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Autore: MiakaHongo    19/11/2023    3 recensioni
[Post TROS]
Rey stava dormendo quando improvvisamente una sequela di scene terrificanti le passarono velocemente davanti agli occhi: la battaglia di Exegol, Palpatine che le rivela di essere suo nonno e Ben che sacrifica la sua vita per lei morendo tra le sue braccia lasciandola inerme. Ma non erano solo immagini del passato, susseguirono anche delle scene che non aveva mai visto e che mai avrebbe voluto si realizzassero, ovvero i suoi amici: Poe, Finn e Rose feriti che urlavano dal dolore. Non poteva più sopportare quella vista quindi fu lei a sovrastare le loro urla con le sue, fu allora che piombò un improvviso silenzio e si ritrovò circondata da un’oscurità fitta e fredda che la fece sentire improvvisamente sola e angosciata.
“C’è qualcuno?”
Chiese guardinga in posizione difensiva, nonostante non avesse nessuna arma con se.
“Per quanto ancora fingerai che io non esista?”
Quella fredda voce femminile le era familiare.
“Chi sei tu?”
“Tu sai già chi sono io, lo sai da sempre, fingi solo di non saperlo… ma d’altronde è quello che sai fare meglio, no? Fingere che le cose che non ti piacciono non esistano!”
Genere: Angst, Avventura, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ben Solo/Kylo Ren, Kylo Ren, Rey
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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Ben rimase immobile senza parole alla vista degli occhi gialli di Rey e di quello sguardo con cui faceva quasi fatica a riconoscerla. Percepiva in lei una miriade di emozioni, così forti, così intense e violente da non riuscire quasi a distinguerle.
D’un tratto però qualcosa cambiò: quel flusso di emozioni cessò e gli occhi di Rey tornarono del loro colore naturale, ma il suo sguardo serbava ancora una maggiore freddezza rispetto a quello solito che Ben adorava osservare. Fissò in silenzio quegli occhi come a cercare quella parte mancante che non riusciva a cogliere.
Dopo tutto quel caos e dolore, finalmente, Rey sentiva la mente come sgombrata: aveva ripreso a respirare normalmente e si sentiva stranamente meglio e piena di energie, mentre fino a poco prima aveva fatto fatica pure a respirare ma, cosa più importante, davanti a lei c’era Ben in carne ed ossa.
Ignorò il suo sguardo pieno di interrogativi o qualsiasi sensazione che potesse percepire da lui, il fatto che Ben fosse lì era al momento la cosa che per lei più contava.                                                                                                                                                                                                                                    
“Ben!”
Esclamò, allungando nuovamente una mano sul suo viso, questa volta per assaporare ogni attimo e sensazione di quel gesto tanto semplice quanto agognato.
cap-4
Ben rimase immobile, come se vi fosse ancora una forza invisibile che lo trattenesse, anche se non era così. Ma non appena poté percepire il contatto della mano di Rey sulla sua guancia fu travolto da una sequenza di inaspettate visioni: Rey nuovamente con gli occhi gialli; il trono oscuro; Rey che avanzava verso di lui mentre usava i fulmini di Forza; la sensazione come di affogare; il rumore scrosciante della pioggia sul pavimento; la spada laser che gli scivolava via dalla mano ed infine Rey che alzava la sua contro di lui… riusciva a percepire la sua rabbia incontrollabile, la disperazione, l’intenzione di ferirlo… mortalmente. Al termine di tale visione sgranò gli occhi incredulo ed istintivamente si ritrasse dal gesto di lei, sconvolto da quanto appena visto. Rey, sorpresa dalla sua reazione, inclinò leggermente la testa di lato fissandolo con fare interrogativo e confuso, percependo il suo turbamento.
“Cos’hai? Sono sempre io, Rey!”
“Qualcosa non va, non lo percepisci?”
“Invece è proprio questo il punto: tutto va per la prima volta per il verso giusto! Finalmente ho accettato una parte di me che facevo finta di non vedere, percepisco la Forza in me di nuovo stabile, le mie mani non tremano e soprattutto, tu sei qui! Non ne sei felice?”
Chiese lei, incapace di accettare quelle sensazioni che percepiva da lui.
“Rey, non c’è cosa che potessi desiderare di più di essere di nuovo qui con te, ma ho paura delle conseguenze del prezzo che tu possa aver pagato”
Provò a precisare lui ma Rey scosse la testa risoluta.
“Io non mi sono mai sentita meglio e non ho nessuna intenzione di diventare una specie di Palpatine e distruggere la galassia, se è questo che ti preoccupa!”
Pronunciò quelle parole con una sufficienza e serenità tali da lasciare Ben senza parole, assorto nei suoi pensieri.
Rey si accorse di non averlo ancora convinto del tutto, sospirò leggermente, quindi si riavvicinò ulteriormente a lui ed allungò la mano per scansargli delicatamente dal viso un ciuffo di capelli che gli ricadeva sugli occhi. Ne approfittò per proseguire quel movimento fino a carezzargli finalmente il viso in quel gesto da cui prima si era scansato.
“Non sai quanto sono felice che tu sia qui!”
Tentò di rassicurarlo lei, perché era vero: se anche, come diceva lui, ci fosse stato un prezzo da pagare lei era contenta di averlo pagato. E lo avrebbe fatto di nuovo, anche in quel momento, se fosse stato necessario.
Quel tocco provocò in lui una strana sensazione, perché tramite il loro legame percepiva qualcosa… qualcosa che lui conosceva molto bene e che lo preoccupava perché non era da Rey, ma allo stesso tempo quel gesto gli era così gradevole da riuscire quasi a dimenticare le sue preoccupazioni.
La carezza di lei terminò cingendo delicatamente con l’indice ed il pollice il mento di lui, fissandolo negli occhi con quel penetrante e profondo sguardo dal quale Ben non riusciva a staccare il suo.
Passarono attimi che sembrarono durare minuti o addirittura ore… sguardi che riuscivano a parlare un linguaggio tutto loro, talmente profondo da donare rumore a quel silenzio che era piombato improvvisamente.
Quante cose avevano da dirsi e quante comunicavano senza bisogno di dire nulla, era come una danza che solo loro sapevano ballare. Attimi…minuti… in quella danza si sarebbero lasciati volentieri cullare perdendo la cognizione del tempo. Dove li avrebbe potuti portare non lo sapevano ma entrambi avrebbero voluto scoprirlo.
Le possibilità erano infinite, ma sfumarono tutte quando la presenza di un’altra persona, ormai troppo vicina per essere ignorata anche dai rumori di quella danza, distrasse entrambi interrompendo quel contatto e portandoli a voltarsi rapidamente verso di essa: dalla radura comparve la figura di Rose accompagnata da BB-8.
“Rey tutto ok? Ho visto il Firespray atterrare ma come mai hai non hai atterrato più vici-“
Non fece in tempo a terminare la frase perché notò che la ragazza non era sola. Se non si fosse trattato di Rey, che non era abituata vedere in tali atteggiamenti, avrebbe quasi giurato di aver interrotto qualcosa. La sua attenzione si focalizzò però sul ragazzo, in quanto non le pareva di averlo mai visto prima.
Rey notò la sua espressione sorpresa, ed in effetti ora che ci pensava Rose non aveva mai avuto modo di vedere il volto di Ben dietro la maschera di Kylo: non era sicura che potesse essere un bene ma almeno non gli avrebbe sparato addosso di impulso come temeva avrebbe potuto fare chiunque altro lo avesse riconosciuto.
“Rose lui è Ben, Ben Solo! E’ un amico…”
Rey disse altro ma Rose non l’ascoltò in quanto troppo impegnata a fare il collegamento mentale su quel nome e, quando lo associò, la interruppe bruscamente.
“Aspetta Ben Solo il figlio del Generale Organa? Stiamo parlando di Kylo Ren, di quel Kylo?”
La sua faccia era allibita, come se fosse convita di aver sbagliato qualche associazione, anche perché era abbastanza sicura di averlo appena sentito definire da Rey come un amico. Allo stesso tempo BB-8 iniziò ad emettere una sequela di bip frenetici.
Ben non sembrava sorpreso dalla loro reazione, probabilmente per lui era già tanto che Rose non lo avesse provato davvero a sparare col blaster. Rey prese un respiro e tentò di spiegarsi al meglio.
“Sì è quel Ben… ma non è più Kylo Ren: ha combattuto al mio fianco ad Exegol e se non ci fosse stato lui io ora non sarei qui. Vi spiegherò tutto nel dettaglio in seguito, ma ti assicuro che possiamo fidarci di lui”
Rose passò il suo sguardo torvo da Ben a Rey, annuì quindi leggermente col capo mentre fissava l’amica con uno sguardo complice.
“Ah, davvero…?” stava per dire altro, ma fu come se le fosse venuta in mente una cosa importante che sembrava dovesse avere la priorità “…posso parlarti un attimo Rey… in privato!”
Rey fissò Ben, il quale alzò le mani con un gesto ironico.
“Tranquille, vi lascio volentieri ai vostri discorsi tra donne!”
Sapeva che si trattava di un discorso serio a cui semplicemente non era invitato ma preferì un’uscita con stile, quindi si allontanò fino ad arrivare all’ingresso del Firespray, appoggiò la schiena al mezzo e si mise a fissare il cielo pensieroso, in attesa che loro finissero.



Non appena Ben si allontanò abbastanza, le due si sedettero su un ramo caduto lì vicino e Rose iniziò a comunicare a Rey l’informazione che voleva darle.
 cap-4-2
“Rey, ero venuta a cercarti per informati su cosa abbiamo scoperto in tua assenza”
BB-8 bippò in segno di protesta.
“Si, scusa intendevo ‘SIAMO’ venuti a cercarti… come sei puntiglioso, si vede che sei stato programmato da Poe!”
“Buone o cattive notizie?”
Chiese Rey preoccupata.
“Possiamo definirle buone direi: come sai dopo la battaglia di Exegol di recente abbiamo iniziato a fare delle missioni di ricognizione per acquisire informazioni su ciò che rimane sia del Primo Ordine in modo da debellarlo prima che si diffonda nuovamente. Bene, in una di queste missioni alcuni dei nostri si sono imbattuti in quelli che si sono definiti dei seguaci di Palpatine, a quanto pare anche dopo la sua dipartita questi credono ancora nella sua causa e nel ritorno dell’impero. I nostri erano pronti a combatterli ma questi ultimi invece di rispondere all’attacco hanno iniziato a scappare”
“Erano così tanto in inferiorità numerica?”
Chiese Rey, sorpresa da un tale atteggiamento da parte loro.
“No, infatti era strano: sembrava come se avessero qualcosa di più importante da fare! Probabilmente li avremmo persi se non fosse accaduto l’impensabile: uno di loro li ha traditi attaccandoli e dandoci il tempo di raggiungerli”
“Oh!”
Esclamò sorpresa Rey, nella sua testa dei seguaci di Palpatine potevano solo essere una setta di esaltati non molto propensi al tradimento o a comportamenti ‘umani’ di qualsiasi tipo.
“Siamo riusciti a sconfiggerli e solo con alcuni feriti, nessuna perdita e questo grazie al traditore: Savius. Ci ha detto di avere elevate competenze mediche ed è per questo che lo utilizzavano principalmente per gli esperimenti con i cloni. Ha confessato di essersi stancato negli anni dei metodi troppo invasivi e poco ortodossi dei suoi ex-compagni e che cercava un buon momento per scappare, temendo per la propria vita”
“Per questo si sarebbe ribellato quando vi ha visto arrivare…”
“Esatto, ha chiesto di unirsi alla Resistenza e si è offerto di mettere a nostra disposizione le sue competenze mediche”
“Credi che possiamo fidarci di lui?”
“Non ne siamo convinti: la missione è rientrata durante tua assenza quindi non da molto. Poe e Finn per ora hanno concordato di tenerlo con noi, ma sotto stretta osservazione. Nel mentre, lui ci ha fornito delle informazioni sui seguaci di Palpatine, alcune le stiamo ancora analizzando ma una ci è saltata all’occhio e verificandola potremmo capire se fidarci davvero di lui”
BB-8 aprì uno dei suoi sportellini da cui uscì un sottile braccio meccanico che porse a Rey un chip.
“Cos’è?”
Chiese lei.
“Contiene la mappa che ci ha fornito Savius: dovrebbe essere il luogo dove erano diretti con tanta fretta.Lui dice di non esserci mai stato ma che lì, forse, potremmo trovare delle utili informazioni. Ti stavo cercando per organizzare una missione al fine di recarci nel punto indicato sulla mappa e scoprire cosa c’è: la zona fa parte delle regioni ignote quindi ne sappiamo poco. Sicuramente dopo la riunione del Consiglio Poe e Finn potrebbero essere più liberi, potresti portarti dietro almeno uno di loro e poi…”
Rey la interruppe dato che le era appena venuta un’idea.
“Perché aspettare? Posso andarci subito!”
“Subito? Ma no! Adesso Finn e Poe sono occupatissimi, io sono oberata con le riparazioni. L’unica squadra rientrata sta ancora curando i feriti ed è ovviamente troppo pericoloso per andarci da sola, non sappiamo nemmeno cosa ci possa essere in quel luogo!”
“Ma non sarò sola! Con me ci sarà Ben!”
Rose sgranò gli occhi incredula.
“Ho capito che ora ti fidi di lui, ma sei sicura di volerlo portare con te?”
“Certo! Ora che siamo dalla stessa parte, possiamo affrontare qualsiasi tipo di imprevisto contro cui possiamo imbatterci. Abbiamo sconfitto Palpatine insieme, questo sarà uno scherzo a confronto. Inoltre se completassi questa missione con lui, forse, sarebbe più facile per le persone fidarsi e capire finalmente che ora è dalla nostra parte!”
In quel momento Rose notò qualcosa di strano nello sguardo dell’amica ma si convinse che fosse solo una sua impressione.
“Spero tu abbia ragione. Ma penso ancora che tu debba aspettare una missione ufficiale con scorta e tutto il resto, sono sicura che anche Poe e Finn la penserebbero allo stesso modo”
“Sarà una cosa velocissima: andiamo, vediamo cosa c’è e torniamo. Se dovessimo fiutare il minimo pericolo ingestibile torneremmo indietro…ok?”
“Servirebbe a qualcosa dirti di no?”
“Ovviamente no!”
Disse, accennando un sorriso fiero.
Rose sospirò sconfitta conoscendo la testardaggine dell’amica.
“Toccata e fuga e torni per la riunione del nuovo Consiglio, intesi? O Poe e Finn mi faranno saltare la testa!”
“Grazie Rose”
La abbracciò con un sorriso.
“Fa solo in modo che non possa pentirmene, ok?”
Rey annuì, quindi la sciolse dall’abbraccio e si alzò per tornare da Ben; ma prima di andare via si rivolse nuovamente all’amica.
“Per favore non dire ancora agli altri di Ben. Voglio farlo io, cercando di prepararli alla cosa in qualche modo”
“Come vuoi”
Rey salutò l’amica e tornò da Ben. Rose fece qualche passo verso di loro, solo per dare un ultimo messaggio a Ben.
“Ehi tu, mi raccomando: se Rey torna anche solo con un capello in disordine te la vedrai con me, intesi?”
BB-8 bippò un messaggio molto simile puntando da lontano con l’accendino che fece uscire da una delle sue fessure, quindi lei ed il droide tornarono da dove erano venuti.
Ben fissò con fare interrogativo Rey, udendo quelle parole nei suoi confronti.
“Mi sono perso qualcosa?”
Rey mostrò il chip che le aveva dato BB-8.
“Abbiamo una missione: recarci nel luogo indicato in questa mappa, sottratta ad alcuni seguaci di Palpatine, e scoprire cosa c’è”
“Aspetta un attimo: non abbiamo idea di cosa potremmo trovare laggiù e tu vorresti andarci ora? Dopo quello che è appena successo? Non sappiamo nemmeno che effetti potrebbe aver avuto questa cosa su di te”
Rey sospirò spazientita.
“Non ti ci mettere anche tu! Io sto bene: non mi sono mai sentita più in forma di adesso! E noi insieme siamo una Diade, qualsiasi cosa trovassimo lì non potrà fermarci! Direi che, in passato, abbiamo affrontato cose nettamente più pericolose!”
“Non siamo invincibili Rey! Devo ricordarti che Palpatine ha quasi ucciso entrambi?”
La ammonì Ben, visibilmente preoccupato.
“Ma non stiamo parlando di Palpatine, Ben! Al massimo di qualche suo seguace. Credimi: vorrei tutto piuttosto che metterti in pericolo, soprattutto dopo tutto quello che ho fatto per riportarti qui!”
Ben non sapeva come rispondere a quelle parole, in realtà non sentiva di meritarsi che qualcuno avesse fatto tanto per lui. Per certi versi aveva ragione Rose ad essere diffidente nei suoi confronti; ma c’era qualcosa adesso che lo preoccupava, una brutta sensazione che non riusciva a togliersi dalla testa: temeva per Rey e per quello che le sarebbe potuto accadere.
Si limitò a fissarla senza aggiungere altro, tra loro come sempre non servivano parole: lui percepiva la sua determinazione, tranquillità e cieca convinzione, così forti quanto atipici. Rey poteva percepire la sua inquietudine e la paura che aleggiava nella sua mente.
“Ben non devi avere paura! Andrà tutto bene, te lo assicuro: vediamo solo di cosa si tratta e se dovessimo incontrare un pericolo troppo grande ce ne andremo, promesso!”
Prima che potesse dire altro Rey salì sulla navicella e Ben, anche se non ancora convinto, fece lo stesso: sapeva che Rey sarebbe andata comunque ed in caso sarebbe dovuto essere lì per aiutarla.



Una volta a bordo Rey prese il posto da pilota mentre Ben quello accanto a lei. Volentieri si sarebbe offerto di pilotare lui, ma non gli andava di rischiare di discutere anche su quello. Passarono diversi minuti di imbarazzante silenzio, con una tensione talmente palpabile tra loro che ad un tratto Rey, si sentì costretta ad intervenire per porre rimedio: avrebbe fatto di tutto per stemperare quella insopportabile situazione creatasi tra loro, dovuta alla divergenza di opinioni sulla corrente missione o peggio anche su altro a cui però lei non voleva pensare al momento.
“Ci pensi? È la prima missione ufficiale che facciamo insieme… dalla stessa parte, senza affrontarci in un duello con le spade laser, almeno!”
“La considererò davvero come prima missione solo quando farai pilotare me!”
Rispose lui ironico.
“Mettiamolo in chiaro subito: se ci siamo entrambi piloterò sempre io! Al massimo potrei concederti di fare da coopilota”
Protestò lei di rimando.
“Vedremo!”
Replicò lui con tono di sfida. A quella parola un sorriso si dipinse sul volto di lei, ripensando a quando entrambi avevano detto la stessa cosa l’uno all’altra in momenti diversi. Il tempo e soprattutto la situazione attuale avevano dimostrato che entrambi avevano avuto ragione, quindi chissà… forse il tempo avrebbe dato ragione anche a questo.
“Ho una cosa da mostrarti” Rey slacciò la sua spada laser che aveva legata alla fascia in vita e la porse a Ben “… l’ho iniziata a costruire quando ancora eravamo su fronti opposti… volevo averne una mia e dopo la battaglia di Exegol ho sentito come se il compito delle spade di Luke e Leila si fosse esaurito, così ho fatto in modo che fossero sepolte per sempre. L’ho costruita usando alcuni pezzi del mio vecchio bastone… abitudine da assemblatrice di rottami, suppongo!”
Ben rimase esterrefatto ed iniziò ad analizzare minuziosamente la spada in ogni suo dettaglio, come un bambino con un nuovo giocattolo. Rey adorava la sua curiosità, inoltre avendone costruita una lui stesso teneva molto ad un suo parere, anche perché Ben era riuscito a crearne una unica nel suo genere deviando il flusso della spada anche sui due lati.
Ben non poteva credere che al suo primo tentativo Rey avesse creato una spada tanto bella e particolare: in un qualche modo rifletteva la sua essenza, il che era proprio ciò che avrebbe dovuto fare una spada laser che si rispetti. Fece scorrere le dita tra le varie incanalature dell’arma come a cercare il modo per poterla attivare, senza però riuscire. Rey capì cosa stava cercando e anticipò la sua domanda.
“Devi girare la corona”
Ben impugnò quindi l’arma e, con il pollice, girò la corona attivando il suo laser giallo. Trovò quel metodo di attivazione unico e particolare proprio come Rey, ed il colore stesso della lama non era da meno.
“Un cristallo di kyber giallo”
Constatò lui con interesse.
“Già…”
Biascicò lei temendo di averlo in qualche modo deluso, ma lui la disattivò e gliela porse nuovamente abbozzando un lieve sorriso.
“È un’arma unica e ben fatta, penso che ti rifletta appieno. Dovresti esserne fiera, mi spiace quasi separamene”
Rey fu tanto sorpresa quanto felice di tale responso. Quindi riprese l’arma incrociando per qualche istante le dita della mano con le sue.
“Se ti comporti bene potrei anche prestartela in caso di necessità…almeno finché non ne avrai una tua!”
Ben pensò che era davvero bello poter parlare in modo così tranquillo e spontaneo con Rey: aveva desiderato così tanto poterlo fare che forse iniziava a pensare davvero che le sue preoccupazioni potessero essere esagerate. Certo quelle visioni lo avevano turbato ma era anche vero che il trono oscuro era stato distrutto e Rey al momento non sembrava una pazza omicida deviata dal Lato Oscuro della Forza o capace di fargli del male: anzi al momento era stata anche fin troppo paziente con lui.
Il bip del pannello di comandi interruppe quel flusso di pensieri e attirò l’attenzione di entrambi: a quanto pareva, erano quasi arrivati alle coordinate inserite.










 


**Angolo Autrice**


Una cosa che ho amato da subito di Rey e Ben nei film fin dalla loro prima scena è stato il loro modo di guardarsi: i loro sguardi sono così intensi che parlano e lasciano trapelare il turbine di emozioni che nascondono,  in questo gli attori sono stati bravissimi, ho visto anche diversi video che spiegano come il linguaggio del corpo nelle scene tra i due sia stato studiato nei minimi dettagli.  Volevo riproporre anche qui in qualche modo questo loro modo unico di comunicare, spero di essere riuscita nell’intento!
Per quanto riguarda il lato oscuro di Rey, i suoi occhi diventano di nuovo del loro colore perché riesce a controllarlo ma ha comunque ceduto ad esso. Ho voluto rappresentare così il lato oscuro di Rey perché per me non cambia le persone, semplicemente li pone senza più freni verso le proprie paure, vedremo più avanti cosa ne conseguirà ma questo non ha influenza sui sentimenti che lei ha per Ben e i suoi amici, quelli restano invariati.
Comunque signore e signori il premio per il peggior tempismo della galassia va a Rose! Complimenti Rose perché battere Finn non era semplice!
A parte gli scherzi se notate imprecisioni di qualsiasi tipo lato tecnico di Star Wars vi prego di segnalarmelo, come dicevo sto finendo di recuperare la saga (o almeno i vari spin-off) quindi se avete consigli o dettagli per maggiore precisione sono ben accetti!
Se leggete e volete lasciarmi un vostro parere sul capitolo è sempre molto gradito!
Cosa troveranno alle coordinate indicate? Avrà fatto bene Rey ad insistere per andarci?
Lo scopriremo nel prossimo capitolo!

Come sempre ringrazio il mio beta Dani1993
   
 
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