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Autore: stardust94    04/12/2023    1 recensioni
Next Melody- The Past Christmas
una raccolta di Oneshot che vedono i personaggi principali e alcuni secondari della storia principale Next Melody durante il periodo Natalizio. Esistono tanti modi per festeggiare il Natale e esso ci fa provare una miriade di sentimenti a volte belli e pieni di calore e speranza, altre volte più freddi e malinconici e pieni di solitudine o desiderio di amore e affetto.
1- 832. 2 km (Tyler family)
Genere: Fantasy, Fluff, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi, Crack Pairing
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler!, Tematiche delicate
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832. 2 km
 


Camminava lungo la strada che si estendeva oltre la stazione, la città di Tokyo brulicava già di persone intente ad andare al lavoro come ogni mattina. Si scaldò le mani con il fiato, faceva freddo e nemmeno la sciarpa riusciva a scaldarlo, avrebbe dovuto comprare dei guanti ma aveva i soldi sufficienti appena per un pasto veloce e per i biglietti del treno. Il viaggio era durato tre ore, massacranti e stancanti momenti dove era riuscito appena a chiudere occhio. Era partito presto quel giorno, nervoso, preoccupato e allo stesso tempo eccitato. Era stato via per sei mesi e non vedeva l'ora di riabbracciare Misaki e Peony.

Un dolce sorriso si dipinse sulle labbra del giovane mentre si fermava a guardare alcune vetrine. Aveva ricevuto lo stipendio per il lavoro ed era intenzionato a regalare alla compagna e la figlia il miglior Natale di sempre. Consapevole di ciò entrò subito nel negozio guardandosi attorno. Ogni scaffale era pieno di decorazioni di vario genere, palline colorate, alberi di Natale verdi, argento e oro che luccicavano, babbi natale che si muovevano ballando e cantavano e perfino una gigantesca decorazione di una renna con il naso rosso.

Si respirava lo spirito di Natale ovunque almeno dal punto di vista commerciale. Tyler si guardò attorno osservando con attenzione gli alberi di Natale, aveva parcheggiato la macchina di Mason ma non avrebbe fatto molta fatica a portarla fino al negozio per poter trasportare un albero di Natale. Si demoralizzò subito guardando i prezzi erano tutti al di sopra del suo budget. Tirò un sospiro e decise di guardare a un ipotetico regalo che tamponasse l'assenza del Albero di Natale. Non se ne intendeva molto di bambini ma sapeva bene che la figlia come lui amava il basket quindi pensò subito di prenderle un pallone. Sarebbe stato adatto e di certo economico, si avvicinò al finto campetto da basket in miniatura, allestito al interno del negozio, cera un canestro e subito il giovane si mise a giocare attirando l'attenzione della folla e di un commesso.

“Mi scusi signore, cosa sta facendo?” Domandò l'uomo brizzolato con una certa curiosità

Tyler era distratto e non si accorse subito del uomo palleggiando con uno dei palloni. Si voltò allentando la sciarpa al collo e guardò il commesso con un sorriso smagliante.

“Stavo testando il prodotto. Non c'è nulla di meglio di una prova pratica per capire, quale pallone sia meglio” disse facendo girare il pallone da basket sul dito con una certa naturalezza

Il commesso strabuzzò gli occhi, era la prima volta in tanti anni che lavorava in quel negozio che gli capitava, una persona del genere. Non sapeva come comportarsi con questo cliente così decise per un atteggiamento democratico.

“ c-capisco. E mi dica signore cosa ne pensa dei nostri palloni? Le assicuro che sarebbero un perfetto regalo di Natale se ne cercate uno. È per un bambino giusto? “ Domandò con calma e un sorriso gentile.
“ No. Sto cercando un regalo per mia figlia.” Rispose Tyler a quel punto
“allora forse non sarebbe meglio una casa delle bambole o un set per il trucco? Ne abbiamo alcuni appena arrivati dal America!” Disse entusiasta il commesso

Al altro quasi scappò un sorrisetto nel immaginare quel terremoto di sua figlia alle prese con un set di trucchi che come minimo non l'avrebbe solo annoiata ma sarebbe finito per essere danneggiato incautamente dalla vivacità della figlia. Cerano poche cose al mondo che erano certe, il sole sorge ogni giorno, l'acqua del oceano è salata e Peony Wright è un tornado vivace e iperattivo un vero maschiaccio.

“La ringrazio ma penso di conoscere mia figlia. Sicuramente sono alternative...interessanti e valide ma non le piacerebbero” disse prima di lanciare la palla facendo un canestro praticamente senza guardare.

La folla che stava osservando giocare Tyler si mise ad applaudire con il giovane che con un sorriso smagliante ringraziava i presenti in uno spettacolo che più che una corsa agli ultimi regali di Natale, sembrava l'ovazione di un VIP.

“Penso che comprerò questo pallone. Le piacerà sicuramente” disse andando a recuperare il pallone sotto il canestro

Il commesso sembrò un po a disagio ma cercò di mantenere il suo solito sorriso di circostanza, anche se stranito dalle parole del uomo, non ci mise più bocca. Quando Tyler si avvicinò alla cassa subito lui fece segno alla ragazza addetta di fare altro, come se sperasse che servendolo personalmente l'uomo avrebbe comprato anche altro

“Mi dica le serve altro? Potrei consigliarle un canestro oppure dei pratici manubri per l'allenamento per lei. È sicuramente uno sportivo vero? Signore?”

Tyler era concentrato su un punto sul soffitto quando udendo la voce del commesso, sembrò riscuotersi e sorridendo fece un gesto con la mano per dire che andava bene così. Si fermò a osservare il pallone mentre tirava fuori il portafoglio. Ma poi si limitò a scuotere la testa e pagare mettendo in una borsa di plastica il pallone, dopo tutto aveva poco senso incartarlo. Uscito dal negozio si avviò in profumeria, la sua compagna non si truccava mai in modo troppo esagerato, una cosa che lui apprezzava di lei. Ma le piaceva comunque mettersi il profumo e quello che lui le aveva regalato quando era nata Peony, ormai era quasi finito. Anche il suo amico Mason gli aveva consigliato di comprarne una scatola nuova come regalo visto che Misaki aveva usato spesso quel profumo ritenendolo uno tra i suoi preferiti.

Ed eccolo lì in profumeria a osservare diverse confezioni, guardando ogni tanto la foto sul cellulare. Si era del tutto dimenticato il nome della marca e si era limitato a scrivere alla amica Lynette di mandargli di nascosto una foto della confezione per non svelare la sorpresa. La novella attrice gli aveva subito risposto di non preoccuparsi mandandogli suddetta foto di nascosto dalla sua compagna più un appunto sul non sbagliare a prendere la confezione in quanto parevano esserci due versioni del profumo. Per Tyler però quello che cambiava era semplicemente la confezione, forse per questo sembrava un coniglietto smarrito mentre cercava qualcosa che si avvicinasse il più possibile a quella scatola dorata.

“Posso aiutarla signore?” Gli disse una commessa dai lunghi capelli legati in una elegante crocchia.

Tyler sollevò lo sguardo e con un sorriso affabile rivolse la sua attenzione alla commessa che quasi in imbarazzo si sistemò una ciocca sfuggita dalla crocchia aggiustandosi l'uniforme rosa e bianca.
“Si grazie. Sto cercando questo profumo per fare un regalo mia bella signorina” scherzò mostrandole il cellulare. La donna osservò la confezione nella foto poi si diresse verso uno scaffale e indicò una fila di confezioni in carta argentata, ne aprì una per mostrare il profumo in questione a forma di cigno di cristallo.
“Purtroppo il profumo che si vede in quella foto è fuori produzione. Ma abbiamo questo che si avvicina molto. La confezione è gradevole e il design tende a valorizzare l'eleganza di chi lo porta. Sarebbe un dono fantastico per Natale, è un dono per la vostra fidanzata? “Indagò con un sorriso

Tyler osservò la confezione e il cigno di cristallo poi notando il prezzo storse il naso, avrebbe voluto comprarlo ma costava quasi quanto il suo intero stipendio. Nella sua testa cominciò un monologo su quanto fosse ingiusto far pagare prezzi esorbitanti per del profumo. Sopratutto quando lui in passato lo aveva pagato circa la metà. Sbuffò incrociando le braccia seccato di non poter probabilmente fare quel regalo a Misaki, stava già immaginando il suo splendido sorriso illuminarle il volto quando avrebbe aperto il suo regalo, forse per questo quando la commessa con fare per lui fin troppo civettevole gli aveva chiesto per chi fosse il regalo, l'aveva squadrata male con sguardo di ghiaccio.

“ Si. La mia compagna ama questo profumo, certo l'ultima volta costava meno.” Si lamentò

La commessa sgranò gli occhi, sia perché da prima il giovane sembrava essere una persona affabile e amichevole e ora era gelido quasi seccato, sia perché Tyler quasi fregandosene del resto si era voltato avviandosi verso uno scaffale ignorandola completamente. La ragazza si avvicinò dopo aver rimesso a posto la confezione e sfiorando il braccio di Tyler sorrise felina.

“ La vostra fidanzata è una donna molto esigente immagino. Siete un uomo così gentile e premuroso e molto affascinante. È proprio una ragazza fortunata”

“Giù le mani! Se vuoi succhiare qualche cazzo ricco cercati un vecchiaccio, io non sono interessato!”

Quando si accorse della mano di lei che sfiorava il suo braccio, decisamente seccato la schiaffeggiò via quasi urlandole contro, prendendo poi la direzione della porta seccato oltre che dal non aver trovato il regalo per Misaki anche dal pessimo atteggiamento della commessa che subito vide con la coda del occhio parlottare offesa a un altra ragazza guardando verso di lui. Captò poche parole ma bastarono quelle a farlo innervosire.

 

Tyler affondò le mani nelle tasche della giacca ignorando gli sguardi taglienti delle due commesse

“Sicuramente è andata a dire alla sua amica che sono uno stronzo! Quando alla fine è lei che non ha collegato il cervello!”

Pensò lasciandosi sfuggire un ringhio dalle labbra uscendo dal negozio. Cominciò a camminare verso il grande incrocio continuando a pensare al regalo per Misaki. Forse al centro commerciale avrebbe trovato prezzi migliori.
Aveva cominciato a nevicare quando uscì dal centro commerciale decisamente avvilito. In passato il vecchio Tyler non avrebbe avuto problemi a concedersi una sveltina con quella ragazza, ma le cose erano decisamente diverse ora. Adesso aveva due persone al suo fianco che erano più preziose di qualsiasi altra cosa. Non aveva tempo con relazioni futili e per del sesso senza significato, era come se il se stesso di allora trovando qualcosa di più importante avesse iniziato a non trovare più divertenti cose come incontri e sesso occasionale.

Si fermò prendendo il cellulare e rispose subito alla chiamata quando vide apparire il faccione di quel bonaccione del suo amico Mason.

“ Ehi...sei arrivato sano e salvo a Tokyo?” Domandò l'amico
“si. Sto facendo un giro mentre raggiungo casa. Senti Mason...tu che cosa faresti di regalo a Leah?” Domandò l'altro passandosi nervoso la mano dietro il collo

Un sospiro tirato dal altra parte del telefono, nessun suono e poi un secco colpo di tosse come di qualcuno raffreddato.
“ Ascolta Tyler per cominciare, non dovevi ridurti al ultimo con i regali. Comunque penso che qualsiasi cosa sceglierai, Misaki la troverà stupenda. È più importante che il regalo sia fatto dal cuore” gli disse Mason
“fammi indovinare...le preparerai una cena da gourmet?” Domandò con una punta di ironia

Quando sentì ridere Mason dal altro lato del telefono, Tyler fece una smorfia come un bambino geloso delle abilità culinarie del compagno di squadra.

“Se fossimo nati tutti come te signor perfetto casalingo, con il tuo grandioso dono di riuscire a trasformare qualsiasi pietanza in un capolavoro, il mondo sarebbe migliore vero?”

Cera una punta di sarcasmo nelle parole del giovane, anche se a Mason non sembrò pesare molto, visto che non disse nulla e lo lasciò parlare per poi decidere di restituire la frecciatina.

“ Mi scusi signor giardiniere, la prossima volta sistemi i vasi delle peonie più dritti!” Scherzò Mason
“Cooper...” La voce di Tyler suonò cupa, molto cupa
“si?” Domandò con voce da finto santarellino Mason
“vaffanculo” rispose a quel punto Tyler secco.
“Linguaggio Wright!” Lo rimproverò poi scherzando l'amico

Sarebbero potuti andare avanti a punzecchiarsi anche per ore, ma Tyler interruppe subito la prossima battuta che Mason era pronto a rifilargli.

“ Dai aiutami! Dammi un consiglio, non ho molti soldi ma voglio farle qualcosa di speciale qualcosa che le faccia dire: Tyler scopami tutta la notte!”

Disse il giovane imitando malissimo la voce della compagna, tanto per enfatizzare il concetto di quanto voleva sorprenderla e renderla felice.

“ Va bene va bene, linguaggio! Allora visto che non puoi farle un regalo materiale perché non le fai qualcosa di utile e unico?” Disse Mason
“ad esempio?”

Domandò Tyler curioso del piano del amico, mentre attraversando l'incrocio raggiungeva finalmente la sua meta fermandosi davanti a una semplice casa con un piccolo giardino

“ Ad esempio potresti regalarle un finto buono, come quelli dei supermercati. Il Buono Tyler a disposizione! Usandole le prometti un giorno intero facendo tutto quello che vuole Misaki” disse Mason con voce decisamente entusiasta.

Tyler non amava molto pensare alle cose, già non riusciva a concentrarsi ma in più odiava le cose complicate. Eppure stava seriamente pensando se a Misaki quella idea sarebbe piaciuta. Alla fine però non seppe decidersi così decise di provarci e vedere di persona come la cosa sarebbe andata, nel caso poteva mettere su la sua migliore faccia tosta e mentire spudoratamente, facendo passare tutto come uno scherzo.
“ Va bene. Credo che questo piano possa funzionare. Grazie Mason, allora domani ti faccio sapere come è andata. Porta i nostri auguri di Natale anche a Leah e alla piccola Taiga “disse il giovane
“ certo! Ci stiamo per mettere a tavola. Fammi sapere come è andata e fai gli auguri a Misaki e a Peony da parte mia” ricambiò Mason chiudendo la chiamata.

 

Tyler si scaldò le mani fiatandoci sopra poi si avvicinò alla porta di casa. Era tutto come se lo ricordava, il giardinetto dove si trovava una vecchia cuccia del loro cane Frattaglia, nome scelto ovviamente da Peony. Adesso la sua bambina aveva quattro anni, Misaki gli mandava spesso foto di loro due per non fargli sentire la nostalgia di casa. Ma non era la stessa cosa, si sentiva in colpa nel perdere così tanti momenti importanti della sua bambina e di non poter passare la vita con lei e Misaki, ma sapeva che quello che stava facendo in Hokkaido era per il bene della piccola e la serenità di quella famiglia che per lui era più importante di qualsiasi altra cosa.

Non avrebbe fatto gli stessi errori di suo padre, non sarebbe scappato dalle sue responsabilità, non sarebbe stato egoista come sua madre e sua sorella che quando avevano saputo della piccola Peony, praticamente avevano chiuso loro la porta in faccia. La rabbia lo assalì a quei ricordi dei mesi passati a scroccare un pasto o una dormita a casa di amici, mentre cercava una soluzione assalito da mille problemi. Al inizio aveva pensato di lavarsene le mani, non era perché non provasse qualcosa quando stava con Misaki. Era perchè si sentiva rubare il futuro da quel bambino. Era scappato per non saperne più nulla ma quando gli avevano detto che Misaki aveva avuto delle complicazioni durante il parto, il suo cuore aveva mancato un battito e aveva pregato in ginocchio Mason di portarlo da lei a qualsiasi costo. Per Misaki aveva cambiato se stesso per lei e per la piccola Peony. Perfino quando la madre si era imposta, Tyler non aveva voluto sentire ragioni, era corso in ospedale con il cuore a mille per la preoccupazione e visioni di Misaki morta su quel lettino, aveva superato i dottori e quando era entrato in quella stanza e aveva visto la ragazza con un morbido e piangente fagottino tra le braccia, la felicità e l'amore aveva illuminato qualsiasi sentiero oscuro stesse per percorrere. Titubante l'aveva presa tra le braccia e come un bambino piccolo e smarrito, era scoppiato a piangere. Al solo pensarci, Tyler provò un leggero magone ma quando suonando sentì una voce famigliare e dolce dire di aspettare oltre la porta, quella sensazione lasciò posto solo alla trepidante emozione di rivederla dopo tutti quei mesi passati separati.

La porta si aprì è il giovane incontrò due dolci e profondi occhi neri che appartenevano a una giovane ragazza dai lineamenti delicati, la carnagione calda e il sorriso che in quel momento si era dipinto sulle sue labbra, più splendido di quello di chiunque altro.

La gioia pervase completamente Tyler quando Misaki gli gettò le braccia al collo stringendosi a lui. Il giovane le avvolse la vita con le braccia e la strinse forte beandosi di quel calore che gli era mancato da morire.

“Sono a casa, amore. Spero tu stia già preparando la cena perchè muoio di fame!”

Le disse sorridendo prima di lasciarle un bacio dolce sul collo sciogliendo anche se suo malgrado quel abbraccio. Misaki gli accarezzò il viso con la mano piccola e delicata che lui baciò lievemente.

“ Bentornato amore mio! Ho fatto lo Zampone. Dai entra non vorrai prendere freddo?” Domandò la ragazza accogliendolo dentro la piccola casa.

Era una dimora semplice ma lui poteva respirare il vissuto della sua famiglia. In un angolo del muro cerano delle scritte in matita e dei piccoli disegni, probabilmente lasciati da Peony. Dentro si stava bene non faceva freddo, Misaki aveva acceso la stufa a legna e mentre lui si spogliava del pesante giaccone aggiustandosi la felpa con cappuccio, la intravide in cucina intenta a preparare la cena. Le si avvicinò alle spalle le lasciò un sensuale bacio sul collo e con le mani le fece il nodo al grembiule sorridendo.
“ Che buon odorino, devi esserti svegliata presto per cucinarlo” le disse il giovane
“lo Zampone richiede molto tempo ma vale la pena di prepararlo visto che è molto buono. Non ti preoccupare e poi oggi non dovevo passare in ufficio quindi avevo tempo“
Rispose lei sorridendo con dolcezza prima di unire le sue labbra con quelle di Tyler in un caldo bacio che sapeva proprio di casa, calore e amore. Successivamente la giovane avvicinò alle labbra di quest'ultimo il cucchiaio con il sugo rosso.

“Secondo te ci vuole ancora un po di sale o va bene così? “ Aggiunse poi Misaki

Tyler assaggiò il sugo facendosi imboccare, ne saggiò il sapore e passandosi la punta del pollice sulle labbra le pulì annuendo.
“Non ti preoccupare è venuto perfetto. Dové Peony?” Le chiese andando a rubacchiare una o due patate dal piatto.

Proprio in quel momento, Tyler udì il suono dei passi di qualcuno scendere di corsa le scale e si ritrovò abbracciato alla vita da una piccola bimba bionda con la carnagione caffellatte e il sorrisone birichino di chi aveva sicuramente un piano tanto tenero quanto malefico in testa, malefico per una bambina di circa quattro anni, si intende.

 

“papino papino! “ Trillò la voce della bimba sorridendo mentre lo stringeva
“ma guarda un po! Proprio la principessa che stavo aspettando!”

Disse Tyler giocoso prendendo la figlia per i fianchi sollevandola sopra di lui per mettersi a girare con lei ridendo. Misaki li osservava con un sorriso delicato mentre Tyler posando Peony le aveva scompigliato i capelli e mettendosi alla sua altezza, guardandola come fosse un fiore prezioso e raro la strinse forte.

“ Sono a casa piccola mia. Papà è a casa e ci resterà per tutte le vacanze di Natale, sei contenta?” Domandò alla bimba
“si! Faremo anche l'albero? Giselle ne ha uno super gigantesco, sembra che arrivi su nel cielo! Il nostro deve arrivare fino alla luna così sarà più bello del suo! ” rispose Peony con gli occhi quasi luccicanti

Per un attimo Misaki lesse dispiacere negli occhi di Tyler, soppesò cosa fare ma poi immaginando che il compagno avesse avuto problemi a comprare l'albero di natale e le decorazioni, la ragazza prese in braccio Peony e le carezzò i capelli dolcemente.

“Ascolta tesoro...la mamma e il papà non sono riusciti a prendere l'albero di natale quest'anno. Però...ti abbiamo fatto non uno ma ben due regali, tu puoi perdonarci se non abbiamo l'albero?”

Cercò con un tono dolce e accondiscendente di convincere la figlia che da prima mise su un piccolo broncio ma alla parola regali, parola che si sa riesce a convincere qualsiasi bambino sembrò sorridere di nuovo abbracciando la ragazza.

“ Si! Però i festoni li possiamo fare? Usiamo la carta colorata! “Disse la bimba
“ certo! Addobbiamo il palazzo della famiglia Wright mia principessa! “

Disse giocoso Tyler facendo ridere Misaki e sorridere Peony che cominciando a saltellare era andata a prendere i fogli colorati lasciando i due da soli. Quando la bimba si allontanò dalla stanza, lo sguardo di Tyler si incupì di colpo. Avvicinandosi la compagna gli massaggiò le spalle dolcemente.
“ Mi dispiace. Avevo promesso alla piccola e a te un Natale fantastico” sussurrò a testa bassa
“ e sarà un Natale meraviglioso, amore. Tu sei qui con noi io e Peony non vogliamo ne desideriamo altro“ disse Misaki spingendolo a guardarla. Sollevando piano il volto di Tyler lo baciò dolcemente e forzò un piccolo sorriso.
“ Ma questa non era la vita che vi avevo promesso! Non è il natale che dovevate avere. Volevo un albero e dei regali che facessero sorridere te e la piccola!” Si lamentò più con se stesso che con lei.

Misaki a quel punto lo strinse forte, passò le dita dietro la sua nuca sfiorandogli i capelli e scuotendo la testa lo strinse forte. Tyler lentamente grazie a quelle dolce carezze sembrò calmarsi almeno un po. Il tocco della sua donna gli era mancato da morire, le sue dita che gli facevano piccoli grattini sulla nuca, il suo corpo e le sue forme che premevano su quelle di lui mentre lo stringeva e le sue labbra che come un toccasana gli baciavano il collo solleticandolo. Si arrotolò su un dito una ciocca dei biondi capelli della ragazza poi sospirando le sollevò il capo e le carezzò le guance.
“Ascoltami Tyler...” Iniziò Misaki poggiando le mani su quelle di lui per poi abbassarle tenendole strette alle sue.
“Noi siamo felici perchè ci sei tu. Sei il regalo più grande di tutti. Averti a casa è il nostro Natale Non ci servono regali costosi, finti alberi di natale addobbati per avere una Natale da sogno. Per quello basti tu Tyler. E lo stesso vale per la nostra vita è già perfetta così com'è.” Aggiunse baciandolo.
Tyler si lasciò andare, avrebbe voluto piangere ma davanti a Misaki lo evitava per non sembrare debole. Ma quel giorno proprio non riuscì a trattenere qualche lacrima che la sua compagna asciugò dolcemente. La strinse e la baciò con passione, le carezzò il viso e la schiena e poggiò le loro fronti a contatto. Tutto di lei nella fredda Hokkaido e con il lavoro massacrante di giardiniere gli era mancato. E finalmente la testava tra le braccia la poteva stringere, accarezzare e baciare.

“ Domani...che ne dici se chiedo a Lucy di tenere a casa sua la piccola? Così può giocare con Yume. E noi possiamo...” Lasciò la frase in sospeso ma Tyler sapeva cosa intendesse dire anche senza il bisogno che lo dicesse.
“Stare insieme...si. È una bellissima idea. A proposito di questo puoi chiudere gli occhi?” Domandò cercando di nascondere il sorriso malizioso e sensuale.

Misaki un po curiosa annuì e chiudendo gli occhi rimase in attesa. Tyler prese un foglietto strappandolo da un quaderno dove scriveva solitamente i soldi e le spese sostenute per gli spostamenti tra l'Hokkaido e Tokyo. Scarabocchiò qualcosa e prese le mani di Misaki che curiosa ridacchiò.
“ Avrei voluto regalarti qualcosa di speciale per questo Natale. Ho girato per negozi ma non trovavo nulla di adatto. Così ho deciso di regalarti me stesso. Apri gli occhi amore” disse

Misaki aprì gli occhi e si trovò in mano un foglietto di carta di forma rettangolare con la semplice scritta “buono”. Con una certa curiosità e sorpresa osservò Tyler.

“ Che cos'è questo Ty? “Domandò lei chiamandolo con il suo nomignolo
“ è il Buono per una giornata e notte con Tyler. È spendibile solo per domani signorina e le permette di usufruire di questo gran bel figone per tutto il corso della giornata di oggi e domani” disse scherzando giocoso facendole l'occhiolino

Misaki portò una mano alla bocca e ridacchiò con quella voce che sembrava alle orecchie di Tyler come miele. Osservò il buono tra le sue mani poi portando le dita nei passanti della cintura dei pantaloni di lui, congiunse le loro bocche.

“ Credo che sia un regalo fantastico, il migliore in assoluto e penso proprio che questa sera lo utilizzerò“
Sussurrò sulla bocca di lui prima di baciarlo con passione ma interrompersi quando sentì la vocina della piccola Peony.

 

“bleah! Mamma, papà non datevi i bacini davanti a me!” Disse scuotendo la testa.

I due si misero a ridere e Tyler prese la bambina portandosela seduta sulle spalle. La piccolina si aggrappò a lui qualche secondo credendo di cadere ma poi vedendo tutto dal alto iniziò a ridere e agitarsi, sorretta in sicurezza dal padre.

“ Bene ora andiamo a mangiare! Non vedo l'ora di assaggiare lo Zampone, ma prima...” Disse mentre andavano verso la cucina, posando la bambina.

“Chiudi questi occhietti birbante, o non lo vuoi il tuo regalo di Natale?” Domandò con fare furbo e un ghigno.

Peony scosse il capo coprendosi gli occhi con le mani ma cercando comunque di sbirciare mentre Tyler le posava davanti il sacchetto andando ad abbracciare poi Misaki con dolcezza. La bambina aprì gli occhi e affondò le manine dentro il sacchetto fino a sentire il duro del pallone da basket che strinse subito al petto.

“ Che bello guarda mamma! Mamma è come quello che usa papà ma più nuovo!” Trillò contentissima cercando di fare qualche palleggio ma la palla continuava a sfuggire dalla sua presa.

Tyler le si avvicinò e si mise alla sua stessa altezza, si fece dare un pennarello indelebile e firmò il pallone sorridendo prima di scompigliare i capelli della figlia. La bambina quasi estasiata strinse il pallone osservando quello scarabocchio in nero.

“ Adesso questo è un pallone speciale. Ti porterà tanta fortuna e sarà un tuo fedele compagno, potrai dirgli tutto quello che desideri e per magia io lo saprò. Se sei triste e pensi a me, devi solo giocare con lui e per magia, sarà come se fossimo sempre stati insieme.” Le disse Tyler con un tono quasi solenne

Peony annuì mollando il pallone per poi abbracciare forte Tyler che a sua volta la strinse prima di lasciarla andare e avviarsi con Misaki e la piccola figlioletta in cucina e mangiare con loro la cena di Natale.



 

Il Natale più bello è in famiglia, circondati da persone che ci vogliono bene.





Angolo del Natale (1)
ehilà con questa raccolta è chiaro che mi sono presa una grande responsabilità. Ma voglio provarci. Questa è la prima oneshot di questa missing moments Natalizia che durerà fino al 26 (questo è nei programmi almeno). I protagonisti di questa raccolta saranno i personaggi della mia long Next Melody: l'ascesa dei Cavalieri Ritmici. Come detto nel intro non sempre le Oneshot saranno calorose ma questa si. Il titolo è semplicemente la distanza esatta tra l'Hokkaido dove lavora Tyler e Tokyo dove vive la sua famiglia. Tyler e Mason così come altri pg che devono apparire non sono miei ma della talentuosa Diaspro la mia migliore amica. La ringrazio per aver reso questa Oneshot ancora più bella grazie al esistenza di pg come Mason e Tyler.

Non ho molto da dire se non aspettate per la prossima Oneshot e buone vacanze. Se tutto va bene ci sarà una Oneshot ogni giorno fino al 25 di Dicembre. Detto ciò ci vediamo presto

 

  
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