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Autore: Vavi_14    23/12/2023    3 recensioni
Serie slegata di missing moments rubati ad un tempo in cui la vita, per i due fratelli, era quanto di più vicino un Winchester potesse associare al concetto di normalità. O forse no.
I. «Oh no, Sam… nonono, che hai combinato».Due minuti. Centoventi secondi di disattenzione e il disastro era stato compiuto.
II. I vestiti li avevano scelti assieme la sera prima, quindi, si chiede innocentemente Dean, cosa diamine sarebbe potuto andare storto?
V.«Mi stavi bloccando la circolazione del sangue» sussurra mesto guardando Dean di traverso, mentre John gira la chiave per mettere in moto l’auto. Dean fa una smorfia. «Hai sette anni, che ne sai di come circola il sangue?»
VI. La parte razionale di Sam, quella che ogni tanto – per cause di forza maggiore - si dimentica di avere solo dieci anni, sa che dovrebbe proprio stare zitto, ma diamine: un pomeriggio di baseball con Bobby? E quando mai gli sarebbe ricapitata una simile occasione!
VI.«Questo cosa sarebbe?» Sam non fa neanche in tempo a lasciar cadere il proprio zaino a terra, perché la domanda lo pietrifica sull’uscio della camera.
Genere: Fluff, Introspettivo, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dean Winchester, Sam Winchester
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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V.




Sam scruta con circospezione il volto addormentato di suo fratello.
È sera e sono fermi in un’ala di sosta. John sta leggendo il giornale sul sedile anteriore: sembra che cerchi qualcosa, forse l’indirizzo del prossimo motel nel quale soggiorneranno. Vorrebbe dirgli che ha fame, ma è certo che il suo stomaco abbia già parlato per lui più dello stretto necessario, e che se John non li ha ancora portati in qualche posto a sfamarsi, ci dovrà essere sicuramente un valido motivo. Torna quindi a studiare il respiro di Dean; manca solo il rivolo di saliva a confermare, ma pare proprio che suo fratello sia completamente andato.
Solleva un dito, esitando solo un poco, intenzionato a mettere in atto il suo piano: dovrà essere deciso e preciso, altrimenti rischierà di farsi scoprire. Potrebbe tappargli il naso, ma sulla lingua è più fastidioso. Basta che non vomiti però.
L’ultima volta che Dean ci aveva provato, lui aveva appena mangiato un panino e non era stato per niente divertente sentire il bolo tornare su per l’esofago.
A quel punto l’indice scatta fulmineo con l’intenzione di provocare un brusco ed indesiderato risveglio, ma prima che possa effettivamente procurare quell’odioso senso di nausea in gola, Sam si ritrova con il dito intrappolato tra le fauci del fratello, incapace di portare a termine la missione e perfino di liberarsi.
«Ahia! Mollami!» si ritrova a berciare dopo aver cacciato un urlo di protesta. L’eco acuto della propria voce riempie l’abitacolo, provocando un sussulto contrariato in John.
Dean biascica qualcosa tra i denti, molto somigliante ad un non ci penso proprio, così Sam è costretto a ricorrere all’arma segreta: il solletico sul fianco destro, proprio lì dove Dean non riesce a sopportarlo. Ma anche stavolta il fratello ne anticipa le mosse e così Sam si ritrova con entrambe le mani bloccate.
La fedele Impala asseconda i loro giocosi combattimenti, molleggiando leggera, ma ancora una volta è John a non gradire tutto quel trambusto. «La volete piantare?»
Il maggiore si raddrizza all’istante, punto sul vivo dalla voce del padre, e Sammy vede sfumare gradualmente il sorriso del fratello mentre, come sempre, risponde anche per lui: «Scusaci papà».
Si rannicchia un poco, sollevato del fatto che ha almeno avuto indietro il suo indice, anche se marchiato con l’impronta di quattro bei denti. «Mi stavi bloccando la circolazione del sangue» sussurra mesto guardando Dean di traverso, mentre John gira la chiave per mettere in moto l’auto.
Dean fa una smorfia. «Hai sette anni, che ne sai di come circola il sangue?»
Sette e mezzo, pensa risentito. Il dito gli fa male davvero, ma Sam non vuole fare sempre la parte del piagnucolone, perciò gira la testa dall’altro lato e tenta di accettare quell’ennesima amara sconfitta.
«Fa’ vedere».
In fondo poteva anche essergli caduto, in quei cinque minuti che Dean aveva lasciato trascorrere prima di premurarsi del danno provocato, quindi anche Sam si concede qualche istante per ignorare deliberatamente la richiesta, dopodiché fa per mostrare la mano al maggiore.
«Vuoi che ti ci dia il bacio della guarigione?» rincara a quel punto Dean, peccato che di lì a poco veda sollevarsi nella propria direzione, al posto della falange di Sam che poco prima aveva addentato, solo un simpatico ed inaspettato dito medio.
«Stronzetto» sibila con un ghigno, scuotendo la testa.
Sammy fa un sorriso sbieco «Idiota».














 
  
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