Capitolo II

49° giorno

Devo darti ragione per alcune cose, Merlin, mi scoccia ammetterlo.

Non ero poi così ubriaco da non capire quello che stavo facendo. Ricordo tutto: mi sentivo sicuramente su di giri a causa di quel vino particolarmente buono e dell’atmosfera gioviale e caotica. E mi sono fatto prendere dalla situazione.

Non credo di essermi mai divertito così tanto. Pensa che ballare in genere non mi entusiasma. Ho fatto un giro di ballo con quasi tutte le dame presenti e come al solito l’ho trovato un po’ noioso. Poi ti ho visto, in piedi, annoiato a morte e mi è venuta voglia di prenderti un po’ in giro. È iniziata così: ho rubato un bellissimo scialle abbandonato con tanto di cappuccio e ti ho adornato con esso. Se avessi visto la tua faccia Merlin. Eri così buffo! Ma anche molto carino. 

Scusa, devo interrompermi. Mi cercano. Non odiarmi nel frattempo.  

Arthur

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50° giorno

Maestà, 

non preoccupatevi. Non potrei mai odiarvi, nemmeno se lo volessi. Non è questo il motivo del mio sconcerto.

Vostro,

Merlin

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Sto cercando di spiegarti Merlin. Non c'entrava il fatto che tu indossassi il velo da donna che ti ho fatto mettere per poter ballare con te. Non ti vedevo come una ragazza. Ero ben consapevole che fossi tu e non altri.

Posso solo dirti che dopo aver ballato con te tutta la sera, ero così euforico che ho provato il desiderio di baciarti, di baciare te, Merlin, il mio servo e amico, un ragazzo. 

È per quello che ti ho sospinto con me nel cucinotto. Non sono riuscito a fare diversamente. Se ti fossi visto come ti ho visto io in quel momento, mi capiresti e riusciresti a perdonarmi. E ti assicuro che se tu non mi avessi respinto con tutte le tue forze come hai fatto, sarei sicuramente andato oltre. Credo che tu mi piaccia davvero. Non solo. Credo anche di provare qualcosa. Proprio come hai scritto tu in una lettera per scherzo qualche tempo fa. Io ti vorrei qui anche adesso. È un guaio, lo so! Ma farò tutto ciò che è in mio potere per lasciarti in pace. Ho visto che per te è un grosso problema cercare di allontanarmi senza ferirmi o offendermi in qualche modo. Sono stato egoista e lo sono ancora. Infatti ti chiedo di non andartene. Io ho l’assoluta necessità che tu resti con me. Vorrei sapere un’ ultima cosa poi non ci tornerò più sopra: tu cosa provi per me?

Arthur

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51° giorno

Maestà,

voi mi siete caro come non sarete mai in grado di immaginare.

Provo per voi una grande stima, un immenso rispetto e un'amicizia così profonda come mai ne ho avute. Sto bene insieme a voi, persino quando mi urlate dietro o mi prendete in giro. Insomma vi sono davvero affezionato. E mi scopro, da idiota che sono, a sentirmi lusingato dal vostro interesse nei miei confronti. Siete un uomo molto bello, soprattutto visto da così vicino e non sono rimasto del tutto indifferente ai vostri baci, come potete pensare. Sapete dare baci dolci e sapienti. 

Fossi stata quella ragazza che dicevate l’altra volta, avrei però considerato il cucinotto non certamente il posto più romantico per certe effusioni! E poteva entrare chiunque. Questa era la cosa più angosciante, per me.

Ho avuto paura: non di voi. Delle conseguenze e non per me, ma solo per voi. Se voglio così tanto il vostro bene, come posso essere causa del vostro male?

Rimarrò qui a Camelot, per il momento, anche perché è ciò che voglio. Ma … se mi vedrete un po' distaccato, saprete il perché. 

Con profondo affetto,

Merlin.

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È sera Merlin.

Non riesco a dormire. 

Oggi mi sei mancato. Nel senso che ti ho avuto intorno, come sempre, a fare i tuoi soliti lavori, ma non mi sembravi neanche tu. Non ti sei mai avvicinato, hai parlato poco e non mi hai guardato neanche una volta. Anche se forse non sei mai stato così preciso e professionale come oggi, ti preferisco mille volte imbranato e irriverente come tuo solito.

Ho già George a farmi annoiare e intristire.

Vorrei che tu riuscissi a fidarti di nuovo di me, come fino a poco tempo fa.

Non posso pretenderlo. Cosa vuoi che faccia? Sono disposto a giurarti che non farò più niente che tu non voglia. 

Ho bisogno del mio migliore amico. Pensi di farcela?

Arthur

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52° giorno

Vostra maestà,

la verità è che non lo so. Non so se posso tornare a trattarvi come prima. Forse per voi è già tutto dimenticato ma per me è molto difficile scindere ciò che siete sempre stato da ciò che siete ora. Anch'io vi vedo diverso. E mi fido di voi, ma sono ancora tutto scombussolato. Non si tratta più solo di sentirsi lusingato dal vostro improvviso e strano interesse.

Perché è successo? Perché adesso? Ma ci ho pensato a lungo e credo di aver compreso: vi sentite solo.

Quanto tempo è che non avete una relazione, Arthur? Avete bisogno di una compagna o anche solo di una bella donna che vi faccia sentire di nuovo uomo. La principessa di Mercia dell'altro giorno, forse non faceva per voi.

Il mio consiglio è di prendere Gwaine con voi e di passare qualche serata senza pensieri in una taverna nei dintorni di Camelot. Gwaine conosce quasi tutte le donne che frequentano le taverne della zona e non gli dispiacerà presentarvi qualcuna delle sue o magari prestarvela. Ma sarete sicuramente in grado di procurarvi una donna anche senza il suo aiuto diretto.

Se voi farete questo, sarà più facile anche per me cercare di fidarmi ancora di voi. 

E comunque sappiamo entrambi che presto avrete bisogno di una regina e di figli vostri per continuare la stirpe reale dei Pendragon.

Per sempre fedele,

Merlin.

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D’accordo. Se pensi che per te sia meglio così, allora la farò. Prima però toglimi una curiosità Merlin. Se io soffro di solitudine, perché non ho una relazione da parecchio tempo, vuoi spiegarmi tu come fai, visto che non ne hai mai avuta una? 

Io non arriverei a chiederti di andartene in giro di notte per losche taverne a frequentare donne di dubbia moralità, per poter fidarmi ancora di te. Credo che farei esattamente il contrario.

Arthur

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65° giorno.

Come sai, ho seguito il tuo consiglio. L'ho fatto perché me l'hai chiesto, perché così avresti di nuovo potuto fidarti di me. Non era questo il patto?

Gwaine mi ha portato in diverse taverne. Abbiamo bevuto e riso insieme a ragazze di ogni età, carattere, colore e bellezza. Gwaine le conosce praticamente tutte, nel senso più intimo del termine. Sapevamo entrambi che è un gran donnaiolo.

Poi ho chiesto io di uscire insieme a Percival e con lui è stato più o meno lo stesso. Non avrei mai pensato che sotto i fumi dell'alcool, il timido e silenzioso Percival si trasformasse nel satanasso più affamato di donne che abbia mai conosciuto e con un certo successo per giunta. 

Un paio di volte ho coinvolto anche Elyan. È un tipo divertente. Regge l'alcool che è una meraviglia. È lui il più discreto tra i cavalieri ma quando decide di puntare la preda, questa non ha scampo. Ho visto una ragazza, una taverniera molto bella ma altezzosa e fredda di modi, trasformarsi nell'arco di poche ore da regina intoccabile a gattina innamorata. 

Infine sono uscito con Leon. Ecco lui non si è smentito, non più di tanto almeno. Leon non ha combinato niente con nessuna ragazza. Però siamo stati tutta la sera a giocare a dadi con un paio di ragazzoni un po' rozzi ma decisamente divertenti. Leon è risultato essere davvero simpatico. Ho idea che a lui non sarebbe dispiaciuto ritirarsi con uno di loro. Ma forse lo penso solo per via di quello che è successo con te. Prima non mi sarebbe mai venuto in mente.

Ora che ho fatto come dici, che mi sono svegliato a fatica e con il mal di testa per molti giorni di seguito, vuoi provare a fidarti di me, di nuovo? O dovrò ripetere l'esperienza con ogni cavaliere, in ogni taverna di Albion e oltre?

Aspetto una tua risposta scritta.

Ormai non facciamo altro che comunicare per lettera. 

Arthur

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66° giorno

Vostra maestà

non mi è chiaro se siete riuscito a “svagarvi” sul serio oppure no. Voi mi avete scritto dei vostri cavalieri e delle loro prodezze amorose o meno, ma non avete parlato di una o più ragazze riguardo a voi.

Mi verrebbe naturale di pensarlo, ma non ne sono sicuro.

Voi capite perché per me sarebbe importante saperlo, vero?

Inoltre ho notato che non avete considerato il mio pensiero su una eventuale regina. Non siete più così giovane da potervi sottrarre al fatto di prenderlo sul serio in considerazione. 

Resto in attesa di un vostro cordiale responso.

Affettuosamente vostro

Merlin.

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Ho capito perché per te è importante saperlo. Tu ti sentiresti sollevato se io andassi con una donna. Perché? Perché così avresti la prova che io non desidero solo te, che non sono innamorato di te o peggio che, anche in quei casi, io fossi capace di tradirti. Così potresti finalmente smettere di amarmi. 

Sì, tu non me l'hai mai detto, ma io l'ho capito lo stesso. Tu mi ami, quanto ti amo io. Se no mi avresti dato un pugno sul naso ogni volta che mi avvicinavo troppo. 

Quindi il tuo pensiero è questo: 'Se Arthur mi tradisce finalmente potrò odiarlo.'

Sappi che non sono stato con nessuna ragazza, né ragazzo. Sappi che non mi sono divertito e che non sono riuscito a desiderare nessun'altra persona, nemmeno per puro svago. Ragiona: alla festa di corte c'erano donne di ogni tipo al meglio della loro forma e chi ho scelto per ballare? Chi ho scelto di baciare? 

Ho pensato per tutto il tempo che avrei voluto stare con te, a guardare le stelle o a starsene con gli occhi chiusi, a parlare o a stare in silenzio, ad amarci o a non fare niente. 

È così Merlin. Quando uno ama davvero, è così. E seguire il tuo consiglio è servito solo a confermare qualcosa di ovvio. A te, non a me.

Non dimenticare che ho giurato di lasciarti stare e lo farò. Sono in grado di farlo, lo sai. Non c'era bisogno di tutto questo trambusto.

Buonanotte Merlin. Mi spiace che tu sia rimasto deluso.

Arthur

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73° giorno

Ehi, Merlin.

Come stai?

Immagino tu te ne stia accovacciato nel tuo letto con pensieri suicidi.

Non è necessario!

Stavolta è toccato a te. E io ti capisco benissimo. Perché a me è successo più volte. Ma per me è stato più facile perché tu mi hai fermato. Io non l'ho fatto… Avresti voluto forse che ti avessi ripreso? Lo preferiresti sicuramente ma invece ti dirò che non aspettavo altro. Non che me lo aspettassi veramente. Mi hai letteralmente stupito e travolto.

Vuoi che ti dica che per me non è stato grandioso? Vuoi che ti dica che non mi è piaciuto in modo eccezionale? Peccato solo che tu, ancora una volta, ti sia fermato. Ma almeno ora so che anche tu provi qualcosa per me. Anche se vorrei tu fossi sincero al riguardo una volta per tutte.

E comunque sono felice, Merlin. Mi piacerebbe farti capire quanto mi hai reso felice! Se solo tu riuscissi a fare pace con te stesso. È ciò che più desidero. Il resto non è così importante. Né così complicato. Si troverà una soluzione.

Rispondimi per favore.

Arthur

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74° giorno

Maestà, sono andato alla taverna ieri sera. Ho bevuto molto, tanto che Gwaine mi ha dovuto riportare a casa in spalla.

Mi dispiace tanto. Ho deciso di fidarmi di voi ma non pensavo di dover guardarmi da me stesso. Non mi aspettavo che sarebbe successo. Voi eravate sdraiato nel vostro letto con addosso i soliti pantaloni del pigiama, come vi ho visto centinaia di altre volte.

Stavate parlando di noi e avevate un sorriso triste sul viso. Avrei voluto consolarvi. Poi mi avete guardato con occhi lucidi e dolci. Vi veniva da piangere. Il vostro broncio rendeva le vostre labbra ancora più gonfie ed è qualcosa a cui non so resistere. 

Avete deglutito e ho spostato lo sguardo sulla vostra gola, sul pomo d'Adamo che si muoveva, sui muscoli del collo che guizzavano sotto pelle. Quando mi sono avvicinato ero come in trance e il colpo di grazia è stato respirare il vostro odore personale. Così avvolgente e solamente vostro. Mi sono mosso senza quasi accorgermi e dopo un attimo ero sdraiato sopra di voi, a cercare le vostre labbra con le mie e a godere del calore intenso che emana dal vostro corpo. Quando mi avete ricambiato mi sentivo in paradiso. Ma poi ho realizzato la mia pazzia e sono scappato.

Anche se a voi ha fatto piacere, non sarà semplicemente per il fatto che, per l’ennesima volta, vi sentite vincitore? Voglio scusarmi per la mia reazione. Perdonatemi, Arthur! Mi sento così male. E non so che fare.

Il vostro servitore 

Merlin.

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75° giorno

Perché io so cosa fare secondo te? Il brutto è che non m'importa neanche, non mi va di stare male quando ciò che è accaduto è talmente bello.

L'unica cosa che ancora mi deprime è che vorrei averti qui e vorrei… che rifacessi tutto quello che hai fatto, due giorni fa. Fare finta di niente non é affatto facile. 

Tu non hai idea di cosa ho provato, di come mi sono sentito dentro e fuori. Credo che questo significhi amare qualcuno e non mi era ancora successo … se solo tu non ti fossi fermato. Sarei potuto morire tra le tue braccia che non mi sarebbe importato. Quando guardo il tuo viso così  tenero e bellissimo, quando immagino il tuo corpo, visto che mai ho potuto ammirarlo e che so che mi piacerebbe da matti solo perché è il tuo, io mi sento sciogliere e il mio corpo e la mia anima si preparano ad entrare in contatto con te. Succederà mai Merlin? Tu non soffri? Tu non mi vuoi? 

Merlin, tu non mi ami?

Tuo, Arthur.