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Autore: guiky80    16/11/2023    2 recensioni
Jun ha preso coraggio, carta e penna e ha scritto a Hikaru, confessando i suoi sentimenti.
Hikaru, anziché rispondere, si è presentato a casa sua direttamente (ci piace, pratico e deciso), ma come mai ci ha messo così tanto?
Si consiglia la lettura della shot: LA CARTA NON ARROSSISCE
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Hikaru Matsuyama/Philip Callaghan, Jun Misugi/Julian Ross
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao, 

so che questa lettera ti coglierà di sorpresa, non ti ho detto che l’avrei scritta, ovviamente, altrimenti che sorpresa sarebbe stata!

Tre mesi fa tu mi hai stupito.

Ricordo ancora di essere tornato a casa dall’allenamento e di aver trovato un paio di cataloghi e una semplice busta bianca con solo il mio indirizzo sopra, nessun mittente, ma il timbro postale del Giappone.

Ho pensato alla mia famiglia, dei miei amici nessuno usa più quel metodo.

Non l’ho aperta subito, a onor del vero ero talmente affamato che ho cenato e mi sono buttato sul divano subito dopo, la busta dimenticata sulla consolle all’ingresso.

Solo svariati giorni dopo mi è tornata in mano, purtroppo era caduta e io sono partito per una trasferta con la squadra. L’ha trovata la signora delle pulizie e l’ha posata sul tavolo.

Tra l’altro in quei giorni l’allenatore aveva sequestrato tutti i cellulari per punire un mio compagno che aveva esagerato con dei video stupidi in un locale, video finiti in rete, ovviamente, quindi non ti avevo nemmeno scritto.

Chissà che hai pensato del mio silenzio… magari che la lettera non fosse gradita, magari che fossi schifato o chissà che altro.

Solo la mattina dopo il rientro a casa l’ho vista e infilata in tasca, prima di scendere a fare colazione al bar all’angolo. Il mio tavolino appena fuori la porta mi aspettava e nell’attesa ho finalmente aperto quella lettera.

Ti dirò la verità: ho subito guardato la firma.

Volevo capire da chi arrivasse, se fosse stato uno scocciatore l’avrei accantonata subito, perché rovinarmi la giornata? Tra l’altro una bella giornata di sole e invece…

Non c’era una firma e la cosa mi aveva incuriosito ancora di più.

Chi mi spediva una lettera senza mittente e senza firmarla?

Avevo già aperto la chat con te sul cellulare, pensa che coincidenza, volevo renderti partecipe di questa cosa stranissima, ma sono stato interrotto dall’arrivo della mia colazione e distrattamente mi è caduto l’occhio su quella riga in particolare:

 

Mi piaci.

Siamo grandi, adulti, forse dire mi piaci è riduttivo, ma volevo dirtelo così.

Mi piaci.

 

Mi è quasi caduto di mano il cornetto, saresti stato responsabile di un tale spreco di bontà, ma i miei riflessi l’hanno salvato.

Non riuscivo a pensare lucidamente, non riuscivo a capire chi potesse essere. 

Ricevo lettere da ammiratrici, ma normalmente sono piene di cuori e frasi strappalacrime, non così ordinate.

Alla fine ho deciso di leggerla tutta.

Quella lettera è stato il regalo più bello che potessi farmi. 

Avrei voluto rispondere, telefonarti, scriverti via chat, avrei voluto fare un sacco di cose, ma non sapevo da che parte iniziare.

Mi piacevi anche tu? 

Assolutamente sì!

Ero pronto a mettere tutto a rischio iniziando una storia con te?

Non ne ero certo.

Soprattutto: tu eri in Giappone a lavorare con Gamo, io ero in Inghilterra, quante possibilità c’erano che una storia del genere durasse? Come avremmo fatto ai ritiri? Quando ci saremmo visti?

Erano troppe le domande a cui non sapevo rispondere.

Alla fine ho chiuso gli occhi e ti ho visto, seduto in panchina a prendere appunti come un forsennato, a discutere con Ozora di chissà quale tattica da applicare e ho capito: io volevo quello.

Volevo il vice allenatore della nazionale.

Volevo quello che tutti hanno sempre considerato il giocatore prodigio.

Volevo il Principe del calcio.

Volevo il mio amico Jun.

Volevo te.

Capito quello non ho fatto altro che un borsone e ho preso il primo volo, propinando una scusa del cazzo al mister per partire e arrivare da te il prima possibile.

La tua espressione quando hai aperto la porta non la scorderò mai.

Grazie Jun, grazie per aver avuto il coraggio di mettere nero su bianco i tuoi sentimenti, che hanno risvegliato i miei.

Grazie per averci dato una possibilità.

Non vedo l’ora che passino queste due settimane che ci separano da un lungo week end da passare insieme.

Ti amo.

 

Hikaru.

Il tuo ragazzo ufficiale da ben tre mesi!

 



 

Angolino dell’autrice.

Questa shot nasce perché io, che ho scritto l’altra, mi sono chiesta dove caspita fosse sparito Hikaru per tre settimane… 

Ho soddisfatto la mia stessa curiosità! ahahahah

 
   
 
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