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Autore: ChemistryGirl    03/12/2023    12 recensioni
[Storia Interattiva - Iscrizioni aperte]
Anno 1886
C’è una leggenda tra gli studenti di Hogwarts, un mito raccontato a bassa voce nei corridoi del castello: si vocifera che esista un Club clandestino composto da persone rivoluzionarie, che saranno in grado di lasciare un segno nella storia. C’è chi è sicuro che sia una bugia e chi invece spera di essere invitato a farne parte, ma nessuno ne ha la certezza.
Ora però i componenti del “Dominus Club” stanno reclutando nuovi membri. Chi riuscirà a superare la selezione?
Genere: Commedia, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Maghi fanfiction interattive
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra
Capitoli:
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Prologo

 
 
 
1° Settembre 1886,
Londra, Kensington
 
 
L’aria frizzantina di settembre entrava con dolci folate dalla finestra aperta facendo così sollevare le pagine del giornale adagiato sul copriletto chiaro. Adrian Berwin Graham, secondogenito del Baronetto St. John, studiava con la fronte aggrotta la valigia aperta, riflettendo sul perché avesse la persistente sensazione di starsi dimenticando qualcosa di importante. Udendo la porta cigolare, un sorriso birichino gli incurvò le labbra << Non dovresti essere dabbasso a studiare francese? >> 
Presa alla sprovvista dalla domanda, la bambina di nove anni si arrestò sulla soglia osservando il fratello maggiore voltarsi verso di lei con finta aria di rimprovero << Se i nostri genitori dovessero scoprire che sei venuta qui da me, invece che ripetere i verbi irregolari, si arrabbierebbero e non poco. >>
Philippa arricciò le labbra in un adorabile broncio << Volevo salutarti prima che partissi. >>
Il giovane si allontanò dal letto e, in pochi passi, raggiunse la sorella che abbracciò con affetto << Sei un vero tesoro, ma non ci siamo già salutati ieri sera e poco fa a colazione? >>
Visto che la minore non disse nulla e quasi potendo percepire il suo dispiacere, il Grifondoro si staccò da lei e le sorrise incoraggiante, appoggiandole la mano sulla schiena per sospingerla all’interno << Ti andrebbe di aiutarmi? Ho la sgradevole sensazione di star dimenticando qualcosa, ma ovviamente non so che cosa di preciso. >> 
La bambina fece qualche passo per la stanza, prima esitante e poi con un po’ più di convinzione, finché non si fermò di fronte alla libreria a muro che occupava parte della parete antistante al letto a baldacchino << Non sono forse quelli i tuoi calzini? >> 
Adrian affiancò la sorella e quando vide i suoi indumenti, accuratamente ripiegati e appoggiati su tre tomi impilati l’uno sull’altro, una bassa risata gli scosse le spalle << Qui la vera maga sei tu, mica io. >> 
<< Il tuo finto ordine ti genera più confusione che altro. >> borbottò Philippa, aiutando il maggiore a prendere i calzini per poi depositarli nella valigia << Non è il caso che tu li sistemi per bene? >> 
<< No, mettili pure dentro. >> prendendo quelli che la bambina teneva ancora in mano, il Grifondoro gettò tutto alla rinfusa e, giusto per non farsi mancare nulla, aggiunse pure il giornale di quella mattina. 
Dopo aver chiuso, non con poche difficoltà, il coperchio e poi la finestra, il giovane si infilò l’elegante giacca blu di persia con un movimento fluido. Regalò un sorriso spensierato alla più piccola di casa, poi si fece di lato e indicò, con un ampio gesto della mano, la porta<< Dopo di lei, milady. >>
I due, con passo lento e cadenzato, cominciarono a scendere le ripide scale. Quando furono a metà della prima rampa Philippa parve ritrovare l’uso della parola << Mi scriverai? >> 
<< Certamente. >> 
<< Con regolarità? >> 
All’implicito rimprovero, il ragazzo non riuscì a fare a meno di prenderla in giro e atteggiò il viso in un’espressione pensierosa << Uhm… una volta al mese? >> il leggero schiaffo che gli raggiunse il braccio non fu per nulla doloroso, ma fece finta di sì e si massaggiò dunque il punto leso << Va bene, una volta ogni due settimane. >> 
La bambina non credette per un secondo alla sceneggiata del fratello e anzi annuì compiaciuta << Salutami tutti i tuoi amici e ricordati di comprarmi qualcosa di carino a Hogsmeade. >> 
<< Come lei desidera, milady. >> 
Giunti sul ballatoio del primo piano, i due guardarono il lungo corridoio su cui si affacciavano le stanze padronali.
Dopo qualche secondo di silenzio, Adrian colpì leggermente la sorellina con la valigia per attirarne l’attenzione << Ora vai, prima che si accorgano della tua assenza. >> 
Philippa annuì mestamente, ma aveva appena fatto un paio di passi quando si sentì richiamare indietro.
<< Quasi me ne stavo per dimenticare. >> il giovane, appoggiata la valigia per terra, iniziò a frugare nelle tasche della giacca, finché non estrasse la chiave con cui aveva chiuso la sua stanza poco prima << Così hai un posto dove rifugiarti quando… l’aria si fa troppo pesante. >> 
La bambina prese con entrambe le mani il piccolo oggetto, lo studiò con meraviglia per qualche secondo, poi venne folgorata da un pensiero e sollevò i grandi occhi scuri << Ma tu… >> 
<< Non ti preoccupare, ne ho fatta una copia. Poi con la testa che mi ritrovo è meglio che tu ne abbia una di riserva, nel caso in cui perdessi la mia. >> 
Adrian si chinò non appena la sorella gli fece cenno di abbassarsi e accolse il piccolo bacio con un grande sorriso << Ti ringrazio. >> 
<< Comportati bene. >> 
<< Tenterò di fare del mio meglio. >> allo sguardo severo della minore, così simile a quello della loro madre, il Grifondoro si vide costretto ad annuire << Va bene, farò il bravo. Ora però vai. >> 
Dopo un secondo bacetto, Philippa si allontanò quasi saltellando e, prima di infilarsi nella sua stanza, lo salutò nuovamente. 
Quando la porta si fu richiusa, ogni segno di allegria scomparve dal volto del giovane. Si raddrizzò, lanciò un ultimo sguardo al corridoio e, presa la valigia, scese la seconda e ultima rampa di scale. L’ingresso ovviamente era vuoto e pressoché silenzioso, se non si prestava attenzione al ticchettio dell’orologio a pendolo posto sulla parete di sinistra. Neppure il loro più che efficiente maggiordomo Edgar pareva essere nelle vicinanze. 
Il quindicenne rimase fermo in mezzo all’androne per qualche secondo o forse anche per qualche minuto e tese l’orecchio nella direzione dove sapeva essere suo padre, ovvero nel suo ufficio personale. Purtroppo però non udì assolutamente nulla provenire da lì, l’unico rumore che pareva essere udibile era il ticchettio incessante e fastidioso dell’orologio. Le spalle di Adrian si abbassarono inesorabilmente, come se qualcuno vi avesse appoggiato un peso insostenibile e gravoso. Fatto un inchino di commiato al vuoto, aprì il portone e uscì in silenzio, stando attendo poi a richiuderlo con delicatezza per non disturbare la quiete in cui era avvolta la dimora. 
 
 
§§§
 
 
Stazione di King’s Cross,
Binario 9 ¾ 
 
 
Una leggera foschia ammantò Lucifer Writingham quando superò la barriera magica, ritrovandosi così sul binario 9 e ¾. Uno strano senso di accoglienza e familiarità lo avvolse mentre rallentava il passo fino a fermarsi del tutto. Senza prestare attenzione a chi lo circondava, controllò che i suoi bagagli fossero al sicuro e che, in particolar modo, la sua amata compagna di viaggio non avesse risentito del brusco passaggio attraverso la parete di mattoni.
<< Tutto bene dolcezza? >> infilando il lungo dito indice attraverso le grate di metallo tentò di accarezzare una delle soffici zampette della siamese che, non avendo apprezzato lo sballottamento, la ritrasse all’istante. Un sospiro di rassegnazione gli sfuggì dalle labbra.
<< Smettila di preoccuparti, tra poco tornerà ad adorarti. >>
Scoccando un’occhiata annoiata al fratello maggiore, che lo aveva raggiunto, si posizionò nuovamente dietro il carrello e afferrò l’impugnatura << Non c’era bisogno che mi accompagnassi. >> 
<< Mi pare di aver già affrontato questa conversazione a colazione e ti ripeto che non mi sarei mai perso un evento del genere. >> Uriel, che camminava affianco a Lucifer con passo lento a causa delle numerose persone che li circondavano, estrasse la mano sinistra dalla tasca del lungo soprabito e la passò fra i folti capelli scuri mentre faceva vagare lo sguardo e ricordava il suo ultimo primo giorno di scuola, risalente a ormai cinque anni prima.
<< Quand’è che sei diventato un sentimentale? >>
<< Lo sono sempre stato, ma ammetto che il passare del tempo contribuisce a enfatizzare questo mio lato. >> 
Un leggero sospiro sfuggì al Serpeverde che era costretto a procedere, con suo grande disappunto, a passo di lumaca a causa della folla << Non dovresti essere al Ministero a circuire vecchi bacucchi per diventare il più giovane Ministro della Magia Inglese mai esistito? >>
<< Mi sono preso un giorno di ferie solo per te. >> dopo aver regalato un occhiolino scherzoso al minore, gli occhi ghiaccio dell’uomo si strinsero in due fessure << Ma quella… quella per caso è Morgan? >>
Lucifer sollevò lo sguardo nella direzione accennatagli e notò così la sua migliore amica piantata in mezzo alla banchina, incurante del fatto che stesse ostacolando il passaggio dei suoi compagni di scuola, con famiglie al seguito, e del tutto sorda ai borbottii di fastidio a lei rivolti. La Tassorosso, infatti, continuava a picchiettare imperterrita con la punta della bacchetta il baule che si trovava ai suoi piedi.
I due Writingham, palesemente divertiti, si avvicinarono il più velocemente possibile alla giovane, che distava pochi metri, ma che in realtà sembravano chilometri a causa dell’eccessivo sovraffollamento, di gonne troppo voluminose, mantelli con strascichi pericolosi, cappelli improbabili e valige mastodontiche.
<< Sono sinceramente curioso di sapere che cosa ti è capitato a questo giro. >>
<< Un inconveniente con la Passaporta. Il mio baule si è accartocciato su sé stesso. >> la ragazza, dopo essersi scostata una ciocca di capelli castani dal viso, si appoggiò una mano sul fianco e scoccò un adorabile sorriso a entrambi mentre continuava a tamburellare senza sosta << È una vera gioia per gli occhi vedervi assieme. >> 
Lucifer sbuffò sonoramente mentre Uriel ricambiò il sorriso con fare birichino << Non dirlo troppo forte che poi si vergogna. >> 
Dopo aver roteato gli occhi al cielo, sinceramente esasperato, il giovane allungò una mano e passò il pollice destro sulla guancia dell’amica per rimuovere un po’ di terriccio << Vedo che sei anche caduta. >> 
<< Le signorine di buona famiglia non cadono, dovresti saperlo. Noi scivoliamo con grazia. >> Morgan scacciò via la mano del Serpeverde per poi massaggiarsi furtivamente la coscia, su cui era atterrata poco prima << Tutta colpa di questa legge per cui bisogna per forza di cose prendere il treno per andare a scuola. Per tutte le mandragole, io vivo in Scozia. Sinceramente non capisco perché mi tocchi venire qui a Londra per poi tornare nello stesso luogo da cui sono partita. >> 
<< Per questo dovresti ringraziare Ottaline Gambol(1). >> la considerazione di Uriel venne del tutto ignorata visto che la giovane emise una specie di squittio particolarmente acuto quando, finalmente, riuscì a far tornare il suo baule alla forma originale.
Nuovamente i due fratelli sorrisero alla vista di Morgan che improvvisava una specie di balletto sul posto, tanto da frustare con la gonna le gambe di entrambi. Al contrario di loro, però, chi li circondava non apprezzò l’entusiasmo della giovane: le matrone cominciarono subito a mormorare scandalizzate mentre i gentiluomini scuotevano la testa con disapprovazione. Fu però sufficiente un’occhiata gelida di Lucifer per far zittire ogni bisbiglio e allontanare tutti gli sguardi inopportuni che si soffermavano sulle loro figure. 
Uriel, estratta dalla giacca la sua bacchetta di abete, fece un lieve movimento con il polso e la valigia della ragazza cominciò subito a fluttuare, per poi depositarsi con un lieve tonfo sul carello del fratello << Credo che sia meglio che saliate, manca poco alla partenza. >>
Morgan arrestò immediatamente il suo balletto e lanciò un’occhiata perplessa al suo baule << Dovrei controllare che tutto sia intatto. Ho fatto un bel capitombolo. >> 
<< Hai messo gli incantesimi di protezione che ti ho consigliato? >> al cenno affermativo dell’amica, Lucifer scrollò le spalle << Allora non ti devi preoccupare. >>
Uriel sollevò entrambe le sopracciglia sorpreso << Pensavi di aprire il baule qui? Davanti a tutti? >> 
<< Sì, perché? >> 
Di fronte alla pura innocenza che brillava negli occhi della ragazza, l’uomo si voltò verso il fratello che ricambiò lo sguardo stralunato con la più totale apatia.
<< Sul serio? La conosci da più di dieci anni e ti stupisci ancora? >> 
<< Effettivamente non hai tutti i torti… >>
Ignorando i borbottii del maggiore, il ragazzo indicò con il mento l’Hogwarts Express che usciva dalle dense nuvole di vapore come un dormiente mostro di metallo scarlatto << Forza saliamo. >> 
<< Che fretta c’è? >> 
<< Non hai sentito cosa ha detto poco fa mio fratello? È quasi ora. >> 
La Tassorosso gonfiò le guance come un piccolo scoiattolo, palesemente infastidita << Dammi almeno la possibilità di salutare come si deve Uriel. >>
<< Non c’è bisogno, potrebbe mettersi a piangere per la commozione causata dal momento e allora sì che sarebbe imbarazzante. >> 
Roteando gli occhi al cielo, consapevole che l’amico avesse ragione ma comunque contrariata, la giovane si limitò a salutare il capofamiglia dei Writingham con un veloce cenno della mano, girò su sé stessa e fece un passo in avanti per avvicinarsi alla locomotiva. 
Quello che accadde dopo per molti rimase un mistero, ma non per tre dei quattro protagonisti coinvolti. In fondo, dove c’era la piccola Blackwood i disastri erano sempre dietro l’angolo, in agguato. 
Un attimo prima Uriel stava rimproverando bonariamente il minore, che annuiva in maniera annoiata senza però ascoltare davvero, mentre Morgan si sollevava leggermente le gonne per apprestarsi a salire gli stretti scalini del treno. Un battito di ciglia dopo Uriel teneva in una mano la gabbia della gatta del fratello e con l’altra il carrello, Lucifer teneva fra le braccia la sua migliore amica e, al contrario, il colpevole di quel momentaneo scompiglio stava steso a terra, intento a mugolare tutto il suo dolore.
Dopo essersi accertato che la Tassorosso stesse bene, il più piccolo dei Writingham si avvicinò al giovane steso a terra, che si stava massaggiando la testa, e lo sollevò senza alcuno sforzo.
<< Adrian Graham. >> 
Il diretto interessato si fece cianotico mentre fissava gli occhi chiari che parevano inchiodarlo sul posto << S-sì, milord? >>
<< Non le hanno insegnato a non correre sulla banchina di una stazione ferroviaria? >> 
<< S-sì. >>
<< Allora perché lo stava facendo? >> 
Non riuscendo a distogliere lo sguardo da quello dell’altro, il povero Grifondoro deglutì a vuoto e si ritrovò a balbettare per la terza volta << P-perché e-e-ero in r-ritardo. >> 
<< Lucifer… >> 
Il nome sospirato del giovane non parve sortire nessun effetto, anzi la presa sulle spalle del colpevole si fece ancora più ferrea << Con la sua sconsideratezza avrebbe potuto fare del male a un’innocente. Non crede che siano d’obbligo, quantomeno, delle scuse? >> 
<< C-certamente. >> Adrian si sporse leggermente e guardò Morgan, che era stata affiancata da Uriel << Sono profondamente costernato. Spero non si sia fatta male, milady. >> 
<< Nulla di grave, grazie. >> 
<< Bene. >> Lucifer mollò la presa e si premurò addirittura di spazzolare le spalle del compagno di scuola << Mi auguro che ciò non accada mai più. >> 
Il ragazzo annuì con frenesia, sinceramente terrorizzato dal sorriso obliquo e sinistro del Serpeverde, e, dopo un breve inchino di commiato, si allontanò il più velocemente possibile, scomparendo nella foschia creata dalla locomotiva a vapore. 
Il primo dei tre canonici fischi perforò l’aria facendo sobbalzare Morgan, ma non i due fratelli. 
<< Voi salite, io mi occupo dei bagagli. >> 
Lucifer, presa la gabbia della sua gatta, si limitò a un breve ringraziamento accompagnato da un cenno di saluto, prima di dar loro le spalle e avvicinarsi al vagone. 
<< Sempre molto affettuoso. >> commentò con tono volutamente alto Uriel, per poi chinarsi e depositare un piccolo bacio sul dorso della mano della giovane Blackwood << Tienilo d’occhio per me. >>
<< Lo faccio sempre. >> 
Dopo avergli regalato un occhiolino scherzoso, Morgan corse incontro al suo migliore amico che l’attendeva vicino agli stretti gradini di poco prima e che le stava porgendo il braccio per aiutarla a salire. 
Il secondo fischio si spense proprio quando Lucifer richiuse con un tonfo la porta << Andiamo a cercare una carrozza libera. >> 
Muovendosi con la sua tipica sicurezza e arroganza, il giovane Writingham si mise alla ricerca di uno scompartimento vuoto finché non ne individuò uno occupato solamente da due studentesse. Aprì quindi l’anta e rimase sulla soglia, in attesa e senza proferire verbo. Le giovani non ebbero bisogno di molto tempo per recepire il messaggio, giusto un paio di secondi. Si alzarono quindi in tutta fretta, ricambiarono l’inchino che il Serpeverde rivolse loro e si dileguarono bisbigliando a più non posso. 
Morgan le seguì con lo sguardo, perplessa nel constatare che parevano quasi elettrizzate dall’incontro appena avvenuto e che non erano per nulla irate o infastidite dall’essere state, a tutti gli effetti, scacciate via. Quando le due scomparvero, la Blackwood si riprese dalle sue riflessioni, si strinse nelle spalle ed entrò, per poi richiudersi con delicatezza la porta scorrevole alle spalle. 
Lucifer, dal canto suo, si era già liberato del soprabito e si era accomodato sul divanetto, con la sua amata gatta acciambellata sulle cosce.
<< Cake! >> trillò allegra Morgan appena la adocchiò, non facendosi però vicina, anzi, si premurò di levarsi il leggero cappottino e di appenderlo vicino a quello dell’amico, per poi accomodarsi di fronte a lui. La ragazza sapeva quanto la siamese fosse selettiva, detestava infatti essere toccata da chi che sia e l’unico ovviamente che era libero di accarezzarla a suo piacimento era il suo padroncino. 
Liberatasi anche dei guanti e spostati i lunghi capelli mossi dietro le spalle, Morgan intrecciò le mani e le adagiò sul grembo intanto che il terzo fischio del treno si disperdeva nell’aria.
Attese qualche secondo o almeno quanto le consentiva la sua scarsa pazienza, poi inclinò il capo con fare quasi materno << Hai intenzione di sputare fuori il rospo oppure continuiamo a far finta di nulla? >> 
Il sopracciglio scuro di Lucifer formò un arco perfetto e riuscì nell’intento di far sentire vagamente a disagio la ragazza, il cui sorriso scomparve per lasciare posto a uno sguardo di sfida.
<< Non mi guardare in quella maniera, lo sappiamo entrambi che ne vuoi parlare, ma che sei troppo orgoglioso per ammettere che hai bisogno del mio consiglio. >> l’angolo destro della bocca carnosa della Tassorosso si sollevò leggermente, quasi non riuscisse a trattenere il proprio diletto << Su dai, confessa quello che ti preoccupa, vedrai che ti sentirai meglio se lo fai. >> 
Il giovane uomo, sentendo che l’Hogwarts Express cominciava a muoversi, si voltò verso il finestrino intanto che accarezzava con lentezza il pelo morbido della sua gatta. Dietro la foschia causata dal vapore poteva intravedere le figure indistinte di uomini e donne che attendevano la partenza del treno. Lo squarcio sulla vita esterna era nebuloso, confuso e a tratti irreale, un po’ come il futuro che lo attendeva una volta concluso il suo ultimo anno scolastico. Le sue certezze, che sapeva essere maggiori rispetto alla stragrande maggioranza dei suoi compagni, parevano comunque incerte. Si domandò distrattamente se suo fratello fosse in mezzo a quelle figure oppure se si fosse già allontanato dalla banchina per tornare ai numerosi impegni che lo oberavano giornalmente. 
Quando il paesaggio fumoso scomparve e venne sostituito dalle verdi campagne inglesi, Lucifer si voltò verso l’amica che, a sua volta, si era messa a guardare fuori dal finestrino. 
<< Voglio aprire le porte del Club anche ai Nati Babbani. >> 
L’improvvisa imprecazione colorita, più adatta a uno scaricatore di porto che a una signorina di buona famiglia, strappò il primo e vero sorriso della giornata al ragazzo che si ritrovò a osservare con divertimento i lineamenti deformati dalla sorpresa della Tassorosso.
<< Mi stai prendendo in giro. >>
<< No, perché dovrei? >>
<< Non lo so. >> sollevando entrambe le braccia in aria, la Blackwood si guardò velocemente intorno non sapendo che pesci pigliare << Sinceramente, alle volte non capisco la tua ironia. >>
Grattando gentilmente dietro le orecchie di Cake, il giovane inclinò il capo di lato << Ti pare un’idea così assurda? >>
Morgan, che quella mattina si era ovviamente svegliata in ritardo e che per questo non aveva dato modo alle sue elfe domestiche di acconciarle come si deve i capelli che, per tale ragione, erano sciolti, se non per due piccole trecce sulla sommità del capo, cominciò ad arrotolarsi intorno al dito indice una ciocca con fare pensieroso << Non penso che sia assurda, tutt’altro. Ritengo che certe regole vetuste dovrebbero essere state abolite da tempo, come il fatto che noi donne dobbiamo indossare le gonne anche quando duelliamo. Temo però che ti ritroverai tra le mani una bella gatta da pelare. >> poi, rendendosi conto delle sue stesse parole, abbassò gli occhi sulla siamese, che la stava guardando torva come se avesse realmente compreso, e le elargì un sorriso di scuse << Errore mio, pessimo modo di dire. >> 
Le lunghe dita del Serpeverde passarono dal capo a sotto il mento della gatta, che cominciò a ronfare con pura soddisfazione << Dubiti forse che non riesca a convincere gli altri? >> 
<< Per la barba ispida di Merlino, certo che no. Ti conosco meglio di chiunque altro, so di che cosa sei capace. >> la ragazza si adagiò contro il sedile << Sto solo dicendo che non sarà semplice e di non prendere sottogamba la cosa. >> 
<< Per me non è un problema, sono pronto a lottare. >> una luce di aspettativa brillò negli occhi chiari del Writingham << Tu sei con me? >>
<< Ma che domande, ovviamente. >>
Nessuno dei due ebbe però modo di dire altro perché, all’improvviso, la porta dello scompartimento venne aperta, mettendo così la parola fine alla loro conversazione.
 
 
 
 
 
 
(1)Ottaline Gambol fu Ministro della Magia Inglese dal 1827 al 1835. Fu sua l’idea di utilizzare come unico mezzo di trasporto per tutti gli studenti di Hogwarts il famoso treno scarlatto evitando così l’utilizzo di creature magiche, mezzi volanti, Metropolvere, Passaporte (che causavano il ritardo di 1/3 del corpo studentesco) e tutto ciò che poteva violare in qualche modo lo Statuto di Sicurezza. Non si sa bene da dove sia stata presa la locomotiva, ma ci sono file classificati presso il Ministero della Magia relativi a un’operazione su larga scala che coinvolgeva centosessantasette incantesimi di memoria oltre al più grande incantesimo di occultamento mai eseguito in Gran Bretagna. La mattina dopo questa operazione, nel 1830, gli abitanti di Hogsmeade si svegliarono trovando una stazione ferroviaria che prima non c’era e gli impiegati Babbani delle ferrovie Crewe ebbero la sensazione di aver smarrito qualcosa di davvero importante per tutto il resto dell’anno. Ovviamente molte famiglie Purosangue inorridirono al pensiero che i loro bambini avrebbero dovuto utilizzare un mezzo di trasporto babbano, tuttavia non appena il Ministero decretò che gli studenti o avrebbero preso quel treno o non avrebbero frequentato le lezioni, ogni obiezione venne zittita. 
Fatta questa lunga spiegazione, ora capirete perché Uriel dice a Morgan che dovrebbe ringraziare Ottaline Gambol per il suo viaggio insensato Scozia-Londra-Scozia.

 
 
 
 
Angolo Autrice:
 
Ciao…
Soprassediamo sul fatto che io non dovrei essere qui (spero che la vostra situazione sia più rosea della mia) e andiamo avanti? Sì? Grazie. 
Prima di tutto grazie a tutti quelli che si sono presi qualche minuto per leggere questa mia nuova storia, ve ne sono davvero grata e non lo do assolutamente per scontato, quindi grazie davvero.
Come avevo già anticipato sulle mie storie di IG, ho voluto riprendere in mano una mia vecchia idea, ovvero “The Silver Spears”, e modificarla per poterle dare un nuovo inizio. L’ho sempre amata, quindi averla sospesa e poi cancellata mi ha spezzato il cuore in due quindi eccomi qui, a riprovarci di nuovo.
I più attenti di voi avranno notato che ho concesso un tempo di selezione davvero luuuuungo e no, non sono impazzita e non ho neanche digitato male. Ovviamente effettuerò una scrematura, ma visto che sono oberata di cose sia da scrivere che da studiare, voglio dare a tutti il tempo sufficiente per inviarmi con calma le schede e dare contemporaneamente a me stessa la tranquillità di poterli presentare al meglio, senza l’ansia da prestazione (Ocean’s 11 mi ha insegnato molto in merito). Quindi man a mano che ricevo le schede selezionerò i personaggi secondo me più adatti e ve li presenterò con una scena singola dedicata esclusivamente a loro (quando poi avrò il “cast” al completo unirò tutti i vari pezzi in unico capitolo). Ovviamente ci sarà un termine ultimo per inviarmi le schede (in modo da poter far partire la storia) che sarà il 6 Marzo 2024 alle 18 per messaggio privato qui su EFP, con oggetto “Nome del vostro Oc – Dominus Club”Dopo questa data terrò comunque aperte le iscrizioni per chiunque volesse provare a partecipare successivamente.
 
 
Dominus Club
 
Il Dominus Club ha una tradizione antica che risale al Medioevo, ai tempi di Merlino e Morgana. Fu fondato con il preciso intento di cercare i maghi e le streghe con maggior talento tra tutti, coloro che, nel bene o nel male, possono cambiare il mondo. Tale Club non ha un’unica filosofia o una politica e si discostano dalla semplicistica distinzione tra bene e male, giusto e sbagliato. Il loro scopo è aprire gli orizzonti e trovare quelle persone che possono sovvertire gli schemi, poco importa l’ambito (che può essere quello artistico, politico, alchemico, etc.).
Nel Club tutto è concesso. I membri infatti possono sperimentare senza paura di essere giudicati dalla morale, dando così libero sfogo al loro estro. I componenti sono abili duellanti che si sfidano tra di loro non solo con le bacchette, ma anche in arringhe senza esclusione di colpi. Il loro scopo finale è la conoscenza in tutte le sue forme e sfaccettature, tanto che si spingono là dove la maggior parte delle persone non avrebbero mai il coraggio di andare, facendo propria anche la Magia Oscura. 
I selezionati possono essere del V o VI anno (in rare occasioni anche qualcuno del VII), ma per poter entrare a far parte di questo esclusivo Club, che aprirà loro moltissime porte, devono affrontare prove ardue che li testeranno sotto molteplici aspetti. 
 
-Tarocchi-
 
Ho deciso di dare dei nomi in codice ai membri del Club e ho preso ispirazione dalle Carte dei Tarocchi, in particolare gli Arcani Maggiori. Di seguito troverete l’elenco con relative caratteristiche della persona che si associano a quella determinata carta. Ringrazio profondamente Ebe e Fe per l’aiuto datomi. In particolar modo quest’ultima per aver stilato questa lista per me in quanto, essendo io completamente ignorante su questo argomento (se non per qualche nozione vagante appresa dagli Anime e da internet), non avrei saputo dove mettere le mani mentre lei si è dimostrata non solo estremamente disponibile ma anche molto ferrata in materia. Quindi, grazie davvero!
 
Matto: legato al concetto di innocenza, potenziale e speranza del futuro, incapacità di realizzarsi, perdersi 
Non disponibile per chi fa già parte del Club
Il mago (Alchimista o Bagatto): capacità di realizzare dal nulla, conoscenza ed eloquenza, sopravvivere, manipolazione attraverso le parole
La Papessa: forte intuizione (sesto senso), mondo spirituale, affinità per il sovrannaturale, chiusura verso il reale, insicurezza riguardo le proprie intuizioni e potenzialità
L'Imperatrice: bellezza interiore, capacità di donare e creare, eccessiva generosità, sacrificio, incapacità di porre limiti 
L'Imperatore: controllo e sicurezza, stabilità data dalla forza, regalità e autorità- declinati anche ai livelli più estremi ed autoritaristici.
Il Papa: tradizione e valori classici, sicurezza data dalle autorità stabilite, rifiuto di novità e progresso
Gli Amanti: connessione e comunicazione, forza data dall’unità, incapacità di indipendenza, valori deboli e eccessiva accomodanza
Il Carro: controllo di sé, obbiettivi ben chiari, autosufficienza, etica del lavoro, eccessivo impegno, testardaggine, incapacità di rilassarsi o delegare  
La Giustizia: pace, capacità critica e di analisi, indecisione e lentezza, obbiettività ed empatia, ingenuità
L'Eremita: introspezione, capacità di prendersi tempo e non farsi influenzare, autosufficienza, chiusura verso i consigli, timidezza
La Ruota (o Destino): cambiamento, capacità di affidarsi al destino, impegno, saper attendere il momento propizio, rassegnazione
La Forza: coraggio, necessità di controllo, sicurezza di sé, calma, forza interiore, aggressività o eccessiva pacatezza, mancanza di autoregolazione
L'Appeso: nuove prospettive, capacità di trovare l’ordine nel caos, riorganizzazione, inadeguatezza, stigma, sacrificio delle proprie idee per essere accettati
La Morte: gioia e novità, senso del dovere, transizione stagnazione, paura dell’ignoto, insicurezza 
La Temperanza: armonia, sensibilità, tranquillità, mediazione, incapacità di gestire i conflitti, pavidità, sopraffazione
Il Diavolo: consapevolezza di sé, abilità nel raggiungere posizioni di potere, leadership, capacità di carpire segreti e creare legami, astuzia e ricatti
La Torre: lungimiranza, capacità di gestire momenti difficili e ragionare sotto pressione, arginare i danni, modi talvolta bruschi e mancanza di empatia 
Non disponibile per chi fa già parte del Club
La Stella: capacità di sopportazione, luce e bontà interiore, insicurezza, timidezza, vittimismo
La Luna: diplomazia e capacità di farsi favorire, mezze verità, capacità di farsi strada nella fatica, mancanza di chiarezza/ doppiogiochismo, tendenza alla pigrizia, estetismo 
Il Sole: speranza nel futuro e promesse di successo, gioia, energia, incapacità di cambiare strada, eccessiva testardaggine, pessimismo
Il Giudizio (o l'Angelo): capacità di guarigione ed empatia, gentilezza verso gli altri e capacità di perdonare, difficoltà passate e nuove forze, eccessivi rimpianti e sguardo poco rivolto al futuro, malinconia
Il Mondo: gioia e capacità di vedere il bene negli altri, fiducia nel prossimo ed in sé, incapacità di lasciar andare e procrastinazione
 
 
Materie e Club Scolastici
 
Nella speranza di aiutarvi vi riporto le materie, sia obbligatorie che facoltative, e visto che ci siamo ho voluto aggiungere qualche altro Club scolastico ovviamente approvato e non segreto. 
 
Tutti gli studenti di Hogwarts del primo anno devono seguire otto materie:
  • Trasfigurazione – Professoressa Griselda Marchbanks (inglese, 58 anni)
  • Incantesimi – Professor James Webber (scozzese, 69 anni)
  • Pozioni – Professoressa Desdemona Duval (franco-inglese, 74 anni)
  • Storia della Magia – Professor Cuthbert Rüf (bah)
  • Difesa contro le Arti Oscure – Professoressa Johanna McCarthy (scozzese, 43 anni)
  • Astronomia – Professor Alexander Owens (scozzese, 70 anni)
  • Erbologia – Professor Herbet Beery (inglese, 52 anni)
  • Volo - Professor Arthur Perkins (inglese, 62 anni)
 
Al termine del secondo anno, gli studenti devono scegliere almeno altre due materie dal seguente elenco:
  • Artimanzia – Professoressa Lacey Bell (inglese, 64 anni)
  • Babbanologia – Professor Jacob Hopinks (inglese, 57 anni)
  • Divinazione - Professor Haiden Kismet (irlandese, 39 anni)
  • Antiche Rune – Professoressa Georgia Wilson (inglese, 83 anni)
  • Cura delle Creature Magiche – Kayden Turner (americano, 41 anni)
 
Talvolta, se le domande sono sufficienti, negli ultimi due anni vengono offerti corsi di materie molto specialistiche come l’Alchimia – tenute da nientepopodimeno che la Preside Ivory Scrope in persona (inglese, 87 anni).
 
Altri componenti dello staff sono: 
  • Madame Jessica Flatcher – infermiera (ex Medimaga del San Mungo, 77 anni)
  • George Walsh – bibliotecario (inglese, 68 anni)
  • Frederick Montgomery – guardiano e custode delle chiavi e dei luoghi a Hogwarts
 
Club scolastici:
  • Pozioni
  • Scacchi
  • Astronomia
  • Duelli
  • Musica (comprende il coro e chi vuole imparare o migliorare con un determinato strumento)
  • del Libro
  • Belle Arti (pittura, scultura, ricamo, etc.)
 
Inoltre gli studenti possono offrirsi come assistenti dell’Infermeria e della Biblioteca, affiancando così nelle loro mansioni i responsabili.
 
Ricordo poi che per ogni Casa ci sono:
  • due posti come Prefetti 
  • e uno solo come Caposcuola,
perciò in totale ci sono sempre 8 Prefetti e 4 Capiscuola.
 
Per ogni squadra di Quidditch ci sono 7 posti disponibili, così suddivisi: 3 cacciatori, 2 battitori, 1 portiere e 1 cercatore.
 
 
Regolamento
 
Fatta questa piccola introduzione (nel caso aveste qualche domanda in merito non esitate a scrivermi, sia qui che su IG o se preferite posso darvi anche il nickname di Telegram) passiamo alle questioni più pratiche e classiche:
 
  • Nel commento avrei bisogno che mi indichiate: sessoCasa e, nel caso dei Membri effettivi del Club, il Tarocco (potete indicarmene più di uno nel caso foste indecisi). 
  • Essendo un’interattiva vi chiedo il favore di essere partecipi e con questo non voglio che mi recensiate per forza, per quanto mi riguarda potete scrivermi anche per messaggio privato qui su EFP, oppure su Telegram o IG (sono ben felice anche se mi mandate degli audio). Spero però che vi rendiate conto che dovendo gestire personaggi che non sono miei ho bisogno di un feedback e non di due parole in croce buttate lì perché io ci metto davvero molto impegno nello scrivere i vari capitoli e nel rendere al meglio i vostri pargoli. Per tale ragione dopo due capitoli di assenza, al terzo il vostro Oc non comparirà e, se il problema persiste, al quarto verrà eliminato. Nel caso aveste qualche problema che vi impedisca di stare dietro agli aggiornamenti, basta che mi avvertiate e non succederà nulla di male al vostro piccolo. Per chi non mi conoscesse io sono estremamente lenta nello scrivere, che è sia un bene che un male, quindi non dovete temere aggiornamenti lampo (nel caso in cui venissi presa dal fuoco sacro della scrittura, comunque avverto sempre su Ig quando sto per aggiornare).
 
Accetto
 
  • Potete mandarmi tutte le schede che volete, non c’è un limite, purché siate equilibrati nello scegliere il sesso e ruoli (quindi, per esempio, non tutte femmine facenti parte del Club). Vi prego, mandatemi qualche maschio, di solito di quelli ho sempre la carenza. 
  • Accetto Oc imparentati tra loro e anche discendenti dalle sacre 28 (anche se in realtà questa lista è stata stilata nel 1930 quindi le “famiglie Purosangue” possono essere molte di più); insomma potete mandarmi antenati dei Potter, Black, Malfoy, Weasley, etc… basta però che mi avvertiate nel commentocosì so come gestire le varie richieste.
  • Posso prendere un massimo due personaggi provenienti da altre nazioni, purché mi spieghiate bene perché si sono trasferiti. 
  • In misura molto limitata, accetto omosessuali e lesbiche consapevoli del loro orientamento sessuale. Tenete conto che siamo nell’ottocento e che ahimé tutto ciò che esulava da ciò che veniva ritenuto “normale” era mal visto, senza poi contare che non c’era questa grande conoscenza su la differenza tra pansessuale, non binario, etc. Poi, come molti di voi sapranno, sono un’eterna romantica, aiutatemi a far avere al vostro Oc un happy ending.
 
Non Accetto
 
  • Mary Sue e Gery Stu.
  • Chiaroveggenti o con altri poteri, a meno che non siano ben delineati e previa mia autorizzazione in privato. 
  • Oc con disturbi mentali gravi; niente psicopatici, borderline o disturbi dell’identità e compagnia cantate (non ci tengo ad avere dei Kevin Wendell Crumb all’interno della mia storia). 
  • Personaggi che esulano dall’epoca da me scelta, quindi per piacere tenetelo a mente quando compilate la scheda (niente musica rock, tatuaggi et similia).
 
Avvertenze!
 
  • Questa è una storia sì scolastica e a tratti sicuramente molto comica, ma nella mia idea ha comunque una chiave un po’ dark. Se a qualcuno non piacesse questo aspetto, lo volevo avvertire in merito al fatto che ci potrebbero essere delle scene (seppur leggere e molto edulcorate) che potrebbero urtare la sua sensibilità.
  • Come già detto a più riprese, siamo in una storia ambientata nella seconda metà dell’ottocento. Per certi versi i 16/18enni erano molto più maturi rispetto a quelli della nostra epoca, basti pensare che le ragazze potevano sposarsi legalmente già a 14 anni. Per fortuna la maggiore età nel mondo magico è sempre 17 anni, quindi nessuna sposa bambina all’orizzonte, ma possono essere vincolate da contratti matrimoniali. Perciò tenetelo a mente perché è un tratto importante da non sottovalutare.
  • Per la storia è fondamentale la sezione che ho indicato come Segreto, non dico che il vostro personaggio debba aver ucciso qualcuno (per l’amor del cielo), ma che sia comunque qualcosa di sostanzioso, che voglia tenere nascosto a ogni costo. Può essere un figlio illegittimo (per gli uomini dell’alta società era una cosa quasi normale); può essere una Lady/Lord Whistledown in erba; aver assistito a qualcosa che non avrebbe dovuto vedere; avere una tresca con qualcuno di più grande; è sotto ricatto per qualcosa o è lui/lei il ricattatore; un suo famigliare ha fatto qualcosa che lui vuole nascondere… insomma date libero sfogo alla vostra fantasia e se avete bisogno di aiuto io sono qui (insomma, se non chiacchiero con voi e non vi aiuto che interattiva è?).
 
 
Schede
 
 
Schede Aspiranti
 
Nome e Cognome:
Soprannome*:
Anno (possono essere solo del V, VI anno) e Casa:
Età e data di nascita:
Stato di sangue:
Aspetto fisico e segni particolari (potete indicarmi il suo tipo di andatura, il tono di voce, se ha qualche tic e cose del genere):
Prestavolto:
Carattere (dettagliato per piacere):
Background:
Famiglia e rapporto con essa:
Scene legate al suo passato*
Materie preferite & odiate:
Passioni & Talenti:
Cosa ama&odia:
Patronus:
Molliccio:
Paure/Fobie:
Segreto:
Ruolo (Prefetto, Caposcuola, Quidditch, etc.), indicare se fa parte anche di qualche altro Club (Pozioni, Scacchi…):
Amortentia:
Ha sentito parlare del “Dominus Club” (tenete presente che è un’associazione segreta per cui potrebbe aver sentito delle voci ma non conosce l’identità di chi ne fa parte)? Se sì cosa ne pensa? Gli piacerebbe farne parte?
Perché dovrebbe essere notato dai membri del Club?
Tarocco che lo rappresenta (consiglio di indicarmene uno principale, ma anche un altro paio per sicurezza nel caso avessi una sovrabbondanza di un determinato tipo, grazie):
Bacchetta:
Aspirazioni dopo il diploma:
Tipologie di persone con cui potrebbe andare d’accordo e con chi potrebbe avere degli attriti:
Amore (la tipologia di persona; indicatemi anche se potrebbe apprezzare sperimentare nuovi tipi di amore):
Animale domestico*:
Altro*:
 
 
Scheda Membri “Dominus Club”
 
Nome e Cognome:
Soprannome*:
Anno (VI o VII anno) e Casa:
Età e data di nascita:
Stato di sangue:
Aspetto fisico e segni particolari (potete indicarmi il suo tipo di andatura, il tono di voce, se ha qualche tic e cose del genere):
Prestavolto:
Carattere (dettagliato per piacere):
Background:
Famiglia e rapporto con essa:
Scene legate al suo passato*:
Materie preferite & odiate:
Passioni & Talenti:
Cosa ama & odia:
Patronus:
Molliccio: 
Paure & Fobie: 
Segreto:
Ruolo (Prefetto, Caposcuola, Quidditch, etc.), indicare se fa parte anche di qualche altro Club (Pozioni, Scacchi, etc.): 
Amortentia:
Quando ha affrontato la sua selezione? Durante il suo quinto o sesto anno?
Che rapporto ha con gli altri componenti?
Che tipo di persona proporrebbe come aspirante per l’ingresso nel Club?
Appoggerà o farà resistenza alla proposta di Lucifer? Perché? (Per favore che qualcuno sia in disaccordo o quanto meno titubante)
Tarocco che lo rappresenta: 
Bacchetta:
Aspirazioni dopo il diploma:
Tipologie di persone con cui potrebbe andare d’accordo e con chi potrebbe avere degli attriti:
Amore (la tipologia di persona; indicatemi anche se potrebbe apprezzare sperimentare nuovi tipi di amore):
Animale domestico*
Altro*:

 

 
 
Mie Oc Principali
 
Lucifer Calisto Writingham
Serpeverde, VII anno, Purosangue, Capitano e Cacciatore, membro del Club del Libro
Presidente del Dominus Club
Bacchetta di Quercia Rossa, piuma di Fenice, 13 pollici e leggermente rigida
“La Torre”
 
Curiosità: Ama in maniera spassionata i dolci, se potesse inizierebbe ogni pasto dal dessert.
 
 
Morgan Blackwood
Tassorosso, VII anno, Purosangue, Cronista e membro del Club di Belle Arti
Mascotte del Dominus Club
Bacchetta di Pioppo Bianco, crine di Thestral, 11 pollici e ¾, flessibile.
“Il Matto”
  
Curiosità: per il bene di tutta l’umanità, è meglio tenerla lontana da caffè e alcool.
 
 
Adrian Berwin Graham
Grifondoro, V anno, Nato Babbano, Battitore e (neo)Vice Capitano
Bacchetta di Acero, corda di cuore di drago, lunga 12 pollici e ½, rigida
 
Curiosità: riesce a dormire ovunque, anche in piedi come un cavallo.
 
 
P.S: se volete sapere qualcosa in più sui miei personaggi, magari per creare dei legami di amicizia o altro, ditemelo che vi giro in privato il loro carattere e qualche chicca extra.
 

 

OC Secondari
 
 
Uriel Dyomedes Writingham
Ex-Corvonero, 22 anni, lavora presso l’Ufficio per la Cooperazione Internazionale Magica
Ex detentore della carta del Mago

 
 
Philippa Graham
9 anni, Babbana

 
 
Cake Writingham
4 anni, gatta siamese a pelo lungo




 
Per tutti i lettori delle altre mie storie e che magari non mi seguono su IG, non vi preoccupate: sto arrivando. Il prossimo capitolo del Sottosopra è pranticamente pronto, dopodiché dovrebbe arrivare il primo di Ocean's 11.
Scusatemi per la lunga attesa.

A presto,
Chemy
   
 
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