando verrai e non mi troverai. Ti conosco è so che non ti saresti arreso, lo so che saresti venuto a farmi cambiare idea, ma non succederà. Marcello ho ritrovato mia figlia grazie anche a te, Marcello anche se la mia vita sarà per metà infelice, sarò contenta se troverai una donna che ti ama come io ti ho amato. Sarò felice dei tuoi successi, è ciò che ti meriti. Io ti seguirò da lontano, ti porterò sempre nel mio cuore, e ti amerò in silenzio. Addio Marcello La tua Adelaide ___________________________________________ Ripose la lettera sulla scrivania, si spoglió, si distese e l'abbracció. Continuava a fissarla, il suo unico pensiero era quello di non rinunciare a lei. Avrebbe lottato con tutte le sue forze pur di non perderla. Le accarezzó il viso, le diede un bacio sulle labbra, e si addormentó.
   
 
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