Il flusso magico sprizzò dalla bacchetta e investì Rufus Scrimgeur.
L'uomo, sopraffatto dal dolore, piegò il ginocchio, mentre un grido strozzato fuggiva dalle sue labbra serrate. Quanto sarebbe durata quell'atroce tortura?
Violenti conati di tosse scossero il suo corpo e un rivolo di sangue macchiò le sue labbra. Era prossimo al crollo…
Non devo cedere…, si disse, irritato con se stesso. Non aveva nessun diritto alla paura e alla debolezza.
 Harry Potter aveva cercato di avvertire il Ministero del ritorno di Voldemort.
Ma loro non lo avevano ascoltato.
E ora non posso nascondermi., pensò. Per quanto possibile, doveva rimediare alla sua cecità.
No, non avrebbe tradito Harry Potter.
Non avrebbe macchiato il suo nome d'una immonda viltà.
Meglio morire in piedi che vivere in ginocchio.*
− Allora… Vuoi parlare? − domandò Voldemort, il tono flautato.
L'uomo fissò sul Mago Oscuro uno sguardo sprezzante.
− Sì… Niente è più raro di un tiranno che invecchia…* − replicò l'Auror, duro. L'arroganza avrebbe condannato il pur potente mago oscuro.
Credeva di potere sottomettere tutti.
Il viso di Voldemort si distorse in una espressione di rabbia.
Trasse la bacchetta e la puntò contro il petto del prigioniero, sollevato da respiri affannosi.
− Avada Kedavra! − scandì.
Un lampo verde sprizzò dalla bacchetta e colpì Scrimgeur al petto.
L'uomo sbarrò gli occhi e il suo corpo, con un tonfo, cadde a terra. Non aveva ceduto alle minacce del Signore Oscuro.
La Morte poteva essere fiera di lui.
 
*frase di Emiliano Zapata. Adoro questa citazione e, nonostante i due personaggi siano difformi (Scrimgeur dubito avrebbe apprezzato il rivoluzionario messicano), penso che l'orgoglio li accomuni, in simili contesti.
** frase di Talete, filosofo greco

Che dire? Scrimgeur non è proprio un gran personaggio, ma non posso non ammirare la dignità che ha saputo opporre a naso priv… Ehm Voldemort.
Per me c'è stato un misto di dispiacere e orgoglio a spingerlo a tanta resistenza. Spero di averlo reso adeguatamente.