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Autore: Dioni    17/12/2023    0 recensioni
In un mondo di eroi,mostri,uomini e dei,dove immense nazioni si fanno guerra per la supremazia,Milziade,un uomo dalle mille professioni e abile combattente viene contattato da Lucilla,una giovane sacerdotessa di Apollo per scortarla fino alla città-stato di Aegis,dove sa di poter trovare rifugio dalle grinfie di Nova,l'impero che lui legioni si spandono sempre più per posare il vessillo della'aquila dorata su nuove terre e su nuove razze e dal suo imperatore,Lucio Cornelio Silla,il segreto per la quale la ragazza e perseguitata,intrecciando così il suo destino con quello del mercenario,trascinandolo in un avventura che li porterà alla ricerca di un antichissimo potere,pari forse a quello degli dei stessi e che nelle mani sbagliate può cambiare il destino del loro mondo per sempre.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Due giorni dopo,regione dell'Arborige.


Erano passati un paio di giorni da quando si erano separati da Clara e il massacro avvenuto per mano di Popilio e dello spirito che albergava in lui. Il loro saluto alla sacerdotessa di Cerere,unica sopravvissuta al massacro e alla caduta del tempio della dea del grano fu lesto,a malapena un triste addio di fatto di fretta che subito dovettero prendere le tre cavalcature e fuggire via,come banditi dopo un saccheggio per paura di essere colti in fragrante del crimine ed ora,dopo altri due giorni di calura torrida e del timore di incontrare soldati alla ricerca delle loro identità erano giunti a Clotovis ,la prima grande città che avevano trovato dopo aver lasciato la città-stato di Aegis. Clotovis era una grande centro urbano,famosa per le sue grandi terme nella zona nord-occidentale dell'urbe,dove prima di fondare la metropoli odierna,pare che prima della fondazione ufficiale della città,un astuto senatore originario della regione, Tullio Emilio Prugno,avesse fatto costruire di tasca propria un centro termale di modeste dimensioni sopra una grande sorgente d'acqua calda,dove un tempo i legionari di passaggio avevano preso l'abitudine di passare il tempo libero in quelle acque calde a rilassarsi e a far riposare le membra stanche,tra un marcia e uno scontro tra le tribù locali. Ora,quello che un tempo era una sorgente naturale a cielo aperto,adesso era stata ampliata e attorno ad essa era stata costruita,pezzo dopo pezzo,una comunità ricca e florida è proprio grazie a quelle acque calde,che mese fatturavano alla città un introito considerevole,non tanto per le terme in se,in quanto il mantenimento di tutti gli edifici ad uso civile,come teatri,anfiteatri,musei,biblioteche e infine le terme,erano a spese dello stato e per entrare era necessario pagare un cesare di bronzo,un pagamento simbolico per rientrare solo in parte delle spese statali. No,il vero guadagno consisteva nell'economia che girava attorno alle terme stesse,poiché erano le taverne,gli ostelli,i negozi e l'industria dei cosmetici e degli unguenti di bellezze,per la quale le ricche matrone e i ricchi pomposi spendevano una fortuna per acquistare le piccole,ma preziosissime,ampolle piene di oli e pomate colme degli ingredienti più disparati,per acquisire o mantenere una bellezza tale,da far invidia persino ad Adone. O almeno così dicevano i venditori locali. Ma per loro cinque,bastava semplice una giornata di assoluto riposo. Nym,Gordlack,Braxus,Lucilla e Milziade si stavano godendo una giornata di meritato riposo, a bordo della piscina centrale delle terme,dove centinaia di persone si godevano le acque rinfrescanti della grandissima vasca al centro della struttura,tanto grande,da tenere al suo interno l'intera piazzetta di una piccola città di provincia,dove le famiglie andavano con i bambini a rilassarsi,le comitive di ragazzi ad approcciare le ragazze di buona famiglia e gli avventurieri stanchi,come loro,a fermarsi per un attimo dal lungo viaggio per riprendere le energie dopo gli ultimi avvenimenti. In quel momento a bordo piscina,del gruppo erano tutti presenti tranne Lucilla,che a giudicare dal ritardo pareva che non fosse ancora uscita dallo spogliatoio per le donne, dove un due paia di guardie in coppia impedivano l'accesso ai furbetti che intendevano dare una sbirciata dove non avrebbero dovuto e nel caso,arrestato anche eventuali ladri,con l'intento di prendere oggetti e beni che a loro,non appartenevano. I quattro uomini del gruppo indossavano un subligaculum pulito appositamente concesso all'entrata col pagamento dell'ingresso,mentre tutti i loro beni venivano momentaneamente messi in una cassetta apposita,tranne le armi,che venivano depositate in un altro punto della struttura e tenute,sotto stretta sorveglianza da personale autorizzato.

Levatevi tutti,adesso vado trovare il dio Aegir sul fondo dell'abisso.”,disse il nano mentre si lanciava a capofitto in acqua,al pari di un qualunque bambino e schizzando acqua da tutte le parti e investendo in pieno Milziade e Nym, entrambi intenti a galleggiare in acqua.

E bello sapere che qualcuno ha ancora il suo bimbo interiore ancora vivo nello spirito. Se non altro è un bambino molto piccolo visto che vive dentro un nano.”, Disse Milziade ironicamente.

Da come lo dici sembra che tu voglia farti passare per un uomo adulto.”,disse l'elfo punzecchiando il mercenario.

Mi sa che è un po' troppo profonda l'acqua per te,mio scheletrico compagno di lavoro. La zona per i bambini e dall'altra parte,qui giocano i bimbi grandi.”

Infatti,allora perché sei qui?”

E mentre l'arciere il mercenario si rispondevano a vicenda,con il loro tiro e molla di battutine taglienti Braxus se ne stava in disparte,seduto a terra e guardandosi attorno. Era strano che dopo tanto tempo non si fosse ancora abituato a quell'idea,anche dopo anni,di poter godere dei più semplici piaceri della vita,come un qualunque altro cittadino noviano. Ricordava ancora l'angusto corridoio a malapena illuminato dai fori sul soffitto,mentre la folla,la cosiddetta gente civile,urlava e sbraitava alla vista dell'ennesimo combattimento,assaporando lo stesso gusto di morte della quale i più semplici individui della società erano ghiotti,mentre la sabbia dell'arena si macchiava nuovamente di sangue,che fosse quello di un altro gladiatore,di un animale,o di un mostro esotico proveniente da lontano non aveva importanza. La morte e morte ed aleggia dappertutto,dietro ogni angolo,ad ogni crocevia del mondo,ad ogni vicolo cieco ed ogni grotta,in città e fuori,in cielo o in terra,la gente comune non se ne rende conto e da per scontato che la vita sia qualcosa di pacifico,poveri illusi,beati illusi,illudersi che l'esistenza e qualcosa di semplice e prevedibile. Che bella illusione,la civiltà e le sue false sicurezze,lui lo sapeva bene,tridente e rete gli ricordavano bene quel grave insegnamento. Il giovane pareva immerso in se stesso,come se nulla potesse scuoterlo da quella scena di pace idilliaca che stava vivendo in quel momento,ma che allo stesso tempo non riusciva a concepire come sua,la serenità era per ancora qualcosa di così estraneo.

Braxus...Braxus...ti senti bene?”

Fu preso alla sprovvista a sentire quella voce così pacata e gentile e subito si sentì tornare al presente e quando si accorse di lei,la vide,come non la vide mai da quando l'aveva conosciuta. La pelle candida e rosea che a lui pareva come un sintomo della purezza dell'anima e della bontà che traspirava da ogni suo gesto. Indossava in quel momento un subligaculum a coprire la sua intimità è uno strophium, una fascia per il seno indossato dalle donne,solitamente in ambito ginnico o indossato dalle danzatrici,mentre la lunga chioma bionda,era raccolta in una coda,da una cordicella di cuoio presente tra le loro cose per il viaggio. Vederla vestita a quel modo, o meglio,svestita a quel modo era una cosa che Braxus non aveva mai contemplato,nemmeno nelle sue più fervide fantasie,con così tanta pelle esposta di fronte a lui,il giovane divenne tutto ad un tratto come un qualunque ragazzo della sua età,con le stesse identiche voglie e le stesse identiche vergogne.

Principessa...io...io...ecco io...”

Si?”,chiese Lucilla confusa riguardo a quel curioso atteggiamento.

Se prima l'eccitazione era stata la fiamma che aveva catturato l'attenzione del gladiatore ora per l'imbarazzo,nella sua mente si era creato un vuoto totale,una completa assenze di idee e di cognizioni logiche,con ogni parte della mente in allarme,senza aver l'opportunità di spiegarsi a parole né tanto meno a gesti,quasi avesse perso la capacità di comunicare. Si fece prendere dall'istinto nemmeno si fosse trovato in una situazione mortale e avesse dovuto scegliere se scappare o combattere e perciò fece l'unica cosa che gli parve giusta in quel momento. Si alzò e più velocemente che poté si buttò in acqua,senza alcuna grazia.

Mmhh...”,mugugnò la principessa, “bravo ragazzo,ma a volte mi sembra un po' strano.”

Si avvicinò al bordo della piscina e si sedette,immergendo solo i piedi,godendo di quella frescura,che negli ultimi due giorni era mancata. Per due giorni aveva pensato allo strano incontro con Popilio,un uomo all'apparenza tanto strano quanto gentile. Mai avrebbe pensato che una persona tanto mite potesse rivelarsi un essere dall'animo così distorto,tanto da uccidere così tante persone in un arco di tempo così grande. Anni e anni a covare un odio così forte e così profondo,da attecchire nell'anima e poi rivelarsi così tutto ad un tratto,senza se e senza ma. Lo spirito del grano,l'essere che condivideva quel corpo piccolo e inoffensivo, certo, le capacità di Popilio nel massacro della quale era stata presente non avevano nulla di normale e di certo,una persona tanto semplice non avrebbe potuto sviluppare simili abilità. Eppure, era possibile che fosse solo colpa dello spirito del grano? E se anche Popilio fosse stato parte integrante dell'essere che albergava in lui? Un bambino smarrito,rimasto bambino anche da adulto,un entità naturale che aveva assorbito tutto ciò che c'era di negativo nelle comunità che li aveva prosperato. Qual'era la motivazione che giustificava così tanta morte? Qual'era l'impulso che faceva scatenare quella triste bestia dalla natura conflittuale? Era buono o cattivo? Era davvero colpevole per le azioni che aveva compiuto oppure era innocente in quanto non aveva controllo per quello che faceva? Non lo sapeva,in due giorni si era posta la domanda ma non lo sapeva. Molto probabilmente non lo avrebbe mai saputo. Si sentiva una vigliacca per essere fuggita così su due piedi,il tempo di fare delle condoglianze e poi andare via,lasciando Clara in mezzo a quella mattanza,con i corpi degli adepti del tempio macellati come bestie li a terra,insieme al loro carnefice,trafitto dalla frecce di Nym,più e più volte in quello scontro di prima mattina. Non dovevano essere scoperti,non dovevano essere notati,non dovevano far sapere a nessuno della loro presenza in quella terra,in nessuna terra e farsi avvistare dalle legioni di Silla era inconcepibile. No,il viaggio aveva la priorità su tutto,ma non poteva dimenticare la sensazione di quel sole mattiniero che non scaldava la pelle,né tanto meno il cuore. Avrebbe voluto fare di più per Clara e per Popilio,ma non poteva,non né aveva il potere ed ora era di nuovo in viaggio,in un altro posto,sempre verso la sua meta. Adesso era li seduta a contemplare una piacevole giornata dedicata solo a loro stessi e la cosa la faceva sentire un po' egoista,ma al contempo, gli pareva così bello non avere a che fare con mostri,briganti,nemici provenienti da oltre i confini dell'impero e soprattutto alle schiere di legionari pronti a catturarli,se non ucciderli appena scoperta la loro identità come viaggiatori. Osservava Nym e Milziade intenti in un battibecco,mentre Gordlack pareva essere scomparso sul fondo della piscina e Braxus,che stranamente si stava allontanando a nuoto,verso l'altro versante dell'immensa vasca.

E voi due,smettetela di litigare.”,disse Lucilla divertita da quella scena,un po' come una balia che tenta di separare due bambini capricciosi.

I due si girarono verso la principessa e mentre Milziade parve impassibile con la sua aria da sbruffone Nym al contrario parve improvvisamente restare a bocca aperta ad osservare La ragazza sbiancando completamente,nel notare che la sua signora era più nuda che vestita,con solo quei due pezzi di tessuto a coprirle il corpo.

Mia signora,non dovreste essere conciata a quel modo.”disse Nym imbarazzato.

Perché? Qui dentro tutte le ragazze si vestono in questa maniera. Non vedo perché non dovrei fare lo stesso.”

Si questo è vero...però maestà...”

L'arciere non riuscì a terminare la frase è il nervosismo fu tale che gli morirono le parole in bocca e non poté fare altro che dargli ragione. In effetti Lucilla non aveva tutti i torti e quel luogo era perfetto per nasconderla la sua vera identità da reale,in mezzo a tutta quella gente,quella gente felice ed ignara era il suo popolo,per diritto di successione al trono era il suo popolo,di nome e di fatto e loro erano ignari di esseri al cospetto di una degna erede all'impero di Nova.

E dai elfo rompiscatole è giovane lasciala divertirsi. Se raggio di sole non fa un po' esperienza di mondo adesso che è impegnata a viaggiare non lo farà più.”

Posso immaginare che razze di esperienze stai andando a suggerire mercenario. La mia signora non ha tempo da perdere con inutili perdite di tempo.”

Disse quello che si trovava a galleggiare seminudo in una vasca colma d'acqua. Il bue che da del cornuto all'asino.”

Riposo e svago sono toccasana necessari per il corpo e la mente,questo è innegabile. Farne un uso smodato per il semplice diletto o la noia sono uno spreco di risorse e di energie. Questo viaggio non è per puro diletto è un dovere che sente di dover compiere e noi la scortiamo come giusto che sia. Tu sei qui solo per la promessa di una ricompensa a fine lavoro. Non c'è nulla di nobile in quello che fai.”

Forse,però questo non sembra essere un problema per quelli che adesso mi pagano per accompagnarvi fino alla fine di questa storia,quindi,dato che quel momento non è ancora giunto,purtroppo,dovremmo sopportarci ancora un po'...elfo.”

Sai che gioia...umano.”

Scusate...”,intervenne Lucilla nella conversazione, “Avete visto Gordlack?”

Gordlack? Ha fatto un tuffo è poi l'ho abbiamo visto scendere verso il fondo. Mi domando come faccia a risalire con il corpo che si ritrova.”,disse Milziade scherzando.

In effetti i nani non sono grandi nuotatori...”,disse Nym riflettendoci un attimo.

I due si guardarono un attimo sconcertati,poi guardarono il pelo dell'acqua e poi,presi come da un panico improvviso,si inabissarono,scomparendo alla vista della principessa,dopo pochi secondi tornarono entrambi in superficie,più sconcertati di prima.

Non c'è...”,disse Nym consufo.

Che vuol dire che non c'è?”,chiese Lucilla spaventata.

Non c'è. Come se fosse scomparso.” disse Milziade guardandosi attorno,nella speranza che fosse risalito.

Chi è scomparso?”

Fu Gordlack a parlare da dietro le spalle della principessa,che presa dallo spavento,cadde in acqua ritrovandosi a sbracciare sul pelo dell'acqua,nel tentativo di restare a galla.

Principessa...”

Fu Nym a slanciarsi verso Lucilla e in due brevi falcate fu subito sotto di lei,sostenendola e riportandola a bordo piscina,dove con la forza delle braccia la sollevò e la mise sdraiata sul bordo,poi si tirò fuori dall'acqua e subito controllo le condizioni della ragazza,che annaspava in cerca dell'aria.

Principessa,principessa mi sentite?”,disse Nym le sollevava il capo poggiandole una mano sotto la nuca.

Bambina mia,che ti è preso?”,chiese il nano spaventato.

L'elfo girò il capo e con sguardo furente fisso Gordlack in malo modo.

MA MI DICI CHE TI DICE QUEL CERVELLO DI TUFO CHE TI RITROVI? LE HAI FATTO VENIRE UN COLPO.”

Di che stai parlando?”

Non ti abbiamo visto più risalire in superficie e abbiamo pensato che fossi annegato.”

E vi siete accorti adesso che non c'ero più sul fondo?”

Come avremmo potuto accorgercene se eri sott'acqua? E poi, si può sapere dov'eri finito?”

Mi sono fatto una camminata sul fondo e poi con un po' di sforzo sono risalito in superfice a mezza vasca, Per Thor non credete di aver viaggiato un po' troppo con l'immaginazione?”.

Nel mentre una folla di passanti si era fermata ad osservare la scena,in parte preoccupati per l'accaduto e in parte perché la scena era avvenuta all'improvviso e a parte assistere,nessuno sembrava intenzionato ad intervenire,anche perché l'elfo e il nano si erano già avvicinati a prestare soccorso.

Scusate,per favore,fatemi passare.”

Un voce al di sopra dei mormorii di molti si udì più in alto di tutto il resto,mentre tra i curiosi si faceva largo una figura grossa,ingombrante per la calca che si era formata attorno alla ragazza,che non sfuggì alla vista di Gordlack,Nym e di Milziade,che restava ancora in acqua,osservando la scena restandone all'esterno,ancora confuso sull'accaduto. L'essere era alto e grosso,coperto da un himation,un abito che consisteva in un lungo rettangolo di tessuto bianco allacciato attorno al ventre e fatto passare attorno anche alle gambe poco sopra la caviglia e infine arrotolato sopra e sotto l'ascella sinistra e sotto portava una leggera tunica di cotone a maniche corte,mentre ai piedi portava dei semplici sandali di cuoio. Il volto invece era coperto da un cappuccio bianco ,del medesimo colore dell'himation e portava una borsa di cuoio a tracolla,con una borchia di bronzo molto particolare,la cui forma rammentava quella di un serpente il cui corpo avvolge un lungo bastone. Ma la cosa che saltava di più all'occhio era il grosso braccio sinistro,completamente verde,proprio come i piedi,parzialmente coperti dal cuoio delle semplici calzature.

Sono un medico, ve ne prego fatemi vedere la ragazza.”

l'elfo e il nano si fecero subito da parte lasciando spazio allo sconosciuto,che senza perdere tempo si accostò subito vicino a Lucilla,dando un rapida occhiata al volto della ragazza,poi tastò il polso e mise due dita a lato del collo,sulla carotide.

Il polso e debole,devo intervenire manualmente.”

Il medico poggiò entrambe le mani sul plesso solare,esattamente poco sotto il petto,completamente aperte,l'una sopra l'altra e iniziò a spingere,con brevi ma forti colpi sul punto molle.

Uno,due,tre,quattro.”

Disse il medico tenendo conto delle spinte impresse sul punto della ragazza,poi,spostò il volto verso quello di Lucilla,gli aprì la bocca e poi,avvicinando la bocca a quella di lei,la chiuse con le labbra in quello che parve un bacio,se non fosse che iniziò a buttare tutta l'aria che aveva nei polmoni e riversarla nella gola della principessa. Gordlack mal interpretando l'accaduto e giudicando la scena solo con i propri occhi,iniziò ad innervosirsi.

Ehi,che stai facendo,razza di pervertito?”

Il nano sentì l'impulso di assaltare lo sconosciuto e gli avrebbe dato anche un pungo in faccia,se non fosse che l'elfo lo trattenne per un polso,non senza sforzo.

Vedi di calmarti pazzo di un nano. Non è quello che sembra.”

Non è quello che sembra? Quello gli sta infilando la lingua in gola altro che aiutarla. Lasciami prima che ti spezzi quella manina di fata che ti ritrovi.”

Ma mentre i due litigavano,sentirono all'improvviso dei brutti colpi di tosse provenire dalla ragazza mentre ad ogni colpo,sputava fuori l'acqua e nel mentre riprendeva aria. Lucilla era fuori pericolo. Quando riaprì gli occhi vide il suo salvatore,in ginocchio accanto a lei,notando in parte il braccio scoperto,che faceva contrasto con la candida veste che indossava. Con la vista annebbiata vide il suo soccorritore prendere qualcosa dalla borsa che portava con se e tirare fuori una fialetta di vetro con un tappo di sughero,con dentro una polvere verde, sfilò il tappo e mise la boccetta sotto il naso di Lucilla,che respirò parte della polvere e subito si sentì rinvigorita,tanto che la maggior parte della pressione dovuta al soffocamento,sparì,facendo ristabilire il corretto ritmo dell'attività respiratoria,seppur lasciando la principessa ancora un po' affaticata.

Come ti senti,signorina?”,disse il medico con tono gentile.

Bene...adesso mi sento bene. Cos'è questo odore?”

Un miscuglio di piante officinali dal forte effetto rinforzante. Dovresti essere in grado di respirare senza problemi.”

Non so come ringraziarla,grazie.”

E mio dovere. Sono un medico e non merito alcun elogio solo per aver fatto il mio compito.”

Il medico si alzò e si girò ad osservare Nym e Gordlack che erano rimasti in disparte.

Potete stare tranquilli,la ragazza aveva solo un po' di acqua nei polmoni,fortunatamente non era nulla di grave.”

Il nano preso ancora dalla rabbia si avvicinò al medico con forte aggressività.

Non fare il furbo con me,bell'imbusto. Ti ho visto cosa facevi con la bocca,pensi che siamo ciechi? Avanti,non fare il codardo e confessa le tue azioni,maniaco.”

Le assicuro signore che non è come pensa. La prego di non fraintendere le mie intenzioni,non è quello che sembra,lo giuro sul nome di Ippocrate.”, disse il medico mentre portava le mani in avanti,come a voler cercare di calmare l'animo rovente del nano guerriero.

Ah si? E pensi di cavartela così facilmente?...”, disse Gordlack mentre alzava i pugni in segno di minaccia.

Non mi importa niente di quanto sei grosso. Avanti,togliti quella cosa dalla testa e battiti con me,abbi almeno la decenza di affrontarmi a viso aperto, mascalzone.”

Ma il nano non fece in tempo a dire altro che Nym gli mollò uno scappellotto dietro la nuca,tanto celere e doloroso,che pareva un colpo di frusta tirato da un esperto schiavista e mentre il nano si accarezzava la nuca per lenire il dolore,l'elfo si mise accanto al suo dolorante compagno di viaggio.

Le chiedo perdono per il comportamento del mio amico nano, non è cattivo,ma al vizio di misurare il mondo col suo metro di giudizio. Sono mortificato.”

Ma no si figuri e facile fraintendere certe situazioni,sopratutto quando c'è in ballo la vita di una fanciulla così graziosa. Non vorrei sembrare brusco o maleducato,ma per caso conoscete la ragazza?”

Si,siamo conoscenti dei suoi genitori per la precisione. L'abbiamo notata quando siamo entrati ai bagni e dev'essere a quel punto che è scivolata in acqua. A quanto pare non è molto brava a nuotare,ma per fortuna c'era lei o non oso pensare come sarebbe andata a finire.”

Ma no non ho fatto nulla di così importante,anzi,ho notato come siete stato svelto a intervenire per tempo, è lei che ha impedito il peggio,io ero solo di passaggio,fortuna voleva che consegnassi alcuni medicinali ad un paziente un po' sbadato che si era dimenticato di venire a ritirare. Ora devo andare,altri necessitano dei miei servizi, Addio.”

E fu così che poco alla volta il medico si allontanò,mescolandosi alla folla,che ora,si sparpagliava,tornando ai propri interessi.

Si può sapere perché mia colpito,stupido di un elfo? Adesso vedi se non ti metto le mani addosso abbraccia alberi.”,disse Gordlack appena ripresosi dal colpo tirato da Nym.

Stupido io? Per poco non rischiavi di compromettere l'intero andamento del viaggio,folle attaccabrighe di un nano,almeno sapevi chi era l'uomo che volevi attaccare?”

Ha importanza?”

Certo che c'è l'ha,non hai visto il simbolo sulla borsa che si portava dietro? Ha detto di essere un medico,ma ho riconosciuto la borsa che si portava dietro. E un seguace di Esculapio,il dio noviano delle arti mediche.”

Era un sacerdote?”

No,o meglio,non mi pare che lui lo fosse. Ne ho visti pochi nel corso dei miei viaggi,ma ho sentito dire che possiedono conoscenze segrete riguardo alla medicina,sono in grado di curare qualunque malattia conosciuta,riparare qualunque osso come se non si fosse mai rotto,ricucire gli arti staccati come se non fossero mai stati recisi e persino riportare in vita i morti senza atti blasfemi. Forse e meglio non inimicarsi uno così.”

Sarà, ma quel tipo allungava troppo le mani per essere un curatore e poi, hai visto il braccio verde? E poi era anche grosso,troppo grosso per un comune noviano.”

Si è sembrava parecchio forte. Sembrava più il braccio di un lottatore che di un uomo di medicina. Comunque,l'importante che ora Lucilla stia bene.”

Nym si girò in direzione della ragazza e gli porse una mano.

Riuscite ad alzarvi principessa?”

Si, sto bene.”

Lucilla prese la mano dell'elfo che la tirò in piedi molto delicatamente,con una grazia che solo un elfo avrebbe saputo mettere in un gesto talmente semplice. Lucilla stava in piedi,ma tuttavia si vedeva che era ancora provata dall'accaduto. Tremava leggermente e ogni tanto lo sguardo pareva perdersi nel vuoto,come se la sua attenzione fosse catturata da altri pensieri.

Principessa,forse era meglio evitare il punto più alto della vasca,sapete che...”

E tutto a posto Nym,adesso sto bene.”

Ma...”

Ho detto che sto bene,non c'è bisogno che ti preoccupi.”

Con quella frase la sacerdotessa mostrò una rabbia improvvisa,come lo sbuffo improvviso di un vulcano sopito. Era raro vedere Lucilla così arrabbiata,sopratutto per qualcosa che per molti avrebbero interpretato come un semplice ammonimento e nulla di più. Quello che appariva come una sfuriata da nulla per Nym aveva un significato più profondo.

Certo,perdonate la mia irruenza.”

Sentendo quelle parole la ragazza parve tornare in se,non che la rabbia fosse sfumata completamente,ma in quel momento chiuse gli occhi,ispirò lentamente e poi buttò fuori in un piccolo sbuffo.

No,scusami tu,ho esagerato.”

In quello stesso istante vicino al bordo si appoggiò Milziade con entrambe le mani e uscì fuori dall'acqua con una semplicità tale che l'acqua pareva quasi non aver peso sul suo fisico ben allenato,con una sola spinta delle braccia,tornando con i piedi sul pavimento di pietra.

Si può sapere dov'eri finito mercenario? Per poco non affogava e un aiuto anche da parte tua non sarebbe stato sgradito.”

Nym si rivolse a Milziade,ma quest'ultimo pareva guardare da tutt'altra parte,come se la sua attenzione fosse stata catturata da ben altro,dirigendo lo sguardo nella stessa direzione in cui il medico si era allontanato e che ora pareva una figura tra tante altre in lontananza.

Ehi mi senti?”

Avete notato anche voi come si muove?”

Come si muove chi?”

Quello di prima con la testa coperta. E da prima che lo sto osservando. Era come se non volesse farsi vedere.”

Non farsi vedere? Con quella stazza, i vestiti e quella grossa borsa di cuoio,difficilmente sarebbe stato possibile nascondersi. Guarda quanta gente c'è qua attorno.”

Esatto,per questo non lo avete notato prima. Non voleva che lo vedessimo noi. Perché credi sia rimasto in acqua per tutto questo tempo è no se te lo stai chiedendo, non sono rimasto in acqua solo perché mi sto godendo la nuotata. L'ho tenuto d'occhio fin da quando l'ho visto girare per la piscina e credimi,non era poi così lontano quando è intervenuto in soccorso della ragazza...”

Nym avrebbe tanto voluto non credere alle parole di Milziade,tanto gli pareva egoista è arrogante quell'individuo,che la credenza comune sulla sfacciataggine degli elfi pareva uno schiaffo d'umiltà in confronto all'attitudine di quell'umano di dire e fare quello che gli pareva e piaceva con chiunque avesse a che fare,fosse il più comune dei passanti fino all'autorità più alta e solenne che aveva di fronte. Eppure,non poteva negare che quel mercenario,un uomo avvezzo ad offrire la propria esperienza e la propria abilità,oltre che la lama,per vile denaro, avesse le sue buone qualità. Non lo conosceva,ma di certo non lo sottovalutava. Non gli credeva sulla parola,ma quel sospetto campato in aria,aveva un che di interessante.

E poi, ho avuto la sensazione che faceva di tutto per non avvicinarsi a voi, ma o come l'impressione che non stesse puntando direttamente a voi.”

Ah no?”,disse Nym sarcastico

No...perché era me stava osservando,anche quando cercava di far rinvenire Lucilla.”

E come fai a sapere che ti stava guardando se ti stava guardando se aveva il cappuccio che gli copriva gli occhi?”

Perché mentre tu e Gordlack eravate indietro ad osservare la scena, io ero vicino al bordo,proprio sotto lo sguardo vigile del medico è te lo posso assicurare,era più interessato a me che a lei. Voi restate qui con Lucilla, io vado a fare conoscenza con quell'anima pia del nostro eroe.”

Milziade si incamminò nella stessa direzione che aveva preso il medico, con passo calmo e disinvolto,cercando di essere il più naturale possibile per non farsi notare dal suo diretto interessato. L'elfo e il nano osservavano la lama prezzolata allontanarsi con quel modo di fare beffardo e sicuro di se,mentre Lucilla,era intenzionata a fermare Milziade,per dirgli solo di stare attento,ma i suoi pensieri parevano essere altrove e riusciva difficile concentrarsi sue due problematiche alla volta. Non era certa delle parole del mercenario,certo,non aveva motivo di dubitare su quello che aveva detto e in quanto era svenuta e non aveva coscienza di quello che era successo sul momento,ma davvero l'uomo che l'aveva salvata potesse avere delle oscure intenzioni? Proprio come Popilio? Negli ultimi giorni le sue normali concezioni di bene e male era state messe a dura prova e in quell'istante non avrebbe saputo da un giudizio lucido su quanto accaduto. Nella sua mente tornava a galla,come cadaveri sepolti sul fondo del mare,i ricordi di un tempo. Ricordava le onde e la nave,ricordava quella notte,ricordava l'abbraccio caldo di quella donna tanto amata,ricordava l'acqua salata che le sommerse di colpo,la nave che si girava,poi la perdita e infine il dolore. Per quanto combattesse la sensazione che Nettuno volesse chiamarla a se non s'è n'era mai andata via,anche li,nelle grandi terme di Clotovis, per quanto combattesse,la paura restava,restavano i ricordi,restava il dolore. Di quella donna non rimase niente,nemmeno il corpo,sprofondato nel gelido e bagnato regno del dio dei mari.


Lo pedinò tranquillo e sicuro di se,come sempre del resto. Sicuro,già,sarebbe stato meglio dire arrogante e sfacciato,certo,ma mai sprovveduto o indifeso,non aveva con se le armi e l'armatura,n'è il supporto della sua fedele giumenta,ma aveva il suo corpo e il suo addestramento,la forza del pugno e la mente celere,che molte volte lo aveva salvato da situazioni che molti avrebbero descritto come impossibili da cui uscirne vivi e infine,forse,una sfortuna sfacciata,di quelli che si accompagna ai manigoldi,ai saltimbanchi e alle canaglie dei vicoli,di quelli che non vengono presi dalle guardie dopo una rapina ai danni di un pomposo nobile altolocato con troppa grana nella scarsella. Non sapeva bene cosa gli impedisse di finire ammazzato come un miserabile simile a tanti altri,ma una cosa lo sapeva con certezza,era troppo ottuso e ostinato per non tentare la sorte quando l'occasione gliene dava l'opportunità,a patto che il guadagno valesse il rischio e per l'appunto, pedinare uno sconosciuto che ha appena salvato dall'affogamento una principessa ricercata dallo stato noviano,mentre fai di tutto per non essere riconosciuto con poche,se non alcuna certezza di farcela,allora le cose sono due. O sei un pessimo spione,oppure,stai facendo di tutto per attirare l'attenzione su chi vuoi che ti veda e nel caso di Milziade,molto probabilmente,tra le due possibilità la seconda era la più fattibile. Dopo pochi minuti e alcuni giri per alcuni corridoio,Milziade vide il medico imboccare la porta che andava per gli spogliatoi maschili,suscitando un naturale sospetto nella mente del mercenario. Perché mai dirigersi negli spogliatoi se in realtà non si era neanche cambiato per entrare in piscina e per lo più,avendo tutte le sue cose con se,la cosa odorava di trappola,ma ormai che era li,tanto vale tentare. Una volta attraversata la porta vide l'area occupata da qualche occupante,più o meno giovane ed uno schiavo intento a pulire la stanza e nel caso,a prestare servizio agli occupanti dello spogliatoio nel caso ci fosse stato bisogno per avere un asciugamano pulito,oppure di consegnare o tenere le chiavi per le cassette nelle quali erano risposti gli oggetti più piccoli e preziosi,come denaro,gioielli e così via, che venivano tenute separate da armi,armature ed altri oggetti ritenuti pericolosi. Milziade aguzzò lo sguardo e vide il suo interessato girare dietro una serie di armadietti,per poi scomparire con tutta la sua mole. Lo seguì e quando fece per girare anche lui vide la figura del medico,seduto su di una panca di legno che la gente usava per appoggiarsi quando si cambiava d'abito e con la grande borsa di cuoio poggiata sulla panca e con l'imbracatura poggiata sopra. Il medico mosse appena la testa in direzione del mercenario,senza sporgere troppo gli occhi,tanto meno il volto,come a voler nascondere la propria identità a chiunque cercasse di guardarlo direttamente. La tensione era nell'aria e mentre Milziade lo guardava l'altro continuava a tenere la testa dritta davanti a se,volendo impedire al mercenario di scrutare il suo volto.

Salve o saggio discepolo di Asclepio. Sa,io e miei amici siamo in viaggio da almeno una settimana e volevo chiederle se per caso potesse consigliarci qualcosa contro gli spioni e i ficcanaso. Sa e da un po' che ci infastidiscono e mi chiedevo se lei avesse la medicina per poter far passare questo brutto problema.”,disse Milziade con tono provocatorio,mentre preparava mente e corpo per il combattimento.

Questo è un morbo dalla cura molto facile da applicare,basta non fare nulla di sconveniente e il problema sparirà da se,ma temo che questo nel vostro caso non sia un malanno facile da curare. E comunque,ritengo che nel vostro gruppo ci siano problemi più gravi da risolvere...Strategos”

Strategos...ogni volta che sentiva quel titolo pronunciato da qualcun altro era come se un pezzo del suo essere si ribellasse per uscire allo scoperto e per quante poche fossero le volte in cui era stato chiamato in quel modo,il suo corpo si preparava all'istinto del combattimento,la sua mente ad annegare nei ricordi di un lontano passato che aveva sepolto da tempo e la sua anima di nuovo in preda delle fiamme dell'ira. Ma sapeva che non conveniva attaccarlo a testa bassa,tanto meno in un luogo pubblico e sapeva bene che se scoperto non avrebbe saputo come giustificare quell'aggressione.

Chi sei maledetto? Come fai a sapere chi sono?”

Sono solo un uomo che vuole curare i mali di quest'epoca colma di oscuri presagi. Il tuo male più di tutti non è qualcosa che le mie pozioni e i miei preparati possono curare,perché il veleno che corrode la tua anima è un male che nessuno può curare,se non tu stesso.”

E cosa consigli di fare?”

Rinuncia alla vendetta,rinuncia all'ira che ti sta consumando. Ricorda il tempo in cui eri un essere ben più nobile dell'uomo che sei ora. Non divenire come il mostro che tu stesso vuoi uccidere.”

Milziade non seppe più che cosa dire,chi era costui e cosa voleva da lui? Non sapeva che cosa dire,ne tanto meno e ancora meno cosa pensare. Non capiva cosa volesse da lui questo medico né tanto meno quale fosse il suo scopo,ma per istinto non poteva ignorare ciò che sentiva sulla pelle,quella sensazione di pericolo che attivava ogni fibra del suo corpo e lo spingeva al conflitto con l'ennesimo avversario eppure,in quel momento non sapeva come reagire,non sapeva se doveva aggredire o difendersi,se allontanarsi o avvicinarlo,non sapeva come interpretare quella calma né come contrastarla. Per la prima volta si trovava a che fare con qualcuno che scombussolava ogni sua tattica d'approccio e a ogni difesa ben congegnata. Doveva ammetterlo,era in crisi.

E se non dovessi darti ascolto...orco?”

Lo aveva visto in volto,la,nella piscina,quando stava salvando Lucilla con le tecniche imparate tempo addietro dai sacerdoti di Esculapio e lui purtroppo non poteva far nulla per evitare gli occhi di Milziade che lo stavano guardando da sotto il filo dell'acqua,nascosto alle attenzioni della gente che si era stretta attorno alla ragazza svenuta e l'orco non avrebbe potuto allontanarsi da lei senza destare sospetti, a metà del suo tentativo di salvataggio. Quell'umano era più astuto di quanto credesse.

Comunque è strano che un orco sappia parlare e comportarsi come una persona civile, le poche volte che mi sono scontrato con la tua specie mi siete parsi dei barbari sanguinari,pronti a uccidere e distruggere tutto quello che trovate sul vostro cammino. Devo forse credere che tu sia un eccezione alla regola?”

So che tu sei un eccezione tra molte lame vendute,strategos,devo forse credere che ora vendi il tuo onore in cambio di mera pecunia?”

L'orco si alzò e diede le spalle al mercenario,in procinto di incamminarsi verso l'uscita.

Qui a Clotovis,nel vecchio quartiere si trova un insula abbandonata adibita a luogo di cura per i poveri e i bisognosi. Chiedi della casa del bianco serpente e la,verso sera,sarò disponibile a visitarti per trovare una cura al tuo male. Chiedi di Alcmeone hai derelitti e sapranno indirizzarti da me. Scoprirai che entrambi cerchiamo qualcosa dallo stesso uomo che ha distrutto la tua vita...e condannato la mia.”

Finito di parlare si allontanò definitivamente,lasciando il mercenario solo con i suoi pensieri...e la sua rabbia. Si sedette sulla panca,aspettando che le fiamme dell'ira si attenuassero lentamente,sapendo,che non sarebbero mai sparite completamente. Strategos, un titolo che ormai non gli apparteneva più e mai più sarebbe stato disposto a riaverlo. Era parte del suo passato,quel lontano passato che lui rifuggiva tutti i giorni e che tornava a ricordare ogni notte,nelle memorie di un tempo, glorie e onori di un tempo che fu e che ora restavano sepolte sul fondo della memoria,come cadaveri nascosti da un losco criminale,per impedire che si possano ritrovare i resti delle sue vittime e le sue vittime,lui,le ricordava ancora. Sarebbe rimasto li ancora per un po' in attesa, di tornare alla maschera che il mondo gli vedeva sul viso ogni giorno,quell'aria da sbruffone menefreghista che tutti conoscevano. Peccato che i ricordi non fossero come Lucilla,lei stava realmente rischiando di annegare,i ricordi invece non affondano,no,i ricordi sono come gli squali,si nascondono sul fondo,per poi salire velocemente e poi ghermire la preda,con un morso devastante che non lascia scampo,affondando i denti nella coscienza,sbranandola e facendola a pezzi. Tutta l'acqua di quelle terme,non sarebbe bastata ad affogare un singolo ricordo che assaliva la sua anima,nemmeno il più piccolo.

  
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