Film > Star Wars
Segui la storia  |       
Autore: MiakaHongo    03/12/2023    3 recensioni
[Post TROS]
Rey stava dormendo quando improvvisamente una sequela di scene terrificanti le passarono velocemente davanti agli occhi: la battaglia di Exegol, Palpatine che le rivela di essere suo nonno e Ben che sacrifica la sua vita per lei morendo tra le sue braccia lasciandola inerme. Ma non erano solo immagini del passato, susseguirono anche delle scene che non aveva mai visto e che mai avrebbe voluto si realizzassero, ovvero i suoi amici: Poe, Finn e Rose feriti che urlavano dal dolore. Non poteva più sopportare quella vista quindi fu lei a sovrastare le loro urla con le sue, fu allora che piombò un improvviso silenzio e si ritrovò circondata da un’oscurità fitta e fredda che la fece sentire improvvisamente sola e angosciata.
“C’è qualcuno?”
Chiese guardinga in posizione difensiva, nonostante non avesse nessuna arma con se.
“Per quanto ancora fingerai che io non esista?”
Quella fredda voce femminile le era familiare.
“Chi sei tu?”
“Tu sai già chi sono io, lo sai da sempre, fingi solo di non saperlo… ma d’altronde è quello che sai fare meglio, no? Fingere che le cose che non ti piacciono non esistano!”
Genere: Angst, Avventura, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ben Solo/Kylo Ren, Kylo Ren, Rey
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Cap 6 Il nuovo Consiglio La distruzione delle cose che aveva intorno permise solo in piccola parte a Rey di sbollentare la rabbia che sentiva ancora fremere dentro di lei, cercò comunque di ragionare sul da farsi. Era convinta delle sue idee e di aver trovato la soluzione ottimale per tutto, non riusciva a capire come Ben potesse essere tanto cieco in proposito.
A lui ci volle qualche minuto prima di metabolizzare quanto accaduto e per ritrovare la forza, più mentale che fisica, per rialzarsi. Quando ci riuscì, fece leva sulle braccia per alzare il busto e mettersi seduto. Prima di alzarsi definitivamente, si bloccò alla vista di Rey che avanzava verso di lui con sguardo freddo e deciso e la spada laser attivata in mano. I suoi occhi erano nuovamente divenuti gialli, intrisi di potere oscuro.
 cap-5-3
Rimase come immobilizzato in quella posizione a quella vista: non sapeva precisamente cosa fare o dire, fu Rey ad anticiparlo in quanto sembrava, ed era, nettamente più decisa di lui in quel momento.
“Ben, lo so che ora non capisci ma quando vedrai i risultati di queste azioni cambierai idea. Purtroppo mi costringi a fare una cosa che non avrei voluto, ma devo farlo per assicurarmi che tu non mi intralci e che tutto vada per il verso giusto, mi dispiace”
Prima che Ben potesse reagire in qualsiasi modo, percependo le sue intenzioni, Rey alzò una mano, mentre si avvicinava a lui, usando i fulmini di Forza.
Ben sentì i fulmini pervadergli il corpo.Emise un gemito di dolore, ricordando quando riceveva lo stesso trattamento da Snoke, solo che in quel momento faceva molto più male il sapere che fosse proprio Rey ad averlo colpito. L’attacco lo immobilizzò a terra.
“Non mi hai lasciato scelta Ben: devo andare alla base della Resistenza da sola, ma tornerò qui domani a prenderti dopo la riunione del nuovo Consiglio. Nel frattempo potrai riflettere con più calma sulla mia proposta”. Usò i suoi poteri, per riprendersi la sua spada laser gialla che era caduta accanto a Ben “Come ti avevo detto era solo in prestito, ma ti lascio questa per difenderti in caso di necessità”
Rey gli lanciò il blaster.
“Mi vuoi davvero lasciare qui?”
Chiese lui ancora dolorante ma, appena riuscì ad alzare lo sguardo, Rey stava già correndo via.




La ragazza corse al Firespray: non si volse indietro per non rischiare di avere dei ripensamenti.
Cercò di autoconvincersi che quella fosse davvero la sua unica alternativa e che lo stesse facendo per il bene stesso di Ben e dei suoi amici, quindi salì sul veicolo e partì.
Diversi pensieri ed emozioni forti le affollavano la mente e la travolgevano. Una volta in volo, sentì che il prurito alla gola causato da quella specie di gas era ancora presente; con tutto quello che era successo non lo aveva notato prima di allora. Provò a grattarsi sul collo ma sentì qualcosa di strano sulla pelle, quindi mise un attimo il pilota automatico per potersi specchiare nella prima superficie riflettente a disposizione. A quel punto, due cose la colpirono: la prima erano delle strane macchie rosse che le si erano formate sul collo e che sembravano starsi espandendo, la seconda che i suoi occhi erano diventati gialli.
Per la prima, si promise che, appena arrivata, sarebbe passata subito nell’area medica al fine di farsi vedere; invece, per la seconda, avrebbe dovuto trovare una soluzione più immediata. Anche se probabilmente era una delle poche persone a sapere cosa indicassero gli occhi di quel colore, di sicuro non sarebbero passati inosservati. Ma, cosa più importante, lei voleva avere il controllo sui suoi poteri e non farsi assoggettare dal Lato Oscuro.
Prese un respiro, costringendosi a calmarsi: il solo pensare allo scontro appena avuto con Ben, la faceva ribollire di rabbia. Ma era sicura che lui avrebbe capito, avrebbe solo avuto bisogno di tempo, poi sarebbe tornato dalla sua parte, come sempre. Infondo avevano un legame speciale loro due, ed il loro destino non era quello di restare separati. Inoltre, nella base della Resistenza, l’attendevano i suoi amici i quali sicuramente l’avrebbero appoggiata come rappresentante unico del nuovo Consiglio, dal momento che era stata lei ad avere dubbi in merito e non loro. Si sarebbe tutto sistemato ed avrebbe ripensato a quei momenti in futuro solo come delle stupide preoccupazioni.
Prese un’altro respiro e si sentì già più tranquilla: i pensieri le sfollarono la mente e riprese il controllo di sé stessa: quando riaprì gli occhi, con enorme soddisfazione, notò che erano tornati al loro colore naturale. Sfoggiò quindi un sorriso soddisfatto e riprese a pilotare fino alla base.




Una volta atterrata, Rey rispettò la sua stessa promessa di passare dall’area medica: di certo non voleva che quello strano sfogo le impedisse di partecipare alla riunione del nuovo Consiglio!
Entrata nella struttura, avanzò ricercando qualche medico.  Ne trovò solo tre, probabilmente di turno, data l’ora. Due di essi li riconobbe, un uomo e una donna, mentre il terzo era sicura di non averlo visto prima e vicino a lui erano seduti due membri della Resistenza.
“Buonasera, Rey! Poe e Finn avevano iniziato a temere che non saresti tornata in tempo per la riunione del Consiglio, penso dovresti passare un attimo da loro, dopo! Ma dimmi, cosa ti porta qui?”
Chiese la donna.
“Buonasera a voi! In una missione ho aperto un armadietto chiuso a chiave a mi è arrivato addosso uno strano fumo verde. Adesso ho prurito e questo sfogo che sembra aumentare, si può fare qualcosa? Sapete, domani alla riunione devo essere assolutamente in condizione di presenziare o davvero Finn e Poe mi toglieranno il saluto per sempre!”
In realtà al momento per lei era essenziale partecipare anche per i propri motivi personali, ma non le sembrò il caso di puntualizzarlo. I due medici che conosceva si avvicinarono per osservare meglio la situazione.
“Non ho mai visto niente di simile ma dallo sfogo sembrerebbe una reazione allergica o qualcosa di analogo”
Disse il primo.
“Il fatto che stia aumentando anche dopo la cessata esposizione col gas potrebbe essere preoccupante, ma ci servirebbe fare delle analisi più approfondite per capire cosa le ha create prima di poter capire come debellarle, il che potrebbe richiedere più tempo del previsto!”
Aggiunse la donna.
“Io so cosa lo ha provocato: eri in uno dei posti dove erano presenti dei seguaci di Palpatine, corretto?”
Disse l’uomo che Rey non conosceva e che era rimasto in disparte accanto ai due membri della Resistenza.
“Sì, come fai a saperlo?”
“Mi presento mi chiamo Savius, ho lavorato per loro fino a poco tempo fa. I loro metodi barbari e aggressivi di sperimentazione mi avevano però stancato da tempo, quindi quando ho visto una possibilità l’ho colta andando contro di loro e chiedendo di unirmi alla Resistenza!”
Rey riconobbe la storia che coincideva esattamente con quanto raccontatole da Rose. L’uomo sembrava sulla sessantina con i capelli neri brizzolati che gli ricadevano sul viso e baffi e pizzetto dello stesso colore.
“Io sono Rey, cosa sai allora di questo gas?”
“È usato dai membri per nascondere oggetti preziosi, in modo che, anche in caso di furto della chiave, chi non conosce effettivamente il metodo preciso di apertura, viene inondato da un gas nocivo. Questo appena inalato provoca la reazione che vedi, continuerà a peggiorare senza uno specifico antidoto: è fatto apposta”
“Tu avresti l’antidoto?”
Chiese lei speranzosa.
“No, ma da una semplice analisi di un tuo prelievo posso facilmente sintetizzarlo ed iniettartelo in poco tempo e domani mattina non dovresti più avere nulla”
Concluse lui.
“Bene, allora: fallo subito!”
Si affrettò lei ma, uno dei due membri della Resistenza che erano con lui, la interruppe.
“Aspetta Rey, non sappiamo ancora se possiamo totalmente fidarci di lui: lo stiamo tenendo sotto sorveglianza e la Resistenza sta ancora vagliando le informazioni che ci ha dato”
“La missione da cui sono appena tornata era basata proprio sulla verifica di una di quelle informazioni ed effettivamente ci ha portato a uno dei covi dei seguaci di Palpatine. Sono state rilevate anche molte cose da far analizzare che potrebbero svelare informazioni utili alla Resistenza!”
Aggiunse lei.
“La stessa missione dove hai inalato questo gas?”
Replicò perplessa l’altro membro, incaricata di fargli da guardia.
“Potete benissimo controllarmi passopasso, mentre faccio tutte le procedure. Ma se preferite che lei domani si ritrovi con uno sfogo in tutto il corpo, facendo fatica a respirare, fate pure!”
Replicò cinico Savius.
“Per me va bene, procedi!”
Disse Rey.
“Rey sei sicura? Non possiamo permetterci di sbagliare, soprattutto se si tratta di te!”
Rey annuì. Savius accennò un sorriso e prese l’occorrente per farle il prelievo sotto stretta sorveglianza sia degli altri medici che degli altri membri della Resistenza.
“Per vostra fortuna non ho ansia da prestazione!”
Constatò secco lui, mentre effettuava il prelievo sotto gli occhi clinici di tutti. Una volta concluso si segnò dei dati su un foglio facendo dei calcoli, procedette quindi a sintetizzare il vaccino sulla base dei dati ricavati. Come aveva promesso, in non molto tempo, preparò la dose di vaccino e la iniettò a Rey.
“Questo dovrebbe frenare la diffusione ed il prurito, domani mattina non dovresti avere più nulla!”
“Bene, grazie!”
Rispose lei.
“Rey se dovessi avvertire qualsiasi effetto collaterale o indesiderato contattaci subito!”
La intimò la donna medico.
“Non ti preoccupare, sono sicura che non ce ne sarà bisogno… comunque lo farò in caso, promesso!”
Rey li salutò, iniziò a sentire la stanchezza di quella giornata. Ma prima di andare a dormire, doveva passare da Poe e Finn. Li cercò per il campo e li trovò in un angolo a chiacchierare: a quanto pareva Poe stava ripetendogli per l’ennesima volta il discorso che avrebbe voluto fare al nuovo Consiglio, dal momento che Finn aveva un’aria nauseata.
Rey era davvero felice di rivederli, quindi andò alle loro spalle, aprì le braccia e li cinse entrambi in un unico abbraccio.
“Rey!”
Esclamò, tanto sorpreso quanto entusiasta, Poe.
“Siano lodate le galassie: se ascoltavo un’altra volta il discorso di Poe, domani mi sarei dato malato!”
Disse ironico, con un sorriso, Finn.
“Oh, scusami se non avendo più visto tornare Rey mi stavo preparando cosa dire, in caso non si fosse presentata!”
Replicò lui.
“Scusate il ritardo! Ma vi avevo promesso che non sarei mancata, ed eccomi qui!”
“Io non avevo dubbi che saresti venuta: mantieni sempre le tue promesse!”
Disse Finn.
“Come è andato il viaggio? Scoperto qualcosa di interessante sulla Forza? O forse dovremmo chiederti anche come è andata la missione, che hai deciso di fare da sola senza chiedere il nostro permesso?”
Disse Poe, incrociando le braccia al petto e rivolgendo a Rey uno sguardo contrariato.
“Rose ci ha detto che ci avresti spiegato le tue motivazioni a riguardo, quindi le stiamo attendendo!”
Confermò Finn.
A quanto pareva Rose, come promesso, aveva mantenuto il riservo sulla questione di Ben.
“È andato tutto bene, ho tantissime cose da raccontarvi ma devo farlo con calma… rimandiamo le spiegazioni a dopo la riunione del nuovo Consiglio, ok? Prometto che vi darò anche una buona ragione per essere partita subito senza attendere una missione ufficiale… vi anticipo solo che ci sono buone probabilità che, nel luogo indicato, ci siano delle informazioni molto utili alla Resistenza”
Poe scosse leggermente la testa.
“Certo che sei proprio una testa calda, eh!”
“Senti chi parla!”
Protestò ironica lei.
“Siete entrambi delle teste calde quindi vedete di non fare scherzi alla riunione di domani!”
Si intromise Finn.
“Nessuno scherzo, anzi vi anticipo già che ho deciso di accettare il ruolo di rappresentate unico che vuole offrirmi il nuovo Consiglio”
I due sgranarono gli occhi stupiti.
“Avevamo capito che non fossi molto d’accordo con quel ruolo!”
“Già…ma diciamo che questi due viaggi sono stati abbastanza ‘illuminanti’ a proposito! Meglio così, no? Il nuovo Consiglio sorgerà e con me a capo porteremo la pace finalmente in tutta la galassia, niente più guerre o simili! Ma una cosa alla volta: adesso ho davvero bisogno di andare a letto, e dovreste farlo anche voi!”
Rey li salutò e si allontanò. Poe e Finn si guardarono un po’ perplessi.
“Non l’avevo mai vista così ottimista e decisa su un ruolo così delicato”
Ammise Finn.
“Ha detto davvero ‘con me a capo’? Il suo dovrebbe essere un ruolo di rappresentanza, i membri del nuovo Consiglio dovrebbero avere il potere decisionale…”
Chiese Poe, interdetto. Finn sospirò.
“Siamo tutti stanchi, probabilmente ha solo sbagliato ad esprimersi… forse sarebbe meglio se andassimo a dormire anche noi. Infondo stiamo parlando sempre di Rey!”
Poe annuì ed entrambi tornarono ai loro alloggi.




Rey era distrutta: non vedeva l’ora di dormire, ma non poteva farlo prima di aver verificato una cosa.
Si concentrò sul legame con Ben e provò a contattarlo: non poteva andare a dormire prima di essersi assicurata che stesse bene.
“Ben!”
Chiamò, ma non ricevette risposta. Insistette, concentrandosi più a fondo sul loro legame. Riuscì finalmente a visualizzarlo davanti a lei: era seduto da qualche parte, probabilmente con la schiena contro il muro ed un braccio poggiato sulla gamba piegata. Aveva la testa leggermente inclinata e fissava un punto vuoto per terra, con lo sguardo basso.
“Ben, come stai?”
Ben non mosse un muscolo ma, anche se non le rispondeva, Rey sapeva che poteva sentirla e vederla.
“Ben, non fare così ti prego, voglio solo essere sicura che stai bene”
“Ti interessa adesso?”
Si limitò a dire, continuando a non smuovere lo sguardo”
“Certo che mi interessa! Mi è sempre interessato!”
“Allora forse dovevi pensarci prima di lasciarmi qui”
Le sue parole erano fredde come il ghiaccio e, solo allora, alzò lo sguardo per incontrare il suo: ma questa volta era diverso dal solito a cui lei si era abituata. Questo era uno sguardo severo e distaccato.
 cap-6-3
“Capisco che tu sia arrabbiato, Ben, ma non ho avuto scelta! Credimi, tutto questo è solo per il bene di tutti noi. Domani tornerò a prenderti, parlerò di te a tutti e quando vedrai l’esito positivo di tutte queste azioni ti convincerai anche tu che questa è la strada giusta!”
“E se non riuscissi a convincermi che farai? Mi rinchiuderai per sempre su un pianeta sperduto?”
“Non lo farei mai”
Ben si alzò fino a stare in piedi davanti a lei fissandola dritta negli occhi, ancora furioso.
“E allora cosa faresti? Non mi hai risposto: mi sembra che la tua soluzione a tutto, adesso, sia solo che le cose vengano fatte come vuoi tu!”
“Le visioni che abbiamo avuto erano vere ma forse non erano così negative come pensavamo: ci indicavano un nuovo futuro insieme, questo futuro!”
Insistette lei.
“Rey, non lo capisci? Non c’è un futuro insieme se tu perseguirai questa strada”
“Lo vedremo!”
Concluse furiosa lei interrompendo la connessione.
Entrambi si ritrovarono improvvisamente con solo il muro davanti, nonostante il legame che li univa, non si erano mai sentiti più distanti e più soli.
Rey si rannicchiò nel suo letto provando a calmare la rabbia, una volta avrebbe pensato che solo Ben poteva capirla quando si sentiva così. Ma ora, senza di lui, si sentiva di nuovo sola come a Jakku. Cercò di focalizzarsi sulla autoconvinzione che i fatti, prima o dopo, lo avrebbero convinto e a fatica si addormentò.
Ben era distrutto, stanco sia fisicamente che soprattutto psicologicamente, andò in una delle brande che erano presenti nell’edificio e, anche se dopo vari tentativi, riuscì comunque ad addormentarsi nonostante i pensieri che gli affollavano la mente.




La stanchezza accumulata permise a Ben di dormire diverse orema, nonostante ciò, si risvegliò tormentato nuovamente dai pensieri. Non riuscendo né a scacciarli, né a dormire, si alzò e andò a fare due passi. Camminò passivo tra i corridoi e le stanze, stentando ancora a credere che tutto ciò che avesse vissuto da quando era tornato, stesse accadendo veramente.
Quello che era presente in quel luogo sembrava un crudele scherzo del destino pronto a realizzare ad ogni costo le peggiori visioni che lui o Rey avessero mai avuto. Ma Ben sapeva che la Jedi che conosceva era ancora lì da qualche parte. Cercò quindi di pensare a dei modi per farla tornare in sé, ma al momento non sapeva di preciso nemmeno cosa le avrebbe detto quando sarebbe tornata lì a prenderlo.
Forse la verità era che si sentiva in colpa: sapeva che se Rey si trovava in quella situazione, in parte, era a causa sua. Lei lo aveva fatto per riportarlo indietro e lui, per quanto fosse felice di poter essere nuovamente con lei, non sentiva di meritarselo fino in fondo. Eppure, la Rey che conosceva lo aveva fatto lo stesso perché la ragazza era così: riusciva ad essere estremamente gentile e paziente, anche con uno come lui e lo aveva fatto ricredere anche sul fatto che potesse essere degno di avere una seconda possibilità. Forse era proprio per quello, che non poteva sopportare che la Rey che conosceva rischiasse di essere eclissata dalla sua stessa controparte oscura.
Ma, proprio mentre osservava distratto il paesaggio fuori la finestra, assorto nei suoi pensieri, notò in lontananza quello che sembrò essere un Caccia Tie.
Corse fuori per controllore e rimase enormemente sorpreso quando constatò che in effetti si trattava proprio di quel veicolo. Non ve ne erano altri nei dintorni: probabilmente erano tutti partiti quando lui e Rey li avevano visti andare via. Anzi, era già più che sorpreso che ne fosse rimasto uno.
Vi entrò con la massima cautela, tenendo la mano pronta sul blaster. Ma, una volta dentro, si sorprese nel trovare quello che avrebbe dovuto essere il pilota, lì, morto.
Chi era quell’uomo? E chi lo aveva ucciso?
Tutto quello che stava accadendo e che stavano trovando in quel luogo sembrava strano e sospetto. Diede un’occhiata al Tie e sembrava funzionante, quindi trascinò fuori il cadavere. Solo allora notò qualcosa che cadde dalla fredda mano dell’uomo: sembrava essere una specie di chip contenente dei dati.
Lo prese e vide che su di esso era presente il logo del Primo Ordine. Sopraffatto dalla curiosità, provò ad inserirlo nel Tie per analizzarne il contenuto ma, come temeva, era criptato. Lo mise quindi in tasca pensando che più tardi avrebbe trovato un modo per farlo analizzare. Cosa prioritaria, in quel momento, era che aveva finalmente un mezzo di trasporto e sapeva esattamente dove andare.




L’indomani la base della Resistenza era in fermento per la visita dei membri del nuovo Consiglio e degli abitanti dei relativi pianeti. Era il primo evento davvero importante da molto tempo, e che avrebbe potuto costituire una svolta epocale per il futuro.
Rey si alzò presto e constatò con gioia che lo sfogo sul collo sembrava essere sparito e non le dava più fastidio: a quanto pareva, per quanto quel Savius sembrasse una persona quantomeno atipica, aveva mantenuto la sua promessa.
Con la convinzione che fosse di buon auspicio per l’andamento della giornata, Rey si lavò e si vestì in fretta per recarsi al luogo dell’appuntamento con i suoi amici. Una volta lì, vide Rose correrle incontro.
“Ciao Rey! Guarda chi ti ho portato: grazie al mio intervento li ho resi presentabili!”
Il primo che Rey vide fu Finn con degli abiti sul grigio e più formali del solito.
“Finn, stai bene così, ti donano questi abiti formali!”
“Grazie Rey, avevo il timore di sembrare un generale del Primo Ordine con questo colore!”
“Non dire sciocchezze, stai ben…“
Rey non riuscì a completare la frase perché vide arrivare anche Poe: con i capelli sistemati all’indietro e i vestiti formali stentava a riconoscerlo, non era abituata a vederlo così, di solito aveva un’aria più trasandata ed indossava o abiti sportivi o la divisa da pilota.
“Generale Dameron, abbiamo un problema: è sparito il pilota Poe, lo ha visto da qualche parte?”
Simulò lei, con ironia.
“Molto divertente… guarda che è la tua amica Rose che ha insistito!”
Ribatté lui.
 cap-6-2
“E, modestamente, è di sicuro il mio lavoro migliore, non trovi?”
Asserì fiera Rose.
“State entrambi benissimo, ma ora mi sento in difetto, forse sarebbe più appropriato che mi cambiassi anche io?”
“Non ti preoccupare Rey, penso che il tuo modo di vestire rispecchi di più lo stile Jedi, era il loro che stonava completamente con il tipo di evento!”
Rispose Rose. Finn la guardò di sbieco con le braccia incrociate.
“E da quando saresti un’esperta di moda Jedi… o di moda in generale?”
“Da sempre, il fatto che finora non abbia avuto occasione per sfoggiare abiti più eleganti non vuol dire che non abbia senso della moda! Per quanto riguarda quella dei Jedi potrei aver dato qualche occhiata ai libri di Rey… o almeno alle figure. Senza offesa, ma il resto sembra terribilmente noioso!”
“Capisco che i libri sulla storia dei Jedi non siano proprio la cosa più entusiasmante da leggere per chi non lo è!”
“Magari la prossima volta potresti raccontarci tu qualcosa in merito per rendercelo più interessante… ma a proposito: dov’è il tuo AMICO?”
Chiese Rose, accorgendosi solo in quell’istante che non aveva visto il ragazzo dell’ultima volta, accanto a Rey.
“Quale AMICO?”
Chiese sospettoso Finn.
“Sta bene Rose, ma non è qui al momento… rientra tra le cose di cui devo parlarvi dopo la riunione del nuovo Consiglio”
“Che iniziano ad aumentare notevolmente!”
Fece notare Finn a Poe.
“Basta parlare: è il momento di andare!”
Lì interruppe Rose indicando le prime navicelle che stavano atterrando. Così gli amici la salutarono, promettendole che le avrebbero raccontato tutti i dettagli a riunione conclusa.
Poe, Finn e Rey accolsero quindi i membri del nuovo Consiglio, dopo vari convenevoli ed una breve visita della base, furono scortati nella sala per la riunione.
Una volta che si furono tutti seduti, fu Poe il primo a parlare, ostentando una sicurezza e fermezza tali da non ricordare nemmeno lontanamente il Poe agitato dei giorni precedenti che ripeteva il discorso all’infinito e in maniera sconclusionata. Rey lo osservò, pensando che Leila ci aveva visto giusto: lui era nato per ricoprire un ruolo simile.
“Siamo tutti qui per la prima riunione ufficiale del nuovo Consiglio e per me è un onore immenso presenziarvi. Eravamo solo un piccolo gruppo di ribelli quando ci siamo diretti ad Exegol per affrontare un nemico sconosciuto e più grande di noi. Stavamo per essere totalmente sopraffatti, ma in quel momento i vostri pianeti hanno risposto alla nostra richiesta di supporto: in quel momento non eravamo più solo una manciata di ribelli, ma insieme abbiamo costituito qualcosa di molto più grande, qualcosa che nemmeno il ritorno dell’imperatore Palpatine e l’Ordine Finale intero ha potuto fermare.
Da quella alleanza stiamo costruendo insieme qualcosa di sempre più solido e vivido. Questo nuovo Consiglio è il primo passo per tentare di ristabilire una forma di governo stabile e duratura la quale, speriamo, ci possa avvicinare sempre di più nell’acquisire nuovi alleati da altri pianeti e a costruire piano piano un futuro che possa portare ad un periodo di pace dove la guerra sarà finalmente solo un ricordo”.
Gli altri membri del nuovo Consiglio applaudirono, annuendo: anche se sapevano che la pace fosse ancora molto lontana, concordavano nell’approccio ed ideologie illustrate dal generale della Resistenza.
Ogni rappresentate dei pianeti della Nuova Alleanza illustrò le proprie opinioni in merito sul perché fosse necessario creare il nuovo Consiglio e su quali fossero i punti principali da affrontare. Una volta che tutti espressero la loro opinione, parlò Xandu: il rappresentante del pianeta più vicino a quello dove si trovava la base della Resistenza.
“Quindi mi sembra di capire che concordiamo tutti sulla necessità di provare ad istituire questo nuovo Consiglio, il quale sarà formato per il momento dai rappresentanti dei diversi pianeti qui presenti, più i due generali della Resistenza. Resta solo un punto da discutere ancora: per infondere maggiore fiducia in questo nuovo Consiglio volevamo istituire, come Rappresentate Unico del Consiglio, la Jedi che ha sconfitto l’Imperatore ed ex Cancelliere Supremo della Repubblica, la qui presente Rey Skywalker. Chiunque abbia sentito della battaglia di Exegol, conosce le sue gesta e la riconosce come l’eroina che ci ha salvato. Perciò pensiamo che questo ruolo di rappresentanza, potrebbe essere molto utile per aiutare le persone a vedere con occhio più positivo questa nuova forma di governo e temere meno un ripetersi degli errori del passato. Ma siamo curiosi di sentire il parere in merito della diretta interessata”
Rey, come avevano fatto anche gli altri membri prima di lei, al suo turno si alzò ed iniziò a parlare. I consiglieri erano infatti seduti su delle sedie poste in un ampio ovale, al fine di poter osservare chi via via esponeva le proprie opinioni.
“Ringrazio il nuovo Consiglio per avermi concesso questa opportunità. Concordo assolutamente sull’utilità che potrebbe avere il mio ruolo, e per questo che intendo accettarlo”
Non vi era il minimo dubbio in lei e tale sicurezza, per quanto fosse positiva in tale contesto, sembrò davvero strana da parte di Rey, per Finn e Poe. Non sembrava la stessa persona che fino a poco tempo prima aveva espresso mille dubbi e timori su quel ruolo. Si aspettavano forse da parte sua l’espressione di quei dubbi o almeno qualche domanda al Consiglio, per essere sicura che il ruolo che avrebbe ricoperto confacesse con quello che voleva essere ma, al contrario, lei proseguì nella sua convinzione.
“Come unica e ultima Jedi, sono sicura di potervi aiutare a convincere gli altri pianeti ad unirsi alla nostra causa, a stroncare quello che resta del Primo Ordine e dei nostri nemici, con l’obiettivo di portare la pace a cui questo Consiglio ambisce. Per questo, vi chiedo, che il mio ruolo non sia solo di rappresentanza, bensì decisionale alla stregua degli altri membri del Consiglio”.
Quelle ultime parole lasciarono sorpresi un po' tutti. Ci fu un bisbiglio fra i membri. Alcuni scossero il capo.
“Da quello che ne so i Jedi non dovrebbero ambire al potere politico. Anche perché, in teoria, dovrebbe essere stata proprio la loro influenza nella politica, una delle cause ad aver portato alla distruzione dell’Ordine dei Jedi e all’istituzione dell’Impero”
Obiettò Kayla, un’altra rappresentante del nuovo Consiglio.
“Non ho mai ambito infatti a tale potere, ma un ruolo di rappresentanza non sarebbe diverso agli occhi del popolo. E potendo un tale ruolo permettermi di servire e facilitare la pace, non vedo perché il nuovo Consiglio non dovrebbe concedermelo”
Replicò Rey.
“Non per mancanza di rispetto, tutti le saremo eternamente grati per la sconfitta di Palpatine, ma mi chiedo se dare lo stesso potere decisionale dei membri del nuovo Consiglio ad un Jedi, sia corretto. Infondo persino voi, che avete molto potere, potreste usarlo al fine di costringere il Consiglio stesso a compiere il vostro volere. Non dico che lo fareste, ma che potrebbe di certo essere possibile”
“Se volessi in qualsiasi modo ostacolare questo nuovo Consiglio o assoggettarlo con i miei poteri, potrei farlo anche adesso. Non avrebbe senso aspettare, se il mio scopo fosse quello. Volendo, potrei minacciare con la Forza quelli contrari come lei a concedermi tale ruolo. Ma non lo sto facendo e non ho intenzione di farlo. La mia è una formale proposta al nuovo Consiglio”
A quelle parole calò un breve momento di silenzio e riflessione tra i presenti, che fu interrotto dall’intervento di Xandu.
“I generali della Resistenza cosa pensano in merito?”
Poe e Finn erano rimasti senza parole nell’ascoltare Rey parlare in quel modo: se gli avessero chiesto di scommettere avrebbero perso tutti i loro soldi, nella sicurezza che un discorso simile non sarebbe mai potuto uscire dalle labbra dell’amica. Soprattutto con un tono così sicuro, freddo e glaciale.
“Noi ehm…”
Balbettarono, sorpresi dalla domanda e insicuri su cosa voler dire. Rey non poteva permettere di essere contraddetta da loro: era sicura che tale domanda fosse stata posta perché dalla risposta data sarebbe dipeso il giudizio di alcuni membri del Consiglio, e per raggiungere i suoi obiettivi era di vitale importanza che ottenesse di ricoprire quel ruolo. Si spostò quindi davanti a Poe e Finn e si chinò leggermente verso di loro, in modo da poterli fissare entrambi negli occhi.
“Ne avevamo già parlato e voi eravate d’accordo con me su questa proposta… giusto?”
Disse, mentre spostava leggermente la mano da sinistra a destra per tentare di utilizzare il trucco mentale su di loro, cercando di non farsi notare dagli altri.
I due si scambiarono un’occhiata, poi rivolsero nuovamente lo sguardo a Rey.
“Giusto, entrambi siamo d’accordo su questa proposta!”
Confermarono quasi all’unisono. Un sorriso soddisfatto comparve sul volto di Rey, tornò quindi a rivolgersi ai restanti membri del Consiglio in attesa di un responso. Fu Xandu a parlare di nuovo.
“Capisco… allora propongo ai restanti membri del nuovo Consiglio di mettere la questione ai voti. A meno che altri non abbiano ulteriori opinioni in merito da esporre”
“Io penso che quello che ha detto la Jedi non sia del tutto sbagliato: usarla come unico rappresentante sarebbe di certo per noi un vantaggio ma se le persone capiranno che è un ruolo di mera rappresentanza, questi potrebbero non vedere più di buon occhio il nuovo Consiglio. Allo stesso tempo avere un Jedi nel nuovo Consiglio come ha esposto Kayla potrebbe rivelarsi rischioso…” disse il rappresentante Alan, concedendosi una breve pausa per riflettere prima di proseguire “…penso che quindi vada deciso che tipo di rischio decidiamo di assumerci. Propongo, ovviamente, sempre nel caso in cui la maggioranza del nuovo Consiglio ne sia a favore, di concedere un tale ruolo alla Jedi ma con la facoltà di poterlo revocare, in caso di necessità”
I membri del nuovo Consiglio annuirono concordi a questa sua ultima affermazione, quindi passarono alla votazione.
Rey passò lo sguardo sui vari membri: aveva l’assoluta necessità che almeno la maggioranza approvasse la mozione, aspettò quindi speranzosa il loro responso chiedendosi se avrebbe potuto influire maggiormente.
I membri votarono ad uno ad uno la mozione. Alla fine risultarono tre favorevoli, due contrari ed un astenuto. Considerando l’approvazione espressa da Poe e Finn la maggioranza era stata raggiunta, cosa che fece tirare un sospiro di sollievo a Rey, che sfoggiò in un ampio sorriso.
“Ringrazio il nuovo Consiglio per la fiducia concessami, vi assicuro che non ve ne pentirete!”




 


**Angolo Autrice**


In questo capitolo vediamo Rey e Ben divisi, e Rey cadere sempre di più nel lato oscuro, anche se pensando di avere delle ottime ragioni, commette sempre di più azioni da Sith autoconvincendosi che il fine giustifichi i suoi mezzi attuali.
Con lo stesso proposito partecipa al nuovo Consiglio e fa di tutto per ottenere il ruolo a cui ambisce.
Ben nel frattempo trova qualcosa di interessante legato in qualche modo al Primo Ordine.
Come sempre fatemi sapere cosa ne pensate del capitolo!

Ringrazio il mio beta Dani1993
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Star Wars / Vai alla pagina dell'autore: MiakaHongo