Serie TV > I ragazzi della prateria
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Autore: Buckette    13/11/2023    0 recensioni
Jinny è una ragazza intraprendente che non si arrende mai nel difendere il suo amore
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 14 La vita scorreva serena a Rock Creek per gli ex corrieri del Pony Express, nonostante la guerra sconvolgesse la quotidianità di molte famiglie a causa delle perdite di uomini in campo. Buck, Noah, Ike e Kid erano felici di essere riusciti ad evitare di arruolarsi nell’esercito, soprattutto ora che erano o stavano per diventare padri di famiglia. Un giorno arrivò in città un signore molto distinto, ben vestito e carico di bagagli. Aveva con sé un uomo di colore che lo aiutava a trasportarli ed appena sceso dalla diligenza, disse al suo servitore: “Presto, scarica i bagagli e portali in hotel, non ho tempo da perdere!” “Subito mister Higgins”, rispose il ragazzo. L’uomo si diede una sistemata al vestito e mentre il ragazzo portava i suoi bagagli in hotel, si recò all’ufficio di Teaspoon. “Buongiorno maresciallo, sono il signor Higgins” “Buongiorno signor Higgins, cosa posso fare per te?” “Sono un ricco uomo d’affari ed ho intenzione di aprire un ranch come si deve in questa città” “Oh beh, signor Higgins, credo che dovrai cambiare i tuoi piani, qui a Rock Creek c’è già un ranch che ha molto successo, non credo sia una buona idea costruirne un altro se vuoi continuare a guadagnare bene”, rispose Teaspoon indispettito dall’atteggiamento dell’uomo. “Ho sentito parlare dell’esistenza di questo ranch e so che è gestito da persone di dubbia esperienza: un mezzo indiano, un negro, un ragazzo che fino a poco tempo fa era muto ed un uomo del Sud che non ha avuto il coraggio di combattere per la sua patria. Credo proprio che non avrò problemi a fare concorrenza a questa gente” “Signor Higgins, quei ragazzi li conosco personalmente e sono dei gran lavoratori. Inoltre valgono più di tutte quelle persone che sputano veleno contro di loro. Hanno lavorato sodo per guadagnarsi il rispetto di tutti e per far funzionare la loro attività, non ti permetterò di danneggiarli in alcun modo” “Scusa se mi permetto maresciallo, ma non puoi impedirmi certo di aprire un’attività in città. Sarà poi la gente di qui a scegliere dove comprare i suoi cavalli e con chi fare affari. Buona giornata” ed uscì senza dare a Teaspoon la possibilità di replicare. Teaspoon strinse i pugni e si recò immediatamente al ranch dove trovò Buck intento a sistemare nel recinto dei cavalli che lui e Noah avevano appena acquistato. “Buck, appena avrete finito, raggiungetemi a casa mia tutti, vi devo parlare subito” “Cosa succede Teaspoon, ci sono problemi?”, chiese Buck preoccupato dall’espressione sul volto di Teaspoon. “Temo proprio di sì” Qualche momento dopo, i ragazzi si erano tutti radunati da Teaspoon e Rachel. “Cosa succede Teaspoon?”, chiese Ike appena tutti furono seduti. “Questa mattina è venuto nel mio ufficio un uomo appena arrivato in città, si chiama Higgins. Mi ha annunciato che vuole aprire un ranch. Gli ho detto che voi ne avete già uno, ma lui ha incominciato ad insultarvi ed ha detto che non avrà problemi ad avere fortuna con la sua attività. Non mi piace quell’uomo e temo che sia disposto a tutto pur di ottenere successo. Dobbiamo stare attenti e tenerlo d’occhio”, spiegò Teaspoon. “Accidenti, non ci voleva, abbiamo lavorato sodo per raggiungere una certa tranquillità e non possiamo permettere che qualche sbruffone vanifichi tutto il nostro lavoro”, disse Kid sbattendo un pugno sul tavolo. “Calma Kid, vediamo cosa farà e reagiremo di conseguenza”, propose Noah. “Credo sia meglio non dire nulla alle donne per ora, evitiamo di farle preoccupare, soprattutto Lou che è vicina al parto”, propose Buck. “Sono d’accordo. Aspettiamo di vedere cosa succederà ma stiamo all’erta”, concordò Teaspoon. I ragazzi tornarono al lavoro e Teaspoon tornò nel suo ufficio. Nei giorni successivi non accadde nulla di strano, ma presto in città incominciò a circolare la voce dell’apertura di un nuovo ranch. Cassie ne sentì parlare in lavanderia e la sera chiese spiegazioni a Noah. “Non vi abbiamo detto nulla per non farvi preoccupare, ma Teaspoon ci ha avvisati qualche giorno fa dell’intenzione di questo Higgins di aprire un nuovo ranch. Sembra che sia determinato a farci fallire”, spiegò Noah, non volendo nascondere più nulla alla moglie. “Oh mio Dio, cosa faremo?”, chiese Cassie preoccupata. “Non agitarti per nulla, vedremo cosa accadrà e valuteremo il da farsi. Per favore, non farne parola con le altre ragazze, credo che sia il momento di avvisarle ma spetta ai loro mariti e non dobbiamo far preoccupare troppo Lou, a giorni partorirà. Cassie annuì preoccupata. Il giorno dopo, al ranch Noah avvisò gli amici che era il momento di informare le loro donne delle intenzioni di Higgins “Ragazzi, Cassie l’ha saputo in lavanderia ed ho dovuto raccontarle tutto. Credo sia arrivato il momento di essere sinceri con loro prima che lo sappiano da altri” “Raduniamoci tutti stasera da me e Lou e le informeremo”, propose Kid e tutti furono d’accordo. Informarono le loro donne della serata da Lou e Kid e quando furono tutti riuniti dopo cena ( avevano preferito evitare di stancare troppo Lou costringendola a cucinare per tutti ), Teaspoon prese la parola: “Signore, vi abbiamo radunato qui perché dobbiamo informarvi di un possibile problema con il ranch” Teaspoon spiegò tutta la situazione e le donne si preoccuparono molto, tanto che Lou, sconvolta dalla notizia, nonostante gli uomini cercassero di tranquillizzarle, ebbe le contrazioni. Le donne la aiutarono a salire al piano di sopra e Noah andò a chiamare il dottore. Due ore dopo diede alla luce una bellissima bambina: Margaret. Nei giorni successivi, le donne si alternavano ad aiutare Lou con la bambina e gli uomini cercavano di prestare attenzione ad Higgins, ma per il momento le cose sembravano tranquille, finchè un giorno si presentò un cliente affezionato che comunicò loro che Higgins stava screditando il loro ranch e molte persone che non avevano mai visto di buon occhio la gestione di Buck e Noah avevano incominciato a frequentare il suo ranch. “Grazie Robinson di avercelo riferito, sei una persona davvero onesta”, disse Buck. “Ma ti pare, i brutti ceffi come Higgins non mi sono mai piaciute” e strinse la mano a Buck. Ne parlò con gli altri e Teaspoon decise di andare al ranch di Higgins per verificare di persona quanto stesse accadendo. Quando arrivò, sentì con le proprie orecchie che l’uomo stava parlando male dei suoi ragazzi ed in particolare proprio di Buck, dicendo che non erano onesti e che vendevano loro dei ronzini per riservare i cavalli migliori agli indiani che stavano preparando un attacco alla città. “Ma senti le stupidaggini che stai dicendo Higgins? Chiunque qui a Rock Creek sa che Buck ed i ragazzi hanno sempre svolto un lavoro onesto e chiunque abbia comprato da loro dei cavalli, non ha mai avuto nessuna lamentela. Circa gli indiani, è da quando è scoppiata la guerra che non abbiamo problemi con loro e comunque Buck è sempre stato un ottimo mediatore. Ti consiglio di smetterla con queste fandonie se non vuoi beccarti una bella denuncia per diffamazione”, minacciò Teaspoon. “In effetti non abbiamo mai avuto problemi con il ranch dei ragazzi, ci siamo sempre trovati bene”, confermò l’uomo con cui stava parlando Higgins. “Se credi che il loro lavoro sia migliore, sei liberissimo di andartene, ma te ne pentirai”, ribattè Higgins. “E’ forse una minaccia?”, chiese Teaspoon. “No, una semplice considerazione maresciallo ed in quanto alla tua minaccia di denuncia, sto solo esprimendo la mia opinione professionale” “Di professionale nelle tue affermazioni non c’è nulla. Ti ho avvertito: se sento ancora parole offensive contro i miei ragazzi ti farò querelare” Higgins rispose con un ghigno sprezzante. Per qualche giorno le cose furono tranquille e Jinny una sera ne approfittò per parlare con Buck. Lui era seduto sul divano con Sam in braccio e lo stava facendo giocare. Buck era un padre meraviglioso, appena aveva un po’ di tempo libero e Sam era sveglio amava farlo giocare e coccolarlo e spesso si ritrovavano tutti e tre a giocare come dei bambini. Jinny lo adorava e si sentiva così fortunata. “Buck, tesoro, è ora di mettere a letto Sam. Poi ti va di andare fuori a sederci sul portico?” “Certo amore, vado io a mettere a letto Sam, poi ti raggiungo” Qualche minuto dopo era di ritorno. Sam era un gran dormiglione e questo facilitava molto la vita di Jinny e Buck. Si sedette accanto a lei e le disse: “Abbiamo un bambino meraviglioso, se fossero tutti così potremmo farne un esercito” Jinny sorrise: si stupiva sempre della sintonia che avevano lei e Buck. “A proposito di questo tesoro, credo proprio che siamo sulla buona strada…” “Cosa? Aspetti un altro bambino?” Jinny annuì e poi gli rispose: “Non dovrebbe stupirti troppo la cosa, visto quanto tempo passiamo in camera da letto e…altrove….” Buck la strinse a sé e la baciò con passione, poi le disse: “Ti amo Jinny, mi hai reso l’uomo più felice del mondo con la tua presenza e con il tuo amore. Spero solo che le cose con Higgins non precipitino” “Stai tranquillo Buck, Teaspoon non lo permetterà”. Si baciarono e poi andarono nella loro stanza a festeggiare la buona notizia. Qualche giorno dopo informarono il resto della famiglia della novità e festeggiarono tutti insieme il lieto evento. Buck prese da parte Teaspoon e gli chiese: “Pensi che Higgins abbia rinunciato a screditarci? Non mi importa se in città c’è un altro ranch a farci concorrenza, purchè sia una concorrenza leale ed Higgins certo non lo è” “Non lo so figliolo, mi sembra strano che abbia rinunciato così presto. Domani farò un giro da quelle parti ma tu stai tranquillo, devi pensare al tuo nuovo bambino in arrivo” “Sono così felice Teaspoon , non avrei mai creduto di poter costruirmi davvero una famiglia tutta mia. Aver incontrato Jinny è stata la fortuna più che grande che potessi mai avere” “Lo so figliolo e sono così orgoglioso di te” “Grazie Teaspoon” e si abbracciarono. Il giorno dopo Teaspoon, con la scusa di dover controllare alcuni incartamenti, si recò al ranch di Higgins e lo colse in flagrante: era arrivato in città un nuovo acquirente che aveva bisogno di cavalli ed Higgins ne era stato informato dai suoi scagnozzi. Quando Teaspoon lo raggiunse, stava giusto screditando il ranch dei ragazzi. “Bene Higgins, vedo che le mie parole dell’altra volta non hanno sortito alcun effetto. Queste accuse che stai pronunciando sono calunnie, quindi credo proprio che ti beccherai una bella denuncia e se fossi nei tuoi panni, “ disse rivolto all’uomo che stava parlando con Higgins, “ non oserei testimoniare il falso”. “Non puoi denunciarmi tu maresciallo”, sogghignò Higgins. “No, ma posso farlo io”, disse Kid arrivando all’improvviso. Aveva notato che Buck e Teaspoon la sera prima avevano parlato in privato e si era incuriosito. Aveva intuito che il discorso poteva riguardare Higgins e quando Teaspoon si era diretto verso il suo ranch, l’aveva seguito. “Eccoti servito. Ti dichiaro in arresto per diffamazione, devi venire con me in cella in attesa del processo”, dichiarò solennemente Teaspoon. “Non puoi farlo”, obiettò l’uomo furioso. “Certo che posso”, rispose Teaspoon trionfante. Higgins venne condotto in cella ed il processo si tenne qualche giorno dopo. Kid riportò quanto aveva sentito da Higgins e furono chiamati a testimoniare l’uomo che si trovava con Higgins al momento dell’arresto ed alcuni altri che Teaspoon aveva interrogato e convinto a denunciare le parole dell’uomo. Il giudice condannò Higgins a pagare una multa salata ai ragazzi e gli intimò di non ripetere di nuovo le calunnie verso il ranch di Buck e dei ragazzi, pena la reclusione. Higgins provò a protestare ma il giudice lo minacciò di farlo arrestare. Pagò all’istante la multa ma disse ai ragazzi: “Non finisce qui” Se ne andò meditando vendetta. I ragazzi e le loro mogli tornarono a casa soddisfatti ma un po’ preoccupati dalla minaccia di Higgins. Quest’ultimo, aveva già in mente come risolvere definitivamente il problema. Attese qualche settimana per non destare troppi sospetti, poi mandò un uomo assunto per quello scopo, che non era della sua cerchia di scagnozzi, a dare un’occhiata alla struttura del ranch e gli chiese di individuare soprattutto la casa di Buck. L’uomo si avvicinò al ranch dei ragazzi e vide sia Buck sia Jinny entrare ed uscire più volte dalla casa di Rachel e Teaspoon, convincendosi che fosse la loro. In realtà quel giorno Rachel aveva deciso di riassettare la casa ed aveva chiesto a Buck di aiutarla a spostare dei mobili ed a portare via delle vecchie cose che non le servivano più. Jinny stava dando una mano evitando però di fare sforzi date le sue condizioni. L’uomo tornò da Higgins, lo informò della struttura del ranch e di quale doveva essere la casa di Buck. “Bene, ottimo lavoro. Vuoi guadagnarti ancora un bel gruzzolo? Poi però dovrai sparire da Rock Creek” L’uomo annuì ed Higgins gli spiegò il piano. Quella stessa notte, Rachel non riusciva a dormire. Avevano dato una cena a casa loro per festeggiare il bambino in arrivo di Buck e Jinny ed anche quello di Noah e Cassie: avevano dato la notizia un paio di giorni prima. Avevano mangiato così tanto che Rachel aveva lo stomaco pieno. Decise di uscire a fare due passi. Vide di sfuggita un’ombra ma pensò che fosse frutto della sua immaginazione. Si diresse verso la stalla ma all’improvviso sentì puzza di bruciato e Teaspoon che urlava aiuto. Corse indietro e vide Teaspoon che stava inseguendo un uomo ed i ragazzi che stavano spegnendo il principio di un incendio al recinto ed alla sua casa. Si precipitò ad aiutarli mentre vide Kid andare ad aiutare Teaspoon. Per fortuna quest’ultimo, non trovando Rachel a letto, era sceso a vedere dove fosse ed aveva sentito odore di bruciato. Era uscito appena in tempo per vedere l’uomo appiccare fuoco anche alla sua casa. Aveva subito strillato e si era lanciato all’inseguimento del delinquente. Lui e Kid riuscirono ad immobilizzarlo, mentre gli altri riuscirono a spegnere i due incendi, limitando il più possibile i danni. “Adesso bastardo ci dirai chi ti ha mandato”, sibilò Teaspoon mentre conduceva l’uomo dagli altri. Lo portarono nella stalla e vennero raggiunti da Buck, mentre le donne stavano cercando di pulire la casa di Rachel e di chiudere il recinto per evitare che i cavalli scappassero. Rachel era poi andata a chiedere aiuto anche a Noah che prima di raggiungere gli altri era passato a prendere Ike. “Allora, chi ti ha mandato?”, chiese Teaspoon. L’uomo non parlò. “Ti conviene parlare o ti lascerò a Buck che userà tutte le sue conoscenze indiane per farti parlare”, lo minacciò Teaspoon. L’uomo rimase zitto ma quando vide Buck estrarre il coltello, avvicinarsi a lui e tirargli i capelli, colto dal terrore che Buck gli facesse lo scalpo, disse: “Va bene, ma non lasciatemi nelle sue grinfie” Buck risistemò il coltello al suo posto. “Allora, chi ti manda?”, incalzò Teaspoon. “Higgins. Mi ha mandato prima a vedere la struttura del ranch e mi ha ordinato di bruciare il recinto e la casa dell’indiano” “Ma quella non è casa mia bastardo, ti sei informato male”, sibilò Buck furioso. “Ho visto te e tua moglie andare avanti ed indietro da lì ed ho dedotto che fosse casa vostra” “Dev’essere stato quando avete aiutato Rachel a riassettare la casa”, precisò Teaspoon. “Se vuoi evitare una condanna peggiore, dovrai ripetere ogni singola parola davanti al giudice, sarai incriminato per tentato omicidio e tentata strage”, lo informò Kid. L’uomo chiese: “ Ed Higgins?” “Non ti preoccupare per lui, sconterà la giusta pena”, rispose Traspoon e lo portò in cella, restando a vigilare tutta notte. Buck, Ike, Noah e Kid lavorarono tutta la notte per sistemare il recinto e Rachel venne ospitata da Ike ed Emily in attesa che la casa venisse riparata. I giorni successivi, i ragazzi lavorarono sodo per rimettere in piedi quanto era stato distrutto dall’incendio e per ripartire con la loro attività e presto si svolse il processo contro Higgins, che era stato arrestato la notte stessa dell’incendio, e contro il suo complice. Il giudice fu implacabile, dato che Higgins era già stato condannato da poco per calunnia. Entrambi vennero trasferiti a Fort Laramie ed il suo ranch venne chiuso. Gli fu intimato di non far più ritorno in città quando, scontata la lunga pena, sarebbe uscito di prigione. I cittadini di Rock Creek condannarono duramente l’azione compiuta da Higgins e si dimostrarono tutti solidali con i ragazzi, tanto che i loro affari migliorarono addirittura. Nei mesi successivi, Jinny e Cassie partorirono due femminucce di nome Abigail e Sally ( Noah aveva voluto onorare la sua vecchia balia) e la vita trascorse serena al ranch. Cody e Jimmy tornavano sempre meno: dopo la guerra Cody aveva organizzato il Wild West Show con il quale girava il mondo mentre Jimmy si era trasferito a Deadwood. Un giorno arrivò la notizia della sua morte che rattristò tutta la famiglia. Buck e Jinny ebbero altri tre figli, Ike ed Emily e Lou e Kid un altro a testa. Gli anni trascorsero sereni per tutti fino alla vecchiaia. Col trascorrere degli anni, Jinny e Buck, ormai con i capelli argentati raccolti spesso in una treccia, erano spesso circondati dai loro nipoti che amavano sedersi attorno a loro ad ascoltare le tradizioni e le storie kiowa che Buck raccontava loro, esattamente come aveva visto quel giorno ormai lontano nella capanna sudatoria. Dopo tutto, le visioni dei nativi non sbagliano mai.
   
 
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