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Autore: fenris    07/11/2023    3 recensioni
Nella cupa oscurità del lontano futuro... c'è solo l'avventura! Centinaia di clan di esploratori e guerrieri si contendono la galassia tra tornei, missioni e guerre in miniatura. Sei ragazzi delle Isole del destino sognano di unirsi a loro, ma i loro sogni vengono infranti in una notte. Un di loro, Sora, si ritrova caricato con un'antica eredità che lo obbligherà ad addentrarsi negli angoli più oscuri della galassia e a scoprire il suo stesso limite.
*Crossover con Star Wars, Spectrobes e altre serie Disney con altri elementi da diversi giochi Square Enix*
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yuri | Personaggi: Kairi, Riku, Sora
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
Capitoli:
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Snow Battle | Creatures, Cool artwork, Snow monster


Gli schieramenti dei Disney, appostati proprio di fronte alla muraglia, e degli Eclipse, situati nella tundra, si misero in formazione nel corso della mattinata, mentre alcune spie o ranger ben nascostidi entrambe le parti   inserivano le ultime trappole sotto la neve. I comandanti si incontrarono nel centro esatto del campo di battaglia.

Shan Yu era imponente come sempre, vestito di pesanti pellicce da lui stesso ottenute in gloriose cacce e armato con una grande spada ondulata incisa con ideogrammi mistici, che contrastavano le numerosi armi da fuoco che teneva alla cintura. Sulla sua spalla, uno Spectrobe falco incrociava temerario lo sguardo di Mushu, ancora avvolto attorno al collo di Mulan.

 

“ Lieto di vederti, Mulan. Siete tutti pronti?”, disse cordiale l’alieno, snidando la sua lunga chiostra di denti da squalo.

 

“ Certamente. Per rendere le cose più interessanti, ti va una scommessa?- propose l’orchessa, stringendo le braccia sotto il pettorale- Se perdo, ti rivelerò uno dei segreti del mio successo. In particolare il motivo per cui ho visto il nostro ultimo duello.”.

Shan- Yu si carezzò il pizzo,  ripensando al match in questione. Era stato solo uno sparring amichevole di quasi due anni prima, ma tutt'ora si chiedeva come la rivale fosse sembrata così invincibile mentre continuava a combattere, pur avendo utilizzato quasi tutte le proprie energie. Avrebbe saziato la sua curiosità, e offerto in cambio qualcosa di altrettanto prezioso.

“ Ci sto. Io invece ti darò un’arma che Grace sta sviluppando per me. Dovessi averla sono certo che l’adorerai…. ma non succederà, la vittoria oggi spetta a me.”.
 

I due generali tornarono dalle rispettive truppe con un largo sorriso sulle labbra. Nell'alto dei cieli, un dirigibile che proiettava l'immagine del giornalista Angus Fangus. La voce del cronista accompagnò i pensieri tanto degli innumerevoli contendenti che dei tanti spettatori sparsi della galassia, prima di partire in un countdown. Non appena raggiunse lo zero, Mushu lasciò il collo di Mulan per librarsi in alto e assumere le sue vere dimensioni, quelle di un enorme drago cinese avvolto dalle fiamme che ruggì fiero mentre i due schieramenti separarono la distanza tra loro con tanta forza da far tremare l'intera regione.

Sora si lanciò subito nella mischia evocando il Keyblade di Ventus e lanciandolo nella sua forma di Shuriken contro un manipolo di soldati, bloccandoli con fili di luce che li resero facile bersaglio per gli incantesimi di Montablanc e le armi del Silhouette Gear di Grogu. Approfittando della confusione generale, si  divisero e si infilarono dunque tra le truppe, attaccando rapidamente e scappando ancora più velocemente mentre l’artiglieria sparava i primi colpi. Le prime vittime di entrambe le parti vennero scagliate a terra e svanirono in raggi di teletrasporto, mentre i sabotatori cercavano di raggiungere i mezzi nemici per metterli fuori uso. Angela cercò di dare loro tempo utile, buttandosi nei gruppi nemici armata di ascia e scudo e avvolta da una possente energia che animava ogni suo movimento, la furia di una vera Gargoyle Berserk. Non a caso durante il mese di allenamento con lo zio Pietrafredda, si era concentrata soprattutto sul corpo a corpo per compensare la crescente dipendenza sulla propria musica.

Sora saltò sulle teste di alcuni soldati, cercando di farsi vedere in modo da offrire ai suoi amici un’utile distrazione. In lontananza vide Alami in groppa a Dumbo , correre a rotta di collo mentre lanciava le sue pozioni tutt' attorno o sfruttava le sue nuovi doti di Alchimista per manipolare la neve sotto i piedi degli Eclipse. Non ebbe purtroppo modo di osservare ulteriormente la situazione che dovette abbassarsi per schivare appena una spada laser a doppia lama lanciata come un boomerang.

Guardando la direzione in cui l'arma tornò, si trovò davanti nientemeno che l' Alto Inquisitore.

“ Ah, il Custode del Mazzo, come ti chiamano alcuni. E’ un vero onore conoscerti.”, disse il bizzarro alieno, riprendendo con un rapido gesto la propria spada. Sora ricambiò il saluto con un cenno rispettoso.

“ Anche per me, Inquisitore.”, affermò prima di sparare un potente getto d’acqua dalla punta del suo Keyblade. La spia  parò facilmente l'incantesimo e rispose con un attacco ravvicinando, chiudendo rapidamente Sora in un cruento duello. Il moro cercò di limitarsi a parare, muovendo fluidamente il Keyblade contro la lama roteante dell' Inquisitore in attesa di un buco nella sua guardia.

In suo soccorso venne Montblanc, che notando le difficoltà dell'amico sparò incantesimi a raffica contro l'Eclipse. Questi si difese tranquillamente con una barriera magica e continuò a rispondere con la sua letale eleganza alla doppia offensiva dei due avventurieri, finchè il Moguri non riuscì a fargli scivolare sotto i piedi quella che sembrava una granata. Prima che una colonna di fuoco esplose fin nell'alto dei cieli, mancando di poco lo stesso Mushu, Montblanc riuscì a buttarsi addosso a Sora per gettarsi al riparo.

" Urghh, che cos'era quella?", domandò ammirato il Jedi alzando la testa, notando che l'area in cui si trovavano era stata ripulita per diverse decine di metri.

" Magia Temporale ipercompressa, Kupò. Ho dovuto tentare quattro volte a metterci dentro la giusta quantità di plasma, per fortuna Archimede è stato pazientissimo, Kupò.".

Il duo di avventurieri fu sul punto di ricongiungersi ai propri compagni, quando qualcosa spuntò dalla neve proprio davanti a loro. Era un piccolo droide dalla corazza bianca e blu, con un'unico occhio che li guardò attentamente.

" E'.... chi penso che sia?", non potè che chiedere Sora, più eccitato che spaventato.

“ R2?! Oh, mamma, sono secoli che voglio chiedergli un autografo, Kupò!”, cinguettò a sua volta Montblanc. Non appena finì di parlare, Il leggendario droide sparò un raggio argentato contro Sora, che si divise in decine di bit fluttuanti per poi riapparire a molte miglie di distanza dalla battaglia. La sua sparizione non passò inosservata, infatti sia Mulan che gli amici del ragazzo avevano tenuto sotto controllo la sua presenza nella Forza sin da prima della battaglia, e ovviamente si preoccuparono non poco sentendolo allontanarsi di svariati chilometri. 

 

“ Dov’è finito Sora?”, esclamò Judy, saltando sulla testa di un soldato.

“ Sento la sua presenza, è ancora qui. Ma a molte miglia di distanza.”, rispose Alami, lanciando una delle sue pozioni e formando un fronte unito con la coniglietta, Dumbo e Grogu per resistere fino alla fine. Nel frattempo, l'oggetto dei loro pensieri si stava muovendo con difficoltà nella tundra per ricongiungersi a loro.
 

Sora avanzò un passò dopo l'altro nella neve, esalando nuvolette d'alito condensato a ogni respiro. In lontananza il moro vide la tempesta di luci e cruenti suoni che si espandeva a vista d'occhio sotto la grande muraglia. Gli Eclipse erano riuscito ad attirarlo molto lontano dal grosso dello scontro, ma pensava di poter tornare in tempo prima che finisse.

Questo prima di sentire una penetrante sensazione con la nuca, un avvertimento di pericolo incombente e immenso che lo spinse a girarsi col Keyblade tra le mani. Dietro di lui 
Vader camminava lentamente, la cupa armatura in contrasto col resto del paesaggio, come un buco nero nel centro esatto della galassia. Regale e pericoloso come solo il signore degli Eclipse poteva essere. I due Custodi in breve si ritrovarono l'uno di fronte all'altro, e i loro Prizmod cominciarono a registrare l'incontro.

" Immagino- cominciò Sora guardingo- che volesse parlare con me, lord 
Vader. Per questo l'Alto Inquisitore ed R2 mi hanno condotto via dai miei compagni?"

" Sì, avevo bisogno di discutere con te faccia a faccia e senza interferenze, ma c'è solo un modo in cui due avventurieri, portatori del Keyblade in primis, possano farlo- Con uno sbuffo di tenebra, 
Vader materializzò Oblio, puntandolo verso il ragazzo- Sora di Atlantica, ti sfido formalmente a duello". Un lievissimo sorriso si dipinse sulle labbra dello sfidato, che sistemò la sua posa, alzando il Keyblade sopra la testa.

" Accetto molto volentieri.".

Lo stile di combattimento di Vader rappresentava appieno il Sith, era puro calcolo volto a dominare l'avversario. Ogni attacco sembrava partire lentamente, solo per apparire improvvisamente di fronte all'avversario all'ultimo istante. Sora si ritrovò pertanto racchiuso in una gabbia di precisissimi colpi, ritrovandosi più volte i denti di Oblio a poca distanza dal collo o dal volto senza che se ne fosse accorto, e ancora non era riuscito a intaccare minimamente la guardia del rivale. Nessuno di loro aveva inoltre utilizzato tecniche, uno perchè non ne aveva bisogno, l'altro perchè non ne avrebbe avuto neanche il tempo. Infine, dopo molti faticosi minuti, Sora credette di trovare il punto debole di Vader: il suo stile di scherma era fatto soprattutto per analizzare gli avversarli e demolirli, rapidamente e nel modo più completo possibile.

L'unico modo per sopravvivere più di qualche minuto, era non avere nessuna forma. Il moro cominciò ad accelerare gradualmente, muovendo la lama senza il minimo senso logico e facendo lo stesso col suo gioco di gambe, senza pensare a qualsiasi tipo di schema. Anakin aveva già visto trucchi simili in passato e non ne fu particolarmente intimidito, ma non di meno dovette sforzarsi di più per colpire Sora ed evitare i suoi attachi. Infine avvenne l'impensabile.... un contrattacco. Sora aveva mancato all'ultimo un fendente che gli avrebbe probabilmente procurato una vistosa cicatrice sul petto non l'avesse schivato, ma invece di ritirarsi era entrato ulteriormente nell'area di Vader e contemporaneamente aveva attivato i Midi- Chlorian.

" Break Rapido!", esclamò sferrando un fulmineo fendente alla maschera del rivale, saltando quindi a poca distanza da lui. L'avventuriero più anziano si portò una mano alla parte colpita, trovando un graffio, per quanto insignificante, a lato della maschera. Si girò a guardare torvo il ragazzo, mentre R2 continuava a registrare, sorpreso che il suo amato proprietario fosse stato preso da un attacco così basico.

" Sembra che ti abbia sottovalutato, Sora- disse l'uomo, ancora più gelido della neve che li circondava- e soprattutto ti ho insultato, usando un unico Keyblade. Ti chiedo perdono per questo eccesso di arroganza, ma ti assicuro che non accadrà più.". Nella mano libera si generò la lama multicolore del Lontano Ricordo. Il Sith incrociò davanti al petto i due Keyblade e quindi si gettò di nuovo all'attacco con l'aggressività che gli era consona. 
 

Sora rispose con tutta la sua determinazione, cercando nuovamente di abituarsi al ritmo del rivale, disegnando assieme a lui infiniti solchi nella neve e tagliando alcune rocce che finivano in mezzo ai colpi. Aveva incontrato i mostri della galassia ben prima di quando fosse stato il tempo. Adesso stava affrontando il più terribile di tutti, quello cui era legato in qualche modo, e non poteva esserne più eccitato.


“ Dimmi, Sora, qual è la cosa più importante per un avventuriero in combattimento?”, domandò a un certo punto Vader, chiudendo a forbici i Keyblade attorno ai fianchi del ragazzo, che fortunatamente sgusciò via con un salto ben calcolato.


" La cosa più importante in combattimento? Dammi solo un attimo per riflettere.", disse ansimante, saltando di nuovo per schivare una sfera di energia oscura. Il moro cominciò dunque a riflettere attentamente sulla domanda, continuando intanto a parare i devastanti attacchi del Sith.
 

Gioco di squadra? No, non erano in un cartone da due soldi.

Potere? Troppo ovvio.

Onore? Neanche per scherzo. Anche Ercole, conosciuto da tutti per la sua generosità e gentilezza, aveva reso ben chiaro a Sora che in uno scontro  di quelli veri, ogni trucco è lecito pur di vincere.

' Se devi scegliere tra la vita, specialmente quella altrui, o l'onore- aveva aggiunto Phil mesi prima- scegli sempre la vita.'.

‘ Un momento….. Ercole!’, fu il fulminante pensiero che riattraversò la mente di Sora, mentre  schivava una grossa sfera di energia oscura scagliata da Vader. Il leggendario gladiatore era stato il primo avventuriero d’alto rango che avesse incontrato di persona, ed era conosciuto  in lungo e in largo per avere la più grande forza muscolare della galassia. Ma se fosse bastato quello a diventare il miglior gladiatore della Via lattea, non sarebbe stato altro che un bruto privo di tecnica.

 

Ciò che rendeva Ercole il fenomenale combattente e amico che aveva conosciuto era….

 

“..... il controllo. E’ ciò che distingue un vero utilizzatore della Forza da qualcuno che ha appena iniziato a percepirla o a chi si limita a sparare incantesimi a raffica.”.

 

“ Eccellente risposta, Sora. Ora dovrai mostrarmi il tuo controllo contro questa.”, affermò il Custode più anziano alzando Lontano ricordo per avvolgerla con scariche d’energia che crebbero gradualmente d’intensità fino a formare una lunga lama di energia dorata la cui sola vista terrorizzò Sora. Essendo cresciuto guardando duelli o battaglie simulate come quella cui stava partecipando, non gli volle certo molto a riconoscere quella che era comunemente considerata come la più potente tecnica di spada normalmente insegnata, quasi alla pari con alcuni Limiti.

“ Gigaslash.”, disse gelido Vader, muovendo il braccio dietro la testa per caricare il colpo nello stesso modo con cui aveva sconfitti innumerevoli avversari.

 

Di nuovo la mente di Sora cominciò a elaborare in maniera fulminea le ipotesi a sua disposizione, conscio di avere a disposizione una frazione di secondo al massimo. Non poteva schivare, anche se ci fosse riuscito a Vader sarebbe bastato curvare la lama.

 

L’unica opzione era…. disarmare Vader prima che potesse abbassare il Keyblade.

 

Un’aura dorata avvolse il corpo di Sora, concentrandosi rapidamente attorno alla punta stellata del suo Keyblade. Respirò a fondo, sentendo il cuore battere all’impazzata mentre compiva il primo passo. Con un fluido movimento del braccio lanciò la sua arma, mentre un nome sfuggiva dalle sue labbra in modo completamente naturale.

“ Star Cutting!”, esclamò prima di attivare il più rapidamente possibile uno dei suoi incantesimi di protezioni, venendo avvolto da una barriera formata di piastre riflettenti. Chiuse gli occhi, non riuscendo a vedere la Catena regale che tagliava il braccio con cui Vader stava per eseguire l’attacco, ma non di meno avvertì l’esplosione che seguì, nata dal contrasto tra le rispettive energie.

 

La neve si sciolse per decine di metri mentre il boom sonico conseguente giungeva fino al resto della battaglia. Sia Sora che Vader vennero scagliati via e persero i sensi.

 

                                              *****

Quando Sora riaprì gli occhi si ritrovò in quella che sembrava una perfetta riproduzione di una mappa spaziale, colma di stelle e comete d’ogni colore. In lontananza poteva anche vedere molti pianeti, ma ad attirare soprattutto la sua attenzione fu una porta decorata con nebulose e galassie.

Ricordando il sogno dove aveva incontrato lo spirito di Ventus, il moro si mosse con estrema cautela verso la porta, a cui bussò timidamente senza ottenere alcun effetto. Voltandosi, però, si trovò davanti una bizzarra figura.Era un bambino di al massimo dieci anni, vestito con un pigiama sempre decorato a stelle, sulla testa un berretto con gli stessi simboli. Su una guancia aveva tatuato un sole arancione, e sull’altra una luna azzurra.
Potrebbe contenere: an anime character with white hair and blue eyes holding a ball in her hands, surrounded by stars
 

“ Ben svegliato, Sora, è un vero piacere conoscerti. Malal non mi aveva incontrato fino ai vent’anni, tu prometti davvero bene.”, affermò il bambino con un tono alquanto divertito, al che Sora lo riconobbe.

 

“ Tu saresti….. il Collezionista?”, chiese il Custode, riconoscendo l’entità, uno degli Esper più difficili con cui legarsi. Era conosciuto come un protettore dei sogni e a tratti una personificazione del concetto stesso di gioco, ma era anche capace di innumerevoli dispetti o capricci. Insomma, quello che ti aspetteresti da un bambino vecchio milioni di anni con tutto il potere che vuole.

 

“ In persona. Non è molto risaputo, ma sono anche l’osservatore del Custode del Mazzo…. cioè te.”.

 

“ Ven mi aveva detto che la Forza è composta anche dal mondo dei sogni. E’ lì che ci troviamo?”, chiese Sora guardandosi attorno, avvertendo una sorta di rumore di fondo composto da infiniti pensieri e qualche occasionale flash composto da bizzarre immagini. Il Collezionista però schioccò le dita, scuotendolo da quella breve trance.

 

“ All’incirca, siamo nella zona più stabile, non sei ancora pronto per affrontare la dimensione onirica vera e propria. A essere onesti sono qui per assicurarmi che tu non ci entri mai. E’ l’unico parte della forza cui Xenahort non ha ancora accesso, e se dovesse aprire la serratura che si trova lì sarebbe un disastro. Ma può farlo solo col tuo aiuto. ”.

 

“ Quindi è ancora vivo, come pensa Paperone. Beh, non sono certo così stupido da aiutare un traditore del suo calibro.”, sbuffò Sora, che a dirla tutta sperava di non trovarsi mai faccia a faccia col perfido Skrull. Per quanto lo riguardava, se Paperone o meglio ancora Anakin fossero riuscito a ucciderlo in via definitiva, tanto meglio per lui e soprattutto per i suoi amici.

 

“ Aiutare non è il termine adatto, più che altro cercherà di metterti in una situazione dove non avrai modo di rifiutare. Rapirà i tuoi amici, forse la tua famiglia, cercherà di insinuarsi nella tua testa e metterà in pericolo miliardi di persone solo perchè tu non abbia altra scelta che fare ciò che dice. ”.

Sora si grattò i capelli a punti, la sua espressione incerta in chiaro contrasto col sorriso dell’eterno bambino di fronte a lui.

“ Cosa mi consigli di fare?”, non potè che dire infine.

“ Quello che vuoi! Tu sei il Custode del mazzo, non solo rappresenti l’unità che esiste tra i cuori di tutta la galassia, ma simboleggi anche lo stesso libero arbitrio. Nessuno può intrappolarti o costringerti a fare ciò che non vuoi, se ti ci metti d’impegno.”.

Quelle parole colpirono Sora come una scarica elettrica, riportandolo a riflettere sulla sua vita. Voleva lasciare le Isole del Destino  per esplorare la galassia, privo di qualsivoglia limite. Desiderava conoscere nuovi popoli, trovare altri amici potenti e fidati, mangiare ciò che vuole,  esplorare il limite assoluto della galassia e punire severamente chiunque avesse provato a confinarlo….. o a fare lo stesso coi suoi amici.

Il che rendeva il piano di Xenahort ancora più intollerabile per lui. Dargli ciò che meritava sarebbe stato tanto un dovere che un privilegio, se l'occasione si fosse presentata.

“ Xenahort e chiunque lo segua avrà ciò che meritano, che sia per mano mia o di coloro che hanno sofferto a causa loro.”, affermò con più decisione.

“ Eccellente, Sora, semplice ma diretto. Ora ti rimanderò nel mondo dei vivi, sta attento a Vader. Se la situazione degenerasse, soltanto insieme potreste salvare la galassia.”.

                                            ******

Anakin si svegliò in forma come non si sentiva da anni, nuovamente…. integro. Letteralmente, quando aprì gli occhi per controllarsi vide gli arti con cui era nato, li sentiva come tale. Persino il suo volto, quando ebbe il coraggio di toccarsi, era esattamente come prima dello scontro con Obi- Wan, al di là di qualche ruga.

Dove si trovava però? L’esperienza gli aveva insegnato che i sogni di un qualsiasi utilizzatore della Forza, specialmente un Custode del suo livello, tendevano a essere ben più che semplici prodotti della fase REM.

“ Benvenuto nel mio piccolo regno, lord Vader. E’ molto che attendevo di riceverti.”, affermò una voce proveniente in apparenza da ogni direzione. Messo istantaneamente sull’attenti, Anakin evocò i propri Keyblade e si mise in guardia mentre di fronte a lui si materializzava una figura umanoide, completamente bianca e delineata da un contorno nero.

“ Chi sei tu?”, domandò il Sith solo per rispondersi da solo, riconoscendo l’immenso potere che gli stava davanti.

 

L’ Eidolon noto semplicemente come la Verità era forse la più misteriosa di tutte le Evocazioni, al punto che anche i concetti da lui incarnati erano fonte di dibattito tra molte organizzazioni religiose. Persino  gli ordini a lui dedicati e i suoi pochi campioni discutevano non poco tra loro se incarnasse semplicemente il concetto di verità, fosse un aspetto del fato o addirittura l'equilibrio tra luce e tenebre. Argomenti che a loro volta erano molto controversi dipendentemente da chi li discuteva.

 

“ Sono il mondo….. sono l’equilibrio….. e sono anche te.”, affermò l’entità, riapparendo a meno di un metro di distanza dal Custode e puntandogli contro un dito. Anakin ricambiò il gesto con un piccolo ma rispettoso inchino.

 

“ E’ un onore essere al vostro cospetto, altissimo. Per quale motivo mi avete convocato qui, se posso chiedere?”, domandò incerto Vader. Aveva tentato più volte nel corso degli anni di stringere un contratto con qualche divinità, ma era sempre stato ignorato. Fortunatamente, grazie all’aiuto di R2 e alle proprie capacità aveva dimostrato di non aver mai avuto bisogno di un’evocazione.

 

“ Sostengo un discorso che è stato rimandato fin troppo. In quanto tuo osservatore, nonchè di chiunque sia venuto prima di te, avrei dovuto convocarti già dopo il tuo duello con Obi- Wan, ma la tua mutilazione me l’ha impedito. E non mi riferisco a quella del tuo corpo, ma a una nel tuo spirito.”

“ Quindi è per questo che non sono mai riuscito a risanare del tutto il mio fisico?”, affermò Anakin con una puntina di rabbia.  Cercò di riportare alla mente il suo ultimo duello con Obi- Wan, ma per qualche ragione la sua memoria si fermava sempre all'attimo in cui l'energia del suo Cambio forma sembrava amplificarsi oltre ogni limite. Aveva sempre dato al suo vecchio maestro la colpa della sua mutilazione, ma..... se ad aver causato  le proprie ferite fosse stato qualcosa dentro di lui?

“ Sì, in questo caso la materia imita l’anima, fratturata dal tradimento e dalla delusione. Solo sorpassandole potrai raggiungere il tuo vero potenziale e diventare quello che saresti dovuto sempre dovuto essere.”

“ Il Prescelto, il Maestro dei Maestri? Sia Obi- Wan che Qui- Gon mi hanno sempre detto  che per quanta fede avessero in certe profezie, di non darvi mai più importanza di quanto meritassero, per non montarmi la testa. E ho seguito il consiglio.”.

“ Vero, tutto quello che sei e hai oggi non è che il risultato dei tuoi sforzi. Ma essere uno dei prescelti di Kingdom Hearts non è una questione di potere, ma di responsabilità. E di giustizia, anche nei tuoi confronti. C’è molto che devi ancora scoprire su quanto successo durante la caduta del clan…. e solo una persona può darti risposte che accetterai.”.

“ Dove posso trovarlo?”, domandò ansioso Anakin, curioso chi fosse quest’individuo capace di dirgli tutta la verità su quanto accaduto quasi sedici anni prima. Forse un membro del clan che si era finto morto per paura di Obi- Wan o dello stesso Sith?

 

“ E’ stato disperso per anni, bloccato in stasi. Credo sia sul fondo di un vulcano per ora…. ma qualcuno dei tuoi è già sulle sue tracce.”.

“ Uno dei miei? Chi può….”.

“ Ci rivedremo presto, Anakin Skywalker. Nel frattempo proteggi quanto è tuo di diritto, come hai sempre fatto.”.

                                          *****

Mentre Sora e Anakin sostenevano il dialogo coi rispettivi osservatori, lo scontro tra Disney ed Eclipse giungeva ormai al termine. Un accurato uso dei mezzi pesanti aveva ribaltato la superiorità numerica dei Disney, e Shan- Yu stava consumando l’ennesimo duello con Mulan. Le lame dei due contendenti si scontravano generando turbini di scintille mentre si muovevano l’uno attorno all’altro cercando di sorprendersi a vicenda, generando onde d’urto che giungevano fino alla muraglia.

“ Furia del drago e della fenice!”, gridò a squarciagola la guerriera, avvolgendo le gambe con turbini infuocati che presero la forma dei due animali da lei menzionati. Balzò verso Shan- Yu, roteando su sè stessa per aumentare ulteriormente la forza d’impatto. Sapendo che, se l’avesse ricevuta in pieno sarebbe stato sconfitto, il Seeq prese dal Prizmod una piccola sfera fumogena, sufficiente a creare una nebbia che lo nascose da Mulan. Atterrata in mucchio di neve sciolta a causa della propria tecnica, l’ orchessa estese i propri sensi per cercare il rivale, ma per una volta questi fu più veloce di lei.

 

“ Tsunami!”, esclamò il condottiero, generando dietro di sè una fortissima mareggiata che travolse Mulan con una forza sufficiente a inondare un continente. L’orchessa ricevette tutta quella pressione concentrata su tutto il proprio corpo, ed era troppo stanca per difendersi. Si ritrovò schiacciata contro la neve, scavando col proprio peso un’enorme buca e quando riaprì gli occhi la spada ondeggiante del Seeq era davanti alla sua gola.

 “ Uff, hai vinto, Shan- Yu.”, non potè che concedere l’orchessa mentre il Prizmod segnalava la sua resa, nonchè quello dell’intero clan. Con un sorriso irto di denti, il berserk la prese per mano e l’aiutò a rialzarsi.
 

“ Un patto è un patto, Mulan. Come avresti vinto il nostro ultimo duello?”, domandò curioso mentre lei si ripuliva dalla neve.

In risposta un flusso di dati prese forma sulla spalla di Mulan, mostrando un grillo blu delle dimensioni di un criceto, dallo sguardo piuttosto furbo.

“ Ti presento il mio secondo Spectrobe, Cri- Cri. Ha la capacità di lanciare svariati buff su di me e sui miei alleati anche mentre è all’interno del mio Prizmod. Ovviamente ne ho approfittato il più possibile, spero che non mi prenderai per un’ imbrogliona.”.

 

Shan- Yu guardò attentamente il piccolo grillo, aprendo forse un pò troppo le fauci al punto che l’insetto lo prese come una minaccia e sibilò in difesa della propria padrona. Il guerriero barbarico si mise a ridere.

“ Ah, che tipetto interessante. Grazie dell’informazione, prometto che non la sbandiererò in giro. Tanto di imbrogli ne ho visti ben peggiori.”, affermò mentre nello stesso momento il suo falco scendeva dalle nuvole insieme a Mushu.

“ Grazie per la comprensione. Andiamo a farci qualche barile di sakè? Offre il mio fidanzato tanto.”.

 

                         *****

 

“ E la vittoria di questa battaglia va al Clan Eclipse!”, esclamò estasiato Angus, riempiendo la grotta dei Quaranta ladroni, rimasta a lungo in silenzio. Il gruppo di criminali rispose con grida a volte di giubilio, a volte di fastidio per le scommesse perse, e non fu diverso nell’ufficio di Kassim.

 

“ Uff, e duemila munny se ne vanno.”, sbuffò Eda, muovendo la menzionata somma verso Kassim, che si rigirò le banconote tra le avide chele. Boba, che aveva trascorso tutta la visione prendendo appunti sui combattenti più interessanti, si alzò per dirigersi verso la porta.

“ Amici, vi ringrazio per la discussione, è ora che io vada.”, disse secco mentre Eda gli sorrideva sorniona.

“ Ricordati che il tuo appuntamento con Lilith è tra tre giorni.”, esclamò portandosi una mano alla bocca per poi scoppiare a ridere assieme agli altri occupanti.

 

Sotto l’elmo Boba si sentì arrossire. La sua relazione con Lilith Clawthorne era qualcosa che cercava di tenere assolutamente segreta, quindi tutta la fazione anti Jabba ne era al corrente.

Forse, se fossero riusciti nell’intento di prendere per loro il cartello e rendere i territori dell’ Orlo esterno un pò più abitabili, ci sarebbe stato un futuro per loro.

" Bene, signori- fece invece Kassim con tono più teatrale- sono molto soddisfatto dei progressi fatti oggi, e credo anche questo spettacolo ci abbia fornito alcune informazioni utili. Non so dire quando sarà la prossima riunione, quindi state attenti. Io mi occuperò della prossima fase del piano, d'altronde..... c'è una festa ad Agrabah che mi aspetta.".

*****

Nel ristorante in cui Tarkin, Edmund e Vermeil avevano guardato la sfida tra Disney ed Eclipse, partì una lunga serie di applausi e fischi, tra cui molte richieste di un bis e le lamentele di chi aveva scommesso sull’ armata guidata da Mulan.


“ I miei complimenti, mr. Tarkin, i vostri membri continuano a migliorare costantemente.”, disse allegro Edmund, lieto di poter guardare battaglie così ' innocue' solo per divertimento.

" Vi ringrazio, considero questo come il lavoro della compianta Abigail- sospirò l'anziano burocrate, alzandosi- vi ringrazio della bella serata, vi auguro un buon ritorno a Narnia.".

" Oh, no, resteremo qui ancora per un pò- lo contraddisse Vermeil con un ampio sorriso- ma tranquillo, non attireremo attireremo ulteriormente l'attenzione su di voi. Buonaserata.".

Tarkin uscì nelle strade della città anfibia, circondato dalle chiacchiere sulla grande battaglia simulata e sui prossimi eventi che si sarebbero tenuti nel corso dell'anno, chiedendosi a quali gli Eclipse avrebbero fatto la stessa figura. Ignorando i vari rumori, l'uomo prese il suo Prizmod e cliccò su un file segreto, quello del suo testamento.

“ Qui parla Wilhuff Tarkin. Vorrei nominare come mio successore a capo della sezione burocratica del clan Eclipse Edmund Pevensie, re di Narnia.”.

 

Mentre Tarkin tornava al palazzo del re dei Gungan non si rese conto d’essere visto da qualcuno. Un uomo sulla trentina scarsa dai corti capelli brizzolati, una cicatrice su metà viso e uno sguardo di ghiaccio.

“ Capo? Qui è Jack…. credo di aver trovato Tarkin.”.

 

                                                    ******

 

Malefica dava lente,ma ripetute spinte al bassoventre di Talon, legata a braccioli del letto e bloccata dal gridare da una pallina stretta tra le sue labbra.

Le signore degli Stecker erano vestite con dei completi di cuoio nero che andavano dalle spalle fino all'intimo, lasciando ben poco all'immaginazione, lasciando le loro curve libere di muoversi in una confusa unione di rosso, nero e verde.

Quando sentì il Prizmod squillare, Malefica non si interruppe. Continuando a muoversi sulla splendida figura della compagna, si portó il dispositivo all'orecchio e prese tra le dita uno dei tentacoli di Talon.

“ Capo, credo di aver trovato Tarkin- disse la voce di Garland-Era travestito, ma sono certo di averlo visto in un ristorante della capitale Gungan”

 

“ Naboo- concluse irritata Malefica, sedendosi su una coscia di Talon e tirando appena l'estremità che teneva in mano- dovevo aspettarmi l'avrebbe mandato nel vecchio regno di Padmé . Attaccarlo mentre si trova lì equivarrebbe a una dichiarazione di guerra”

E anche se Malefica voleva una guerra aperta con Vader, intendeva cominciarla solo dopo aver indebolito il più possibile gli Eclipse. Anche se Tarkin fosse stato trovato morto senza apparenti tracce, Vader si sarebbe comunque recato su Tenebrae con tutta la sua flotta e al diavolo le conseguenze.

 

“ Vuole lo tenga d'occhio?”, domandò il cavaliere dall'altro lato, a sua volta in incognito. Cosa abbastanza facile da fare quando persino il suo fan più accanito conosceva solo l'elmo cornuto che portava quasi sempre.

 

“ Sì, casomai tentasse di lasciare il pianeta, trova un modo per bloccarlo. Altrimenti non fare niente. “, ordinó secca la Gria prima di chiudere la conversazione. Con uno sbuffò, chiuse le ali a mantella per sdraiarsi accanto a Talon, liberandola con uno schiocco di dita.

 

La Twi' Lek sputó la gag ball a terra, e abbracció l'amante, sfregando il generoso petto sul suo fianco.

 

“ Allora? “, chiese, ansiosa di concludere il lavoro per cui si preparava da quasi dieci anni.

 

“ Tarkin è su Naboo. Ucciderlo lì significherebbe seguirlo subito dopo. Consigli, mia amata? “, domandò Malefica, baciando la fidata sicaria in un occhio e avvolgendole le spalle con un braccio. Lei rispose carezzandole le corna, riflettendo sul problema finché non le venne un'idea.


“ Io proporrei di agire indirettamente - affermò con un sorrisetto quasi sadico-ci sono molte fazioni in giro per la galassia. Se le spingessimo a combattere su Naboo, Tarkin non sarebbe che una casualità tra tante, e l'ira di Vader sarebbe rivolta verso qualcun altro”.

 

Malefica soppesó la proposta per qualche secondo. Trovandola di suo gusto, ricambiò l'espressione dell'amante e si mise di nuovo sopra di lei, toccandola con malata dolcezza.

 

“ Ricordami perché non ti ho ancora chiesto di sposarmi, mia diletta.”, chiese spingendo un ginocchio verso l’intimità della Twi’lek. Quest’ultima rise smaliziata e baciò il naso color giada della compagna.

 

“ Perché, cito testualmente : farò di te la mia sposa solo quando l'intera galassia ti implorerà di diventare la sua regina “

Le due donne furono sul punto di riprendere il loro ingordo atto d’amore, quando il Prizmod di Malefica le interruppe con un altro squillo. Leggermente irritata, la strega prese il dispositivo per rispondere, calmandosi però quando vide il mittente.

“ Mhhh, sono le mie madrine, chissà che hanno da dire.”.

 

Talon emise uno sbuffo infastidito. Non è che odiasse le madrine di Malefica, tutt’altro, ma erano di quelle persone che non conoscevano alcuna forma di moderazione e tendevano a parlare a lingua sciolta di qualsiasi argomento passasse loro per la mente, in genere tra i più macabri. Forse anche per quello Malefica era ancora tanto attaccata a loro sulla soglia dei quaranta. Durante la sua infanzia, oltre ad addestrarla, erano state un piacevole contrasto speculare col padre. Forse aiutava anche che fossero un gruppo abbastanza famoso che faceva quel tipo di musica macabra che la signora degli Stecker adorava.

Dall' altra parte comparve l'immagine di tre streghe un pò avanti con gli anni, tutte diverse tra loro nonostante qualche superficiale somiglianza. Tra cui lo smielato sorriso che rivolsero alla loro ex apprendista.

The Sanderson Sisters Are Back in Hocus Pocus 2 | Disney News

“ Ciao, amore, come stai? Non siamo di ritorno dal nostro ultimo tour, e non crederai chi ci ha dato un passaggio.”, disse una di loro civettuola prima di spostare la telecamera, rivelando accanto a loro  un'altra familiare figura dell'infanzia di Malefica, che ghignò tronfio in direzione della donna. Questa sbarrò gli occhi, e sotto di lei Talon sentì il sangue gelarsi.

 

“ Non ci credo…. è proprio lui?”.


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Salve a tutti, mi scuso per il grande ritardo, sono stato bloccato a causa delle raccolte per le olive, gli sforzi per trovare un lavoro e ovviamente la mia tipica pigrizia. Spero abbiate apprezzato lo scontro e i nuovi sviluppi. Sia ben chiaro,  Vader contro Sora si è trattenuto immensamente, se il secondo non l'avesse disarmato, anche il suo Gigaslash avrebbe colpito con una frazione di una frazione della sua vera potenza, era solo per dare l'ennesima svegliata a tutti e due. La prossima saga sarà basata su una saga sci- fi a me molto cara, di cui avete già visto un rappresentante qualche capitolo fa. A presto, spero.

 Il Collezionista è un antagonista di Owl House.
La Verità è un'entità di Full Metal Alchemist.
Le madrine di Malefica sono le sorelle Sanderson dal film Hocus Pocus.

 
  
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