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Autore: Farkas    19/12/2023    1 recensioni
Le sorelle Halliwell e i loro compagni hanno affrontato tante sfide nella loro vita, ma forse la più grande è l'essere diventati genitori.
Fare il genitore è molto più dura che che affrontare le forze del male, ma può dare molta più soddisfazione.
Una raccolta che presenta alcuni importanti momenti tra i figli delle sorelle e i loro genitori.
Genere: Angst, Generale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro Personaggio, Paige Matthews, Phoebe Halliwell, Piper Halliwell, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Genitori e figli

 

Capitolo 14: Avventatezza

 
“Le azioni più decisive della nostra vita sono il più delle volte azioni avventate”-André Gide.
 
 
Bianca e Chris sedevano in uno studio medico divisi a metà tra la speranza e il timore. Il ciclo di Bianca era in ritardo ed era da un po’ che veniva presa dalla nausea nei momenti più vari della giornata.
La Fenice non era poi tanto sicura di volere dei figli, anche se sapeva che suo marito li desiderava… ma i suoi figli sarebbero stati come lei a prescindere. Certo, avrebbero avuto anche geni da angelo bianco, certo non li avrebbe educati per essere degli assassini… ma delle Fenici con la potenza della famiglia Halliwell… tutte le sue simili avrebbero voluto aggiungerle ai loro clan… già quando avevano scoperto che lei e Chris uscivano insieme, avevano suggerito che lei lo sfruttasse per ottenere una progenie potente per poi ucciderlo… i loro bambini sarebbero stati sempre in pericolo? Per colpa anche di loro parenti? Pensieri che facevano sì che Bianca rimpiangesse con tutto il cuore di non essere una donna o almeno una strega normale.
La dottoressa Maris, una donna di colore sulla quarantina entrò reggendo una cartella clinica: -Allora signora Halliwell, mi spiace doverle dire che non è incinta-.
“Non so se esserne delusa o rallegrata” si disse la Fenice. Nel vedere l’espressione triste del marito, capì che per lui valeva la seconda opzione.
-Scusi… ma se mia moglie non è incinta, perché ha la nausea e i crampi? - chiese poi cercando di mantenere un tono neutro.
-Per saperlo dobbiamo effettuare alcuni test. Questi sintomi possono essere avere una grande varietà di cause; fortunatamente ho un buco in agenda dopodomani, posso infilarla lì se vuole-.
Bianca annuì.
 
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Saputa la notizia anche Piper e Leo erano rimasti un po’ delusi.
-Ho temuto che non saremmo mai diventati genitori, adesso comincio a temere che non diventeremo mai nonni- sospirò la strega. – Wyatt ha detto che anche se si sposasse, non si sognerebbe mai di affittare un utero o di adottare un bambino, perché una mortale incinta di lui rischierebbe di essere attaccata dal male e crede che sarebbe pericoloso e crudele crescere una persona normale, in una famiglia come la nostra. Melinda si è invaghita di un cacciatore di streghe e la loro relazione non va oltre la camera da letto… perché questa famiglia ama tanto le relazioni complicate? -.
-Perché solo un amore impossibile può essere eterno- fece Leo. - Noi ce l’abbiamo fatta, ce la faranno anche loro. Dobbiamo avere fiducia nei nostri figli, dobbiamo credere che faranno le scelte giuste. E sono certo che presto, avremo altri bambini in famiglia oltre a Patty*-.
-Speriamo-.
 
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La dottoressa Maris aveva ragione: nausee e crampi alla pancia possono avere le cause più varie, un'infezione, un'ulcera allo stomaco e così via. Ma purtroppo quelle di Bianca avevano la peggiore causa possibile.
Il medico non fece giri di parole terminate le analisi: guardò in faccia i due coniugi e disse loro la verità. Una verità terribile.
 
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-Vediamo se ho capito bene: una delle tue protette è stata uccisa da un gatto delle dimensioni di un pastore tedesco che lanciava palle di fuoco? * - chiese esterrefatto Leo al figlio maggiore.
-E che parlava anche! - aggiunse quest’ultimo. - È stata la sorpresa papà, sono stato così sbigottito che non ho reagito in tempo e quel coso era velocissimo… la povera Iris…-.
-Non ho mai sentito di nulla del genere- rispose meditabondo l’ex-anziano. - Ma forse nei libri della scuola troveremo qualcosa…-.
-WYATT! WYATT DOVE SEI? WYAAAAAAAAAAATTTTTTTTTTT - urlò una voce. I due si voltarono e videro Chris entrare di corsa nell’ufficio di Leo.
-Grazie a Dio sei qui! Ho bisogno di te! – ansimò il castano aggrappandosi alla camicia del fratello.
-Che succede? - chiese preoccupato quest’ultimo.
-Bianca… siamo stati dal medico… Bianca…- ansimò Chris. Aveva un’espressione terrorizzata, stravolta. Leo non ricordava di averlo mai visto così.
-Bianca… ha il cancro- gemette Chris. -Devi guarirla. Subito-.
Wyatt annuì, ma Leo sentendosi morire dentro disse: -Non può-.
-Cosa? – chiesero i due fratelli all’unisono.
-Wyatt non può guarire Bianca-.
-Papà ti pare il momento di pensare alle regole?!- urlò Chris. - Non me ne importa niente di cosa diranno gli Anziani se Wyatt…-.
-Non è per quello… non è possibile guarire il cancro con la magia. Il cancro è una sostanza vivente. La guarigione non può farlo sparire*-.
Chris si impietrì per un istante. Poi cacciò un urlo di pura disperazione, scatenando nel contempo un’onda d’urto telecinetica che gettò a terra gli altri due uomini e fece cadere gli oggetti sulla scrivania di Leo e i numerosi volumi contenuti nella libreria.
-PERCHE’? PERCHE’ TUTTO QUESTO?! Dopo tutto quello che io e Bianca abbiamo passato per stare insieme, adesso ci si mette pure il cancro?! Perché deve succedere proprio a noi due? Che abbiamo fatto di male?!-.
-Capisco benissimo come ti senti, ma non puoi andare fuori dai gangheri adesso! Tua moglie ha bisogno di te! - gli urlò Leo, raggiungendolo e afferrandolo per le spalle.
-Non devi arrenderti Chris. Il cancro non si potrà guarire con la magia, ma c’è sempre la chemio- aggiunse Wyatt.
Wyatt aveva ragione, ma la chemioterapia non sempre bastava. Cosa che sapevano benissimo tutti e tre.
 
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I mesi successivi furono i più brutti della vita di Chris. Bianca, la sua Bianca, sempre forte e grintosa, s’indeboliva giorno dopo giorno. Presto fu costretta a riempirsi di antidolorifici, a convivere con una continua stanchezza, ad aver sempre più bisogno di aiuto.
Una mattina mente si pettinava, le caddero numerose ciocche di capelli. Mai stata donna da mezze misure, si rasò a zero quello stesso giorno. Era assurdo, ma Chris aveva sempre amato i capelli di Bianca: erano così morbidi, lisci e setosi… e vederla priva della sua chioma, con un foulard che le copriva la testa gli ricordava costantemente quanto fosse disperata la situazione.
La famiglia cercava di stargli accanto il più possibile e un giorno in cui aveva accompagnato Bianca a fare la chemio, la nuora mente aspettava disse: - Senti, io sto cercando di fare buon viso a cattivo gioco, ma non sono una stupida. Lo so che potrei non farcela… e se accadrà… Chris avrà un gran bisogno di voi. Cercherà di seppellirsi nella magia, di stare ancora peggio-.
Leo fu costretto a concordare. Non aveva certo bisogno di Bianca per immaginarsi la reazione di suo figlio. Ma che poteva fare?
Tutta la famiglia era preda di quella terribile sensazione di impotenza; malgrado il loro potere non potevano nulla contro la terribile malattia che stava divorando la vita di Bianca.
Leo non riusciva nemmeno a immaginarsi come si sentisse il suo secondogenito. Che avrebbe fatto lui se avesse perso un po’ Piper giorno per giorno? Ma che poteva fare se non cercare di consolarlo se fosse successo il peggio? Purtroppo tra i mille interrogativi che l’uomo si porgeva non si pose quello più importante. Che avrebbe fatto se suo figlio avesse commesso qualcosa di tremendo pur di salvare l’amore della sua vita? Purtroppo pur con tutta la sua saggezza, Leo Wyatt era terribilmente cieco davanti alle mancanze della sua famiglia, quindi non immaginò nemmeno che Chris potesse fare qualcosa di davvero estremo per salvare Bianca.
 
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Si era arrivati all’ultimo atto. Chris Halliwell se lo sentiva nelle ossa. Il medico li aveva avvertiti che l’operazione aveva scarsissime possibilità di riuscita.
Com’era possibile che dopo tutto ciò che lui e Bianca avevano passato insieme la loro storia dovesse finire così? Erano dovuti andare contro tutto e tutti e per cosa? Per quello?
-Gira male, eh? - fece una voce alle sue spalle. Il giovane Halliwell si voltò e si trovò a tu per tu con una giovane donna di colore, molto attraente, che indossava un abito da sera nero e tacchi in tinta, totalmente inadatti a un ospedale.
-Scusa, torno ora da un party selvaggio a New York- proseguì poi mentre controllava i messaggi sul cellullare.
-Senta, lei mi prende per qualcun altro…-.
-Non credo proprio. Sei Chris Halliwell, quello sposato con la Fenice che sta morendo, no? La tua magia non può salvarla… mentre la mia sì-.
Il cuore di Chris perse un battito, poi gli occhi della donna si illuminarono di una luce rossa inquietante.
-E in cambio vorresti la mia anima, vero? – chiese affranto alla demonessa.
-No-.
-No? -.
-Tesoro, io sono un demone… capisco quando mi trovo di fronte a qualcuno che non ci penserebbe due volte a fregarmi. La tua famiglia farebbe di tutto per salvarti… non mi interessa un impegno sul lungo termine-.
-Ma se non vuoi la mia anima, cosa vuoi? - chiese il castano.
-La tua volontà. Tu dovrai fare una cosa per me e non potrai opporti. Sarai costretto a obbedire a prescindere, da un incantesimo che farò non appena avrai firmato-.
-Che genere di cosa? -.
-Te lo dirò quando l’avrò deciso. Tic-tac. Il tempo scorre-.
-Dove devo firmare? - chiese Chris. Anche zia Paige aveva fatto una cosa del genere dopotutto*. Adesso avrebbe salvato Bianca, poi avrebbe trovato il modo di liberarsi del demone.
-Bravo, ottima decisione- fece in tono compiaciuto la ragazza porgendogli un pezzo di carta. -Va firmato col sangue, se permetti…-.
Chris fece una smorfia, quando le unghie della sua interlocutrice si tramutarono in artigli e gli tagliarono una mano, facendo sgorgare il sangue con cui tracciò la sua firma. Subito dopo la donna entrò in sala operatoria.
 
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-Tua moglie ora è sana come un pesce, anche se avrà bisogno di tempo per riprendersi… e ora dimentica completamente il nostro incontro! - fece allegramente la ragazza passandogli una mano davanti alla faccia. Gli occhi del mezzo angelo bianco si fecero vitrei, mentre un ordine veniva innestato nel suo cervello. Sarebbe rimasto dormiente lì, fino a che lui non avesse avuto l’occasione di obbedire.
 
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Chris parve rinascere quando Bianca guarì dal cancro. Leo fu felice che finalmente avessero avuto fortuna nella loro vita. Sua nuora si riprendeva a vista d’occhio e presto sarebbe tornata in piena forma, tanto che Chris decise di tornare ai suoi doveri magici, concentrandosi su una serie di misteriose sparizioni avvenute nelle ultime settimane.
 
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Wyatt era felice di lavorare con Chris. Pur essendo ultrapotente, non era mai stato un granché bravo nelle indagini, mentre Chris era un asso. In ogni caso le vittime dei rapimenti erano state ritrovate troppo tardi.
-Li hanno sacrificati per compiere chissà quale rituale oscuro…- sospirò Wyatt facendo girare lo sguardo sui poveri corpi straziati, di cui era pieno quella villetta nella periferia di Seattle. Al cadere al centro del pentagono era stata sistemata un’urna fra le braccia.
-Forse c’è dentro qualcosa che può servirci a capire cosa è stato fatto… sarà meglio controllare- propose Chris. Wyatt annuì e cercò di farsela orbitare in mano, ma fallì. L’oggetto evidentemente era stato incantato. Wyatt si chinò per raccoglierlo… e sentì un forte dolore al braccio. Chris l’aveva pugnalato.
-Chris! Cosa…-.
Una goccia di sangue cadde sull’urna. Un attimo dopo ne uscì un fumo nero che circondò Wyatt entrandogli nel corpo da ogni orifizio disponibile.
La Sorgente aveva trovato un nuovo contenitore. Un attimo dopo anche quegli eventi furono cancellati dalla memoria di Chris.
 
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Per qualche giorno non accadde nulla. Poi una mattina alla scuola di magia si udì un’esplosione terrificante. Le difese erano sparite. Studenti e insegnanti vennero massacrati senza pietà da sciami di demoni che penetravano nella scuola.
-Niente male. Continuo a pensare che Julian sarebbe stato un contenitore migliore, ma anche questo non è male- commentò una voce. Come in un incubo Leo che stava cercando di coordinare l’evacuazione, si voltò e vide suo figlio con tanto di spada in mano e di occhi completamente neri anche dove avrebbe dovuto esserci il bianco della cornea.
Come Cole, Wyatt si era opposto abbastanza da impedire alla Sorgente di uccidere Leo, ma con tutti quei demoni presenti se il preside si salvò lo dovette solo a Brenda Hills che lo recuperò a supervelocità, prima che qualcun altro potesse fargli del male.
-La fase uno è andata- commentò allegramente la fascinosa demone di colore. - Ora passiamo alla fase due-.
 
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La famiglia si era appena radunata nella sala da pranzo della villa sconvolta Un attimo dopo Chris ricordò tutto l’accaduto.
-NO! È stata colpa mia… è stato per salvare Bianca… che ho fatto sì che Wyatt…- urlò disperato.
Leo fu il primo a raggiungere il figlio e a chiedergli una spiegazione. Alla fine mormorò: - Sei stato avventato, ma ti capisco. Avrei fatto di tutto per tua madre-.
-Ma adesso Wyatt…-.
-Troveremo una soluzione. Insieme-.
 
 
 
 
 
 
  • La nipote di Phoebe nata nel capitolo 7 di questa storia.
 
  • Si tratta di un bakeneko, creatura proveniente dalla mitologia giapponese.
 
  • Una delle regole degli angeli bianchi e che non devono guarire le malattie o le ferite derivate da cause non magiche, ma dato che gli Halliwell non sono mai stati degli assi a seguire le regole ho dato a Bianca una malattia che aveva una buona ragione per non poter essere guarita. Nella serie non è mai stato detto, ma in alcuni fandom il cancro e il tumore sono immuni ai poteri guaritivi proprio perché sono a loro volta sostanze viventi.
 
  • Paige si imbatteva in un commerciante di anime nell’episodio sette della sesta stagione “Anime all’asta” riuscendo a imbrogliarlo.
 
 
 
 

ANGOLO DELL’AUTORE

 
Per la prima volta mi trovo a dover dividere un capitolo di questa raccolta in due parti, ma mi sono reso conto che a metterci tutti gli eventi sarebbe venuto fuori un capitolo abnorme, troppo pesante da leggere. 
Era una vita che non aggiornavo questa storia e mi dispiace, ma oltre alla mancanza di ispirazione devo ammettere che a ripensare alla serie da adulto, ho capito che alla fine non era proprio eccezionale: col tempo si era fatta sempre più ripetitiva e di questo mi ero accorto anche da piccolo, ma poi mi sono reso conto che pure la caratterizzazione e l’evoluzione dei personaggi lasciavano parecchio a desiderare. Col tempo le sorelle sono divenute sempre più ipocrite e arroganti, per colpa loro sono anche morti innocenti e sempre zero conseguenze.
Un eroe non fa così: anche Harry Potter è incastrato in un destino che non vuole, ma pur essendo solo un ragazzino senza famiglia si impegna davvero per fare la cosa giusta e si colpevolizza per i propri errori, senza pretendere che le sue sofferenza lo portino a una vita perfetta.
L’idea alla base della serie era buona, ma a parte un sistema magico con le sue pecche e parecchi buchi di trama, Streghe alla fine trasmette il messaggio che non importa quanti errori facciano le protagoniste, non devono mai scontarli di persona perché sono loro. Una cosa che sinceramente mi dà sui nervi. Per quanto abbia guardato solo la prima stagione del reboot finora, sembra non avere questi difetti, ma ne riparleremo in futuro.
  
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