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Autore: Marlena_Libby    24/12/2023    1 recensioni
Batman aiuta Black Canary con alcuni criminali
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Bruce Wayne
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mentre il suono delle sirene della polizia riecheggiava nella fredda notte di Gotham, insieme all'incessante scrosciare della pioggia e al sibilare del vento che trascinava con sé ogni sorta di immondizia, ben presto le grida concitate della lotta si spensero assieme ad ogni altro rumore.
Quando anche l'ultimo dei criminali ebbe finito di ansimare, stordito a causa degli innumerevoli colpi ricevuti, barcollò ancora per qualche istante per poi accasciarsi miseramente al suolo con un tonfo.
Black Canary ne aveva stesi un bel po', i tirapiedi di Curtis non erano poi così duri come sembravano. Con qualche calcio ben assestato, la maggior parte di loro adesso giaceva nel mondo dei sogni tra i cassonetti maleodoranti del vicolo.
Tuttavia la vigilante aveva bisogno di risposte per proseguire le sue indagini.
Certo aveva provato a chiedere educatamente, prima che mettessero mano a coltelli e pistole, ma evidentemente costoro non avevano idea di come comportarsi con una signora.
Subito si mise a cercare tra i corpi stesi ai suoi piedi qualcuno un po' meno fuori uso degli altri e si accorse di un debole gemito che proveniva da sotto un paio di scatole vuote della pizza.
- Oh bene, temevo di averti colpito troppo forte, ma puoi ancora parlare.
Black Canary si chinò sul gangster, afferrandolo per il bavero della giacca. Costui era sufficientemente cosciente, terrorizzato all'idea che lei volesse colpirlo di nuovo, ma riuscì solo a balbettare frasi sconnesse.
Mentre la vigilante era concentrata su di lui, non si era accorta che alle sue spalle un altro di quegli scarti era appena rinvenuto e le stava puntando contro la pistola pronto a far fuoco.
Ma all'improvviso un sottile boomerang di metallo fendette l'aria e strappò via il gingillo dalle mani del criminale.
Black Canary si voltò di scatto, accorgendosi del pericolo, e il suo calcio si abbatté sul collo del farabutto per la seconda volta.
- Mai abbassare la guardia - esclamò Batman con voce profonda, uscendo dall'ombra del vicolo.
- Avresti potuto darmi una mano anche prima, invece di startene impalato lì ad osservare! - rispose lei seccata.
Batman sorrise divertito.
- No, non priverei mai una signora di un po' di sano divertimento... Fermo tu!
L'ultimo criminale rimasto sveglio cercava di darsela a gambe, ma Batman tirò fuori uno dei suoi congegni da sotto il mantello e gli bloccò le caviglie con un solido cavo d'acciaio.
- Prego - disse Batman rivolgendosi gentilmente a Black Canary. - Avevi delle domande da fargli se non sbaglio!
- Ah, lascia perdere - sbuffò lei. - Tanto nessuno di questi idioti farà mai il nome di Curtis, preferiscono farsi ammazzare piuttosto che ammettere di essere stati pagati da lui per boicottare i lavori di restauro al parco di Gotham!
- Concordo - disse Batman, mettendo a nanna anche l'ultimo degli scagnozzi con un pugno in testa. - Curtis tiene molte persone sul suo libro paga, non solo questa spazzatura... Se vuoi incastrarlo, devi sapere dove cercare!
- Ehi, non fare il sapientone con me, hai capito?
La mano di Black Canary scattò velocissima, afferrando Batman per il mantello. Lui la guardò infastidito finché lei non mollò la presa.
Entrambi si fissarono in silenzio per qualche istante.
Batman fece per andarsene, ma Black Canary provò a scusarsi.
- Senti, mi dispiace, ok? È solo che non sopporto chi cerca di insegnarmi il mestiere!
Batman tirò fuori una cartellina di documenti e gliela diede.
- Che cos'è?
- Le ricevute degli affari illeciti di Curtis delle ultime tre settimane!
- Wow, anche tu ti sei dato da fare allora!
- Curtis è un bastardo, ma non posso occuparmi di lui al momento... Se sono le prove che ti occorrono per fargli una visitina, lì hai tutto quello che ti serve!
- No, non tutto!
- Che cosa?!
La voce maliziosa della donna lo fece voltare di scatto.
Black Canary si era avvicinata a lui, tanto che le loro labbra potevano quasi sfiorarsi. Batman poteva sentire il profumo inebriante della sua pelle anche sotto la pioggia incessante ed era impossibile ignorarlo.
La bella vigilante gli stava facendo gli occhi dolci, consapevole dell'effetto che il suo fascino aveva su di lui, ma sapeva che Batman non era tipo da lasciarsi sedurre facilmente.
- Permettimi almeno di ringraziarti!
- Non ce n'è bisogno!
- Sì invece, detesto sentirmi in debito!
In un attimo la distanza che li separava si annullò.
Batman sentì le morbide labbra di lei contro le proprie e si sentì avvolgere da un caldo piacere intenso.
Non tentò di sottrarsi, ma si sforzò ugualmente di controllarsi.
Era pericoloso mostrare tanta leggerezza, specie con chi faceva il suo stesso lavoro, e non voleva rischiare di avvicinarsi troppo a qualcuno per timore di perderlo.
Troppi erano gli affetti perduti.
Troppo fragili da proteggere.
L'indifferenza era l'unico modo che aveva per mantenere il suo equilibrio con quella realtà fatta di crimini e violenza, senza mai innamorarsi...
Mai.
Neanche per sbaglio.
Era una delle regole che si era imposto.
- Ti piacciono le donne oppure no?
Quella frecciatina riuscì a scalfire i suoi dubbi.
Batman la afferrò per le braccia e si insinuò avidamente nella sua bocca, cercandola con passione.
- Ti va bene come risposta?
- Come inizio non c'è male - sussurrò lei, facendo scivolare la mano lungo le sue spalle forti e muscolose. - Ma possiamo fare di meglio, non credi?
Il resto si perse nell'oscurità della notte.
Dove tutto era silenzio.
E dove due amanti potevano lasciarsi andare.
   
 
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