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Autore: Milly_Sunshine    08/11/2023    4 recensioni
PARODIA DEI GIALLI CLASSICI // Inghilterra, anni '50 - un vecchio bisbetico invita nella propria lussuosa dimora i parenti, tutti in attesa della sua dipartita per accaparrarsi l'eredità con la quale vivere di rendita per il resto dei loro giorni, con l'intenzione di comunicare loro di avere fatto testamento in favore della sua giovane moglie, recentemente sposata a loro insaputa. Quando Lord Pennington viene assassinato, Scotland Yard brancola nel buio, non riuscendo a comprendere il senso degli indizi abbondantemente sparsi sul luogo del delitto. Tutto sembra contradditorio, ma per fortuna interviene in loro soccorso Miss Crystal, la segretaria personale di Lord Pennington, che si cala nel ruolo di investigatrice per fare luce sul mistero.
Genere: Comico, Commedia, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Buongiorno! Un saluto a tutti i lettori - ho visto che le view stanno aumentando e tutti i capitoli hanno le view in doppia cifra - e in particolare a Swan Song che sta seguendo il mistero facendo congetture di un certo livello. Grazie mille! <3
In questo capitolo si scoprirà finalmente perché Patrick Callahan ha accettato l'invito, ma soprattutto di chi è la pipa! Buona lettura! *-*



Erano le otto in punto quando tutti si riunirono nello studio. O meglio, non proprio tutti, perché mancava ancora Miss Crystal. L'ispettore Roberts si guardò intorno, annotandosi tutti i presenti, la maggior parte dei quali stavano in quel momento fumando: Lady Katherine, Lord Colin con suo figlio Lord Chris-qualcosa, Lady Perla con la figlia Mademoiselle Pauline, Lady Clarissa, la Badessa, Patrick Callahan, Kimberly Jones, il dottor Richard Smith, l'autista John White, la cameriera Gloria, la cameriera Virginia e, infine, anche la cameriera Tiffany. L'ispettore si domandò per quale ragione anche gli ultimi presenti notati fossero stati convocati, ma decretò che Miss Crystal non doveva avere lasciato nulla al caso.
Si chiese dove fosse, realizzando tuttavia che, molto probabilmente, era ancora impegnata a studiare il proprio discorso. Doveva essere impegnativo comunicare ai Pennington al gran completo che il loro congiunto era stato assassinato da degli extraterrestri che si camuffavano indossando la bombetta. Tutte le volte in cui l'ispettore Roberts aveva tentato di farlo, con i parenti delle vittime dei casi di omicidio che aveva seguito, non era mai stato preso sul serio. Tutto sommato era un bene che fosse Miss Crystal a prendersi quella responsabilità.
Tutti si erano già seduti, a parte Lady Katherine, che si diresse verso l'ispettore.
«Scusate, posso disturbarvi un attimo?»
«Certamente, ditemi.»
«Volevo chiedervi se sapete anche voi chi abbia assassinato mio marito.»
«Ogni cosa a suo tempo, Lady Pennington» la supplicò l'ispettore Roberts. «Non si è mai trovata ad assistere alla soluzione di un caso di omicidio?»
«Veramente no.»
«Allora sappia che non può essere esposta da un ispettore di Scotland Yard, ma necessariamente da un dilettante. Inoltre è fondamentale aspettare che siano arrivati tutti. Non appena arriverà la segretaria di suo marito, riferirà ciò che è suo dovere.»
Lady Katherine non parve molto convinta.
«Fino a due giorni fa, Miss Crystal gestiva la corrispondenza di mio marito Lord Archibald.»
«Non è mai troppo tardi per dedicarsi ad altro, non vi pare?»
«Sarà come dite voi...»
L'ispettore Roberts la rassicurò: «State calma, Lady Katherine. Miss Crystal sa il fatto suo, sa riconoscere gli alieni anche senza vederne le antenne.»
Lady Katherine andò a sedersi scuotendo la testa. L'ispettore iniziò a pensare che il compito della segretaria fosse tutt'altro che facile.

Anche l'ispettore era già seduto, quando Miss Crystal fece il proprio ingresso nello studio. Non vi era alcuna sedia per lei, ma non importava. Poteva stare in piedi, come un'insegnante che si alzava dalla cattedra per spiccare maggiormente nel bel mezzo della classe.
«Signore e signori» annunciò, «Come ben sapete nel pomeriggio di due giorni fa il padrone di casa Lord Archibald è stato assassinato con un colpo alla testa, con un pezzo di legno trovato accanto al cadavere. Nella sua tasca, il qui presente ispettore Roberts ha trovato una pipa con l'iniziale C.P., che secondo una delle cameriere sarebbe stata un regalo che qualcuno o qualcuna aveva fatto al partner o aspirante tale, oltre che un biglietto in cui Lord Archibald veniva, testualmente, invitato a pentirsi dei propri crimini. Eravamo molto focalizzati sulla pipa, tanto che in un primo momento abbiamo soprasseduto sulla questione dei crimini. Per caso qualcuno di voi sa a che cosa potesse riferirsi una simile invettiva?»
Proprio come Miss Crystal sospettava, nessuno proferì una sola parola. Decise quindi di accantonare quell'argomento, almeno per il momento, e di concentrarsi su un'altra questione di un certo rilievo.
«Come saprete tutti, inoltre, il Lord aveva recentemente cambiato il testamento: la principale erede sarebbe stata sua moglie Lady Katherine, a condizione che non fosse stata bigama. Come tutti saprete, Lady Katherine non ha mai nascosto di essere stata precedentemente sposata. Eppure, siamo davvero sicuri che lei e il precedente marito abbiamo davvero divorziato? Oppure ha ingannato Lord Archibald per entrare in possesso del suo patrimonio?»
«Questa è un'indecenza!» esclamò Lady Katherine. «Pensavo volesse farmi qualche domanda più soft.»
«Per esempio come mai possedete una spilla con l'iniziale C.? Lo ammetto, in un primo momento ho pensato che il vostro nome fosse in realtà scritto C-A-T-H-E-R-I-N-E, ma adesso sono propensa a credere che l'ortografia fornita sia quella effettiva.»
«Infatti mi chiamo K-A-T-H-E-R-I-N-E» confermò Lady Katherine. «Non avrei ragione di nasconderlo, se la pipa fosse mia. Io e Lord Archibald abitavamo insieme in questa casa e non vedrei nulla di sospetto in una persona che tiene in tasca una pipa di proprietà della coniuge.»
«Anche questa è una giusta osservazione» ammise Miss Crystal, «E anche la vicenda della pipa mi ha lasciata molto spiazzata. Nessuno sembrava ammettere di essere il proprietario della pipa... e devo ammetterlo, nessuno ha mentito, ma a questo ci verremo tra un po'.»
«Cosa intendete?»
«La pipa non vi riguarda» tagliò corto Miss Crystal, sotto lo sguardo attento dei presenti che, terminati i sigari e le sigarette, erano talmente concentrati da non accendersene altri. «Quindi tenetevi pronta, perché presto parlerò del vostro precedente matrimonio. Prima, però, veniamo a una vicenda che mi ha coinvolta personalmente: sul treno per tornare a casa ho conosciuto una donna e un uomo che poi, si è scoperto, erano stati invitati qui da qualcuno che non era Lord Archibald il giorno stesso dell'arrivo di tutti i parenti - ritengo sia stato casuale, tutti abbiamo scelto il treno senza largo anticipo, quindi era libera soltanto la carrozza per i non fumatori. Chi ha fatto l'invito, tuttavia, si aspettava verosimilmente che questi due ospiti avessero a che fare con il Lord in persona, al loro arrivo, non certo che lo trovassero morto.»
L'ispettore Roberts osservò: «Quindi state dicendo che non è stato l'extraterrestr-... che non è stato l'assassino a invitare la signorina Jones e il signor Callahan?»
Miss Crystal annuì, con soddisfazione.
«Proprio così. Posso sospettare, anzi, che sia stata Lady Clarissa a invitare Patrick Callahan: essendo l'unica, a parte la Badessa che però trascorre tutto il proprio tempo in convento, a vivere in Inghilterra, è la persona che più di ogni altra poteva ricostruire cos'avesse Patrick Callahan a che vedere con questa casa e con le persone che vi stanno dentro. Per un attimo mi è pure balenata l'idea che fosse un figlio segreto di Lord Archibald... invece no! Patrick Callahan, quando è arrivato in questa casa, è stato accolto con toni sgarbati da Lady Katherine. Quindi, perché mai Lady Katherine avrebbe dovuto rivolgersi con quel tono a un ospite qualsiasi? Poi, all'improvviso, ho fatto due più due. Lady Katherine aveva asserito di essere stata sposata con un irlandese che andava in giro a bordo di una bicicletta. Il signor Callahan è irlandese e, incredibilmente, sul treno ha menzionato il fatto di avere avuto una moglie, in passato, e che gli sarebbe piaciuto andarsene in giro a bordo di una bicicletta per aiutare la polizia a risolvere casi di cronaca, se si fosse fato prete. Affermava di avere rinunciato alla vocazione per sposarsi, ma di essere ancora un uomo molto religioso. Dalla provenienza e dal fatto che abbia citato il celibato ecclesiastico, ne ho dedotto che il signor Callahan sia cattolico... e che cosa c'è di più probabile di un fervente cattolico che, per motivi religiosi, rifiuta il divorzio? Ebbene, Patrick Callahan - il cui cognome inizia per C., come la spilla incriminata - e Lady Katherine sono ancora legalmente sposati, pertanto il matrimonio di Lady Katherine con Lord Archibald è considerabile nullo. Non c'è da stupirsi che Lady Katherine, nel vederlo comparire all'improvviso, sia sia indispettita. Allo stesso modo, il giorno seguente i due devono essersi chiariti e avere deciso di spartirsi l'eredità. È andata così? Ma soprattutto, venendo a voi, Lady Clarissa, avevate scoperto di questo legame? E, di conseguenza, eravate stata voi a invitare il signor Callahan, nella speranza di incastrare Lady Katherine e farla diseredare?»
La ricostruzione era talmente fedele alla realtà che nessuno osò negare.
Miss Crystal raggiunse l'estasi mistica, ma il suo compito era ben lontano dall'essere completato. Aveva ancora molta carne da mettere sul fuoco, quindi si rivolse alla signorina Jones, chiedendole di raccontare del duello tra Lord Mohamed e Lord Boris. L'americana, seppure palesemente dubbiosa sull'utilità della cosa, riferì il tutto senza risparmiare dettagli. Qualcuno borbottava, chiedendo il senso di quella digressione, e uno di questi era l'ispettore Roberts.
Anche costui venne messo immediatamente a tacere: «Veleno. Qualcuno aveva avvelenato le lame delle spade, con qualche sostanza che provocasse una morte immediata, contaminando le loro ferite. Non saprei illuminarvi sul veleno scelto, ma potrei telegrafare a una mia amica infermiera che sarebbe sicuramente lieta di mettere le proprie conoscenze al nostro servizio.»
Miss Jones esclamò, con gli occhi spalancati: «Chi potrebbe mai avere commesso un simile crimine?»
«È molto semplice: Lord Pennington desiderava entrare in possesso del patrimonio di Lady Sabrina, o sposandola o in qualche altra maniera» chiarì Miss Crystal. «Purtroppo per lui, se sua cugina avesse sposato uno di quei due giovani, ciò non sarebbe mai potuto accadere.» Si rivolse alla Badessa: «Voi l'avevate capito, non è vero? Del resto siete una persona scaltra e intelligente e me l'avete dimostrato quando non avete mentito esplicitamente. Tutti i vari C.P. e P.C. presenti hanno affermato a chiare lettere che la pipa non era loro. Voi, invece, vi siete limitata ad asserire che C.P. non sono le vostre iniziali. E infatti vi chiamate Sabrina Remington.» Accennò a Roberts. «Devo ringraziare l'ispettore per avermi inavvertitamente illuminata in tal senso. Ha osservato, proprio ieri, che forse stavamo sbagliando nel cercare una persona il cui nome iniziasse con C.P. e, soprassedendo sul fatto che lo reputava un messaggio degli alieni, di per sé non sbagliava. Io gli ho fatto presente che le forme di vita extraterrestri difficilmente usano l'alfabeto latino. Ma non solo gli alieni: non lo usavano neanche i vostri spasimanti, in origine, dato che uno era arabo e l'altro era russo. E allora, del tutto casualmente, ho realizzato che la pipa doveva avervela regalata Lord Boris, dal momento che le iniziali C.P. corrispondono alle iniziali S.R., ma nell'alfabeto cirillico!»
Ancora una volta, tutti rimasero senza fiato.
«Complimenti» disse l'ispettore Roberts. «Questo immagino che voglia dire che è stata Lady Katherine a uccidere Lord Archibald, oppure la Badessa. Deve essere stata senz'altro la Badessa, mi focalizzavo sulla bombetta, invece le antenne deve avercele lei sotto il velo da suora.»
«Non dite cose che non stanno né in cielo, né su Nibiru, ispettore!» lo mise a tacere Miss Crystal. «Entrambe avevano un alibi di ferro. Semplicemente Miss Katherine l'ha truffato, mentre la Badessa gli inviava lettere minatorie in cui lo esortava a pentirsi dei reati commessi, e magari a redimersi accettando a compensazione di fare una grossa donazione per la ristrutturazione del convento di Keyboard Hill. Ha sicuramente anche invitato qui Miss Jones - una testimone del duplice omicidio - e recapitato la pipa a Lord Archibald per fargli capire che sapeva tutto, ma questo non ha a che vedere con il delitto. È come se fossero sottotrame secondarie inventate da una trentacinquenne degli anni 2020 che non indossa né tweed né tartan, ma è zitella tanto quanto me, affinché io, eroina della storia, mi confondessi le idee per non giungere alla soluzione già al secondo capitolo. Rimangono tre grossi punti da chiarire: lo sciroppo manomesso, l'ortolano sconosciuto venuto nel giorno in cui la bottega era chiusa per malattia e il lattaio sconosciuto che non si era bagnato molto con la pioggia, ma non era nemmeno completamente asciutto. Anzi, quattro punti da chiarire: ci sono anche i crop circle nel prato, che non vanno sottovalutati, tutti elementi che, se incastrati al posto giusto, danno un risultato piuttosto lampante, che mi ha permesso di arrivare alla soluzione di questo efferato delitto, nonostante io sia solo una semplice segretaria che un giorno, giunta la vecchiaia, si trasferirà in qualche paesino tranquillo, tipo St. Mary Mead, e si dedicherà allo studio della natura umana. Ma ora basta con le chiacchiere, sto per svelarvi chi ha ucciso Lord Archibald Pennington!»

   
 
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