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Autore: Spreeng    19/12/2023    1 recensioni
Ambientazione moderna (AU - era moderna) ed ispirata al film QUASI AMICI.
Sesshomaru viene inserito in un programma di recupero, e viene seguito da una giovane donna dal cuore d'oro...come andrà a finire?
Genere: Generale, Hurt/Comfort, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Miroku, Rin, Sesshoumaru | Coppie: Rin/Sesshoumaru
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
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E dopo aver seguito la pecora nera, riportiamo la nostra attenzione sul gregge.



Mai si sarebbe aspettato una simile intrusione, da parte della propria famiglia: eppure erano lì, davanti al cancello d'ingresso della villa di Miroku.
"Non ci posso credere!" imprecò Inuyasha da dietro le tende al secondo piano, sperando che padre, madre e fidanzata non lo avessero scorto.
"Qualche problema?" risuonò la voce affabile dell'anfitrione.
Il badante si voltò irritato.
"C'è la mia famiglia, fuori dal cancello, e..."
"Lo so: li ho invitati io."
Ecco, adesso il mezzo-demone era senza parole e con gli occhi sgranati.
"Come sarebbe a dire 'li ho invitati io?', Miroku?!"
"Oggi è Sabato, ho ipotizzato che nessuno di loro avrebbe avuto degli impegni per pranzo, quindi ho pensato di invitarli qui: devo aver azzeccato, non trovi?"
Fu questa la risposta del giovanotto tetraplegico.
Inuyasha grugnì seccato, ma sollevato.
"La prossima volta dovresti avvisarmi, quando prendi certe iniziative, ok?"
"E dove sarebbe la sorpresa, scusa?" rise l'altro, in risposta.

Toga, Izayoi e Kagome vennero fatti accomodare nella casa da Kaede, la governante, e Miroku li fece chiamare poco dopo.
Quando i tre ospiti entrarono nel soggiorno per incontrare il padrone di casa, rimasero piacevolmente sorpresi nel vedere la cura del mobilio e la disposizione dei quadri alle pareti: Miroku doveva essere un intenditore d'arte, visto che le tele seguivano un puntiglioso ordine cronologico di tutto il Novecento.
Il figlio e il di lui capo li stavano aspettando.

"Mamma, papà, Kagome, vi presento…"
"Miroku Kanagawa, molto piacere di conoscervi; Inuyasha non mi aveva detto di avere una fidanzata così carina!" ammiccò sorridente l'anfitrione, ottenendo in risposta due guance arrossate.
"Voglio ringraziarla" cominciò Toga "per la possibilità che sta offrendo a mio figlio, Sesshomaru: spero che almeno Inuyasha non sia per lei una fonte di preoccupazione."
"Grazie, papà!" sbuffò il diretto interessato.
"Ahahahah, stia tranquillo signor Taisho, suo figlio è un buon amico; e vi prego, non mi date del 'lei': voglio che tutti voi vi sentiate a vostro agio...che non si dica che sia stato sgarbato con il produttore cinematografico Toga Taisho e la sua splendida famiglia, giusto?"
"Ahhh, ma figurati: nulla potrebbe essere più lontano dalla verità."
"Va bene, giovanotto" accettò Izayoi "ma ci teniamo a farti sapere che ti siamo debitori."
"Esatto" le fece eco Kagome, un po' rattristata "Siamo molto preoccupati per il mio cognatino."
"Kagome!" la sgridò il suo fidanzato "Ti ho già detto che non mi piace quando lo chiami così."
"Lo so, tesoro, ma è pur sempre uno di famiglia."
"Nolente, da come ha voluto lasciar intendere l'ultima volta."

La discussione proseguì in sala da pranzo, dove Miroku ed i suoi ospiti poterono godere un delizioso arrosto di tacchino, con contorno di carote e patate al forno, accompagnato da uno ricco pinzimonio per soddisfare tutte le preferenze.
La prima curiosità della famiglia di Inuyasha fu espressa da Kagome:"Come mai sei costretto alla sedia a rotelle?"
"Kagome!" la ammonì Inuyasha.
"Tranquillo, Yasha, non è un problema per me: verso in questa condizione da quasi 8 anni, e la colpa è esclusivamente mia." spiegò il tetraplegico "Quando mio padre morì, ero a pezzi: Mushin, il mio attuale segretario, nonché amico di mio padre, era preoccupato che avrei fatto sciocchezze, e quando lo chiamarono alle 3:00 del mattino dall'ospedale per informarlo di un'auto schiantatasi ai 100 km/h contro un albero di ciliegio…beh, capì di aver avuto ragione: la stessa conclusione cui ero giunto anch'io, a caro prezzo."
"Sono davvero desolato per la tua perdita, Miroku" commentò Toga "Non posso immaginare il dolore che devi aver provato."
"Ma potrà bene immaginare come si sia sentito Mushin, dico bene?"
"Perché dici così, Miroku?" domandò Kagome, un attimino spiazzata.
"Ascoltandovi, ho notato che avete tutti e quattro una diversa stima di Sesshomaru: vorrei, doveste concedermelo, che mi aiutaste a comprendere che tipo di persona sia."
"Uno stronzo di prima cat…ahia, ma perché lo hai fatto?!" chiese Inuyasha alla madre, che gli aveva appena tirato uno scappellotto.
"Non è questo il modo di affrontare la questione!"
"Come volevasi dimostrare, Izayoi è genuinamente preoccupata per il suo figliastro; tu invece, Inuyasha, non sembri avere la minima speranza in un cambiamento da parte di tuo fratello."
"E puoi biasimarmi, dopo che ha trascorso tutta la vita ad insultarmi semplicemente per la mia esistenza? A sminuirmi ogni singolo giorno perché ai suoi occhi sono e sarò sempre un 'ibrido bastardo'? Ad accusarmi di avergli rovinato la vita? La prossima volta che ci vedremo spero sarà all'obitorio per riconoscerne il cadavere."
Toga sbatté un pugno sul tavolo e si alzò di scatto in piedi.
"Inuyasha, ora basta!" tuonò come una cannonata. "Comprendo la tua frustrazione, ma è e rimane tuo fratello, quindi non ti azzardare a pronunciare mai più simili parole!"
"Per quale ragione pretendi che gli porti rispetto, se lui non ha mai rispettato me?"
"Inuyasha, calmati per favore." tentò Kagome.
"No, non mi calmo per niente! Spero anzi che gettino la chiave della cella in cui marcirà, così potremo vivere tranquilli e senza di lui."
"Ma non lo capisci, che non sarà così per tuo padre?!" ribatté la giovane umana.
Inuyasha si interruppe per metabolizzare quanto sentito, e si lasciò ad andare ad una risatina.
"Non dire assurdità, ti immagini le cose, non è assolutamente vero, giusto?" Chiese rivolto al genitore.
Toga non fiatò, si limitò ad abbassare il capo e si rimise a sedere.
"Vero?" ripeté il mezzo-demone, pensando che magari potesse non averlo sentito.
Ancora silenzio.
"Papà?" ritentò, tra lo spazientito e lo sbigottito.
Toga alzò lo sguardo verso il figlio: dai suoi occhi radiava una profonda tristezza, e questo bastò per suscitare l'indignazione di Inuyasha.
"Non ci posso credere!" sbottò.
"Figliolo, ascoltami…" tentò il genitore.
"Come puoi esserti convinto di tutte le stronzate che ti ha propinato in questi anni? Come puoi volere ancora un legame con quell'ingrato?"
"Perché un genitore amerà sempre i propri figli, per quanto possano deluderlo."
Tuttavia non fu Toga a parlare: tutti si voltarono verso Miroku, l'autore di quell'intervento.
"Mushin non ha fatto altro che ripetermelo, il primo mese dopo l'incidente: anche quando cresciamo e iniziamo a prendere decisioni per conto nostro, e inevitabilmente sbagliamo, chi si è preso cura di noi spererà sempre che possiamo imparare dai nostri errori e ci aiuterà a rialzarci quando cadremo; perché è a questo che serve la famiglia.
"E per quanto riguarda Kagome: sono convinto che lei voglia veder cambiare Sesshomaru più di quanto lui odi la sua umanità...dico bene?"
"Sì: per quanto non mi abbia mai accettata, non perdo la speranza che qualcosa possa cambiare; e chissà, magari questo percorso sarà la sua grande occasione."
Tutti annuirono e ripresero a mangiare, persino Inuyasha anche se non del tutto convinto.

"Nooo, davvero?" esclamò Miroku.
"Ma come, Inuyasha non te lo aveva mai detto, finora?" si stupì Kagome.
"No, mai!"
"E ci sarà anche un perché, amore mio." puntualizzò il mezzo-demone rassegnato.
L'arrosto ed il pinzimonio erano oramai un lontano ricordo, e i commensali stavano ancora conversando amabilmente tra un sorso di vino ed una sfera di profiterole.
"Dopo che erano passati alcuni appuntamenti, abbiamo deciso di passare una serata assieme a guardare film a casa mia: e uno di questi era WALL•E, che lui non aveva mai visto...è stato dolcissimo, mi sono commossa vedendolo emozionarsi per i protagonisti."
Voleva morire: come poteva permettere che si sapesse in giro che piangeva per un film d'animazione?
"Non sapevo avessi un lato così romantico, Yasha." gli disse Miroku.
"Nostro figlio ha un animo gentile, anche se a volte è parecchio burbero." affermò raggiante Izayoi.
"Su questo posso confermare." ammise il giovane in sedia a rotelle prima di scoppiare a ridere contagiando tutto il tavolo.

A pasto concluso, Miroku ed Inuyasha si congedarono dai Taisho e da Kagome, che per un momento erano riusciti a ritrovare il sorriso, nonostante i recenti accadimenti.





Ciao a tutti!
Con questo capitolo voglio augurarvi Buon Natale e Felice Anno Nuovo.
La programmazione riprenderà il 9 Gennaio, perciò...fino all'anno prossimo dovrete aspettare. 😜
   
 
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