Storie originali > Fantasy
Ricorda la storia  |      
Autore: Marlena_Libby    28/12/2023    4 recensioni
Ecco come la tigre ha ottenuto le strisce
Genere: Azione, Fantasy, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Questa è una storia antica e dimenticata, nata al cospetto del grande Sole, che narra dei due animali più possenti del mondo conosciuto e di come questi si sfidarono per reclamare ciascuno il proprio diritto al trono.
È la storia di Singa dal fiero coraggio, e di Harimau con il suo smisurato orgoglio. Entrambi appartenevano alla stessa specie ma, poiché appartenevano a razze diverse, fin da piccoli non andarono mai d'accordo. Singa era un leone giovane e coraggioso, con la forza ed il cuore tipici della sua famiglia, mentre Harimau apparteneva alla nobile stirpe delle Tigri Dorate, chiamate così per il colore della loro pelliccia. Entrambi i cuccioli erano pari sia come forza che come valore, tanto che nessun altro animale poteva anche solo competere contro di loro, e da qui nacque la loro reciproca rivalità.
- Cedi il passo, brutto micio spelacchiato - disse un giorno Harimau guardando Singa negli occhi.
- Perché dovrei? - rispose Singa irritato. - La strada è larga per consentire il passaggio a tutti, non ha senso spostarsi.
- Insolente codardo! - ruggì Harimau sfoderando gli artigli. - Una Tigre Dorata non divide la strada con chi è inferiore, e tu mi cederai il passo perché io lo voglio!
- Non è con la prepotenza che imporrai il tuo volere - rispose dunque Singa, puntandosi saldamente sulle zampe. - Né con me né con altri, e se necessario ti farò abbassare la testa!
Le cose andarono in questo modo per anni e anni.
Singa e Harimau seguitarono a battersi, sia per motivi futili che per questioni via via molto più serie, nell'infanzia e nell'adolescenza fino a raggiungere l'età adulta.
Ovviamente il loro carattere non era cambiato: nessuno dei due intendeva cedere alcunché all'altro, che si trattasse di un pezzo di carne, o dell'ombra di una pianta, o di una pozza d'acqua. Singa non avrebbe mai tollerato che il regno degli animali fosse governato con leggi basate sull'arroganza, mentre Harimau era fermamente convinto che il diritto di governare spettasse solo ai predestinati.
- Io possiedo la forza del Sole - sostenne un giorno Harimau, calando possenti zampate sul suo eterno nemico. - Sarò io a governare questo mondo, perché posso e perché voglio!
- Scordatelo! - ribatté Singa. - Per quanto tu sia forte, ci sarà sempre qualcuno che non si inginocchierà dinanzi a te... Anche l'animale più potente deve riconoscere la propria umiltà al cospetto della natura e della vita stessa!
- Sei uno sciocco Singa, non diventerai mai il Re!
- Nemmeno tu!
- Lo vedremo!
Nel frattempo gli altri animali osservavano col fiato sospeso ben sapendo che, al termine della furiosa battaglia, il vincitore avrebbe reclamato il trono e il potere su ogni cosa esistente.
Lo scontro tra Singa e Harimau era più di una semplice lotta, tanto che persino il Grande Sole si interessò al conflitto guardando i due possenti felini lottare tra loro senza un attimo di sosta. Benché stanchi e feriti, nessuno intendeva mollare ed era impressionante la quantità di colpi che riuscivano a scambiarsi. Se Singa vacillava, quando i tagli e le ferite si facevano particolarmente sentire, Harimau lo attaccava con maggiore violenza; e se al contrario Harimau indietreggiava, Singa recuperava le forze emettendo a gran voce il suo fiero ruggito.
Era un vero scontro tra sovrani.
Né viltà né macchinazioni astute, solo capacità di pensiero e la forza per sostenere l'uno contro l'altro.
Gli animali tremavano ad osservare i loro muscoli guizzanti e agili sotto la pelliccia, e i cuori sussultavano ogni volta che le loro voci riecheggiavano nella foresta così come il tuono pareva squarciare il cielo nella furia della tempesta.
Per giorni e giorni il duello decisivo tra Singa e Harimau si mantenne in posizione di stallo.
I due possenti animali erano stanchi, con il sangue che sgorgava a fiotti dalle ferite, e solo la rispettiva volontà impediva loro di crollare a terra sfiniti. Ad un tratto, Harimau si puntò sulle zampe posteriori e azzannò Singa cercando di dilaniargli la gola. Il leone accusò il colpo, evitando ostinatamente la morte, ma non aveva più la forza sufficiente per liberarsi. Lo scontro iniziato tanti anni prima stava finalmente per giungere ad una conclusione.
- Hai perso, Singa! - urlò Harimau trionfante.
- No... Non ancora...
- Tu hai perso, ammettilo! - disse ancora la tigre, serrando le zampe sull'altro per impedirgli di rialzarsi. - Non mi hai sconfitto perché sono più forte di te, sono più forte di tutti, del mondo intero... Sono più forte dello stesso Sole, io sono il vostro Dio!
Sentendo quelle parole, il Sole stesso si rivoltò contro la tigre punendola per la sua arroganza.
I raggi dorati dell'astro supremo puntarono dritti sul manto bellissimo e senza difetto di Harimau, bruciandone il colore e segnandolo inesorabilmente. Harimau inarcò la schiena all'indietro, urlando e contorcendosi a terra per il dolore, ma il castigo del Sole continuò fino a che il pelo dell'animale non fu interamente coperto da grosse strisce nere. La Tigre Dorata aveva appena perso la caratteristica che la rendeva tale agli occhi del mondo, adesso era sfigurata e ciò le sarebbe servito da monito negli anni a venire per simboleggiare come la sua arroganza fosse stata la causa della sua rovina.
Singa divenne dunque il legittimo sovrano.
Il suo regno fu tramandato agli eredi, di generazione in generazione, affinché i suoi ideali di forza si accompagnassero a sostegno di saggezza e giustizia. Anche molti sovrani tra gli uomini, pieni di ammirazione verso il suo grande coraggio, decisero di tramandare la sua storia in tutti i paesi e in tutte le lingue del mondo.
Anche Harimau viene però ricordato, con una nota molto importante, perché la punizione del Sole non mutò affatto la sua natura, ma anzi ne accrebbe ulteriormente la forza e l'ambizione.
La Tigre sarebbe sempre stata regina, tra gli animali predatori. Invisibile agli occhi, grazie alle capacità mimetiche del suo nuovo aspetto, e le sue zanne avrebbero ucciso e divorato tutti coloro così pazzi da sfidarla o sottovalutarla.
   
 
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: Marlena_Libby