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Autore: VigilanzaCostante    24/12/2023    1 recensioni
Jesper non sa cosa regalare per Natale a Wylan, allora chiede aiuto a Kaz. Ma non si dovrebbe mai chiedere aiuto a Kaz in amore. Ambientata post CK.
[Questa storia partecipa al "Calendario dell'avvento" e al "Secret Santa", iniziative organizzate sul Forum della Penna]
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Jesper Fahey, Kaz Brekker, Wylan Van Eck
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A Shireith, buon Natale!


Sequestro di regalo
 
«Odio il Natale».
«Non pensavo potesse arrivare questo momento, ma finalmente qualcosa su cui siamo d’accordo» un’ombra di un sorriso si dipinge sul volto di Kaz, per poi svanire in fretta. Odia il Natale: l’atmosfera, le famiglie felici, le aspettative. Jesper non è allarmato dal suo sguardo truce, perché lo conosce meglio di quanto Kaz sia disposto ad ammettere, e non è sorpreso di vederlo di quell’umore.
«Sì, ecco, ma io di solito non odio il Natale» gli ricorda con un tono esigente.
Kaz sbuffa tra sé e sé, pur rimanendo discretamente impassibile. È il solito gioco: Jesper lancia una bomba, si aspetta una reazione, e quando non ha ciò che vuole si spazientisce.
«Jes, dì semplicemente quello che vuoi dire, non ho tutto il giorno».
«Ah sì? Cosa devi fare? Trastullarti in attesa di Inej?» lo rimbecca divertito. Kaz ignora la provocazione – è un uomo serio, lui.
«In ogni caso, odio il Natale da quest’anno perché con Wylan devo impegnarmi sul serio e non ho idea di cosa regalargli».
Kaz sta per, in ordine: ridergli in faccia, dirgli di smetterla di disturbarlo con queste bazzecole, intimarlo di uscire da casa sua. Però, qualcosa lo blocca, un qualcosa che assomiglia spaventosamente alla voce di Inej (“Lui ti vede come un fratello maggiore, si fida molto della tua opinione, verrà sempre da te a chiedere consiglio”).
Al diavolo, potrebbe anche essere quasi divertente.
«Beh, forse ho un’idea».
 
⸙⸙⸙
 
«Sei proprio sicuro che sia il posto giusto?».
L'oscurità avvolge le strade deserte della Geldstraat quando Jesper e Kaz stanno avanzando con passi furtivi per attraversare il quartiere. Le case imponenti, illuminate solo da fiocchi di luce provenienti dalle finestre, si stagliano contro il cielo notturno come guardiani di un tesoro nascosto.
Jesper guarda nervosamente verso casa Van Eck, a pochi metri di distanza, dove Wylan lo sta aspettando. Sicuramente si starà facendo le peggiori fantasie: che Jesper sia scappato, o andato al Club dei Corvi per tirare i dadi ancora una volta, o due. Sa che Wylan si fida di lui, ma non completamente, e non vuole che stia in apprensione.
«Dovrebbe essere al secondo incrocio a destra» lo rassicura Kaz, anche se non sembra una rassicurazione.
«Sei sicuro che abbia accettato?».
«Jesper, ormai dovresti saperlo che sono un uomo onesto!».
 
⸙⸙⸙

«Onesto! Un uomo onesto, Kaz?».
«Che c’è? Avevi detto che volevi davvero impegnarti per Wylan quest’anno! Ti sto solo aiutando».
Guardano entrambi ciò che hanno davanti agli occhi: Kaz, senza battere ciglio. Jesper tentando di trattenere un sorrisetto divertito.
«Oh, al diavolo! Sono fidanzato, questo non significa che il divertimento sia morto» e prima ancora di processare quello che ha appena detto, prende tra le braccia il regalo e salta giù dalla finestra di quell’enorme villa di lusso.
 
⸙⸙⸙
 
«Amo il Natale» dice Wylan sorridendo, dopo che tutti i suoi amici sono entrati nel salone di casa sua. Odiava quando il padre organizzava le grandi cene di gala in casa Van Eck, soprattutto perché erano le occasioni perfette per metterlo al centro dello scherno e della vergogna. Ma da quando ci vive con sua mamma e con Jesper, quel luogo è rinato.
Così, per quel Natale, ha invitato proprio tutti: Inej, che s’è presa una pausa dal suo mare, Kaz, Nina, momentaneamente in città prima di ripartire[1], Alys e Bajan, sua madre, Colm e ovviamente Jesper.
La serata procede con una lieve musica di sottofondo, un chiacchiericcio continuo e al tempo stesso un tacito silenzio su un unico argomento: Matthias. Non lo dicono, ma a tutti manca terribilmente.
Jesper continua a sorridergli eccitato, come se avesse in serbo per lui una sorpresa, una di quelle che riguardano solo loro due: Wylan arrossisce, pensando ai baci sul collo, sul viso e sulla bocca che Jesper è così pronto a donargli ogni sera. Pensa al modo in cui le sue mani callose gli sfilano ogni indumento prima di spegnere la luce e stringersi forte nel buio. Se è una sorpresa di quel tipo è disposta ad accettarla, anche se non è un regalo di Natale materiale.
«Scartiamo i regali?» chiede Nina, ma non aspetta una risposta: è già in piedi, vicino al bellissimo abete che sua mamma e Colm hanno agghindato insieme. Quei piccoli compiti manuali la aiutavano a non far tremare più le mani e a far respirare il cuore.
A tutti piace il momento regali: Inej regala a Kaz un nuovo bastone, quasi del tutto identico a quello precedente, ma con inciso “Nessun rimpianto, nessun funerale”, gli occhi lucidi del ragazzo fanno ben sperare che abbia cambiato almeno un po’ idea sul Natale. Nina ha creato dei piccoli cestini pieni di waffle per ognuno dei suoi amici, ma in qualche modo riuscendo a personalizzarli, ogni cestino decorato con un nastrino diverso, vicino a ogni waffle un ingrediente segreto da aggiungere pensato ad hoc. Anche sua mamma e Colm si sono fatti un regalo, e Alys li ha “deliziati” con una delle canzoni che recentemente Bajan le ha insegnato – se Kaz non fosse un uomo nuovo ormai avrebbe preso il bastone regalatogli e avrebbe fracassato il pianoforte.
«Ora è il momento del mio regalo per il Mercantuccio» salta su Jesper tutto orgoglioso.
Wylan nota Kaz vicino alla porta dello sgabuzzino delle scope, poi d’un tratto qualcuno spegne la luce. Nina usa il suo potere per creare atmosfera, riempiendo la stanza di fiammelle.
«Ecco a te, per un concerto speciale, Sebastiaan Van Der Meer, il violinista che so bene – ammiri più di tutti». Lo sguardo nocciola del suo ragazzo è ridondante di orgoglio, pronto a traboccare.
Wylan sorride, sentendo l’emozione a fior di pelle: è davvero un regalo pensato, complesso, elaborato… il violinista non concede concerti da anni, dicono che si sia ritirato a completa vita privata ed è stato difficile per i suoi fan localizzarlo.
«Come hai fat-?».
«LASCIATEMI STARE, DOVE MI TROVO? RIPORTATEMI A CASA, IO HO DETTO CHE NON SUONO, NEANCHE SOTTO TORTURA! FARABUTTI!».
Il volto di Wylan, già di solito pallido, diventa color cenere.
«Jesper?» sembra una domanda ma in realtà è un’affermazione. «Spiegami cosa sta succedendo».
 
⸙⸙⸙
 
Wylan e Inej, cordiali e affabili come sempre, convincono Der Meer a non denunciarli. Gli offrono un pezzo di lasagna, lo fanno sedere comodo e poi quando è stanco lo portano anche nella stanza degli ospiti, per rilassare i nervi. Quando il pericolo sembra scampato e il problema risolto, si ritrovano solo loro cinque in salotto.
«Spiegami perché mi è difficile capirlo, pensavi davvero fosse un buon regalo?» Nina non riesce a smettere di ridere da ore. È bello vederla felice – pensa Wylan – vorrei solo non fosse sulla mia pelle.
«E tu l’hai aiutato?» continua Inej, un sopracciglio alzato in direzione di Kaz.
«Ho solo seguito il suo piano folle, lo sai come Jesper quando si mette qualcosa in testa».
Jesper, che fino a quel momento era seduto in un angolo come un cane bastonato, alza la testa di scatto, crocifiggendo l’amico con uno sguardo.
«Va bene, va bene, è stata una mia idea, contenti di saperlo?» sbuffa nell’ammetterlo, come se fosse colpa degli altri e non sua.
«Siete entrambi pessimi in amore» dichiara Nina, accavallando le gambe «certo, forse dovevamo capirlo da quando tu pistolero per dichiararti a Wylan hai insultato la sua faccia, e tu ladro da quattro soldi hai pensato di trasformare Inej in un capitale».
Tutti ridono, ma Inej le posa una mano sulla coscia: sa quello che Nina non ha il coraggio di dire, che Matthias era meglio di tutti loro e non ha più la possibilità di fare regali degni di nota e far vergognare i suoi compari. Nina vuole ridere e allora Inej la lascia fare, sta al gioco: «Alys sembra felice, comunque, forse era Bajan il vero investimento».


















 

[1] So che la sorte di Nina è completamente diversa, anche se non ho letto la dilogia su Nikolai. Però, ho voluto fare uno strappo al canon, per darle il Natale che si merita con quella che è la sua famiglia.

Nda: 
Tanti auguri di buon Natale con questa piccola OS sui miei amati corvi, da cui torno sempre poco spesso. Spero vi possa piacere!
   
 
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